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09-04-2023, 16:43
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#1
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Principiante
Qui dal: Jan 2023
Messaggi: 57
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Salve,
Volevo condividere con voi un fatto che mi riguarda, per avere una vostra opinione.
Praticamente da sempre, (la prima volta che mi ricordi a 6 anni di età), mi capita di pensare a fatti ed avvenimenti tristi. Possono essere la morte di una persona cara, dei miei genitori, rimanere solo. Oppure di fallire, di cadere in depressione e isolarmi da tutto e tutti. Mi capita con uguale frequenza di pensare le stesse cose malinconiche anche riguardo altre persone.
Spesso quando ho questi pensieri cambia il mio umore (ma questo sembra scontato dirlo, a pensare certe cose ). Tuttavia non provo fastidio.
La frequenza con cui penso a queste cose è almeno 1 volta al giorno. Ma ci sono periodi in cui mi succede ben più di una volta.
Non so se è collegato a questo, ma mi capita spesso di sentirmi inadeguato nel fare una cosa, paura di non essere abbastanza, che magari altri sono meglio di me e quindi io non "merito" qualcosa.
Mi sono sempre chiesto se questi pensieri intrusivi, che sono ormai un qualcosa di quotidiano, siano una cosa "comune" a tutti, e magari non lo si ammette e non se ne parla, oppure sono qualcosa di particolare.
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Ultima modifica di M1340; 10-04-2023 a 19:21.
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09-04-2023, 17:00
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#2
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Super Moderator
Qui dal: Jun 2018
Ubicazione: Divano
Messaggi: 4,819
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Mi sembra una cosa comune, dipende da quanto i pensieri sono forti e se arrivano a bloccare l'azione.
Tieni conto che la mente produce tantissimi pensieri ogni giorno, anche involontariamente. Sulla gran parte di essi nemmeno ti soffermi, perché nel frattempo ne è già arrivato un altro, quindi il fatto di fissarsi su una certa categoria di pensieri ha un significato, altrimenti quel pensiero non arriverebbe mai a spiccare tra gli innumerevoli altri.
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09-04-2023, 17:06
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#3
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Principiante
Qui dal: Jan 2023
Messaggi: 57
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Hanno avuto un effetto molti anni fa, all'incirca durante l'adolescenza, quando mi sono allontanato da molti amici e sono rimasto solo. Fortunatamente i miei genitori hanno agito rimettendomi in carreggiata, ed ho ripreso contatti e conoscenze.
Diciamo che da quel che ricordo (sono passati 10 anni o più), mi rendevo conto che mi stavo isolando e nonostante questo non agivo.
Spesso dopo che ho pensato queste cose mi sento strano, come se qualcosa dentro di me non fosse apposto, e penso che gli altri non si fanno queste "seghe" mentali quindi non dovrei farmele nemmeno io.
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09-04-2023, 17:09
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#4
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: bardo
Messaggi: 4,403
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Il pensiero intrusivo più celebre è "l'appel du vide" il richiamo del vuoto, quasi tutte le persone messe su uno strapiombo hanno questo pensiero in cui si vedono cadere o pensano cosa accadrebbe se ora mi gettassi? è quindi qualcosa di normale si tratta di "simulazioni" della mente.. diventa anormale quando sono molto frequenti e senza nessuna ragione in particolare soprattutto se alterano la normalità e rovinano la qualità della vita.
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09-04-2023, 17:18
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#5
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Banned
Qui dal: Apr 2020
Messaggi: 13,603
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Io per colpa di questi pensieri ho evitato di fare cose che potevano portarmi felicità, purtroppo troppa ansia in alcuni contesti soprattutto
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09-04-2023, 17:41
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#6
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Super Moderator
Qui dal: Jun 2018
Ubicazione: Divano
Messaggi: 4,819
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@M1340
Devi fare attenzione anche a questo: i pensieri negativi sono più frequenti quando avvengono contatti sociali?
Io ho pensieri simili (fallimento, essere giudicata negativamente, criticata, gli altri sono meglio di me, dovrei essere più come gli altri), specialmente quando mi trovo in contesti sociali che prevedono interazione approfondita con gli altri. Invece quando sono in contesti che si esauriscono velocemente (andare in un ufficio) non ho pensieri negativi opprimenti. Quindi nel mio caso i pensieri negativi arrivano quando si verificano situazioni sociali oppure quando mi metto a paragone mentalmente con gli altri, perché subentra il concetto di confronto.
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Ultima modifica di dystopia; 09-04-2023 a 17:44.
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09-04-2023, 17:50
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#7
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Banned
Qui dal: Apr 2020
Messaggi: 13,603
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Per l’ansia sociale data da questi pensieri ho evitato inviti a cui volevo veramente andare e pure non ho fatto inviti che avrei dovuto e potuto fare sono passati anni ed ora sono tranquillo così e non mi pesa ma pensandoci ho perso molto ma alla mia età si arriva anche quasi in maniera naturale ad accettarsi cosi
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09-04-2023, 17:50
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#8
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Principiante
Qui dal: Jan 2023
Messaggi: 57
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Si, questi pensieri sono legati a quando ho frequentazioni strette con le persone.
Per esempio, se sto uscendo con una tipa, questi pensieri fanno capolino. Anche quando creo un legame stretto con una persona, amicizia che si rinsalda. Però li controllo, cioè mi impongo che non mi devo far influenzare da queste "seghe" mentali che mi faccio.
Specialmente quando mi frequento con una ragazza, non mi sento abbastanza e tenderei ad evitare di andare avanti. Per compensare mi viene di "rilanciare", ad esempio: questa cosa è troppo per me? No, io sono l'unico sulla terra che va bene e può prendersela, mi impongo di scattare in avanti anche quando scatteri indietro.
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09-04-2023, 17:52
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#9
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Principiante
Qui dal: Jan 2023
Messaggi: 57
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Quote:
Originariamente inviata da Delta80
Per l’ansia sociale data da questi pensieri ho evitato inviti a cui volevo veramente andare e pure non ho fatto inviti che avrei dovuto e potuto fare sono passati anni ed ora sono tranquillo così e non mi pesa ma pensandoci ho perso molto ma alla mia età si arriva anche quasi in maniera naturale ad accettarsi cosi
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Appunto, storia simile la mia, quando ho avuto la tendenza ad evitare inviti e situazioni in passato, e non c'era alcuna ragione per la quale non andare. Sono tranquillo pure io adesso, perchè bene o male un vita sociale me la sono ricostruita.
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09-04-2023, 18:08
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#10
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Super Moderator
Qui dal: Jun 2018
Ubicazione: Divano
Messaggi: 4,819
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@M1340
Ho un funzionamento simile (nel mio caso è ansia sociale). Secondo me già dalle parole che usi (imporsi, rilanciare) si nota che tu "combatti" contro questi pensieri, che li "sfidi" per poter vincere tu.
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09-04-2023, 18:09
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#11
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Banned
Qui dal: Apr 2020
Messaggi: 13,603
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Purtroppo io anche adesso evito di andare ad inviti da persone che conosco poco, e ovviamente nemmeno ne faccio magari mi invento una scusa per non andare e sto più tranquillo, però ora vista la mia età essere così non mi pesa, una volta invece mi dava una certa tristezza e fastidio
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10-04-2023, 17:04
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#12
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Intermedio
Qui dal: Feb 2023
Ubicazione: Roma
Messaggi: 123
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🖐🏻
Non ricordo se ho già risposto a questa discussione ma a me capita spesso di avere pensieri intrusivi, un po' diversi dai tuoi - per certi versi - ma sono sempre pensieri intrusivi che quando arrivano è difficile se non impossibile mandarli via. Spesso ci riesco respirando,spesso devo ricorrere a qualche cosa che mi faccia distrarre, quando capita di notte se mi sveglio dopo qualche ora di sonno è praticamente la fine. Quando capita di giorno l'unica cosa che riesce a distrarmi, oltre allo yoga e alla respirazione, è la musica.
Sono momenti veramente brutti e difficili e non sei l'unico.
Quote:
Originariamente inviata da M1340
Salve,
Volevo condividere con voi un fatto che mi riguarda, per avere una vostra opinione.
Praticamente da sempre, (la prima volta che mi ricordi a 6 anni di età), mi capita di pensare a fatti ed avvenimenti tristi. Possono essere la morte di una persona cara, dei miei genitori, rimanere solo. Oppure di fallire, di cadere in depressione e isolarmi da tutto e tutti. Mi capita con uguale frequenza di pensare le stesse cose malinconiche anche riguardo altre persone.
Spesso quando ho questi pensieri cambia il mio umore (ma questo sembra scontato dirlo, a pensare certe cose ). Tuttavia non provo fastidio.
La frequenza con cui penso a queste cose è almeno 1 volta al giorno. Ma ci sono periodi in cui mi succede ben più di una volta.
Non so se è collegato a questo, ma mi capita spesso di sentirmi inadeguato nel fare una cosa, paura di non essere abbastanza, che magari altri sono meglio di me e quindi io non "merito" qualcosa.
Mi sono sempre chiesto se questi pensieri intruvisivi, che sono ormani un qualcosa di quotidiano, siano in un certo senso una cosa "comune" a tutti, e magari non lo si ammette e non se ne parla, oppure sono qualcosa di paritcolare.
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