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24-11-2014, 21:55
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#21
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Messaggi: 926
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24-11-2014, 21:59
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#22
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 794
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Quote:
Originariamente inviata da Alienata
Ti ringrazio, ma la sensazione che ho è questa. Sono un guscio vuoto. Potrei anche sforzarmi di essere una persona gradevole, di essere simpatica, in una conversazione... ma cosa ci sarebbe poi oltre quello? Questa domanda mi spaventa. Dentro di me sento di non avere niente. Non ho nulla da offrire agli altri se non i miei pensieri strampalati.
Non ho una vita e non l'ho mai avuta.
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E allora fatella
A parte gli scherzi tutti abbiamo qualcosa da offrire anche solo come dici tu dei ''pensieri strampalati'' quindi nn scoraggiarti okey reagisci lo so e piu facile a dirsi che a farsi ma vuoi mettere il risultato?.....uno spettacolo
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24-11-2014, 22:00
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#23
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph
Ok, forse i 2 mesi di uni di psicologia che ho fatto mi fanno usare un vocabolario non necessariamente condiviso da tutti.
Comunque, almeno in quel post, basta sostituire "piano cognitivo" con "pensieri".
Il piano emozionale invece sono le emozioni.
Il super-io è il genitore/i interiorizzato (ovvero che è diventato parte integrante della nostra mente) che continua a romperci le scatole e dirci di riordinare la cameretta anche se viviamo da soli.
Chiaro ora?
Cara, tieni però conto che basta quello.
Non ai nostri genitori, no, purtroppo loro non erano interessati alla semplice affettività, erano interessati a noi solo se eravamo noi+qualcos'altro (come i genitori di Robin Williams che si interessavano a lui solo se faceva battute, infatti è diventato un bravo umorista, ma anche con tanti problemi psicologici). Purtroppo in questi casi è come se si radicasse nell'inconscio l'idea di non poter essere amati semplicemente per quello che si è.
Ma gli altri non sono fatti come i nostri genitori, c'è solo da capire questo.
E quando si capisce questo poi si scopre che dentro ci sono tante cose che si possono offrire agli altri, proprio come ora ti sembra che gli altri abbiano tante cose da offrire a te.
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Si chiaro, ma ancora non mi è chiaro perché riscuotono successo
Chi ha voglia di sorbirsi la vita privata di un altro ogni santo giorno?
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24-11-2014, 22:03
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#24
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph
Di che altro avresti voglia di parlare con un amico?
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Ti odio
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24-11-2014, 22:08
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#25
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 2,428
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Quote:
Originariamente inviata da DownwardSpiral2
La risposta socialmente accettata è "tutto bene,tu?"
"Non mi lamento" è come dire "potrei lamentarmi ma non lo faccio" (l'ho usato anch'io tranquillo, subito prima di quell'altra)
Così come il "non c'è male". Il "non c'è male" implica già un disagio, cioè il fatto che riconosci che magari non hai "problemi materiali" ma che sono "solo" psicologici, cosa che implica una minimizzazione dei tuoi problemi, che non per questo, non esistono.
Tanto poi la maggior parte delle persone, se fai trasparire anche solo 1 milionesimo dei tuoi cazzi mentali pensa o ti dice: guarda chi sta peggio,non stai mica morendo di inedia in burundi)
A me il confronto con il peggio mi fa stare solo... peggio.
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questa cosa del c'è chi sta peggio di te è infame...
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24-11-2014, 22:10
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#26
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph
Lol, parlami di questo odio.
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Ma non dovevi sloggiare dal forum?
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24-11-2014, 22:15
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#27
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,845
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Quote:
Originariamente inviata da Alienata
E non farebbe altro che rimandare la questione: quindi la prossima volta esci? Dove vai? Ehm...
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Dubito che te lo chiederanno ogni giorno.
"Non ho niente da fare, te che fai? /Se hai in programma qualcosa usciamo?"
Nel caso non te la sentissi di rispondere così, basta fare domande e fingersi interessati.
Puoi sempre provare a mentire al 100%, prima o poi dovrai tirare fuori un fidanzato falso, amici a pagamento, sparare le balle mantenendo una faccia seria, guidare una macchina rubata senza patente, farti le fotografie su facebook in discoteca sommersa da cascate di vodka e poi, già che ci sei, metterti una telecamera sulla testa così ci fai un bel film.
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24-11-2014, 22:29
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#28
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Principiante
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 4
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Quote:
Originariamente inviata da Alienata
Ti ringrazio, ma la sensazione che ho è questa. Sono un guscio vuoto. Potrei anche sforzarmi di essere una persona gradevole, di essere simpatica, in una conversazione... ma cosa ci sarebbe poi oltre quello? Questa domanda mi spaventa. Dentro di me sento di non avere niente. Non ho nulla da offrire agli altri se non i miei pensieri strampalati.
Non ho una vita e non l'ho mai avuta.
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secondo me dovresti lasciarti andare, farti travolgere dalle emozioni, non avere rimpianti ed essere il più sincero possibile. per il resto è ovvio che ci sono persone con cui riusciamo a comunicare ed a intraprendere discorsi da ore e ore e altri che non ti stimolano neanche a pensare a una risposta valida magari a qualche domanda che ti hanno fatto. Dici di non sentire di avere una vita.. ti capisco ogni tanto capita anche a me di lasciarmi andare a questi pensieri, ma poi cerco di ricordare i sorrisi regalati ai miei colleghi a quei pochi amici che ho è lì capisco che tutto sommasommato vivere vuol dire proprio questo... Lasciare il proprio segno in maniera positiva nel cuore degli altri al proprio passaggio. Certo magari pensi che non sia così ma solo il fatto di leggere le tue parole so già che un giorno ne farò tesoro e costruiro qualcosa di buono dentro me. Sorridi Alienata. Sorridi alla vita e un giorno vedrai quanta gente ti ama e ti considera. E se così non sarà avrai fatto tutto ciò che avrai ritenuto giusto e avrai vissuto senza rimpianti. :-)
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24-11-2014, 22:30
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#29
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 562
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Io spesso mento, lo ammetto. Più che altro, sminuisco i miei problemi per vergogna. Rispondo che sto bene anche se non è vero, mi mostro sorridente anche se non sono felice, o cerco di dire che vado alla ricerca di ragazze quando in realtà sono un poveretto che non reggerebbe nemmeno lo sguardo di una ragazza puntato addosso.
Però credo sia sbagliato questo atteggiamento: una piccola verità, potrebbe essere più utile, anche se a volte ho paura che io possa fare pena agli altri, e non voglio.
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24-11-2014, 22:32
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#30
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph
Tu pensi che dovrei?
Ok, basta rispondere alle domande con delle domande, da domani solo affermazioni.
Forse.
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Cmq un conto è parlare del privato ogni tanto, in misura opportuna
Un altro è rendere se stessi argomento di discussione sempre e cmq
Di questi ultimi non capisco il successo sociale
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24-11-2014, 22:34
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#31
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Avanzato
Qui dal: Feb 2014
Messaggi: 439
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Nel mio caso si,mentendo ho riscontrato che i risultati ci sono... Ma vorrei smettere,non sono sincero...
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24-11-2014, 22:34
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#32
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
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Non mentire... Perché dovresti mancarti così di rispetto?
Chiediti piuttosto il motivo per cui alcuni svalutano la diversità invece di prenderne atto con neutralità. E chi ha deciso cosa è normale e cosa no, e perché?
Purtroppo ad una certa età da certe dinamiche è difficile sottrarsi, e l'unica cosa da fare, terza alternativa rispetto ad adeguarsi/mentire e arrabbiarsi a morte, è cercare di capire il senso di quello che accade ed attraversarlo indenne, dedicandosi ai propri pensieri strampalati (che sono in genere più interessanti di quelli seriali), condividendoli con chi li apprezza (sono una minoranza, ma esistono) e prendendo atto che i più non riescono a fare altro che adeguarsi all'aria che tira (ed è un limite non da poco, ma sono nati così...).
Aggiungo (che sennò sembra una chiacchiera buonista di scarsa utilità pratica): mentire/adeguarsi non funziona quasi mai, e quando funziona lo fa solo nel breve periodo. Ad un certo punto poi ti trovi ad avere un castello di conferme e relazioni di cui non sai che farti, perché riguardano non te ma una maschera (che prima o poi cade, o non sopporti più). E allora tanto vale restare autentici, e prima o poi persone affini si incontrano.
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Ultima modifica di Angus; 24-11-2014 a 22:40.
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24-11-2014, 23:41
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#33
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Banned
Qui dal: Jul 2009
Ubicazione: Prov. Milano
Messaggi: 1,187
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Quote:
Originariamente inviata da Alienata
Vi è mai successo di porvi una questione del genere? Come la pensate?
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Prima di tutto è necessario che nel tempo libero faccia cose nelle quali credi che valga la pena. Questo dovrebbe alzare la sicurezza in te. Poco importa se gli altri se trovano strane.
Secondo in genere i giovani sono una razza sociale molto ottusa, che non tollera chi ha passatempi diversi dalla norma e che tende a emarginare. Rispetto a bestie del genere bisogna sentirsi superiori e quindi non fare caso a critiche e prese per i fondelli. "Risus abundat in ore stultorum" (Il riso abbonda sulla bocca degli stolti).
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Ultima modifica di Nothing87; 25-11-2014 a 00:27.
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25-11-2014, 00:08
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#34
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,147
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'hai il ragazzo/a?' risposta:'no', non c'è niente da giustificare e non vedo perchè uno debba aggiungere 'non l'ho mai avuto/a', se poi si passa al riferimento al passato, con la domanda 'hai mai avuto il ragazzo/a' qui già si superano i limiti (oh pure gli altri non devono sbagliare a parlare mica solo noi) e quindi qualsiasi risposta o reazione è lecita. A me capitò solo una volta una tale domanda e io risposi 'non mi ricordo' e non fui fucilato.
Comunque se sei una persona molto timida non si meraviglierebbero neanche di alcune risposte.
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25-11-2014, 00:12
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#35
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Esperto
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: £
Messaggi: 8,149
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Quote:
Originariamente inviata da alien boy
Comunque se sei una persona molto timida non si meraviglierebbero neanche di alcune risposte.
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Dipende dal divario d'età , tra chi fa la domanda e chi da la risposta...
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25-11-2014, 00:27
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#36
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,147
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Quote:
Originariamente inviata da super unknown
Dipende dal divario d'età , tra chi fa la domanda e chi da la risposta...
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Parli del caso in cui chi chiede è molto più grande di chi viene interrogato?
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25-11-2014, 01:07
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#37
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 15,644
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Per me le relazioni in cui ci si sente costretti a mentire sono di scarsa qualità
Va detto però che certe volte di dire la verità (e cioè di parlare di sé) non si ha voglia, il problema è che non so come si può incastrare la cosa nelle conversazioni reali.
Ad esempio per me di solito la parabola discendente è: ma tu studi? no, no, ero iscritta a lingue ma poi ho lasciato ---> ah, allora lavori? no... ah, ma stai cercando lavoro? no :\ ---> ah, come mai? (quando va bene) | beh, dovresti! sarebbe anche l'ora! e quando i tuoi muoiono??? (quando va male)
a quel punto: o dico i cazzi miei, o mi incazzo, o scoppio in lacrime.
Per questo odio i convenevoli, e però non so mentire, e non so come omettere le cose senza provare/causare disagio
Ma a finale io dico una cosa ma se ne andassero tutti in culo... Scassaca-...
-__-
Da notare comunque come i lol e i lulz nel parlato non siano più da sfigati... X) [infatti nello scritto di alienata vengono usati dalle normalone]
sssssìììì io dico lol ad alta voceee! a volte anche rotfl
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25-11-2014, 01:36
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#38
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Intermedio
Qui dal: Sep 2014
Messaggi: 255
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No nessuno dice lulz nella vita reale xD è tutto frutto della mia immaginazione malata xD
Comunque io avrei detto soltanto "si, faccio lingue" e stop, tanto appunto se sai come va a finire, perchè permettere agli altri di rompere le palle.
Quando una persona sconosciuta mi chiede se alla mia età faccio l'università dico di si. Perchè devo dire che faccio la terza superiore e permettere agli altri di farmi sentire una sfigata?
Qualche mese fa ho fatto un'operazione, e mentre i dottori mi parlavano per distrarmi mi hanno chiesto se andavo alle medie, io ho detto di si, non volevo che mi rispondessero che sembro più piccola facendomi restare male.
In questi casi va bene dire cazzate, chissenefrega...
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25-11-2014, 01:57
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#39
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Quote:
Originariamente inviata da ~~~
Per me le relazioni in cui ci si sente costretti a mentire sono di scarsa qualità
Va detto però che certe volte di dire la verità (e cioè di parlare di sé) non si ha voglia, il problema è che non so come si può incastrare la cosa nelle conversazioni reali.
Ad esempio per me di solito la parabola discendente è: ma tu studi? no, no, ero iscritta a lingue ma poi ho lasciato ---> ah, allora lavori? no... ah, ma stai cercando lavoro? no :\ ---> ah, come mai? (quando va bene) | beh, dovresti! sarebbe anche l'ora! e quando i tuoi muoiono??? (quando va male)
a quel punto: o dico i cazzi miei, o mi incazzo, o scoppio in lacrime.
Per questo odio i convenevoli, e però non so mentire, e non so come omettere le cose senza provare/causare disagio
Ma a finale io dico una cosa ma se ne andassero tutti in culo... Scassaca-...
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Da notare comunque come i lol e i lulz nel parlato non siano più da sfigati... X) [infatti nello scritto di alienata vengono usati dalle normalone]
sssssìììì io dico lol ad alta voceee! a volte anche rotfl
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Scusate ma non posso proprio capire questo istinto masochista a svilirsi di fronte agli altri allo scopo di poi starci male
Cerchi lavoro?
No.
Perché rispondere no?
Sembra desideriate starci male, sembra che la ricerca della disapprovazione sia desiderata
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25-11-2014, 02:02
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#40
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 15,644
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Ma perché devo rispondere sì se non solo non lo cerco, ma non ho nessuna intenzione di lavorare.
Se devo uscirne mortificata in ogni caso quantomeno non lo faccio tradendo me stessa (perché sì, sparare balle a me mortifica, non mi va di farlo e non lo faccio).
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