Butto giù un pensiero, scrivendo di getto.
Un pensierio semplice, sbagliato grammaticalmente, senza farci caso.
Ho bisogno di staccare la spina un poco, di non pensare e scrivere fa bene, ti rilassa, focalizzi te stesso in qualcosa.
C'è chi fuma, chi si taglia, chi beve alcolici, chi caffè, chi compra auto, case, chitarre.
Io scrivo a gente che non so se leggerà cose che non rileggerò per paura di pentirmi di ciò che sto scrivendo.
Il mondo fa schifo
gran bel incipit
il mondo fa schifo ed è un casino
e l'uomo non è un animale tanto sociale.
se lo fosse non avremmo tutti sti casini esistenziali e non sarebbe tanto impossibile relazionarsi e parlare con la gente.
Ah, la gente, non parlatemi della gente.
Questa ultima frase mi andava di scriverla, non è collegata.
Dicevo che le relazioni sociali sono un cerchio da cui non se ne esce, se sei abituato in una certa maniera il ciclo riprenderà in eterno nella stessa maniera.
Schifo, solitudine, piango, morte - conosci qualcuno di interessante - molto amici, anche di più - fatto assurddoterribbile complicazioni qualsiasi - ritorno al punto uno.
C'è a chi va meglio, ma è parte del suo ciclo.
Il mio ciclo è questo, a meno che non lo rompa, e per romperla dovrei fare qualcosa di assolutamente sovversivo.
Tipo diventare eremita.
ma poi sarebbe come arrendersi al punto uno eterno (che forse sarebbe meglio)
ma tanto in questa società non è possibile divenire eremiti quindi che ci penso a fare?
alla fine è impossibile non far soffrire nessuno, figuriamoci se è possibile che qualcuno non faccia soffrire noi.
succede, è la vita, andiamo avanti
o forse no?
e alla fine dove stiamo andando? che senso ha pensare e chiedersi il significato delle cose o speculare sul tutto
sto attendendo la morte, che me ne frega di quel che accade nel mentre?