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Originariamente inviata da pokorny
Invece ha perfettamente senso. La mente umana è sempre più vasta e imprevedibile di qualsiasi fantasia. Conosco di seconda mano (ma quello che vado a dire è verificato per altra via) una persona che possiede quasi 300 (yes, come il titolo del film, non ho aggiunto zeri) tra appartamenti e ville, e vive in un castello, ovviamente grosso yacht e tutto quello che si vede nei film. Eppure lavora e nemmeno si prende vacanze per quanto ama il suo lavoro. Tutto quello che ha l'ha ereditato e gli stessi genitori si stupivano che sgobbasse all'università. Fa una professione che a me metterebbe una tristezza indescrivibile perché si è sempre a contatto con il dolore e la sofferenza, eppure...
Per me non è una persona condizionata. Semplicemente è l'ennesimo esempio del fatto che tutte le vie e gli eventi possibili in una vita umana possono correre parallele nella mente. Il grandissimo scienziato o artista che magari girava film con altissimi messaggi morali ma che poi spingeva al suicidio la moglie. O il capo di un'azienda con 2000 dipendenti tutti impauriti dal suo alphismo che poi si traveste da donna e si fa frustare da qualche amico dicendogli che è il suo schiavetto.
Anche personalmente ho conosciuto diverse persone così "scisse" - salvo ovviamente l'esempio del frustino perché anche se qualcuno/a mi raccontasse cose del genere stopperei energicamente il racconto dopo 3 secondi. Ma esistono. E' assolutamente normale. Quindi non trovo strano che si possa campare di rendita e voler lavorare come stakanovisti. Magari altri potranno trovarlo strano.
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Poveraccio, quello lì è condannato, dai.
Poi, per carità, magari è anche felice e contento di ciò che fa, buon per lui. Se gli piace non ci vedo niente di male, a parte il condizionamento mentale. Dipende da come uno se la vive.
C'è un sacco di gente che non riesce a immaginare una vita diversa dal pacchetto preconfezionato che la società gli ha affibbiato e in quei casi c'è poco da fare.
Però, ripeto, se uno se la vive bene buon per lui.
Dipende anche dal tipo di lavoro che si svolge: se è gratificante, stimolante, se dà soddisfazioni.
Magari c'è quello a cui piace comandare per cui trae grande soddisfazione dal fare il capo o il padrone dell'azienda, per esempio.
Io ci vedo comunque del patologico, per me queste persone sono vittime di sé stesse.