cancellato16760

Scusate il titolo ermetico.
Mi capita spessissimo,ma soprattutto in passato, di pensare che quando vado a fare una cosa,il senso non sia legato a quel qualcosa, ma a qualcos'altro.
Tipo che so, mi invitano ad un evento e penso che non me ne frega niente,però penso che magari in segreto si prepara un incontro(con un amico o con una lei),che quindi il senso di partecipare all'evento non è quello dell'evento stesso,ma c'è un senso intrinseco,nascosto.
oppure oggi pensavo di andare al pronto soccorso per farmi medicare un piede,poi ho pensato che perdevo sicuro 12 ore per una piccolezza e così ho optato per il fai da te. Però poi mi è passato per la mente il pensiero: e se li al pronto soccorso conosco magari un'infermiera con cui combino qualcosa.
E' una cosa che mi capita di frequente sebbene meno che in passato.
Perchè alla fine mi rendo conto che è una speranza di trovare un'appiglio nel mondo andando però a compiere un'azione che non mi appartiene. E quindi mi viene il pensiero che alla fine è una gran cazzata fare cose al di là di ciò che siamo in realtà,cose che non sentiamo nostre con l'idea che magari ci portano qualcosa. Cosa potranno mai portarci? Conoscenze e contatti che non ci riguardano come non ci riguardano i luoghi o le azioni in questione.
Eppure quel dubbio: "ma forse chissà,magari sarebbe un'occasione per..."
resta sempre li inchiodato nel cervello. Anche quando le poche volte che si è agito ragionando così non si è concluso mai niente,perchè è così,quando si ragiona al di la di se stessi non succede alla fine mai niente.

Niente ho condiviso con voi questo pensiero,visto che credo sia un atteggiamento comune, comune ai disperati intendo...

Mushroom

Anche io spesso ci penso, ripongo speranze nelle cose che faccio, credendo che il destino potrebbe riservarmi qualcosa (l' incontro con una possibile partner, un evento che può migliorare la mia vita in qualche modo), ma poi non mi succede mai nulla di tutto ciò.

Weltschmerz

Spesso, ma non credo sia prerogativa dei disperati quanto di chiunque abbia ricevuto un sacco di segnali ambigui.
Tipo "sono arrabbiato con te ma ti dico che non lo sono", "dico quello che sento ma mi dicono che non è vero", "vorrei ma non posso puntare direttamente a questo perché posso fallire"...

claire

Secondo me è un sintomo di vitalità del cervello e voglia di trovarsi in nuove situazioni,in prospettiva positiva.
Io invece fantastico su tutti i possibili scenari tragici che si possono prospettare.

OhNo!

Anche a me succede spesso. "E se poi magari...". Se vabbè.
Il bello è che ogni volta ci casco, invariabilmente non succede un cazzo e mi dico: "sì mo' basta però, dalla prossima volta non mi lascio influenzare eh!". E poi ci ricasco di nuovo.

alien boy

è normale che se non si ha voglia di andare da qualche parte si cercano dei motivi parziali per autoconvincersi, però in alcuni casi si viaggia un po' troppo con la fantasia, cioè si fanno ipotesi e si disegnano incroci favorevoli con una certa fiducia statistica, anche a me capita.
Però ultimamente, appunto, cerco di trovare motivi più concreti, ad esempio invece di pensare che a un posto dove dovrò esserci incontrerò l'anima gemella penso ad es. che posso parlare con una persona che mi può dare qualche informazione che può essermi utile, in cui posso venire a conoscenza di cose nuove, ecc.. Ed è pure peggio perchè se ciò non avviene mi rammarico perchè perlomeno nel caso di incontri fatali ci credo fino a un certo punto e dipende poco da me, in quell'altro caso significa che la serata è stata una scocciatura e non sono riuscito a portare neanche un punto a casa.
Allo stesso modo se devo scegliere tra diverse opzioni immagino quali potrebbero essere le possibilità a vantaggio di una rispetto all'altra.
Ad esempio nell'unica ormai uscita serale che faccio, quella di andare a comprare qualcosa da mangiare fuori per portarla a casa, faccio un confronto tra le possibilità di presenze femminili come addetti alla clientela sulla base di vaghi ricordi e ipotesi poco oggettive e anche su queste valutazioni prendo una decisione. Peccato che poi mi trovi quasi sempre a interagire con maschi o con donne di una certa età.

cancellato16760

Ecco,qualcosa del genere,detto in altre parole.
E questo denota una nostra mancanza di capacità di affermazione di noi stessi e ancor prima di certezza su chi siamo e cosa vogliamo.
Una persona normale magari non si pone queste questioni e sceglie la serata che lo attira di più. Noi invece andiamo da qualche parte senza interesse magari,perchè "potrebbe essere che...", oppure sulla base di una considerazione razionale come quelle che hai descritto. Considerazioni che immancabilmente non portano a nulla.