Surrounded

Il Liverpool aveva parecchi indisponibili in difesa, guardando gli highlights l'Atalanta ha dominato proprio. Forse visto l'andata pensavano di vincere facile e l'hanno presa sottogamba

Wrong

Che tristezza per Maradona Da 70enne (nata negli anni '70) mi ricordo la meravigliosa copertina di sorrisi con lui con in mano tutti iconici gelati anni '80.

Winston_Smith

Che tristezza il rosik sul secondo gol... sul primo comprensibilissimo per carità.
L'intervista comunque è di gennaio, bel tempismo nel linkarla...

Winston_Smith

Sicuramente censurabile non aver chiesto scusa, ma diciamo che proprio nell'immediatezza della morte Shilton poteva tacere, su una questione ultramegastranota a tutti per giunta e su cui si era già espresso a gennaio scorso. Se proprio sentiva l'irrefrenabile bisogno di dargli contro per l'ennesima volta poteva aspettare almeno qualche giorno. E non perché tutti colpevoli = nessun colpevole, ma non mi sembra proprio che Maradona sia stato l'unico nella storia del calcio a non scusarsi per un gol rubato.
Detto questo, resta la tristezza per il rosik sul secondo gol. E questo ne dimostra una certa piccolezza dal punto di vista sportivo, del resto lo ha detto lui stesso che grandezza e sportività non sempre vanno di pari passo.

Tanto per chiarezza: io personalmente non ritengo che commemorare Maradona equivalga a santificarlo, ma solo a riconoscere l'importanza che ha rivestito in ambito calcistico e non.

muttley

Le reazioni alla morte del pibe mi hanno fatto venire in mente questa riflessione: non è una polemica, ma è piuttosto ot.
Quando muore un personaggio legato a determinate città con un senso identitario forte (tipo Roma e Napoli), la popolazione generale di quelle città si solleva in grandi commemorazioni con lo scopo di ribadire quello spirito di appartenenza che la lega a quei personaggi. In altre realtà con senso identitario più scarno e frammentato, non succede altrettanto. Se ad esempio a Roma muore un Gigi Proietti un Alberto Sordi, tutti a ricordarli come simbolo dell'urbe. Se a Napoli muore Maradona, Troisi, Pino Daniele eccetera, idem.
Se a Genova muore invece un Villaggio o un De André non vedi le stesse reazioni di identificazione territoriale. Lo stesso a Milano quando muore un Gaber, uno Jannacci o un Fo. Sono più che altro personaggi legati all'immaginario della nazione e non della singola città che li ha visti nascere e crescere nella fama.
Quindi quando morirà Platini per dirne uno (tutti dobbiamo morire, no?) vedremo a Torino le stesse celebrazioni? Quando morirà un Rivera, vedremo a Milano reazioni analoghe? Non credo, al massimo a Cagliari un Gigi Riva...ma questo perché secondo voi? Si dirà che certe città hanno una popolazione in gran parte immigrata, che meno si riconosce nel loco e nella koiné, o forse perché in certe città la gente è mediamente più estroversa e sente maggiormente il bisogno di commemorare.
Fine ot.

Winston_Smith

A Genova in verità i luoghi di De André (via del Campo su tutti) mi pare siano abbastanza evidenziati.
Però il discorso di muttley lo trovo per lo più condivisibile, non saprei spiegare le motivazioni di certe differenze, se i fattori che ha citato lui o anche altro
Alla lista degli "identitari" si potrebbe aggiungere Benigni (si starà grattando ) come simbolo di toscanità. Invece per Lucio Dalla non mi pare ci siano state a Bologna veglie oceaniche di gente in preghiera e lumini accesi sotto i ritratti.

muttley

Allora preferisco non essere un uomo comune
Gaber e Jannacci tutta la vita, Mike Bongiorno cosa mi rappresenta?

muttley

Ron Jeremy nei panni di Maradona. Anche lui, come el pibe, la buttava sempre dentro.

muttley

Per noi boriosi radical cheek è stato un personaggio mediocre: un fenomeno di costume ma niente grandi meriti.
Quello che ha fatto lui avrebbe potuto farlo anche un altro.

Winston_Smith

Il complesso di superiorità juventino colpisce ancora: qualcuno di loro pensa a addirittura a Villar Perosa o a Torino come a delle novelle Lourdes, in grado di salvare vite umane.
Beh certo, per chi è stato in grado di fare il miracolo della moltiplicazione degli scudetti (da 36 a 38) tutto è possibile. Noi zozzoni (colerosi, terremotati, scappano anche i cani, cit.) napoletani invece, caciaroni e dispensatori di amore "malato", ingoiamo i nostri idoli come Crono faceva con i figli: sarà per questo che tanti gentiluomini da curva invocano lo sterminator Vesevo di leopardiana* memoria, che faccia giustizia.

*Leopardi chi? Ah, un altro che se fosse andato a svernare a Torino invece che a Napoli sarebbe ancora tra noi. Del resto, vedi Napoli e poi muori (cit.), giusto?

Surrounded

𝘊𝘩𝘪𝘢𝘨𝘯 𝘦 𝘧𝘰𝘵𝘵𝘪 (cit.)

Winston_Smith

Eh sì, piangere un morto per colpa dell'amore "malato" altrui (?) e poi fottersi due scudetti di cartone, è proprio vero il detto.

Dopo Shilton, con Cabrini il conto degli sciacalli a cadavere ancora caldo sale a due. Speriamo si fermi qui.

muttley

Ad un certo punto, la telecamera inquadra i tifosi, in mezzo a loro pare di scorgere un bambino coi capelli lisci a caschetto, tipo quelli di Zenga. Ebbene, quel bambino songhe ie

Mr.Ripley

A proposito di Maradona, che putroppo è venuto a mancare due giorni fa per il peggioramento delle sue condizioni di salute da tempo gia gravi, vi lascio con questo video del suo gol più bello della storia contro l'Inghilterra nel 86

muttley

Credo che quello che intendesse Cabrini fosse quello che intende Gianni Minà in questo articolo

https://www.ilmessaggero.it/persone/...e-5608019.html

So che la comunicazione moderna spesso crede di poter disporre di un campione, di un artista soltanto perché la sua fama lo obbligherebbe a dire sempre di sì alle presunte esigenze giornalistiche e commerciali dell’industria dei media.
Maradona, che ha spesso rifiutato questa logica ambigua, è stato tante volte criminalizzato.
Una sorte che non è toccata invece, per esempio, a Platini, che come Diego ha detto sempre no a questa arroganza del giornalismo moderno, ma ha avuto l’accortezza di non farlo brutalmente, muro contro muro, bensì annunciando, magari con un sorriso sarcastico, al cronista prepotente o pettegolo “dopo quello che hai scritto oggi, sei squalificato per sei mesi. Torna da me al compimento di questo tempo”.
Era sicuro, l’ironico francese, che non solo il suo interlocutore assalito dall’imbarazzo non avrebbe replicato, ma che la Juventus lo avrebbe protetto da qualunque successiva polemica.
A Maradona questa tutela a Napoli non è stata concessa, anzi, per tentare di non pagargli gli ultimi due anni di contratto, malgrado le tante vittorie che aveva regalato in pochi anni agli azzurri, nel 1991 gli fu preparata una bella trappola nelle operazioni antidoping successive a una partita con il Bari, in modo che fosse costretto ad andarsene dall’ Italia rapidamente.

Masterplan92

Ai tafazzi interisti è andata di nuovo male..0-3!!!
Eh..ma se ci fosse stato de zerbi al posto di conte..avremmo fatto meglio

Masterplan92

Ma perchè non ha portato Ronaldo?

Masterplan92

Ma infatti anche dalla panchina in situazioni così è sempre utile..secondo me Pirlo è troppo acerbo per allenare la Juve

Silent Bob

Pirlo fuori dai cojoni.
Con tutto il rispetto.

Boston

Juve vergognosa ai massimi livelli... Era dai tempi di Ferrara e Delneri che non si vedeva una squadra così imbarazzante e senz'anima.