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Originariamente inviata da trademarko
Personalmente, ho iniziato a leggere un libro proprio intitolato "Io penso positivo" ed ho subito iniziato a vedere risultati positivi. Avevo più energie, ero più ambizioso ecc. Ma, dopo pochi giorni tutto è tornato come prima. Credo che ciò sia dovuto al fatto che qualsiasi teoria seguita per stare bene, se condivisa, deve essere praticata con costanza altrimenti ritornano le vecchie idee negative che il nostro cervello è abituatissimo a pensare.
Del resto è normale: se voglio irrobustire il mio fisico devo frequentare na palestra costantemente e ciò credo avvenga anche per il cervello.
Bisogna avere costanza, i primi tempi è molto difficile seguire qualcosa anche perchè le cose che ci sono intorno non cambiano assolutamente però può cambiare l' idea di ciò che abbiamo attorno.
Comunque bisogna provare per credere.
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stavo leggendo ed effettivamente ecco ke questa è una prova di quello ke pensavo (è il post + completo ke ho letto dall'inizio del thread)
ho provato anke io a "pensare positivo". via i problemi, eliminati. niente pensieri, niente preoccupazioni, io sono hulk hogan e posso fare il figo come chiunque, andare contro i miei valori xke io penso positivo.
provare per credere ke può funzionicchiare.
secondo me però una persona deve avere un senso nella vita, altrimenti come si campa? col pensiero positivo si può essere ki si vuole
ad ogni modo il discorso è lungo e articolato, io dico solo che comunque la vita è talmente complessa piena di valori da rispettare per stare bene con sé che il pensiero positivo, scusate, ma è una cazzata micidiale.
l'uovo di colombo del pensiero positivo può essere sostituito da un altro uovo di chiedere a uno ke sta bene e ke è il nostro beniamino cosa pensa e come agisce. secodno me se ne scoprono delle belle, si rimarrebbe delusi dalla poca profondità di pensiero. secondo me una persona profonda e recettiva che stia bene su questa terra è come se avesse vinto l'enalotto, xke deve essere capitato bene in famiglia e nella società
del resto se usciamo di casa e non ci piace quello ke vediamo non vedo altra maniera di fare ke non, se non si è già nel baratro, cambiare posto, ambiente, compagnia, obiettivi...se invece si è nel baratro, quasi refrattari all'ambiente esterno, allora li è il caso di darsi da fare, ma meno comunque di quello ke si pensa. è un po' come essere nelle sabbie mobili: ci sei dentro, brami di uscirne, ma quando sei fuori 1 le sabbie ti sembrano meno pericolose e 2 comunque fuori dal pantano non è così stellare come si immaginava quando si stava nelle sabbie
il pensiero positivo qui dentro non ce lo vedo
comunque avevo letto anke io ke la fisiologia modifica la postura e la postura la fisiologia. ma mi sembrano comunque cazzate. è come avere un fiume calmo in superficie, ma appena ci si tuffa, mezzo metro sotto la superficie si è ancora in balia della corrente. non credo sia un fatto di costanza, è TUTTO il cervello ke deve funzionare in una direzione "positiva" per così dire. alla fine il mistero della vita (universo delle emozioni incluso) è tutto racchiuso in 1300cc di materia grigia. ma ci vogliono anni e anni di conferme emotive. altrimenti non sarebbero importanti scuole, gruppi, genitori. ma saremmo delle macchinette. basterebbe mettersi in casa a pensare e tuc! Siamo vivi!