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17-06-2012, 08:40
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#1
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: Roma
Messaggi: 670
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suppongo esista già una discussione in merito ma essendo relativamente nuova del forum e frequentando poco, chiedo la vostra collaborazione per cercare di capire.
la domanda principale è questa: è possibile una relazione sentimentale tra una persona fobica e una persona non fobica o non propriamente fobica?
Non parlo in assoluto piuttosto mi riferisco ad una relazione serena fatta anche di molti momenti difficili da affrontare almeno in parte insieme.
Se la persona fobica nei momenti di pressione si chiude assolutamente escludendo non solo fisicamente ma anche dai propri pensieri chi gli sta accanto, come comportarsi?
E con il tempo ritenete possibile che tale comportamento si possa attenuare?
Sono convinta che da parte della persona vicina ci voglia molta comprensione, pazienza ma penso anche al fatto, poichè nulla si può prevedere o programmare, che la stessa persona non fobica (come tutti del resto) potrebbe avere momenti difficili in cui magari diventa "fredda", "aggressiva", "critica" aggiungendo dunque fobia a fobia e allontanando il/la partner. E come far sentire di nuovo vicinanza ad esso/essa se vi è una grossa chiusura?
Come far passare i propri sentimenti, la vicinanza, la solidarietà?
Da non sottovalutare i bisogni della persona non fobica e l'incertezza in cui vivrebbe, almeno all'inizio della relazione. Es.non si sa quando ci si vede, ci si sente (tanto più se è la persona non fobica che ha generato ulteriore paura). Si avrebbero probabilmente forti dubbi anche rispetto ai sentimenti che la persona fobica prova nei confronti dell'altro/a. E' come essere in balia delle circostanze esterne mi sembra.
Con il tempo si potrà agire positivamente su queste chiusure totali? La persona vicina conterà qualcosa in più o sarebbe comunque ancora come all'inizio fonte di sofferenza dato il fatto che ognuno di noi può passare momenti difficili o che comunque possano scaturire delle discussioni come in qualsiasi relazione?
Non so se mi sono spiegata. Ho riletto ma non capisco neanche io.
Aspetto vostri pareri e vi ringrazio in anticipo.
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17-06-2012, 08:50
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#2
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Avanzato
Qui dal: Jun 2011
Ubicazione: Milano
Messaggi: 401
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Perche' i 'fobici' si devono sempre tormentare con considerazioni di questo tipo invece di vivere un rapporto senza pensare troppo a priori come andrà?.
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17-06-2012, 08:57
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#3
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: Roma
Messaggi: 670
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Non sono fobica. Per questo voglio capire e mi pongo domande.
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17-06-2012, 09:37
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#4
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Torino
Messaggi: 3,495
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Quote:
Originariamente inviata da Snaporaz
Perche' i 'fobici' si devono sempre tormentare con considerazioni di questo tipo invece di vivere un rapporto senza pensare troppo a priori come andrà?.
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Quoto... sono ragionamenti ,a mio parere, inutili. Ma si capisce che il discorso è traslato e la domanda è: <funzionerà con lui?> e che ne sappiamo? Solo il tempo te lo dirà, non certo l'esito di questo topic perchè ,che funzioni o meno, dipende dalle persone. Da come sanno porsi rispetto ai problemi. Non dai problemi stessi.. che tutti hanno.
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17-06-2012, 09:49
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#5
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,673
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[questo post è troppo lungo, modificalo seguendo le indicazioni di wik... ah non si può? Allora saltalo.]
Il tuo thread capita a proposito, sono giorni che penso di rispondere a coloro che sostengono a priori che apprezzerebbero un partner timido/problematico, tu esponi bene alcuni dei problemi che si possono creare in tali casi.
Quote:
Originariamente inviata da Manuela.tr
è possibile una relazione sentimentale tra una persona fobica e una persona non fobica o non propriamente fobica?
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Sicuramente si. Le relazioni sono possibili tra tutti i tipi di persone, con più o meno difficoltà a seconda di mille variabili.
Quote:
Originariamente inviata da Manuela.tr
Se la persona fobica nei momenti di pressione si chiude assolutamente escludendo non solo fisicamente ma anche dai propri pensieri chi gli sta accanto, come comportarsi?
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Che si venga esclusi dai pensieri dell'altro... è difficile da dimostrare.
Tuttavia ciò che si può usare per verificare questo sono i comportamenti, in genere. E in genere un fobico mette in atto comportamenti di rifiuto equivocabili.
Secondo me, la cosa migliore è creare (spesso succede da sé) un sistema di segnali condivisi "non espliciti".
Via sms o pc una frase o una faccina, dal vivo un tipo di effusione o un saluto particolare, o una citazione di qualcosa che vi lega; piccole cose che permetterebbero al fobico di "dimostrare" di ricordarsi dei dettagli relativi alla relazione, in modo da tranquillizzare un po' il partner (perché se se ne ricorda significa che ci pensa)
Quote:
Originariamente inviata da Manuela.tr
E con il tempo ritenete possibile che tale comportamento si possa attenuare?
E come far sentire di nuovo vicinanza ad esso/essa se vi è una grossa chiusura?
Come far passare i propri sentimenti, la vicinanza, la solidarietà?
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Non penso esistano formule universali per questo. In linea di massima, saper trovare un equilibrio tra il cercare ossessivamente (spronando anche un po' se necessario) e il lasciare lo spazio di cui si ha bisogno è sempre (non solo tra fobici) bene..
Quote:
Originariamente inviata da Manuela.tr
Da non sottovalutare i bisogni della persona non fobica e l'incertezza in cui vivrebbe, almeno all'inizio della relazione. Es.non si sa quando ci si vede, ci si sente (tanto più se è la persona non fobica che ha generato ulteriore paura). Si avrebbero probabilmente forti dubbi anche rispetto ai sentimenti che la persona fobica prova nei confronti dell'altro/a. E' come essere in balia delle circostanze esterne mi sembra.
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Ti sembra bene
Abbi pazienza, sii ragionevole e chiara con lui.
Le persone molto insicure, possono sentirsi "scaricati" per cose che agli altri appaiono normali, come una litigata o anche solo una frase/parola di troppo.
Questo non significa che si deve sempre stare attenti come in un esame.
Se esiste un legame, è presente anche nella mente del partner fobico, forse più forte che altrove (dal momento che spesso è l'unica relazione significativa di cui dispone).
Sii cristallina su quello che provi, non pretendere dimostrazioni di affetto pari alle tue negli stessi tempi in cui le dai tu.
Nessuno ti assicura che col tempo le cose cambieranno, ma forse vale la pena aspettare e vedere
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Ultima modifica di Allocco; 17-06-2012 a 09:54.
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17-06-2012, 10:24
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#6
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 6,117
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E' il "fobico" che principalmente si deve adeguare al "non fobico", non viceversa. Altrimenti non se ne esce...
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17-06-2012, 10:32
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#7
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: Roma
Messaggi: 670
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E'il fobico che si deve adeguare? O entrambi? Grazie ad allocco per la risposta molto dettagliata. Preciso che volevo indicazioni di massima non certezze..
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17-06-2012, 13:14
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#8
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: bardo
Messaggi: 4,403
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Sì è uno dei temi ciclici e può essere definito come il dilemma del porcospino.
Da quello che si evince dalle discussioni passate prima o poi quello che si impegna di più nel cercare una soluzione si stanca o non si trovano compromessi accettabili per entrambi.
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17-06-2012, 15:12
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#9
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Esperto
Qui dal: Jan 2010
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 1,451
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Ti sei messa o ti sei innamorata di un fobico?
Quote:
la domanda principale è questa: è possibile una relazione sentimentale tra una persona fobica e una persona non fobica o non propriamente fobica?
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Certamente, però ci si deve venire incontro e, secondo me, avere almeno abitudini o comunque gusti simili. Ti faccio un esempio: la ragazza normalona che vuole andare tutti i sabati in discoteca difficilmente potrà stare con un fobico che magari preferisce stare a casa e guardarsi un film con la sua ragazza.
Quote:
Non parlo in assoluto piuttosto mi riferisco ad una relazione serena fatta anche di molti momenti difficili da affrontare almeno in parte insieme.
Se la persona fobica nei momenti di pressione si chiude assolutamente escludendo non solo fisicamente ma anche dai propri pensieri chi gli sta accanto, come comportarsi?
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Questa non è una caratteristica in assoluto dei fobici per me. E secondo me dipende molto anche dalla comprensione e dagli atteggiamenti dell'altra parte. Ci sono ragazze che rompono le palle perché non gli dici cosa hai, cosa ti passa per la testa, come mai preferisci stare zitto o avere atteggiamenti di chiusura anziché dire loro quale è il problema.... però poi, quando lo fai, quando ti apri, quando cerchi un confronto, ti trattano come un cane, se la prendono, non capiscono e soprattutto vedono ogni osservazione come un'accusa o un tentativo di farle sentire in colpa. Quindi secondo me la parte non fobica deve essere pronta a venire incontro a quella fobica quando questa cerca di aprirsi.
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17-06-2012, 16:49
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#10
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: Roma
Messaggi: 670
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Quote:
Originariamente inviata da Sentry
Ti sei messa o ti sei innamorata di un fobico?
Certamente, però ci si deve venire incontro e, secondo me, avere almeno abitudini o comunque gusti simili. Ti faccio un esempio: la ragazza normalona che vuole andare tutti i sabati in discoteca difficilmente potrà stare con un fobico che magari preferisce stare a casa e guardarsi un film con la sua ragazza.
Questa non è una caratteristica in assoluto dei fobici per me. E secondo me dipende molto anche dalla comprensione e dagli atteggiamenti dell'altra parte. Ci sono ragazze che rompono le palle perché non gli dici cosa hai, cosa ti passa per la testa, come mai preferisci stare zitto o avere atteggiamenti di chiusura anziché dire loro quale è il problema.... però poi, quando lo fai, quando ti apri, quando cerchi un confronto, ti trattano come un cane, se la prendono, non capiscono e soprattutto vedono ogni osservazione come un'accusa o un tentativo di farle sentire in colpa. Quindi secondo me la parte non fobica deve essere pronta a venire incontro a quella fobica quando questa cerca di aprirsi.
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Partendo dal presupposto dei gusti simili resta comunque "il problema" della chiusura totale nei momenti di pressione di vario tipo che generano fobia. Per chiusura totale intendo distanza fisica e mentale per tempo indefinito fino a che non passa l'evento scatenante. Comunque credo che potrò farmene una idea solo con il tempo...ammesso che ce ne sia ancora.
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17-06-2012, 16:56
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#11
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Esperto
Qui dal: Jan 2010
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 1,451
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Quote:
Originariamente inviata da Manuela.tr
Partendo dal presupposto dei gusti simili resta comunque "il problema" della chiusura totale nei momenti di pressione di vario tipo che generano fobia. Per chiusura totale intendo distanza fisica e mentale per tempo indefinito fino a che non passa l'evento scatenante. Comunque credo che potrò farmene una idea solo con il tempo...ammesso che ce ne sia ancora.
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Però se c'è un evento scatenante e lo hai individuato, anche se il ragazzo fobico si è chiuso nel suo silenzio, puoi comunque farti qualche idea. Ad esempio se l'evento scatenante è per te una cosa normale a cui non intendi rinunciare o per la quale non sei disposta a compromessi, inizierei a riflettere sul fatto se sia il caso di stare insieme. A meno che poi non riesci ad avere un confronto con lui sulla cosa e lui sia disposto a venirti incontro per quel fatto che ha generato in lui questa reazione.
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17-06-2012, 17:02
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#12
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: Roma
Messaggi: 670
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Quote:
Originariamente inviata da Sentry
Però se c'è un evento scatenante e lo hai individuato, anche se il ragazzo fobico si è chiuso nel suo silenzio, puoi comunque farti qualche idea. Ad esempio se l'evento scatenante è per te una cosa normale a cui non intendi rinunciare o per la quale non sei disposta a compromessi, inizierei a riflettere sul fatto se sia il caso di stare insieme. A meno che poi non riesci ad avere un confronto con lui sulla cosa e lui sia disposto a venirti incontro per quel fatto che ha generato in lui questa reazione.
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Diciamo così in generale che l'evento scatenante (forse principale) non dipende da me...poi si sono aggiunte alcune incomprensioni personali dovute ad un mio momento difficile che mi hanno resa fredda, aggressiva, ecc.in alcuni momenti.
Mi chiedo se mi fossi comportata in modo diverso, le cose sarebbero arrivate a questo punto? Forse non così all'estremo credo ma per il momento non ho possibilità di saperlo.
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17-06-2012, 17:11
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#13
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Banned
Qui dal: Aug 2010
Messaggi: 838
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Quote:
Originariamente inviata da Manuela.tr
suppongo esista già una discussione in merito ma essendo relativamente nuova del forum e frequentando poco, chiedo la vostra collaborazione per cercare di capire.
la domanda principale è questa: è possibile una relazione sentimentale tra una persona fobica e una persona non fobica o non propriamente fobica?
Non parlo in assoluto piuttosto mi riferisco ad una relazione serena fatta anche di molti momenti difficili da affrontare almeno in parte insieme.
Se la persona fobica nei momenti di pressione si chiude assolutamente escludendo non solo fisicamente ma anche dai propri pensieri chi gli sta accanto, come comportarsi?
E con il tempo ritenete possibile che tale comportamento si possa attenuare?
Sono convinta che da parte della persona vicina ci voglia molta comprensione, pazienza ma penso anche al fatto, poichè nulla si può prevedere o programmare, che la stessa persona non fobica (come tutti del resto) potrebbe avere momenti difficili in cui magari diventa "fredda", "aggressiva", "critica" aggiungendo dunque fobia a fobia e allontanando il/la partner. E come far sentire di nuovo vicinanza ad esso/essa se vi è una grossa chiusura?
Come far passare i propri sentimenti, la vicinanza, la solidarietà?
Da non sottovalutare i bisogni della persona non fobica e l'incertezza in cui vivrebbe, almeno all'inizio della relazione. Es.non si sa quando ci si vede, ci si sente (tanto più se è la persona non fobica che ha generato ulteriore paura). Si avrebbero probabilmente forti dubbi anche rispetto ai sentimenti che la persona fobica prova nei confronti dell'altro/a. E' come essere in balia delle circostanze esterne mi sembra.
Con il tempo si potrà agire positivamente su queste chiusure totali? La persona vicina conterà qualcosa in più o sarebbe comunque ancora come all'inizio fonte di sofferenza dato il fatto che ognuno di noi può passare momenti difficili o che comunque possano scaturire delle discussioni come in qualsiasi relazione?
Non so se mi sono spiegata. Ho riletto ma non capisco neanche io.
Aspetto vostri pareri e vi ringrazio in anticipo.
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ecco è difficile...perchè oltre la fobia un carattereè fatto da altre diecimila cose...
poi ci sono livelli e livelli di fobia e livelli e livelli di estroversione...
io per due anni sono stata con mister simpatia..pienissimo di amici di vita di ex di sogni di tutto...
io invece missis introversione...simpatica a mio modo ma indolente e desiderosa di stare da sola e costruirmi un bozzo intorno alla coppia...
uscivamo e raramente parlavo coi suoi amici ( figurati con le sue amiche)..
era anche un periodo in cui la mia introversione era a mille ora per fortuna è passata...
lui mi definiva "disagiata"...io lui "egoista" (come quasi ogni estroversone è)..
paradossalmente tra i due era sempre lui che aveva qualche problema e io che lo aiutavo...( )
lui ovviamente esternava tutti i suoi problemi senza difficoltà e si aspettava che il mondo gli andasse incontro e lo aiutasse...
io invece mi tenevo tutto dentro convinta che tanto nessuno mi avrebbe aiutato e in parte vergognandomi delle mie difficoltà di fronte a lui (che non poteva capirle)...
per me è quindi molto difficile una relazione tra fobico e non fobico...
semplicemente si hanno ritmi di vita diversi e un passato troppo diverso..
l'amore iniziale fa passare sopra a questo ma l'amore iniziale dopo 6 o 7 mesi si affievolisce e viene tutto a galla in modo fortissimo...
io lui lo sentivo distante da me....insensibile ai miei problemi..
lui credo pensasse che ero una complessata incapace di godersi la vita ( non so immagino così )..
di sicuro però mi ha cambiata la relazione con lui...
credo che un fobico a stare sempre a contatto con uno molto estroverso un pò smussi il suo carattere ora sono 10 volte più aperta (ancora non del tutto ma direi che sono diversa da com'ero per fortuna)..
quindi in ogni caso buttati...forse non sarà per sempre ma di sicuro ti insegnerà qualcosa...
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17-06-2012, 17:21
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#14
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: bardo
Messaggi: 4,403
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Quote:
Originariamente inviata da Manuela.tr
Comunque credo che potrò farmene una idea solo con il tempo...ammesso che ce ne sia ancora.
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Se butti queste frasi così ti consiglio di lasciar perdere perché un fobico vuole certezze, non può permettersi di riporre fiducia su persone che può perdere altrimenti sarà sempre titubante, chiuso "fisicamente e mentalmente".
Il fatto che ti domandi se l'esser stata fredda e dura possa aver peggiorato o meno una situazione che poteva essere ad un punto di non ritorno sembra un alibi, cioè è una strana preoccupazione quando ti trovi a voler recuperare un rapporto.
Se non vuoi scommetterci non scommettere, ti risparmi e fai risparmiare delusioni più grandi.
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17-06-2012, 17:30
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#15
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: Roma
Messaggi: 670
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Quote:
Originariamente inviata da Kitsune
Se butti queste frasi così ti consiglio di lasciar perdere perché un fobico vuole certezze, non può permettersi di riporre fiducia su persone che può perdere altrimenti sarà sempre titubante, chiuso "fisicamente e mentalmente".
Il fatto che ti domandi se l'esser stata fredda e dura possa aver peggiorato o meno una situazione che poteva essere ad un punto di non ritorno sembra un alibi, cioè è una strana preoccupazione quando ti trovi a voler recuperare un rapporto.
Se non vuoi scommetterci non scommettere, ti risparmi e fai risparmiare delusioni più grandi.
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Non è così Kitsune. Le certezze vorrei darle a patto che me ne venga data la possibilità. Ma non credo si tratti solo di questo. La mia non è una strana preoccupazione..è ritengo una riflessione legittima. Il punto di non ritorno non esiste se non in un caso.
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17-06-2012, 17:31
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#16
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: Roma
Messaggi: 670
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Quote:
Originariamente inviata da crome
ecco è difficile...perchè oltre la fobia un carattereè fatto da altre diecimila cose...
poi ci sono livelli e livelli di fobia e livelli e livelli di estroversione...
io per due anni sono stata con mister simpatia..pienissimo di amici di vita di ex di sogni di tutto...
io invece missis introversione...simpatica a mio modo ma indolente e desiderosa di stare da sola e costruirmi un bozzo intorno alla coppia...
uscivamo e raramente parlavo coi suoi amici ( figurati con le sue amiche)..
era anche un periodo in cui la mia introversione era a mille ora per fortuna è passata...
lui mi definiva "disagiata"...io lui "egoista" (come quasi ogni estroversone è)..
paradossalmente tra i due era sempre lui che aveva qualche problema e io che lo aiutavo...( )
lui ovviamente esternava tutti i suoi problemi senza difficoltà e si aspettava che il mondo gli andasse incontro e lo aiutasse...
io invece mi tenevo tutto dentro convinta che tanto nessuno mi avrebbe aiutato e in parte vergognandomi delle mie difficoltà di fronte a lui (che non poteva capirle)...
per me è quindi molto difficile una relazione tra fobico e non fobico...
semplicemente si hanno ritmi di vita diversi e un passato troppo diverso..
l'amore iniziale fa passare sopra a questo ma l'amore iniziale dopo 6 o 7 mesi si affievolisce e viene tutto a galla in modo fortissimo...
io lui lo sentivo distante da me....insensibile ai miei problemi..
lui credo pensasse che ero una complessata incapace di godersi la vita ( non so immagino così )..
di sicuro però mi ha cambiata la relazione con lui...
credo che un fobico a stare sempre a contatto con uno molto estroverso un pò smussi il suo carattere ora sono 10 volte più aperta (ancora non del tutto ma direi che sono diversa da com'ero per fortuna)..
quindi in ogni caso buttati...forse non sarà per sempre ma di sicuro ti insegnerà qualcosa...
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grazie della risposta molto carina.
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17-06-2012, 17:51
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#17
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Principiante
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: toscana
Messaggi: 12
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Personalmente non ho mai avuto particolari problemi con le persone che ho frequentato a livello sentimentale, ma forse dimentico che la mia relazione più lunga è durata tre settimane.
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17-06-2012, 18:28
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#18
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,353
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Quote:
Originariamente inviata da Manuela.tr
Non sono fobica.
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17-06-2012, 18:38
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#19
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: Roma
Messaggi: 670
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Non sono fobica o almeno non a livello patologico. Comunque ho scritto una presentazione e sono stata accettata quindi mi sembra molto poco carino e sensibile quello che tu proponi.
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17-06-2012, 18:51
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#20
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Esperto
Qui dal: Jan 2010
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 1,451
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Quote:
Originariamente inviata da Manuela.tr
Non sono fobica o almeno non a livello patologico. Comunque ho scritto una presentazione e sono stata accettata quindi mi sembra molto poco carino e sensibile quello che tu proponi.
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Era ironico dai
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