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14-01-2015, 01:07
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#1
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Intermedio
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 123
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Perche devo essere io? Perchè devo essere io quello che ha paura delle relazioni ? Perchè devo essere io quello che ha paura di uscire co gli amici ? Perchè devo essere io che si trova a disagio in mezzo alle persone ? Perchè devo essere io quello che deglutisce una volta di più per la paura ?perchè devo essere io quello non riesce ad andare alle lezioni ? Perchè devo essere io a ritirarmi dalla vita sociale ? Perchè non posso essere normale come gli altri ?
Sarà che è nella mia natura (educazione), non lo so ma io sono stufo.
Dicono che gli ansiosi siano più intelligenti ma secondo me i felici non sono felici perchè sono stupidi. Gli stupidi siamo noi, quelli intrappolati dietro stronzate mentali.
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14-01-2015, 01:24
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#2
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Avanzato
Qui dal: Nov 2014
Messaggi: 455
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e perchè anche io?
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14-01-2015, 01:34
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#3
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 2,275
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Ti capisco, ma c'è davvero poco da chiedersi perchè. Me lo sono chiesto per anni anche io, ma poi ho visto che non serve a nulla chiedersi PERCHE'. Accetta la situazione, purtroppo è capitata a te. Puoi sicuramente smettere di avere tutta l'ansia che hai, tutte le paure che hai. Intanto è necessario smettere di usare domande Perchè per parlarsi e chiedersi Come fare e Cosa puoi fare per risolvere la situazione. Sapersi parlare è importante: le domande perchè generano risposte "Perchè sono stupido/perchè non valgo nulla/perchè il mondo è malvagio", tutte risposte che servono solo a far calare l'autostima. Le domande Come e Cosa [Come posso avere meno ansia nei rapporti sociali? Cosa posso fare per diminuire i tremori? Cosa posso fare per avere amici?] generano invece risposte che contengono azioni da eseguire per raggiungere lo scopo. La fobia sociale fa di tutto per impedire questo tipo di domande e sopratutto a NON farle mettere in pratica, preferendo lo stile più evitante delle domande Perchè.
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14-01-2015, 01:35
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#4
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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È la stessa domanda che si pone chi soffre di malattie fisiche gravi
Chi vive in famiglie disastrate
Chi è sotto la soglia dì povertà
Chiedersi perché è espressione di autocompatimento, e sintomo di subire la propria condizione invece dì affrontarla
L'accettazione è fondamentale, accettare che la propria vita ora è così, che i motivi non ci sono e se ci sono non serve a nulla consumarsi su di essi
Non si può migliorare la propria condizione se prima non la si accetta
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14-01-2015, 01:39
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#5
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,690
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Non è una vita facile, però penso (parlo per me) che ci sia chi ha problemi peggiori (ribadisco che parlo per me), anche molto peggiori.
Per il resto, quoto con grandissima convinzione Kody.
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14-01-2015, 09:36
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#6
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 995
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Parafrasando Lemmy: 'cause life's a bitch.
Io sonodell'idea che ognuno ha le sue dosi di sfiga, ma c'è chi riesce a conviverci meglio di altri. In parte perché sono magari più tollerate dal contesto sociale attuale in parte perché sono affrontate nel modo giusto da chi ci fa i conti.
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14-01-2015, 10:02
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#7
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Quote:
Originariamente inviata da SimonLeBon
[...] Dicono che gli ansiosi siano più intelligenti ma secondo me i felici non sono felici perchè sono stupidi. Gli stupidi siamo noi, quelli intrappolati dietro stronzate mentali.
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Eh, perché anche io? Siamo in tanti a usare parole leggermente diverse per descrivere la stessa sensazione...
E sì, non ho dubbi che il superficiale viva meglio. Non tantissimo perché anche lui/lei ha le sue frustrazioni di altro genere, ma sono convinto che considerati tutti i fattori la bilancia pende leggermente da quella parte.
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14-01-2015, 11:32
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#8
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 993
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Mi viene un'ansia incredibile se provo ad iniziare a chiedermi "perché io?". Ho provato a farlo dopo aver letto questo topic. E' veramente incredibile, provo una sensazione di solitudine e sconforto smisurata ma soprattutto, non necessaria.
E' sempre meglio trovare le proprie connessioni agli altri, piuttosto che le differenze. Più continuiamo a differenziarci dagli altri [io sono messo peggio, io ho subito di più, io sono più sensibile etc. ] più ce ne allontaniamo e allora peggioriamo i nostri problemi. Magari è anche vero che "siamo" più sensibili di altre persone, o più ansiosi, però gli altri magari saranno più dipendenti dagli eventi, o avranno altri difetti, e magari hanno anche molte cose in comune nascoste con noi...
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14-01-2015, 12:38
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#9
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Banned
Qui dal: Dec 2011
Messaggi: 3,059
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Guarda mi sono posta molto volte questa domanda (e lo posta a Dio in momenti di sconforto) non sono mai riuscita a darmi una risposta e questo mi aveva indurita, fatta diventare cattiva, non devi fare il mio stesso errore, non devi farti prendere dall'amarezza. Poi un giorno ho capito che io in fondo non avrei potuto essere diversa da come sono , io mi amo così come sono con tutti i miei difetti e problemi, se non avessi avuto paura delle relazioni(se non fossi stata introversa) probabilmente sarei tutta un'altra persona, a giudicare dalle tendenze narcisistiche che ho anche ora sarei una ragazza molto superficiale, vuota.
Se avessi avuto la possibilità di star tra la gente più tosto che chiusa in casa non avrei sofferto e ciò non mi avrebbe "formato" caratterialmente, (se io sono così empatica nei confronti degli altri è perché io per prima ho sofferto) e probabilmente non avrei dovuto cercare di tenere occupato il mio tempo in qualche modo interessandomi di quelle che ora sono le mie passioni, non avrei la visione del mondo che ho ora, gli obbiettivi che ho ora, ecc.
Ho smesso di chiedermi perché proprio da quando ho capito questo e devo dirti la verità, ora mi spaventa anche un pò l'idea di poter diventare più estroversa perché significherebbe dover cambiare il mio carattere.
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Ultima modifica di Stefania90; 14-01-2015 a 12:41.
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14-01-2015, 13:14
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#10
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Esperto
Qui dal: May 2014
Messaggi: 604
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Purtroppo concordo con la tua diagnosi, ovviamente ci sono dentro. E' da sottolineare che "stupido" in questo contesto significa "colui che si perde dietro a troppe menate", mentre sarebbe meglio un "vivi e lascia vivere". Comunque tra la teoria e la pratica, almeno io ci trovo non poche difficoltà... bisogna cambiare a piccoli passi.
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14-01-2015, 13:27
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#11
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Esperto
Qui dal: Dec 2011
Messaggi: 3,043
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Sfiga.
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14-01-2015, 15:36
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#12
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: nel pozzo senza fondo del relativismo
Messaggi: 3,525
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Quote:
Originariamente inviata da SimonLeBon
Post iniziale
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Un diverso punto di vista.
Uno "stupido" punto di vista?
E' relativo.
Non ci vedo "stupidità", ma solo...un diverso punto di vista.
Sottomettere quel punto di vista alle circostanze, conviene davvero?
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14-01-2015, 18:30
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#13
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,521
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14-01-2015, 18:34
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#14
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Messaggi: 11,599
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Risposta di un prete (riguardo il perché di una malattia fisica) "E perché non doveva capitare a te?"
Alla fine è solo il caso... Se siamo nati in Italia e non in Uganda, se siamo nati con qualche tara mentale oppure no... Non abbiamo nessun merito o colpa.
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14-01-2015, 20:24
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#15
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Esperto
Qui dal: Sep 2011
Ubicazione: Brianza
Messaggi: 997
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Certe domande non hanno una risposta, nel senso che è una questione puramente casuale, come nascere biondi piuttosto che castani.
Se anche conoscessimo la risposta cambierebbe ben poco, ha più senso chiedersi cosa si possa fare per migliorare la situazione.
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14-01-2015, 20:35
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#16
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Intermedio
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 123
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grazie a tutti per il supporto ragazzi. Io sto bloccato ancora all'accettazione ... con i vostri consigli però cercherò di migliorare. grazie ragazzi!
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14-01-2015, 21:27
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#17
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Esperto
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: sotto il letto
Messaggi: 4,384
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noi perchè abbiamo reagito in un determinato modo a determinati eventi, il resto è abitudine
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14-01-2015, 21:47
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#18
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,353
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perchè siamo un elemento unico ed essenziale per portare a compimento il grande piano di Dio.
la differenza non è in che situazione ci si trova, ma come la si riesce a vivere
But I won't cry for yesterday there's an ordinary world
somehow I have to find
And as I try to make my way to the ordinary world
I will learn to survive (cit.)
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15-01-2015, 13:03
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#19
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: nel pozzo senza fondo del relativismo
Messaggi: 3,525
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Quote:
Originariamente inviata da Wrong
Risposta di un prete (riguardo il perché di una malattia fisica) "E perché non doveva capitare a te?"
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Apprezzabile nella sua semplicità.
E, relativamente, assurdità.
...
Ricordiamo che la chiesa cattolica con la cosiddetta "teodicea" ci fa "a mazzate".
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15-01-2015, 14:10
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#20
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,845
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Ah boh, mi è andata bene tutto sommato potevo finire in Africa a crepare di fame/guerra/amenità varie.
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