Warlordmaniac

L'insicurezza è un concetto che nasce dalla sensazione di disagio di alcune persone nell'aver a che fare con altre persone che non danno segnali di personalità definita e quindi definiti paletti; nel momento in cui il giudice vede sfuocato il giudicato lo considera "insicuro".
La personalità indefinita è tipica dei giovani e se rimane in età adulta è tipica di persone a cui verranno affibbiate l'attributo di "insicure".
L'insicuro in età adulta solitamente è così a causa di caratteristiche innate.

Chiedere ad un insicuro di non cercare conferme è come chiedere ad un pilota cieco di non considerare le toccate col guardrail.

FobicamenteSoci

almeno per me è difficile superare sta cosa

muttley

Perché è mancato loro qualcosa, qualcosa che in genere si riceve nei primi anni di vita dai propri caregivers (di solito la famiglia). Ma la ricerca ossessiva di questo qualcosa attraverso gli altri, può essere solo dannosa.

L'alternativa all'ossessione non è certo la rassegnazione, ma la ricerca di un maggiore equilibrio, quindi una ridefinizione del modo in cui si percepiscono le cose. In questo sito leggo di tante persone assolutamente insicure sull'aspetto fisico, un'insicurezza del tutto ingiustificata in molti casi, ma cosa chiedere loro quando hanno percezioni similmente distorte? Converrai con me sul fatto che sia necessario ripartire da punti di vista meno squilibrati, e questo vale anche per quelle persone affette da disturbi del carattere, alla perenne ricerca di conferme affettive o altro.

La mia visione delle cose a tal proposito è abbastanza risaputa: non credo all'ipotesi innatista su questo genere di cose, e baso questa mia idea sulle esperienze direttamente personali e delle persone che ho conosciuto. Nell'ipotesi innatista leggo invece una parvenza di rassegnazione, se non addirittura un'impronta chiaramente autoassolutoria ("sono così e non posso farci nulla").

Warlordmaniac

L'autoassoluzione può avvenire in caso di condanna, ma qui non si parla di condanna.
Tu consideri la persona come se fosse liquida, in pratica riprendi la lockiana tabula rasa, ma è un concetto abbastanza superato ai giorni nostri.
Anche perché se l'innato non esistesse, una persona bassa dovrebbe colpevolizzarsi per non essere cresciuta in altezza?

Still

Ma infatti la ricerca di conferme è una cosa assolutamente normale che fa parte della vita di tutti i giorni, e di esempi ne potremo fare migliaia...
Quello che non va bene (probabilmente) è il modo sbagliato con cui molti di noi richiedono queste benedette conferme, e i motivi sono già stati detti (più o meno).

muttley

Qui si sta parlando di carattere, l'aspetto fisico è una cosa quasi totalmente inscritta nel codice genetico, su cui l'ambiente può intervenire in maniera relativamente contenuta. Diverso è il caso del carattere, di ciò che riguarda il cervello e, nello specifico, della mente intesa come suo epifenomeno. Locke non possedeva i dettagli forniti da anni e anni di studi neurologici, mentre noi siamo in possesso di materiale sufficiente per poter quasi del tutto smentire le ipotesi innatiste sul carattere. E' risaputo che una persona possegga riflessi condizionati a certe stimolazioni esterne (parte del cosiddetto "cervello rettile"), ma il carattere è il prodotto di quella plasticità neurale che si sviluppa in termini assai rapidi nei primi anni di vita e più lentamente negli stadi evolutivi successivi.

Marco Russo

la mente non è il solo frutto del cervello ma è l'interazione elettrochimica dello stesso con il corpo.
Pertanto, così come gli psicofarmaci e le sostanze psicotrope possono alterare anche pesantemente la componente caratteriale e comportamentale dell'individuo, lo stesso carattere in una certa misura è guidata a svilupparsi e a seguire una traiettoria, benché non rigida e sicuramente modificabile entro certi limiti, e questa traiettoria è determinata a livello di interazione fra geni (i quali determinano i valori ormonali di base nel corpo) e interazioni nei primissimi anni di vita.

Ad esempio un doppio cromosoma Y potrebbe essere portato ad un'aggressività superiore alla media, giacché dotato di un quantitativo testosteronico superiore alla norma.


Le evidenze empiriche di come il carattere abbia una componente ereditaria sono parecchie, e anche degli studi in merito su gemelli omozigoti mi pare che condividano quest'impostazione.
Si parla approssimativvamente di una componente del 50%.

Noriko

Condivido.
Aggiungo anche l' identità o meglio la formazione dell' "io".

Labocania

Le conferme altrui sono il sale della vita, non ci sono discorsi elaborati che possano confutare questa verità.