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22-09-2016, 00:11
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#61
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,757
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Quote:
Originariamente inviata da Svalvolato
Cosa ho io da offrire?
Spesso mi pongo queste domande quando fantastico sull'eventualità (molto remota, non sono in cerca e ormai ho perso la speranza) di trovare una donna. Per quanto uno possa desiderare un partner, mi fermo ogni tanto a riflettere sulle qualità che io possiedo che potrebbe seriamente interessare una donna; d'accordo la gentilezza, la simpatia (queste qualità mi vengono riconosciute da altri), il fatto che forse potrei piacere anche fisicamente (a poche intendiamoci, ma non sono proprio un mostro), ma poi? Vedo le mie colleghe, indaffarate con marito, figli, varie attività, vacanze ecc... e penso, dovessi trovare una donna cosa avrei da darle? Si qualche qualità ce l'ho per carità, ma poi? Sono pigro, mi stanco a pisciare tra un po', l'idea anche solo di dover fare qualcosa fuori dall'ordinario mi mette ansia, fare vacanze non mi interessa quasi per niente, se non in posti "sicuri", quindi niente viaggi chissà dove (molti partono in auto e vanno all'avventura, io mi perderei uscito dall'autostrada); non parliamo di un eventuale convivenza che praticamente mi manda in para, o peggio di figli, prenderei una corda e cercherei il primo ramo abbastanza alto.
Insomma se mi mettessi nei panni di una donna e trovassi uno come me mi chiederei: ma chi me lo fare di prendermi uno così, che è emotivamente e sentimentalmente rimasto a 15 anni?
A voi succede lo stesso, ovvero di pensare che se foste dall'altra parte uno come voi non lo prendereste manco in considerazione? (Domanda ovviamente sia per uomini che per donne)
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E gli altri uomini che cos'hanno da offrire? Spetta alla donna trovare qualcosa di interessante nell'uomo in questione.
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22-09-2016, 00:16
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#62
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,757
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Quote:
Originariamente inviata da VUCHAN94
Chebbello
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Non dargli retta.
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22-09-2016, 00:19
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#63
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Esperto
Qui dal: Apr 2016
Messaggi: 795
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Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac
Non dargli retta.
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Invece dovrebbe darmi retta e non farsi problemi, ma mi rendo conto che é difficilissimo...
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22-09-2016, 00:19
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#64
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,757
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Quote:
Originariamente inviata da Wrong
Me cojoni sempre colpa della famiglia... Ok, mi hanno fatto brutta e malata ed era meglio che il salto della quaglia riuscisse ma non mi sembra giusto dare solo la colpa ai genitori! Certi sono delle autentiche merde ma altri no.
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Che poi non può essere colpa della famiglia più che colpa nostra, secondo questo ragionamento. Infatti anche mio padre e mia padre sono persone che hanno avuto un'educazione nei primi 5 anni di vita, e anche i nonni, i bisnonni e così via.
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22-09-2016, 02:47
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#65
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Esperto
Qui dal: Dec 2008
Ubicazione: roma
Messaggi: 941
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Io c'ho da offrire una cedrata in frigo
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22-09-2016, 08:26
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#66
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da Qwerty
Per quanto riguarda viaggi e figli beh basta trovare una che non li desidera.
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Anche qui, bisogna cercare all'interno di una minoranza. Quindi non è affatto facile.
Quote:
Originariamente inviata da Qwerty
Per alcune cv sentimetale può essere fondamentale per piacere, per altre opposto.
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Sostituirei "alcune" con la maggioranza e "altre" con la minoranza. Specie se per "opposto" s'intende l'assenza di curriculum sentimentale.
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22-09-2016, 09:13
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#67
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,128
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Secondo me tu parti dal presupposto che a tutti capitino più o meno le stesse cose, che non possano esistere persone a cui va peggio che agli altri (il che non vuol dire che gli vada sempre male) o che possano essere trattate peggio di altre perché incontrano persone e vivono in contesti diversi oppure perché sono esse stesse diverse dalla "media". Con tale assunzione, ecco che il modo in cui si percepiscono e si reagisce agli eventi esterni diventa l'unica o la principale cosa che conta.
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Non capitano a tutti le stesse cose ma direi che un buon 90% delle persone rientra in quel novero di aurea mediocritas, dove non si posseggono doti estetico-caratteriali eccezionali (aspetto mozzafiato, carisma irrefrenabile, ricchezze a palate). Insomma, la gente comune. I superfortunati e i supersfortunati sono una percentuale minoritaria se vogliamo parlare del mondo che conosciamo.
Parlando di questo forum, quanti sono nati straricchi e strabelli? Quanti vengono invece da situazioni di estrema indigenza, povertà, orfani alla nascita, profughi di guerra? Le variazioni tra utente e utente sono minime direi, le distinzioni tra dannati dell'inferno ed eletti in paradiso, lasciamole al forum dei brutti.
Quote:
Originariamente inviata da Svalvolato
Insicurezza, pigrizia, timidezza che mi hanno portato ad una totale asocialità e praticamente a nessun tipo di contatto con l'altro sesso, se non una volta (ma poca roba). Questo ha portato ad una totale inesperienza, anche volessi fare il primo passo non saprei come agire, come attrarre una donna, quali "corde" giuste toccare, qualunque esse siano. Già solo il fatto di non aver mai avuto una donna penso mi ponga nei confronti di una potenziale partner come una sorta di alieno.
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Ma volendo risalire a cause che siano un po' più cause? Ad esempio cosa ti ha reso insicuro e pigro? Pensi di essere nato così e di aver ereditato un corredo genetico tarato (i famosi "geni pacco", come li chiamava un noto utente)?
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22-09-2016, 09:37
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#68
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Non capitano a tutti le stesse cose ma direi che un buon 90% delle persone rientra in quel novero di aurea mediocritas, dove non si posseggono doti estetico-caratteriali eccezionali (aspetto mozzafiato, carisma irrefrenabile, ricchezze a palate). Insomma, la gente comune. I superfortunati e i supersfortunati sono una percentuale minoritaria se vogliamo parlare del mondo che conosciamo.
Parlando di questo forum, quanti sono nati straricchi e strabelli? Quanti vengono invece da situazioni di estrema indigenza, povertà, orfani alla nascita, profughi di guerra? Le variazioni tra utente e utente sono minime direi, le distinzioni tra dannati dell'inferno ed eletti in paradiso, lasciamole al forum dei brutti.
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Questo non contraddice quello che dicevo io prima.
Non contano mica solo le condizioni economiche della famiglia di origine o l'essere dei potenziali fotomodelli.
In quel 90% di aurea mediocritas possono esserci notevoli variazioni nel percorso di vita. Mica tutti facciamo le stesse cose, incontriamo le stesse persone, riusciamo allo stesso modo a fare tutto, ecc. Il fatto di provenire da un ceto sociale non troppo diverso e di essere tutti di aspetto e intelligenza più o meno "medi" implica forse che tutti abbiamo fatto le stesse esperienze e che siamo stati trattati tutti nello stesso modo? Ma quando mai...
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22-09-2016, 09:46
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#69
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Ma volendo risalire a cause che siano un po' più cause? Ad esempio cosa ti ha reso insicuro e pigro? Pensi di essere nato così e di aver ereditato un corredo genetico tarato (i famosi "geni pacco", come li chiamava un noto utente)?
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Ma secondo te in pratica siamo tutti uguali e l'unica cosa che ci differenzia è l'educazione ricevuta in famiglia nei primi cinque anni di vita?
Messe due persone diverse nello stesso tipo di famiglia queste dovrebbero crescere in modo identico?
Non influenza più nient'altro?
Se tu sei cresciuto in una famiglia di merda e sostieni di esserne uscito (rispetto ad altri hai avuto esperienze sessuali molto prima e hai avuto una vita più ricca)... Mi chiedo... Come diavolo hai fatto?
Se gli stimoli, informazioni ed esperienze a cui siamo sottoposti in seguito non possono modificarci in qualche verso piuttosto che in un altro, per sapere chi adesso è disagiato basterebbe osservare la famiglia di origine senza guardare la persona cosa è diventata.
Ma tanto il tuo punto di vista l'hai espresso prima, hai parlato di scelta, per te non è una "causa più causa" neanche la famiglia, quel che causa il disagio è questa sorta di scelta individuale relativa allo star male.
La causa delle cause alla fine per te è questa, senza che metti in mezzo cose che non c'entrano nulla muttley. Se una persona sta male adesso non dipende dalla famiglia, non dipende dall'ambiente, non dipende da fattori costituzionali, non dipende da nient'altro (dal tuo punto di vista) che dalla sua scelta di star male.
Più che una spiegazione mi sembra la solita posizione morale ereditata dalla tradizione relativa alla presenza del disagio e del male.
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Ultima modifica di XL; 22-09-2016 a 10:07.
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22-09-2016, 10:16
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#70
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,492
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Questo non contraddice quello che dicevo io prima.
Non contano mica solo le condizioni economiche della famiglia di origine o l'essere dei potenziali fotomodelli.
In quel 90% di aurea mediocritas possono esserci notevoli variazioni nel percorso di vita. Mica tutti facciamo le stesse cose, incontriamo le stesse persone, riusciamo allo stesso modo a fare tutto, ecc. Il fatto di provenire da un ceto sociale non troppo diverso e di essere tutti di aspetto e intelligenza più o meno "medi" implica forse che tutti abbiamo fatto le stesse esperienze e che siamo stati trattati tutti nello stesso modo? Ma quando mai...
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Più che altro i disagi soicali spesso prescindono dalle condizioni economiche, tranne situazioni estreme, ma volendo fare il paragone la maggioranza delle persone del forum non rientrano nell'aurea mediocritas di cui parla muttely, ma in quel 5-10% di situazioni disagiate, che probabilmetne èla stessa percentuale di chi beneficia di situazioni strafavorevoli a livello sociale sentimentale...
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22-09-2016, 10:18
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#71
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,128
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Questo non contraddice quello che dicevo io prima.
Non contano mica solo le condizioni economiche della famiglia di origine o l'essere dei potenziali fotomodelli.
In quel 90% di aurea mediocritas possono esserci notevoli variazioni nel percorso di vita. Mica tutti facciamo le stesse cose, incontriamo le stesse persone, riusciamo allo stesso modo a fare tutto, ecc. Il fatto di provenire da un ceto sociale non troppo diverso e di essere tutti di aspetto e intelligenza più o meno "medi" implica forse che tutti abbiamo fatto le stesse esperienze e che siamo stati trattati tutti nello stesso modo? Ma quando mai...
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Fammi un esempio di variazioni notevoli...per quello che sappiamo del funzionamento del nostro cervello, la sua plasticità é massima proprio in quei primi cinque anni di vita, per poi esaurirsi progressivamente col passare degli anni. Esistono ancora margini di modifiche, anche se tutto avviene più lentamente, anche dopo i 30 anni, ma le connessioni neuronali tendono a stabilizzarsi. Quindi, anche variazioni minime, avvenute in quei primi anni di vita, possono produrre differenze enormi nello sviluppo della personalità.
Quote:
Originariamente inviata da XL
[...]
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Davvero, ho sempre più l'impressione che tu non stia rispondendo a me, ma ad una persona immaginaria partorita da te medesimo. Ho detto che la famiglia (o qualsiasi altro tipo di caregiver), in quanto nucleo sociale che agisce durante gli anni in cui il cervello é più modificabile. Questo getta le basi essenziali del modo in cui si filtrerà la realtà successiva, con le sue variazioni, non che dopo non ci sia più nulla.
Ad esempio io visto persone che reagivano malissimo ad eventi considerati normalmente di lieve o media entità, mentre ho visto altre persone rialzarsi dopo batoste incredibili.
Tu continui a descriverti come un reietto dell'inferno, brutto, spregevole e insignificante, senza più alcuna opportunità o quasi...perché uno come Michel Petrucciani (lui si, davvero brutto, reietto e spregevole), queste opportunità riuscì ad averle, anche se per poco tempo? Perché ha avuto solo fortuna dalla vita, a parte il suo aspetto deforme? Non pensi che il suo mindset abbia influito?
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22-09-2016, 10:31
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#72
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Tu continui a descriverti come un reietto dell'inferno, brutto, spregevole e insignificante, senza più alcuna opportunità o quasi...perché uno come Michel Petrucciani (lui si, davvero brutto, reietto e spregevole), queste opportunità riuscì ad averle, anche se per poco tempo? Perché ha avuto solo fortuna dalla vita, a parte il suo aspetto deforme? Non pensi che il suo mindset abbia influito?
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Devi prendere in considerazione però tutte le persone che hanno deformità simili e osservare che tipo di vita fanno, che ne esista una che riesce a compensare la cosa con la genialità, dal punto di vista statistico, a me non dice un piffero.
Magari poi anche se si volessero istituire pensioni di sostegno sociali per queste persone si potrebbe dire, come fai tu, che se non sono famose ed inserite come Michel Petrucciani è a causa dell'educazione familiare e perciò non avrebbe alcun senso dare a queste persone una pensione o una forma di assistenza economica perché quel che influisce sulla qualità della loro vita è soltanto il loro mindset sviluppato nei primi cinque anni di vita e in nessum modo influisce l'ambiente sociale e le difficoltà di inserimento effettive con le quali devono convivere, queste dal tuo punto di vista sparirebbero con la consapevolezza che il percepirsi così dipende dalla famiglia di origine. Con un buon mindset dato dalla famiglia o con questa consapevolezza ogni persona deforme diverrebbe un genio riconosciuto in qualche campo specifico come Michel Petrucciani. Ma è tutto questo ragionamento che fai che per me non sta in piedi.
Ogni qual volta vieni messo alle strette dici che io ti faccio dir cose che non hai detto oppure attacchi ad personam.
Quote:
Originariamente inviata da muttley
Ho detto che la famiglia (o qualsiasi altro tipo di caregiver), in quanto nucleo sociale che agisce durante gli anni in cui il cervello é più modificabile. Questo getta le basi essenziali del modo in cui si filtrerà la realtà successiva, con le sue variazioni, non che dopo non ci sia più nulla.
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Se le informazioni vengono filtrate davvero, da questo filtro non te ne puoi tirare fuori nemmeno tu.
Se altri non riescono ad uscire da questi filtri e tu ci sei riuscito da cosa cavolo è dipeso?
La mia domanda era questa. Queste basi essenziali, tanto essenziali poi non lo sono neanche per te.
In questo caso non può esser stata la famiglia determinante perché la mia e la tua famiglia sono state cattive e pessime allo stesso modo (dal tuo punto di vista partiamo con un identico svantaggio).
Sempre dal tuo punto di vista tu sei diventato consapevole e hai sviluppato certe idee, io no... Ma da cosa è dipesa questa differenza?
Quel che vuoi sostenere è questo: è dipesa da una scelta indipendente praticamente da tutto il resto.
Per questo penso che per te sia determinante una specie di scelta (d'altra parte prima lo hai affermato chiaramente se vuoi te lo cito), per quanto tu voglia rigirare la frittata a questa conclusione bisogna arrivare.
Preferisco che si arrivi direttamente al nocciolo della questione, ed in base a quel che sostieni a queste conclusioni arrivo e posso arrivare.
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Ultima modifica di XL; 22-09-2016 a 11:13.
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22-09-2016, 11:07
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#73
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Esperto
Qui dal: Oct 2015
Messaggi: 3,954
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@muttley
Possibile che devi fare finire ogni discussione con la solita menata sui genitori?
Magari c'hai pure ragione e diventerà la scoperta del secolo ma adesso mandi solo in vacca discussioni che parlano di altro.
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22-09-2016, 14:09
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#74
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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@ muttley
Non eri tu che in un altro topic mormoravi scongiuri apotropaici alla sola idea di ritrovarti in un istituto tecnico? Ecco, per fare uno solo dei possibili esempi e senza discriminare per indirizzi, andare nella scuola X piena di teste di ciufolo che ti bullizzano o nella scuola Y dove questo non accade pensi che abbia o no un peso? O quello che succede dopo i 5 anni conta due di coppe con briscola a bastoni?
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22-09-2016, 15:55
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#75
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 3,212
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Una costante, non c'ho da offrire nulla é per questo che sono sola
É una domanda che mi pongo tutte le volte (anzi, quelle rare volte) e inizio a pensare solo a cose negative che mi portano ad auto sabotarmi e a prendere le distanze perché non credo di essere mai all'altezza.
Basta guardarsi in giro, qualcuno migliore lo si trova facilmente..
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22-09-2016, 17:14
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#76
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 2,563
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Qualche piccolo motivo ci sarebbe. Tutto sommato mi ritengo una persona buona e con interessi intellettualmente stimoltanti, ma allo stesso tempo in grado di godermi esperienze di vita più leggere (viaggi, cene, ...).
Detto questo, i motivi per non scegliermi sono molti di più.
Aspetto fisico, carattere iper-critico, insofferenza verso innumerevoli cose e atteggiamenti, scarsa intraprendenza, indecisione, esperienza sentimentale quasi nulla (credo si percepisca abbastanza facilmente), scarso "senso di protezione", incapacità di divertirmi veramente, tendenza a nascondermi in un gruppo, tendenza a fuggire alcune situazioni sociali...
E sicuramente ne tralascio alcuni.
Insomma, io non mi sceglierei.
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22-09-2016, 18:11
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#77
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Esperto
Qui dal: Aug 2016
Messaggi: 2,255
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Ma volendo risalire a cause che siano un po' più cause? Ad esempio cosa ti ha reso insicuro e pigro? Pensi di essere nato così e di aver ereditato un corredo genetico tarato (i famosi "geni pacco", come li chiamava un noto utente)?
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I miei sono persone iper-protettive, abbastanza chiuse e poco inclini alla socialità, quindi direi che da loro ho preso. Tuttavia mio padre da giovane aveva diversi amici (ancora oggi ne frequenta 2-3), addirittura a 20 anni fece l'europa in autostop con un suo amico. Mia mamma ha avuto qualche fidanzato prima di mio padre, insomma qualche esperienza l'hanno fatta a livello amicale e/o sentimentale; io ho preso il peggio da loro e ci ho messo molto del mio. Già da piccolo ero molto chiuso, rifiutavo inviti fin dall'elementari (tranne una bambina con cui giocavo spesso) e alle medie. Poi alle superiori e all'uni, quando ero più indipendente, ho continuato sulla stessa strada; d'accordo quindi i geni "tarati", ma penso che ci sia molto di mio in tutto questo, dopotutto i miei non mi impedivano certo di uscire, ero io che rimanevo chiuso in casa.
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22-09-2016, 20:17
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#78
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Esperto
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Torino
Messaggi: 3,421
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Quote:
Originariamente inviata da Svalvolato
Cosa ho io da offrire?
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Niente. E infatti sono solo.
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22-09-2016, 20:23
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#79
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 837
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Al massimo posso offri... No, non ho niente da offrire.
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22-09-2016, 20:29
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#80
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Genova
Messaggi: 5,664
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Nonostante abbia sicuramente diversi aspetti positivi, come il fatto di essere propositivo e ora molto ben disposto e abituato ormai a uscire dalla mia zona di comfort, tuttavia qualche rigidità di troppo, la testardaggine per quanto riguarda alcuni aspetti e voler fare spesso di testa mia, sono elementi che minano in maniera non trascurabile quello che di positivo avrei da offrire.
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Ultima modifica di Wolferstein; 22-09-2016 a 20:31.
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