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04-02-2015, 00:54
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#1
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Esperto
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 2,951
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Come da titolo, mi chiedevo come vivete questa cosa in famiglia, se i vostri genitori vi assillano ogni giorno oppure se se ne sono fatti una ragione e hanno accettato la vostra natura.
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04-02-2015, 01:00
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#2
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Intermedio
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Piemonte
Messaggi: 194
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Al momento è la mia situazione da praticamente 3 anni, all'inizio erano piú insistenti, poi è come se si fossero un po' arresi, ma c'è anche da dire che sono in una situazione... temporanea (che fra qualche mese finirà)... e penso che poi mi riattiverò a trovare meglio lavoro. Ammesso lo trovo e sempre che non vado in crisi demotivazionale dopo un po' che ho iniziato a lavorare...
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04-02-2015, 01:05
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#3
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Esperto
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 2,951
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Quote:
Originariamente inviata da Labirinto
Al momento è la mia situazione da praticamente 3 anni, all'inizio erano piú insistenti, poi è come se si fossero un po' arresi, ma c'è anche da dire che sono in una situazione... temporanea (che fra qualche mese finirà)... e penso che poi mi riattiverò a trovare meglio lavoro. Ammesso lo trovo e sempre che non vado in crisi demotivazionale dopo un po' che ho iniziato a lavorare...
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Io ho avuto questa fase dai 15 anni ai 18, anche se a giudicare dalla piega che le cose stanno prendendo, credo che a breve ritornerò a quella fase. C'è da dire che ora mi sentirei maggiormente in colpa rispetto a quando avevo quell'età, perché essendo cresciuto i miei si aspetterebbero qualcosa da me, ma purtroppo più cresco e più mi accorgo che non riesco ad adattarmi a determinati meccanismi della società. Invece a quell'età ero scusato per essere in una fase di passaggio in cui stavo riflettendo su cosa volessi fare, e in realtà questa fase non è mai finita. I miei inizialmente si arrabbiarono parecchio ma poi lentamente se ne fecero una ragione e nemmeno ci speravano più in una mia ripresa, che è avvenuta improvvisamente per mia volontà. Poi è cominciata anche per me la crisi demotivazionale...
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04-02-2015, 01:06
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#4
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Super Moderator
Qui dal: Jan 2015
Messaggi: 6,237
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Da settembre ho ricominciato a studiare,ma nei tre anni precedenti nel mio non far niente le cose non sono andate bene..soprattutto con i miei
I miei non lo hanno accettato, e hanno fatto di tutto per farmi cambiare idea e alla fine sono crollato e ho dovuto accettare....perché ormai la situazione giornaliera era: mia madre che piangeva per me dicedendomi che stavo buttando la mia vita è tutto il mio potenziale e mio padre che manco mi rivolgeva più la parola....
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04-02-2015, 01:20
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#5
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 568
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Secondo me in queste situazioni bisogna auto-imporsi di fare qualcosa. Non si può stare senza far niente, per rispetto di se stessi e dei nostri familiari. Alcune cose vanno viste come un dovere a cui non ci si può sottrarre. Mi sono capitate molte volte quando andavo a scuola o adesso all'università, giornate che proprio non hai voglia, ti viene ansia al pensiero di andare a lezione, dentro di te vorresti stare a casa. Capita dopo le feste (il rientro è sempre traumatico), o quando devi dare un esame e non ti senti preparato. Ma bisogna forzarsi, spingere: "No, basta, devo andare a lezione, voglia o non voglia". Altrimenti non se ne esce più.
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04-02-2015, 01:36
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#6
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Intermedio
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Piemonte
Messaggi: 194
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Quote:
Originariamente inviata da marcoonizuka
[...] dai 15 anni ai 18 [...] purtroppo più cresco e più mi accorgo che non riesco ad adattarmi a determinati meccanismi della società [...] a quell'età ero scusato per essere in una fase di passaggio in cui stavo riflettendo su cosa volessi fare, e in realtà questa fase non è mai finita [...]
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Anche io ho una perenne fase di "non saper cosa voglio fare", ma il punto è che nessun animale progetta chissà quali cose, segue volta per volta ciò che lo attrae. Io non so perché mi trovo qui, mi ci ritrovo e basta, non l'ho scelto e non so nemmeno se si "debba" far qualcosa... Spesso mi piacerebbe essere nato in un qualche semplice villaggio! (ma forse sono fughe e scherzi dell'immaginazione), di certo trovo questa società troppo complessa, strana, lontana dal mio carattere...
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04-02-2015, 01:37
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#7
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Esperto
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 2,951
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Quote:
Originariamente inviata da Labirinto
Anche io ho una perenne fase di "non saper cosa voglio fare", ma il punto è che nessun animale progetta chissà quali cose, segue volta per volta ciò che lo attrae. Io non so perché mi trovo qui, mi ci ritrovo e basta, non l'ho scelto e non so nemmeno se si "debba" far qualcosa... Spesso mi piacerebbe essere nato in un qualche semplice villaggio! (ma forse sono fughe e scherzi dell'immaginazione), di certo trovo questa società troppo complessa, strana, lontana dal mio carattere...
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Sono totalmente d'accordo con te.
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04-02-2015, 01:38
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#8
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Esperto
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 2,951
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Quote:
Originariamente inviata da Atraius
Secondo me in queste situazioni bisogna auto-imporsi di fare qualcosa. Non si può stare senza far niente, per rispetto di se stessi e dei nostri familiari. Alcune cose vanno viste come un dovere a cui non ci si può sottrarre. Mi sono capitate molte volte quando andavo a scuola o adesso all'università, giornate che proprio non hai voglia, ti viene ansia al pensiero di andare a lezione, dentro di te vorresti stare a casa. Capita dopo le feste (il rientro è sempre traumatico), o quando devi dare un esame e non ti senti preparato. Ma bisogna forzarsi, spingere: "No, basta, devo andare a lezione, voglia o non voglia". Altrimenti non se ne esce più.
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Il vero problema è che in alcune persone (tipo me) la voglia non c'è ogni singolo giorno, eppure nonostante tutto sto continuando a forzarmi, chissà fin dove riuscirò ad arrivare... sento che il punto di rottura è molto vicino.
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04-02-2015, 01:44
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#9
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Super Moderator
Qui dal: Jan 2015
Messaggi: 6,237
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Quote:
Originariamente inviata da marcoonizuka
Il vero problema è che in alcune persone (tipo me) la voglia non c'è ogni singolo giorno, eppure nonostante tutto sto continuando a forzarmi, chissà fin dove riuscirò ad arrivare... sento che il punto di rottura è molto vicino.
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Idem,situazione molto simile alla mia
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04-02-2015, 02:41
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#10
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
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Quote:
Originariamente inviata da Atraius
Secondo me in queste situazioni bisogna auto-imporsi di fare qualcosa. Non si può stare senza far niente, per rispetto di se stessi e dei nostri familiari. Alcune cose vanno viste come un dovere a cui non ci si può sottrarre. Mi sono capitate molte volte quando andavo a scuola o adesso all'università, giornate che proprio non hai voglia, ti viene ansia al pensiero di andare a lezione, dentro di te vorresti stare a casa. Capita dopo le feste (il rientro è sempre traumatico), o quando devi dare un esame e non ti senti preparato. Ma bisogna forzarsi, spingere: "No, basta, devo andare a lezione, voglia o non voglia". Altrimenti non se ne esce più.
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E' quello che penso anch'io. Anche se ovviamente mi rendo conto delle difficoltà di trovare motivazioni. Però è importante riuscirci. O con le proprie forze o magari con l'aiuto di persone vicine o di professionisti. Bisogna andare avanti, siamo "costretti" ad andare avanti.
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04-02-2015, 09:34
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#11
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,248
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A una domanda rispondo con un'altra domanda:
avete provato a vivere senza il supporto dei genitori?
A procurarvi voi i soldi, a gestirvi voi le faccende di casa?
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04-02-2015, 12:32
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#12
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 2,563
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Quote:
Originariamente inviata da marcoonizuka
Come da titolo, mi chiedevo come vivete questa cosa in famiglia, se i vostri genitori vi assillano ogni giorno oppure se se ne sono fatti una ragione e hanno accettato la vostra natura.
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A meno di non essere dei milionari e poter campare di rendita, questa "natura" i genitori non possono accettarla.
Purtroppo, prima o poi verrà il giorno in cui non saranno più presenti per dare sostegno economico e materiale, per cui devono fare in modo che i figli diventino in qualche modo indipendenti o, per lo meno, abbiano i presupposti per esserlo.
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04-02-2015, 12:47
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#13
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Esperto
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 2,951
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Quote:
Originariamente inviata da ananke
A una domanda rispondo con un'altra domanda:
avete provato a vivere senza il supporto dei genitori?
A procurarvi voi i soldi, a gestirvi voi le faccende di casa?
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Al momento io credo che non ne sarei in grado...
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04-02-2015, 12:49
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#14
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Banned
Qui dal: Feb 2013
Ubicazione: campania
Messaggi: 3,636
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Quote:
Originariamente inviata da Bostonian
A meno di non essere dei milionari e poter campare di rendita, questa "natura" i genitori non possono accettarla.
Purtroppo, prima o poi verrà il giorno in cui non saranno più presenti per dare sostegno economico e materiale, per cui devono fare in modo che i figli diventino in qualche modo indipendenti o, per lo meno, abbiano i presupposti per esserlo.
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questo è vero .pero vivendo con i genitori uno si abitua a non dover assumersi responsabilità con la r maiuscola . dovrebbe essere un percorso graduale .io temo che quando arrivera quel giorno molti (tra cui io ) si sveglieranno dal torpore mentale che si ha quando si vive troppo protetti
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04-02-2015, 12:54
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#15
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Esperto
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 2,951
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Quote:
Originariamente inviata da Bostonian
A meno di non essere dei milionari e poter campare di rendita, questa "natura" i genitori non possono accettarla.
Purtroppo, prima o poi verrà il giorno in cui non saranno più presenti per dare sostegno economico e materiale, per cui devono fare in modo che i figli diventino in qualche modo indipendenti o, per lo meno, abbiano i presupposti per esserlo.
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Io conosco una persona che ha quasi cinquant'anni ed è ancora mantenuto e ormai la madre sembra essersi arresa e ha accettato la sua natura, capendo che ormai non farà più niente... ecco, ho paura di diventare come questa persona. Sono ancora giovane, ma mi ci rivedo molto in lui e più vado avanti e più mi sembra che non può che aspettarmi un futuro di quel tipo, vista la mia incapacità di fronte a tutto e la mia arrendevolezza. Forse la mia fortuna è avere un forte orgoglio che mi consente di lottare ancora, non so per quanto. Anche se non so se riuscirei davvero a vivere per tanti anni in quel modo, forse preferirei suicidarmi perché sarebbe un'onta troppo grande vivere così anche oltre una certa età.
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04-02-2015, 13:01
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#16
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 4,418
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Io ho solo un lavoretto che mi permette di pagarmi le mie uscite settimanali, ma ho comunque tantissimi sensi di colpa perché non ho un reddito. Diciamo che i miei "accettano" questa situazione perché collaboro in casa, cucino e faccio le commissioni, ma io muoio dentro sapendo che li sto deludendo su tutti i fronti, soprattutto mio padre.
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04-02-2015, 13:01
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#17
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
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Quote:
Originariamente inviata da Bostonian
A meno di non essere dei milionari e poter campare di rendita, questa "natura" i genitori non possono accettarla.
Purtroppo, prima o poi verrà il giorno in cui non saranno più presenti per dare sostegno economico e materiale, per cui devono fare in modo che i figli diventino in qualche modo indipendenti o, per lo meno, abbiano i presupposti per esserlo.
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Esatto, soprattutto penso (mettendomi nell'ottica di un genitore) che un genitore senta molto forte la responsabilità di crescere i figli e dargli le capacità e gli strumenti per affrontare la vita. Io stesso come genitore mi sentirei di aver fallito se non riuscissi ad aiutare mio figlio a superare le difficoltà. Lo sentirei come una colpa che ricade su di me, perché fino ad una certa età i figli hanno bisogno di una guida e di uno sprone, e sentirei di averli fatti mancare.
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04-02-2015, 13:15
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#18
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,825
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Per ora non mi dicono niente
Spero di continuare così a lungo
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04-02-2015, 13:19
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#19
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Esperto
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 2,951
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Quote:
Originariamente inviata da Weltschmerz
Per ora non mi dicono niente
Spero di continuare così a lungo
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Ahaha
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04-02-2015, 13:20
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#20
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: TV
Messaggi: 2,426
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La mia situazione famigliare è un pò particolare...mio padre non c'è più da 9 anni ormai, se ci fosse stato lui mi avrebbe sicuramente avviato all'indipendenza. Mia madre è più permissiva, anche lei soffre di depressione e mio fratello è schizoide forte (anche se non diagnosticato); non mi dice niente ed è meglio così perchè altrimenti mi sentirei in colpa e peggiorerei il mio stato d'animo. In ogni caso io sto facendo di tutto per cercare una via d'uscita, quindi in realtà non mi serve nemmeno lo sprono...Fatto sta che non mi preoccupo più di tanto perchè sarebbe peggio, anche perchè ho la fortuna di non aver, ora, problemi economici. E poi penso sempre che c'è l'uscita di sicurezza...
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Ultima modifica di dotrue; 04-02-2015 a 13:22.
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