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Vecchio 01-12-2014, 15:44   #1
Esperto
 

E' un nome importante, intoccabile, della canzone d'autore italiana. Non è solo cantautore ma anche professore, e scrittore, tanto che ha scritto alcuni romanzi che sinceramente non ho letto, ma di cui ho sfogliato qualche pagina in libreria.

Eppure, benché ami la canzone d'autore e sappia a memoria molte canzoni di De Andrè, De Gregori e altri, oltre ad amare anche il grande Lucio Battisti, le cui canzoni migliori sono veramente delle gemme rare, Vecchioni, non so?, mi è sempre risultato stranamente indigesto, tanto che me ne sono chiesto più volte il motivo di questa mia distanza dall'artista in questione.

Innanzitutto le canzoni. Certo, alcune sono belle. Sogna ragazzo sogna, benchè un pò ruffiana, è una canzone toccante, come anche Samarcanda, e le Lettere d'amore, in cui parla della solitudine di Ferdinando Pessoa, gigante della letteratura portoghese, anche lui abbastanza sociofobico, tanto che trascorse gran parte della sua vita a scrivere, in solitudine.

Alcune altre, però, non riesco a farmele piacere, non mi emozionano, non mi danno nessuna energia, scorrono via nel mio cervello come neutre (questione di gusti, lo so), e allora mi viene il pensiero che Vecchioni come cantautore non sia proprio il Dio che tutti crediamo che sia; che, cioé, invece di essere un genio della musica, sia più che altro un'ape operaia, pure un pò furba.
Come quando, pochi anni fa, vinse Sanremo con quella canzoncina banale e populista, musicalmente scontata, in cui ripeteva dei concetti che tutti avevamo in mente, e lui ci fece una canzone come se quelle cose le pensasse solo lui, e volesse insegnarcele.

Io quando sento de Gregori, De andrè, Battiato, Fossati, Battisti e altri godo, ho orgasmi, specie quando sento De Gregori, le cui canzoni, non tutte ma molte sì, sono come dei piccoli romanzi, quasi metafisiche. Tipo Due zingari o La casa di Hilde. E che dire di De André? Certo, non mi piace il santino commerciale che ne hanno fatto dopo la morte, Fazio e la vedova, e poi le cose che scriveva de Andre, e lui lo diceva chiaramente, non erano proprio farina del suo sacco: lui era più che altro un assemblatore geniale del lavoro di altri, prendeva frasi e parole da libri e poesie e poi le trasformava in ciò che aveva in mente, e alla fine, chiaramente, il messaggio della canzone era suo. Ma, insomma, come non rimanere avvolti dalla sua voce profonda, che richiama alla mente qualche tempo lontano, che si vuole guardare in profondità...come un Italia dai sapori drammatici ma forti, un Italia poetica.

Però Vecchioni è vecchio dentro, da sempre, sin da giovane, e la sua voce non mi ispira. Strano, perchè i cantautori mi piacciono quasi tutti. E poi c'è un altra cosa di Vecchioni che mi risulta un pò stomacosa: la sua esibita vocazione professorale, come quando andava a spiegare le cose ad Amici, o come quando, intervistato, si mette a parlare come se l'interlocutore fosse solo una fetecchia in confronto a lui, detentore di sapere e cultura.
Ma in verità non è che Vecchioni sia l'unico ad interessarsi alla cultura, alla letteratura, al pensiero greco che lui conosce bene perchè lo ha insegnato. Perciò trovo questa vocazione pedagogica un pò autoincensate, autoreferenziale sarebbe meglio dire, e Vecchioni antipatico quando la esercita, anche perchè De Gregori, che secondo me sarebbe da Nobel per la letteratura, se il Nobel per la letteratura fosse una cosa seria, s'è sempre dimostrato umile e timido, non certo incline a vendersi come il buon vecchio Vecchioni, secondo me non proprio il massimo come cantautore, a dispetto della sua esibita passione per la letteratura, che usa come fosse una bandiera: come quando nelle interviste cita sempre racconti letti, studiati, e si ha come l'impressione che pensi di essere l'unico appassionato alla letteratura, che pretende di insegnare a tutti...Insomma io amo la letteratura, sono un lettore bulimico, ma la letteratura sicuramente non è per tutti, è solo per chi si interessa a essa, perchè sa che molti libri hanno molto da dire, specie quelli più furenti, più provocatori, come Delitto e Castigo ma anche altri.

Ovviamente questo mio pensiero su Vecchioni è solo un pensiero, non una ferrea verità.
Voi, che ne pensate del vecchio Vecchioni? Condividete la mia impressione e il mio pensiero, oppure, legittimamente, intimamente, vorreste contraddirlo?

Ultima modifica di mike21; 01-12-2014 a 15:48.
Vecchio 03-12-2014, 01:33   #2
Esperto
 

A nessuno interessa il mio pensiero su Vecchioni?
Vecchio 03-12-2014, 02:17   #3
Esperto
 

Architetus la tua opinione è preziosa...
Vecchio 03-12-2014, 09:29   #4
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

condivido moltissimo il tuo post

a me non piace, lo metto nella cricca dei jovanotti e degli altri che amano alla follia darsi un tono e poi in fondo non fanno altro che correr dietro alla squallida bassa politica per raccattare una recensione favorevole in più...

De Andrè, Battiato, De Gregori sono di un'altro livello (culturalmente parlando)

anche dal punto di vista musicale non mi piace molto e condivido anche il fatto che risulti "vecchio" sia come testi che come voce

ma in generale il mio giudizio è molto condizionato dal suo darsi un tono radical chic tipico dei professori che me lo rende veramente insopportabile
Vecchio 03-12-2014, 09:37   #5
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Inosservato Visualizza il messaggio
condivido moltissimo il tuo post

a me non piace, lo metto nella cricca dei jovanotti e degli altri che amano alla follia darsi un tono e poi in fondo non fanno altro che correr dietro alla squallida bassa politica per raccattare una recensione favorevole in più...
...analoghe considerazioni, allora, si potrebbero fare per tutti quei cosiddetti "artisti" che attribuiscono il proprio limitato successo non alle proprie doti altrettanto limitate ma alla presunta "egemonia" de sinistra in campo culturale.
O a destra invece sono tutti novelli Ezra Pound?
Vecchio 03-12-2014, 10:32   #6
Esperto
L'avatar di muttley
 

Non esiste nessuna egemonia culturale della sinistra, gli è che a destra non ci sanno fare e allora giù col vittimismo e le scuse
Vecchio 03-12-2014, 11:55   #7
Banned
 

Non ho mai sopportato l'"oh oh oh cavallo" di Samarcanda
Vecchio 03-12-2014, 12:04   #8
Esperto
 

Ho detto vecchio dentro nel senso di poco fresco...ma la mia è solo una impressione personale...comunque le sue canzoni non mi trasmettono forti emozioni come quelle di De Gregori...ma ripeto, è un opinione personale...
Vecchio 03-12-2014, 12:10   #9
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da mike21 Visualizza il messaggio
Ma, insomma, come non rimanere avvolti dalla sua voce profonda, che richiama alla mente qualche tempo lontano, che si vuole guardare in profondità...come un Italia dai sapori drammatici ma forti, un Italia poetica.
Splendida definizione di De André. Anch'io devo dire di amarlo quasi più per la sua voce che per le sue qualità autoriali. E ascoltarlo mi sprofonda in uno stato nostalgico.
Vecchio 12-12-2014, 04:12   #10
Esperto
 

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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Non esiste nessuna egemonia culturale della sinistra, gli è che a destra non ci sanno fare e allora giù col vittimismo e le scuse
La vera arte non può nascere dall'adorazione dello status quo, dalla definizione di sé stessi contro gli altri o una categoria di altri e dall'avversione per il progresso e l'elevazione morale e spirituale, che è il vero tratto distintivo della destra.
La destra è il trionfo del materialismo, è la risata cinica del tipo che ti fa il gesto dell'ombrello e ti dice che sono cazzi tuoi, attaccati al tram, il mondo è sempre andato così e sempre così sarà, gli uomini sono così e le donne sono cosà, chi lascia la via vecchia per la nuova ecc. ecc. Simile grezzume non può produrre se non arte mediocre.
La sinistra, la vera sinistra, è l'espressione più nobile dello spirito, è l'aspirazione a vivere per l'ideale del bene comune e del miglioramento personale e collettivo che non lascia nessuno indietro, è la voce che ti dice che non sei obbligato a fare quello che hai sempre fatto, che il tuo cervello è capace di creare e inventare anche quello che la realtà davanti ai tuoi occhi non ti presenta immediatamente. E' la voce che ti dice che non sei stato creato per guardare a terra, che non sei solo un animale, che sei stato creato per seguire virtute e canoscenza
Se l'artista è colui che cambia e ricrea il mondo, l'artista non può che essere di sinistra. Se Dio è il creatore del mondo, Dio è di sinistra. I creatori delle due massime opere, letteraria e musicale, di tutti gli universi presenti, passati e futuri sono necessariamente di sinistra

Ultima modifica di Winston_Smith; 12-12-2014 a 04:15.
Vecchio 12-12-2014, 09:43   #11
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
...analoghe considerazioni, allora, si potrebbero fare per tutti quei cosiddetti "artisti" che attribuiscono il proprio limitato successo non alle proprie doti altrettanto limitate ma alla presunta "egemonia" de sinistra in campo culturale.
O a destra invece sono tutti novelli Ezra Pound?
ma no, è ovvio che non ci sono mica solo loro, io ho detto solo che loro mi stanno sulle balle
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