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05-01-2015, 02:10
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#1
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 3,395
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Perchè non si può essere padroni in toto della propria vita? Non sto chiedendo di togliere una vita altrui, ma la mia, come posso decidere se uscire una sera oppure no perchè non posso decidere di morire in un modo semplice e dignitoso? Senza magari dover rischiare metodi fai da te e magari rimanere paralitico a vita, o peggio?
Perche ci costringono ad arrecare disagio a tutti facendo saltare in aria mezzo palazzo con il gas o buttarci sotto la metro?
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05-01-2015, 02:34
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#2
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Banned
Qui dal: Nov 2014
Messaggi: 317
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Perchè i cosiddetti normaloni o estroversoni sono persone per la maggior parte false ed ipocrite, e se non sei come loro e non pensi come loro sei fuori dal sistema. La gente normale solitamente al suicidio non ci pensa quindi non possono capire cosa provano persone che non sono diciamo normali o che sono diverse. E' come cercare di far capire ad una persona normale cosa possa significare essere zoppo o parlaplegico. Credi che lui possa capire cosa significa? ovvio che no.
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05-01-2015, 11:58
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#3
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Esperto
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: In un posto migliore
Messaggi: 1,958
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mi sa che ero rimbambita quando ho scritto, edito e scrivo umanamente
Perchè non è accettato dalla chiesa e siamo in un paese di "religiosi"
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Ultima modifica di Aree; 05-01-2015 a 13:26.
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05-01-2015, 12:58
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#4
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Esperto
Qui dal: Apr 2009
Ubicazione: Provincia di Torino
Messaggi: 6,306
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Perché "la vita è sacra", "solo Dio può decidere quando devi morire" ecc.ecc.
Tutte bugie per giustificare l'innato istinto di sopravvivenza che di nobile e sacro, a mio parere, non ha nulla..
Quando il nostro pianeta inizierà ad essere sovraffollato probabilmente si cambierà idea
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05-01-2015, 13:16
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#5
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Isolationville (Limboland)
Messaggi: 5,181
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Per ipocrisia
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05-01-2015, 15:27
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#6
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Banned
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Südtirol
Messaggi: 6,981
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Quote:
Originariamente inviata da Krieg
Perchè non si può essere padroni in toto della propria vita? Non sto chiedendo di togliere una vita altrui, ma la mia, come posso decidere se uscire una sera oppure no perchè non posso decidere di morire in un modo semplice e dignitoso? Senza magari dover rischiare metodi fai da te e magari rimanere paralitico a vita, o peggio?
Perche ci costringono ad arrecare disagio a tutti facendo saltare in aria mezzo palazzo con il gas o buttarci sotto la metro?
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Il punto è che, fortunatamente, tutti quelli che addossano alla società questo tipo di colpe è perché invece hanno ancora in loro stessi delle grosse incertezze, che però si esternano in quella maniera distorta e bizzarra.
Se uno invece vuole davvero uccidersi si uccide, non raccontiamocela, suvvia, non si tratta in sè e per sè di chissà che impresa.
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05-01-2015, 15:48
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#7
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 3,395
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Quote:
Originariamente inviata da Franz86
Se uno invece vuole davvero uccidersi si uccide, non raccontiamocela, suvvia, non si tratta in sè e per sè di chissà che impresa.
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Si ma perchè non poterlo fare alla luce del sole? Perchè ogni qualvolta se ne parli si viene demonizzati che manco i peggiori tossici di eroina?
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05-01-2015, 20:49
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#8
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Banned
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: Florentia
Messaggi: 1,368
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Pur non considerando il suicidio una colpa, reputo poco sensato parlare di accettazione del suicidio, perchè potrebbe allontanare dalla realtà dei fatti.
Prendiamo in esempio solo chi commette il gesto estremo in un modo ben preciso altrimenti il discorso si farebbe piuttosto lungo: eutanasia, condurre una vita con poco rispetto per la propria persona, agathusia... ecc...ecc...
Come può un suicida generare consenso? Lo potrebbe ottenere solo da chi, per i motivi più disparati, si sente in qualche modo simile alla sua condizione di vita oppure empatico per un vissuto personale.
Io adoro uno scrittore: Pavese, una personalità molto distante dalla mia. Mi ha insegnato ad ascoltare.
E io voglio sperare che sia per questo che la società non accetta "il suicidio": perchè ama Pavese. Vale a dire perchè si priva di una personalità, anche se molto distante dalla propria, capace di far provare emozioni. Essendo, per quanto depressa e sfiduciata, una figura capace di suscitare interessenegli altri e allargare i loro orizzonti grazie alla compassione.
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05-01-2015, 21:14
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#9
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Intermedio
Qui dal: Dec 2012
Ubicazione: in un buco del terreno
Messaggi: 116
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Quote:
Originariamente inviata da Krieg
Si ma perchè non poterlo fare alla luce del sole? Perchè ogni qualvolta se ne parli si viene demonizzati che manco i peggiori tossici di eroina?
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secondo me chi demonizza è ipocrita, come ha detto bene rosadiserra, credo che per molti che si trovano in un momento di enorme difficoltà sia un sollievo avere questa opzione come "via d'uscita", anche solo nei pensieri (almeno lo è per me).
comunque, passando dal sociale al personale, uno spunto di riflessione: tu come ti sentiresti e cosa faresti se una persona a cui vuoi bene (figlio/a, fratello/sorella, genitore, amico/a, moroso/a ecc.) ti confidasse che ha intenzione di uccidersi?
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Ultima modifica di aleda; 05-01-2015 a 21:17.
Motivo: errore grammaticale
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05-01-2015, 21:27
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#10
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 7,393
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Quote:
Originariamente inviata da aleda
comunque, passando dal sociale al personale, uno spunto di riflessione: tu come ti sentiresti e cosa faresti se una persona a cui vuoi bene (figlio/a, fratello/sorella, genitore, amico/a, moroso/a ecc.) ti confidasse che ha intenzione di uccidersi?
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Male. Così come uno si senitrebbe male se venisse mollato dalla fidanzata, ma non è che se il proprio ragazzo sta male allora una non ha il diritto di lasciarlo. E' un atto egoistico.
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05-01-2015, 21:36
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#11
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Nord-est
Messaggi: 1,808
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Perché si capisce che voler vivere non è una cosa così scontata.
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05-01-2015, 21:53
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#12
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Intermedio
Qui dal: Dec 2012
Ubicazione: in un buco del terreno
Messaggi: 116
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Quote:
Originariamente inviata da Bluevelvet93
Male. Così come uno si senitrebbe male se venisse mollato dalla fidanzata, ma non è che se il proprio ragazzo sta male allora una non ha il diritto di lasciarlo. E' un atto egoistico.
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ostia, che paragone. cmq non mi sembra egoistico volere che una persona a cui si vuole bene rimanga in vita (dignitosa, non sto parlando di casi gravi, sono pro eutanasia).
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05-01-2015, 21:56
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#13
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 7,393
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Quote:
Originariamente inviata da aleda
ostia, che paragone. cmq non mi sembra egoistico volere che una persona a cui si vuole bene rimanga in vita (dignitosa, non sto parlando di casi gravi, sono pro eutanasia).
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Se per quella persona la vita è solo un peso vedrei come egoistico il non rispettare la sua scelta.
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05-01-2015, 21:57
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#14
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 3,395
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Quote:
Originariamente inviata da aleda
secondo me chi demonizza è ipocrita, come ha detto bene rosadiserra, credo che per molti che si trovano in un momento di enorme difficoltà sia un sollievo avere questa opzione come "via d'uscita", anche solo nei pensieri (almeno lo è per me).
comunque, passando dal sociale al personale, uno spunto di riflessione: tu come ti sentiresti e cosa faresti se una persona a cui vuoi bene (figlio/a, fratello/sorella, genitore, amico/a, moroso/a ecc.) ti confidasse che ha intenzione di uccidersi?
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Quote:
Originariamente inviata da Bluevelvet93
Male. Così come uno si senitrebbe male se venisse mollato dalla fidanzata, ma non è che se il proprio ragazzo sta male allora una non ha il diritto di lasciarlo. E' un atto egoistico.
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Esattamente questo.
Si torna al solito discorso del "non è importante come vivi, per noi l'importante è che vivi"
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05-01-2015, 22:04
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#15
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Intermedio
Qui dal: Dec 2012
Ubicazione: in un buco del terreno
Messaggi: 116
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Quote:
Originariamente inviata da Krieg
Esattamente questo.
Si torna al solito discorso del "non è importante come vivi, per noi l'importante è che vivi"
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no invece, perché per me che ti voglio bene è importante che vivi, ma soprattutto che tu abbia una buona vita, ti auguro la migliore e ti aiuterò ad averla con tutte le forze che ho. e per quello, tranne se viene a mancare in modo grave la salute, c'è sempre tempo e modo.
ora mi è venuta in mente una frase di Marco Aurelio: "Più che di morire, dovremmo avere paura di non essere mai nati."
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Ultima modifica di aleda; 06-01-2015 a 17:29.
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05-01-2015, 22:08
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#16
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 7,393
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Quote:
Originariamente inviata da aleda
no invece, perché per me che ti voglio bene è importante che vivi, ma soprattutto che tu abbia una buona vita, ti auguro la migliore e ti aiuterò ad averla con tutte le forze che ho. e per quello, tranne se viene a mancare in modo grave la salute, c'è sempre tempo e modo.
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Bisogna essere realistici. Non sempre basta, anche con l' affetto più grande da parte di una persona. Poi io non capisco perchè la giustizia per l' eutanasia per problemi fisici sia generalmente ritenuta giusta mentre quella per problemi psicologici no.
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05-01-2015, 22:22
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#17
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Intermedio
Qui dal: Dec 2012
Ubicazione: in un buco del terreno
Messaggi: 116
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Dipende dall'entità dei problemi psicologici, la maggior parte si possono sconfiggere. (andando dalla psicologa ho capito anche una cosa: con quelli meno gravi si può convivere, per esempio io tendo alla depressione, ma è una condizione cronica che ho e, in breve, è il mio modo di essere e agire; non sarò mai un'estroversa, ma ho imparato a controllare i momenti di inabissamento). Non so come spiegarlo meglio, ma secondo me il pensiero al suicidio è una mancanza di obiettività. Può essere un momento superlucido, ma quando manca la speranza, nessun ragionamento è capace di farci ripensare. La mancanza di speranza è una mancanza di obiettività.
Sì, in effetti, è un'idea: si dovrebbe confidarlo più spesso alle persone care, secondo me ci sarebbero molti meno suicidi.
Uf, è assai difficile ragionarci, è stato più facile salire sul parapetto del tetto di un palazzo di 8 piani e guardare giù... Che bischerona!
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05-01-2015, 22:26
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#18
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 7,393
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Quote:
Originariamente inviata da aleda
Dipende dall'entità dei problemi psicologici
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Certo, ma in alcuni casi la possibilità di avere una vita serena sono bassissimi. Però dove tu parli di mancanza di lucidità dovuta ai problemi, io ti parlo di mancanza di lucidità dovuta all' istinto di sopravivvenza. Perchè se dovessimo valutare il tutto in termini di qualità della vita allora il tasso di suicidio dovrebbe aumentare.
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05-01-2015, 22:52
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#19
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 3,395
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Quote:
Originariamente inviata da aleda
Dipende dall'entità dei problemi psicologici, la maggior parte si possono sconfiggere. (andando dalla psicologa ho capito anche una cosa: con quelli meno gravi si può convivere, per esempio io tendo alla depressione, ma è una condizione cronica che ho e, in breve, è il mio modo di essere e agire; non sarò mai un'estroversa, ma ho imparato a controllare i momenti di inabissamento). Non so come spiegarlo meglio, ma secondo me il pensiero al suicidio è una mancanza di obiettività. Può essere un momento superlucido, ma quando manca la speranza, nessun ragionamento è capace di farci ripensare. La mancanza di speranza è una mancanza di obiettività.
Sì, in effetti, è un'idea: si dovrebbe confidarlo più spesso alle persone care, secondo me ci sarebbero molti meno suicidi.
Uf, è assai difficile ragionarci, è stato più facile salire sul parapetto del tetto di un palazzo di 8 piani e guardare giù... Che bischerona!
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Nel mio caso il tentato suicido è scaturito da problemi reali e tangibili (no casa, no lavoro, no famiglia...) non da problemi psichici
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06-01-2015, 04:33
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#20
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Banned
Qui dal: Jun 2014
Ubicazione: Via Lattea
Messaggi: 19,112
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Quote:
Originariamente inviata da Krieg
Si ma perchè non poterlo fare alla luce del sole? Perchè ogni qualvolta se ne parli si viene demonizzati che manco i peggiori tossici di eroina?
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http://en.wikipedia.org/wiki/Christian_views_on_suicide
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