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24-11-2014, 20:18
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#1
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Intermedio
Qui dal: Sep 2014
Messaggi: 255
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"Per socializzare se si è sfigati", è sottinteso
Esempio pratico: arrivo in classe, succede il miracolo e qualcuno mi rivolge la parola! Che emozione! È la mia occasione!!
Domanda: sei fidanzata? Risposta sincera: "le volte che ho parlato dal vivo con un ragazzo forse si contano sulle dita di una mano." Cosa penserebbero gli altri se lo dicessi: "madò che sfigata lol"
Domanda: che hai fatto sabato sera? Dove sei andata? Risposta sincera: "sono stata sul letto a non fare nulla in completa solitudine". Reazione: "madò che sfigata lulz"
Domanda: ehi, sei maggiorenne, quindi sicuramente hai la patente! Che macchina hai? Risposta sincera: "la Peg Perego. La patente non l'ho presa perchè le macchine mi fanno paura". Reazione: "lol che sfigata ripigliati"
Domanda: quali sono le tue passioni? Hai degli hobby? Risposta sincera: "le mie passioni sono delle tali nerdate che mi vergognerei di dirle pure su FS. Il mio hobby è vegetare". Reazione: "lol che sfigata addio"
E potrei andare avanti all'infinito
Ora, in una situazione come questa, cos'altro dovrei fare se non MENTIRE? Vorrei poter credere che la gente mi accetterebbe per come sono davvero, ma dentro di me so che non sarebbe così, o almeno, non la maggioranza delle persone, e non nella maggior parte dei contesti.
Dovrei inventare cazzate del tipo: "ceeerto, sabato sera sono andata in disco e mi sono sfatta, yeah", oppure "si, ho la macchina, ma non la uso mai perchè mi hanno ritirato la patente perchè ero troppo sfatta fuck yeah!", o ancora "si, ho un fidanzato strafico che però non potete vedere perchè è invisibile", con il rischio che gli altri possano scoprire la verità? O peggio ancora, di ricevere in risposta un'occhiata del tipo: "sicuro nanè, ci crediamo loool".
Qui non si sta parlando di mettersi una maschera davanti agli altri. Si sta parlando di inventarsi una persona che non esiste, di trasformarsi in mitomani seriali e cronici, il tutto per coprire il fatto di avere e di avere avuto una vita vuota, deprimente, patetica, davanti alle persone "normali".
Vi è mai successo di porvi una questione del genere? Come la pensate?
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24-11-2014, 20:22
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#2
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,265
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Mi sono posto la questione sì, e secondo me bisogna essere abili nell'arte di "vendersi", un pò come dei rappresentanti che hanno l'arte di vendere. Questa capacità di vendersi implica inevitabilmente, se non la menzogna, almeno un sapiente utilizzo delle mezze verità...a mio parere...Per quanto miriguarda, in entrambi i casi, sono un pessimo venditore...
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24-11-2014, 20:26
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#3
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Esperto
Qui dal: Dec 2011
Messaggi: 3,043
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Mai fatto, se non per chiudere subito un discorso ed evitare altri domande.
Visti i risultati credo non convenga non mentire.
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24-11-2014, 20:30
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#4
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 2,275
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Devi essere "saggiamente" bugiardo/veritiero. Dovresti, cioè, sapere cosa dire e cosa non dire in certe situazioni. Queste sono le social skills. Dire sempre la verità o dire sempre bugie NON è mai utile.
Certo non puoi mentire "Ho avuto mille ragazzi" alla domanda "Quanti ragazzi hai avuto", ma non devi nemmeno svenderti dicendo una verità del tipo "Sai sono depressa e quindi nessuno mi vuole".
Ho appena finito di discutere di una cosa con i miei genitori, e sapendo che loro sono tipi opprimenti e manipolatori, ho dovuto raccontare la parte di verità che impedisce loro di prendere controllo su quello che faccio. Non ho raccontato bugie, solo evitato di dire cose che sarebbero state usate contro di me.
Per socializzare devi anche capire con chi stai socializzando e sapere dire le cose giuste e omettere dettagli inutili e controproducenti.
Chi inneggia alla socializzazione fatta per pura verità, è una persona tendenzialmente ingenua e immatura dal mio punto di vista.
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24-11-2014, 20:36
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#5
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Principiante
Qui dal: Nov 2014
Messaggi: 3
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si e no:
ho sperimentato cosa succede se provi a fare amicizia con qualcuno soltanto mentendo e quindi creandoti una sorta di maschera.
queste amicizie non durano niente e sono per lo più superfciali
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24-11-2014, 20:45
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#6
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,845
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Giusto un pizzico per non smutandarsi e guardare le cose da un punto di vista ottimista.
Quote:
Originariamente inviata da Alienata
Domanda: sei fidanzata?
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Risposta: "no, preferisco la vita da single"
Quote:
Originariamente inviata da Alienata
Domanda: che hai fatto sabato sera?
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Risposta: "Ho dovuto studiare come una pirla per l'interrogazione-verifica-test di staminchia"
oppure
"Ero stanca quindi sono rimasta a casa-> (se ti chiedono perché) motivi di salute/mi sentivo giù.
Quote:
Originariamente inviata da Alienata
Domanda: ehi, sei maggiorenne, quindi sicuramente hai la patente! Che macchina hai?
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Risposta: "I miei non hanno voluto darmi i soldi per farmi prendere la patente (e dato che non mi piace così tanto l'idea di guidare non ho voluto insistere blabla)"
Quote:
Originariamente inviata da Alienata
Domanda: quali sono le tue passioni? Hai degli hobby?
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Un po' diretta e quindi davvero rara che ti capiti. Comunque puoi anche dire la verità, a volte gli hobby particolari possono essere interessanti.
Che "nerdate"? Giochi di ruolo, Magic, fumetti/manga, programmazione, Star Trek? Non mi sembrano imbarazzanti, anzi.
p.s. per quanto mi riguarda cerco di mentire il meno possibile, usando la tattica di sopra, perché mi scorderei le palle dette in precedenza
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Ultima modifica di Weltschmerz; 24-11-2014 a 21:06.
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24-11-2014, 20:45
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#7
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 2,428
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in qualche modo tutti mentono... ognuno vuol dimostrare di avere una vita diversa da quella che in realtà si ha, cerca di capire se è il caso, e dove puoi mentire, e quando lo fai cerca comunque di mentire in modo coerente, senza strafare...
ma più che altro cerca di capire se ne senti veramente il bisogno, se ne hai veramente necessità...
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24-11-2014, 20:46
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#8
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Esperto
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: sotto il letto
Messaggi: 4,384
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Non posso mentirti (in questo caso :P).
Questo problema mi ha ossessionato talmente tanto che credo sia stato una delle spinte più forti al comportamento evitante.
Non ho ancora risolto.
A partire dalla domanda "ciao come va?" dovrei iniziare a mentire.
Anche se per un pò ho risposto:"peggio di ieri ma meglio di domani", ma alla lunga è controproducente.
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24-11-2014, 20:49
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#9
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 2,428
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ciao come va?
io di solito rispondo "non mi lamento"
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24-11-2014, 20:56
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#10
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Esperto
Qui dal: Sep 2011
Ubicazione: Brianza
Messaggi: 997
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Io tendo ad essere sincero, poi a seconda delle situazioni alcune "mezze verità", "bugie bianche" e soprattutto omissioni a volte li metto.
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24-11-2014, 21:06
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#11
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Quote:
Originariamente inviata da Alienata
"Per socializzare se si è sfigati", è sottinteso
Esempio pratico: arrivo in classe, succede il miracolo e qualcuno mi rivolge la parola! Che emozione! È la mia occasione!!
Domanda: sei fidanzata? Risposta sincera: "le volte che ho parlato dal vivo con un ragazzo forse si contano sulle dita di una mano." Cosa penserebbero gli altri se lo dicessi: "madò che sfigata lol"
Domanda: che hai fatto sabato sera? Dove sei andata? Risposta sincera: "sono stata sul letto a non fare nulla in completa solitudine". Reazione: "madò che sfigata lulz"
Domanda: ehi, sei maggiorenne, quindi sicuramente hai la patente! Che macchina hai? Risposta sincera: "la Peg Perego. La patente non l'ho presa perchè le macchine mi fanno paura". Reazione: "lol che sfigata ripigliati"
Domanda: quali sono le tue passioni? Hai degli hobby? Risposta sincera: "le mie passioni sono delle tali nerdate che mi vergognerei di dirle pure su FS. Il mio hobby è vegetare". Reazione: "lol che sfigata addio"
E potrei andare avanti all'infinito
Ora, in una situazione come questa, cos'altro dovrei fare se non MENTIRE? Vorrei poter credere che la gente mi accetterebbe per come sono davvero, ma dentro di me so che non sarebbe così, o almeno, non la maggioranza delle persone, e non nella maggior parte dei contesti.
Dovrei inventare cazzate del tipo: "ceeerto, sabato sera sono andata in disco e mi sono sfatta, yeah", oppure "si, ho la macchina, ma non la uso mai perchè mi hanno ritirato la patente perchè ero troppo sfatta fuck yeah!", o ancora "si, ho un fidanzato strafico che però non potete vedere perchè è invisibile", con il rischio che gli altri possano scoprire la verità? O peggio ancora, di ricevere in risposta un'occhiata del tipo: "sicuro nanè, ci crediamo loool".
Qui non si sta parlando di mettersi una maschera davanti agli altri. Si sta parlando di inventarsi una persona che non esiste, di trasformarsi in mitomani seriali e cronici, il tutto per coprire il fatto di avere e di avere avuto una vita vuota, deprimente, patetica, davanti alle persone "normali".
Vi è mai successo di porvi una questione del genere? Come la pensate?
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Tra mentire e aprirsi come un libro direi ci sono delle vie di mezzo
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24-11-2014, 21:10
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#12
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Esperto
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: sotto il letto
Messaggi: 4,384
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La risposta socialmente accettata è "tutto bene,tu?"
"Non mi lamento" è come dire "potrei lamentarmi ma non lo faccio" (l'ho usato anch'io tranquillo, subito prima di quell'altra)
Così come il "non c'è male". Il "non c'è male" implica già un disagio, cioè il fatto che riconosci che magari non hai "problemi materiali" ma che sono "solo" psicologici, cosa che implica una minimizzazione dei tuoi problemi, che non per questo, non esistono.
Tanto poi la maggior parte delle persone, se fai trasparire anche solo 1 milionesimo dei tuoi cazzi mentali pensa o ti dice: guarda chi sta peggio,non stai mica morendo di inedia in burundi)
A me il confronto con il peggio mi fa stare solo... peggio.
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24-11-2014, 21:15
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#13
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph
E' vero, d'altronde sia il fatto di non riuscire a vedere una via di mezzo fra mentire e aprirsi completamente, sia fra valere molto e non valere nulla, scaturiscono dalla stessa radice.
Cioè un Super-Io tipo mostro finale dei Power Rangers.
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Non vedo il nesso tra le due cose
Invece vorrei dire che nella mia esperienza, il mettere in piazza i cavoli propri è tipico delle persone super estro, ma afflitte da dipendenza di socialità, gente che muore se deve star sola o zitta 5 minuti.
Riscuotono indubbiamente successo, e questo non lo capisco perché a me risultano estremamente fastidiose
Ecco, il fatto che non capisco queste cose, è allarmante, ne soffro, è illogico, diamine
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24-11-2014, 21:26
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#14
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Wall of Text in arrivo
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24-11-2014, 21:32
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#15
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Esperto
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: £
Messaggi: 8,149
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se vuoi entrare a fare parte di questa società, dire mezze verità o mezze bugie è la regola... hai il ragazzo? Più o meno.. ho conosciuto un ragazzo in una chat... e vi siete scambiati le foto? si si... adesso siamo nella fase conoscitiva... la sera... o su skype o in chat... e di dov'è? eh, sta a una 50 di km da noi... sabato sera dove sei stata? i sabati li sto passando a casa a parlare con lui fino a tardi... e vi vedrete quando? beh... lui è un attimino impegnato con l'università... cmqe... tra 15. 20 giorni magari vado su io da lui... una storiella verosimile ai tempi di internet...
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24-11-2014, 21:35
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#16
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Intermedio
Qui dal: Sep 2014
Messaggi: 255
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Sull'offrire una realtà "edulcorata" piuttosto che una balla totale: non lo so.
Posso dire che "stavolta" non sono uscita perchè avevo la febbre o chissà quale cazzata simile, ma alla fine il fatto resta quello: sono rimasta a casa. È una cosa troppo vicina alla realtà, alla vera me dalla cui voglio allontanarmi il più possibile perchè sento che verrebbe rifiutata. E non farebbe altro che rimandare la questione: quindi la prossima volta esci? Dove vai? Ehm...
Quando si ha una vita estremamente vuota, quando si è persone drammaticamente vuote, e non si ha una singola amicizia, una singola esperienza, avendo passato anni e anni interi in solitudine in camera propria... non si ha neanche una base di partenza da "infiocchettare" poi agli altri. Come posso abbellire IL VUOTO? Per questo parlo di arrivare a mentire al 100% sempre e comunque.
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24-11-2014, 21:39
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#17
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph
AHAHAHAHAHHHH
te lo sei cercato
La modalità che utilizziamo per giudicare noi stessi è la modalitàche utilizziamo per giudicare ciò che è esterno a noi.
Se la mia parte che si occupa di emettere giudizi è molto severa tenderà a catalogarmi fra le persone del tutto fallite anche se sono fallito solo in parte (da qui la sequela di topic "la mia vita è un fallimento" di questo forum), non riuscendo a concepire l'idea che fra completamente di successo e completamente fallito ci sono tutta una serie di gradazioni.
Il genitore severo non accetta altro che un voto da 10, il resto è fallimento.
Questa difficoltà a concepire le cose in scala di grigi (invece che in bianco e nero) si mostra inevitabilmente anche quando c'è da concepire un piano di azione qualsiasi. Quindi o si è completamente sinceri o si mente completamente, perché di fondo l'idea è che o la relazione con l'altro è perfetta o è del tutto imperfetta. O mi accettano completamente oppure mi tratteranno come una sfigata del tutto priva valore.
E' difficile concepire che l'interesse nerd sfigatello possa comunque riscuotere un moderato interesse, che possa dar luogo a una relazione di moderata intensità.
Bene che la cosa non ti torni.
Significa che cognitivamente ti rendi conto che non riesci a capire nemmeno su un piano cognitivo l'atteggiamento di tanti estro di mettersi in piazza continuamente.
Prima c'è da capirlo su un piano cognitivo e poi apprezzarlo anche su un piano emozionale.
Capirlo sul piano emozionale ovviamente è difficile (bisogna rimuovere i blocchi psicologici che lo impediscono), capirlo sul piano cognitivo (forse) è più facile, basta riflettere che una relazione non può che basarsi sul contatto e se io non mi mostro di che contatto stiamo parlando?
Se tu non mi vedi e io non ti vedo di che relazione parliamo?
E' quello che hanno fatto i nostri genitori: parlarci senza guardarci, ovvero parlare con qualcuno che non siamo noi, parlare con l'idea che loro avevano di noi.
La conseguenza di questo è che poi ci risulta naturale seguire lo stesso schema relazionale e non riusciamo a capire il senso di raccontare i cavoli propri.
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Hai studiato psicologia?
Che differenza c'è tra piano cognitivo ed emozionale?
Che è il piano cognitivo?
Sii semplice, per l 'amor del cielo
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24-11-2014, 21:43
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#18
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Intermedio
Qui dal: Sep 2014
Messaggi: 255
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph
Non mi sembri tanto vuota e visto che qui la gente ti risponde probabilmente non sembri vuota nemmeno a loro.
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Ti ringrazio, ma la sensazione che ho è questa. Sono un guscio vuoto. Potrei anche sforzarmi di essere una persona gradevole, di essere simpatica, in una conversazione... ma cosa ci sarebbe poi oltre quello? Questa domanda mi spaventa. Dentro di me sento di non avere niente. Non ho nulla da offrire agli altri se non i miei pensieri strampalati.
Non ho una vita e non l'ho mai avuta.
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24-11-2014, 21:47
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#19
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: Mantova
Messaggi: 3,395
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Quote:
Originariamente inviata da Alienata
Qui non si sta parlando di mettersi una maschera davanti agli altri. Si sta parlando di inventarsi una persona che non esiste, di trasformarsi in mitomani seriali e cronici, il tutto per coprire il fatto di avere e di avere avuto una vita vuota, deprimente, patetica, davanti alle persone "normali".
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A mio parere non c'è bisogno ne di dire tutta la verità e nemmeno di fingere di essere un'altra persona, ma qualche bugia bianca ogni tanto può andare bene!
Poi non pensare che tutti siano estroversi e che tutti si sfasciano e si devastano tutte le volte che escomo, ci sono anche persone normali.
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24-11-2014, 21:52
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#20
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Quote:
Originariamente inviata da Alienata
Sull'offrire una realtà "edulcorata" piuttosto che una balla totale: non lo so.
Posso dire che "stavolta" non sono uscita perchè avevo la febbre o chissà quale cazzata simile, ma alla fine il fatto resta quello: sono rimasta a casa. È una cosa troppo vicina alla realtà, alla vera me dalla cui voglio allontanarmi il più possibile perchè sento che verrebbe rifiutata. E non farebbe altro che rimandare la questione: quindi la prossima volta esci? Dove vai? Ehm...
Quando si ha una vita estremamente vuota, quando si è persone drammaticamente vuote, e non si ha una singola amicizia, una singola esperienza, avendo passato anni e anni interi in solitudine in camera propria... non si ha neanche una base di partenza da "infiocchettare" poi agli altri. Come posso abbellire IL VUOTO? Per questo parlo di arrivare a mentire al 100% sempre e comunque.
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Per mentire, farlo con coerenza, nel tempo e in modo credibile, occorre avere talento hollywoodiano, lascia perdere
Invece verresti allontanata come una bugiarda, chi si fiderebbe di te?
O peggio, risulteresti patetica quando la bugia viene a galla.
La differenza tra un estro solo, e noi, è che l'estro non si vergogna di esserlo, si mette in cerca di altre persone sole, cerca di fare un suo gruppetto, e le esperienze pregresse contano meno di quanto pensi.
Hai il fidanzato?
Ooh per carità, questi uomini (plurale, è importante) sono una piaga, non mi ci far pensare, adesso sto così tranquilla di sola, faccio quello che mi pare.. Tu invece che mi dici? Ehi hai visto quello, è carino no? Però come veste male, Bla bla bla
Il segreto è confonderli e distogliere l'attenzione come fanno i prestigiatori
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