Warlordmaniac

Paghi il vestito firmato, paghi il drink, ma in fin dei conti, paghi poco se la natura ti ha fatto nascere predisposto. Noi dovremmo anche pagare con l'omologazione e tutte le sue problematiche. E forse anche una scatola di Viagra, perché quando sei lì ti accorgi che hai fatto tanto per sedurre una deficiente e non sono convinto che il fratello apprezzi la cosa.

Warlordmaniac

Però quello che dice Zucchina è sensato, perché lei dà per scontato che quella donna non vorrebbe fare sesso; siamo noi che ci illudiamo di piacere e ci abbocchiamo quando lei fa la parte della donna vogliosa ed eccitata. Per una prostituta che si fa 5-6 uomini a giorno, tu sei solo un cliente.

Preferisco mille volte interventi come quelli di Zucchina, rispetto a pseudomodernità femminili giò sentite in passato del genere: "Le prostitute sono importanti, perché servono ad esercitare gli uomini per poi fare del buon sesso con noi donne", oppure "Sì è giusto impratichirti con delle prostitute altrimenti quando ti tocca a farlo con una ragazza normale che figura ci fai?"

Warlordmaniac

Spero che sia come dici.

Comunque non ho quantificato l'ampiezza del fenomeno.

Warlordmaniac

Se giri per internet, rischi.

Confusion

Secondo me il decidere di andare a prostitute, cosa che non farei mai anche solo per la paura delle malattie, é anche una sorta di sconfitta psicologica in certi casi.
Ti convinci di fare schifo, di non valere niente agli occhi di nessuna e allora pensi che tanto vale andare a prostitute almeno lì c'é un equo scambio ossia l'uomo ha quello che vuole ossia il sesso e la donna i soldi.
È una sorta di win-win situation ma con una sconfitta psicologica di partenza dalla portata enorme...
Credo sia lo stesso ragionamento di certi disabili che hanno chiesto di avere l'agevolazione ad andare a prostitute: sanno che data la loro condizione praticamente nessuna donna vorrebbe impelagarsi in una situazione così difficile e allora, consapevolmente, optano per questo.

Circa il fatto delleaspettatve sulle prestazioni un pò é vera, in due esperienze che h avuto, con una é stato ok, con l'altra no, perché lei sembrava un corpo morto e allora per me era difficile, mi sentivo a disagio e la "vitalità" era poca....il brutto é che da quelle situazioni ne esce sempre male l'uomo che non é stati abbastanza capace, poco importa se poi la donna a letto pareva una gruccia per vestiti o una tavoletta di legno.

Pietro

ma su internet che gusto c'è?

TomRogerRobert

Io sono andato con prostitute, e la penso come te nella frase che ho quotato

ma non rimpiango di esserci andato, è stato un periodo in cui avevo voglia di fare sesso con una donna, e l'ho fatto. Poi, secondo me, bisogna chiarirsi un po' le idee riguardo al concetto di donna oggetto. Secondo me nemmeno una prostituta è una donna oggetto, è semplicemente una lavoratrice che vende il proprio sesso per vivere. Vendere una vagina implica essere un oggetto? No. Le prostitute sono esseri umani, hanno sentimenti, vivono delle vite... non sono oggetti. E non lo sono nemmeno nelle teste dei clienti "normali," secondo me. Solo i balordi trattano le donne come oggetti, ma non è vero che tutti i clienti delle prostitute siano dei balordi.

Avere un rapporto sessuale con una prostituta non ha cambiato la mia vita, non mi ha cambiato interiormente, non ha risolto nessun mio problema. Oggi dopo quella esperienza, posso dire che chi pensa che una prostituta possa aiutarlo nell'interazione con le donne è solo un illuso.

Ma comunque non posso negare che è stata una bella esperienza, dove ho provato belle sensazioni. È stato bello. punto. Magari fare sesso con la propria fidanzata lo è ancora di più; l'importante è capire che ciò che cambia non è tanto la persona che si ha davanti, ma sono i sentimenti che si hanno dentro.

TomRogerRobert

E chi ti ha detto che i sentimenti non siano ingranaggi?

Sì, lo so è triste, ma magari è vero...

vikingo

devo quaotare tutto concordo,anche sul fatto che non tutti i clienti sono dei balordi maschlisti che trattano le donne come oggetti...

Winston_Smith

Secondo me dà anche per scontato che qualsiasi donna non possa fare sesso con qualcuno a meno di provare qualcosa di profondo per lui (e quindi un rapporto sessuale puramente mercenario verebbe vissuto da ogni donna come una violenza o quasi). Assioma smentito dalle varie Minetti & Co., nonché da quelle che "comprano" i voti agli esami. Se fosse una cosa così intollerabile per tutte, a fare le prostitute ci sarebbero solo quelle ridotte in schiavitù o alla disperazione da miseria, e non mi sembra sia così.
Ancora una volta mi pare si estrapoli arbitrariamente la propria visione dei rapporti interpersonali (in questo caso, a tutto il proprio genere di appartenenza). Ma del resto si sa, se non si generalizza su questo forum non ci si diverte

JohnReds

Pur non avendo mai provato, sono abbastanza d'accordo con voi, nel senso che penso che la questione "andare a prostitute" andrebbe smitizzata, sia in un senso (chi dice che risolve tutto) sia in un altro (chi ne prova orrore, la ritiene una pratica avvilente, ecc.)

Ho una domanda per voi: ma dal pdv della domestichezza con la donna, proprio per quanto il contatto, non è servito proprio a niente andare di sesso mercenario? Una persona che parte da zero, oltre a essere impacciato perché non sa proprio cosa dire, sarà impacciato per una goffezza "fisica", a cui si può rimediare, credo, andando appunto a prostitute.

La mia domanda quindi è: sciogliere l'impaccio fisico aiuta a eliminare, anche in piccola parte, quello psicologico, oppure l'impaccio fisico è talmente secondario da essere ininfluente? io propendo per la seconda affermazione, ma vorrei sapere la vostra opinione.

Sampei80

Eppure ci và anche gente sposata e fidanzata e di problemi non se ne fanno, ma perchè allora dovrebbe farseli uno che magari non ha mai conosciuto il sesso?

Poi c'è da tener conto di una cosa, c'è un enorme differenza tra uomini e donne per quanto riguarda la ricerca di un rapporto sessuale senza coinvolgimento sentimentale.

La donna, se vuole, per quanto brutta possa essere, lo troverà sempre uno disposto a soddisfarla, anche uno molto carino per i suoi standard...basta che lo prende di forza e se lo fà. (Ed è quello che succede in luoghi tipo le discoteche)

Fare lastessa cosa per un uomo è inconcepibile...và a finire che vieni arrestato e scambiato per un maniaco. E allora il povero ometto brutto che deve fare?

E poi c'è da tener conto di un'altra cosa...la legge della domanda e dell'offerta, che tra i due sessi è parecchio squilibrata

Winston_Smith

Sì, ma sempre che le piaccia, eh.

Warlordmaniac

No, perché dovrei generalizzare? Un conto è scendere a compromessi, un altro è piacere veramente. Nel primo caso, il motivo della concessione sessuale è riferito al presente (opportunismo), nel secondo caso è riferito alla storia evolutiva (attrazione).
Zucchina ha espresso perplessità nel fatto di essere soddisfatti in situazioni come nel caso n.1, cioè di donna non attratta che lo fa per motivi materiali nell'attualità. Ovviamente la realtà ci dice che alcuni uomini sono capaci di eccitarsi nonostante tutto (immaginazione, scarsa empatia, ingenuità...), ma la perplessità è legittima.

Warlordmaniac

...."succederebbe"; in realtà non succede mai, tranne che nei racconti negli spogliatoi quando si sputtanano altri ragazzi.

Sfigata85

Perdere la verginità con una prostituta!!!! No cavolo aspetta!!! E una volta fatto cosa rimane.... Niente il mondo mi sembra già pieno di signorine che la danno senza farsi pagare... Almeno io ne conosco parecchie!!!

Warlordmaniac

La maggior parte delle donne non si fa pagare èh, perlomeno in maniera esplicita.

Winston_Smith

Eh, ma non essere attratti e andare a letto con uno per motivi materiali non significa subire violenza o sentire la necessità di proteggere la propria parte più femminile e autentica (cit. zucchina).

Questa sarebbe tutta da vedere, secondo me sono pochi. Nonostante tutto cosa, poi? Nonostante cosa? Non ho capito.

Winston_Smith

Come ho già detto in passato, è lo stesso tipo di sessualità che permette a certe donne di andare a letto con uomini che non le attraggono più di tanto, solo in base al loro portafoglio. E per quelle donne valgono le stesse parole:

Lo trovo un modo retrogrado e antievoluto di vivere la sessualità, in pratica queste donne la vivono come un interesse tutto loro, chiuso in loro stesse ma con l'uso del corpo di un uomo per ricavarne vantaggi materiali, per questo "masturbatorio".
Poi ancor più che il cedere a questa forma sessuale, che qualcuna possa esserne persino soddisfatta è quel che mi fa più tristezza.

Warlordmaniac

Alcune femministe lo pensano ed infatti sia su FB che sui loro blog, provo a confutare queste loro malsane idee.
Ma qui chi ha parlato di violenza?

Non so quanti ne sono, ma meno di quello che si pensa.

"Nonostante tutto" è inteso per "nonostante sappiano che quella ragazza non è attratta da te". Non è un dettaglio:
sesso pratico in compagnia = masturbazione + autostima
L'autostima è legata al piacere di piacere. Se non t'importa di piacere, devo dare ancora ragione a Zucki, è masturbazione facilitata nell'immaginazione.