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Vecchio 08-04-2009, 23:05   #1
Esperto
L'avatar di piocca
 

Mi ricordo che da bambina c’era un barbone nel nostro quartiere: noi bambini ne avevamo una paura terribile perché sentivamo che era solo. Ora, ripensandoci, mi sembra così strano: forse era paura di essere contagiati da quella solitudine?

Noi siamo dei cantastorie non tanto per gli altri, più che altro per noi stessi: io credo che nella vita bisogna scegliere: o vivere o raccontare…e noi fobici abbiamo scelto la seconda.

Un uomo, nella vecchiaia, lo si ammira per le proprie rughe, per il volto segnato dall’esperienza…gli si ci rivolge con reverenza e rispetto del suo spessore umano…ma come ha raggiunto tutta questa dignità? Attraverso le cose del mondo e l’interagire con esse, il viverle e vivere sapendo destreggiarsi in mezzo alla fisicità che rappresenta il reale…e così questi “vecchi” hanno conquistato il loro passato, le loro esperienze e, in tal modo, si sono arricchiti…ora finalmente possono raccontare, dare insegnamenti e rivivere, attraverso i ricordi, quello che hanno vissuto…ma io? Io non amo le cose, la materialità e il contatto fisico….non sopporto quando due esistenze si sfiorano, per strada cerco di evitare gli alberi, di stare il più lontano possibile dalla folla, dalla gente, ma anche dalle case e dallo scenario che mi trovo ad attraversare….persino la vicinanza è per me motivo di fastidio….nei pullman o in macchina mi sento troppo “stretta”, come se l’aria potesse venire compressa e io facessi fatica a respirarla….

Delle volte mi trovo a pensare che gli oggetti abbiano capacità di vita propria, che quando distolgo lo sguardo possano mutare e trasformarsi, alle volte mi pare con la coda dell’occhio di scorgere qualcosa…
Mi ricordo che da bambina, magari dopo aver visto un film horror, per la suggestione mi sembrava di sentire rumori e scorgere ombre nella mia stanza, di notte….e allora continuavo a strusciare l’orecchio contro il cuscino per coprire quei rumori ed evitare di sentirli e mi guardavo disperatamente intorno nell’oscurità, perché sapevo che fino a quando guardavo gli oggetti non poteva accadere niente…

Mi accorgo che la gente “non sa d’esistere” e per questo è serena….non pensa troppo e conduce la propria vita nella sue occupazioni, fatte su misura…mentre io mi sento “di troppo” nel mondo, non ho nessun luogo in cui andare per sentirmi veramente a mio agio, un luogo che veramente mi appartenga. In definitiva: sono di troppo…

Quando dico “io” mi sembra di dire qualcosa di vuoto…non sento la mia esistenza.
Delle volte, se mi concentro, mi sembra di poter staccare la mia anima dal corpo e, così, la sento fluttuare davanti a me, e d’un tratto il corpo diventa insensibile e “altro” a me….è una cosa strana che mi richiede così tanta concentrazione che poi mi viene il mal di testa…

Ho l’impressione che la mia vita sia finita: la vedo tutta dietro di me e ne provo nostalgia, grande nostalgia nella consapevolezza che il tempo non torna più indietro…ora è diventato tutto un semplice sopravvivere: mangiare, dormire. Dormire, mangiare. Esistere lentamente, dolcemente come un albero o una pozzanghera…tutto è al suo posto e va come deve andare inesorabilmente: è tutto normale; ma quando ripenso a tutti i piccoli atti non capisco come abbia potuti farli: sono così vani, così banali. Sono le abitudini senza dubbio che li hanno compiuti per me.

Mi capitava, a volte, di svegliarmi di notte senza motivo….anzi, un motivo c’era: mi sentivo osservata….e allora accendevo la luce, mi tiravo su e mi sedevo sul letto…chi mi guardava? Erano le cose, gli oggetti nella mia stanza, mi sembrava come se avessero preso un’esistenza propria, come se stessero proiettando verso di me le loro auree di vita inanimata…ah, che brutta sensazione era quella….e allora mi sentivo come in preda ad una nausea, perché in quei momenti vedevo tutto come un filmino a rallentatore e i miei stessi movimenti, i miei gesti, mi sembravano così lenti e pieni d’eco….

La gente è infelice: a volte credo che sia persino troppo stanca per morire, per suicidarsi e così, semplicemente, continua ad esistere…
Vecchio 08-04-2009, 23:17   #2
Esperto
L'avatar di Chioccioccolata
 

Ora come ora non so come rispondere,ma ti dico col cuore in mano che mi è capitato raramente di leggere una riflessione così elegantemente semplice,toccante e acuta.
Vecchio 08-04-2009, 23:20   #3
Esperto
L'avatar di piocca
 

Quote:
Originariamente inviata da Chioccioccolata
Ora come ora non so come rispondere,ma ti dico col cuore in mano che mi è capitato raramente di leggere una riflessione così elegantemente semplice,toccante e acuta.
Hey, grazie! ti ringrazio davvero di cuore....stasera dormirò bene
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