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20-11-2014, 01:11
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#1
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Intermedio
Qui dal: Nov 2014
Messaggi: 113
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Ciao ragazzi,
oggi ho fatto l'ennesima assenza all'università. In questo periodo sono giù di corda, un pò depresso, e mi costa molta fatica farmi vedere dalle altre persone - specialmente i miei compagni di classe.
Però ho un tot di presenze obbligatorie a lezione, e questo è l'anno in cui dovrei prendere la laurea specialistica. Stamattina mi son reso conto che rischio seriamente di perdere l'anno se continuo a lasciarmi andare così. Rischiai già i due anni passati, l'anno della laurea triennale e poi verso metà dello scorso anno.
Non so se scrivo per ricevere incoraggiamenti o per sfogarmi o per sapere che c'è almeno qualcuno che conosce questo mio problema. Ho scritto come per un bisogno irrefrenabile.
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20-11-2014, 01:22
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#2
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Banned
Qui dal: Jun 2014
Ubicazione: Via Lattea
Messaggi: 19,112
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Pure io sto facendo un sacco di assenze perchè ho il ritmo sonno veglia abbastanza fottuto, ma essendo al primo anno della triennale non ho obbligo di presenza a parte in inglese che però non sto frequentando e sono sicuro che la cosa mi fregherà
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20-11-2014, 11:44
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#3
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 572
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Secondo me devi trovare la forza di frequentare i corsi. Se tu perdessi l'anno, saresti ancora più giù di morale. Devi affrontare le giornate con spirito positivo, ogni giorno è un nuovo giorno, magari farai due chiacchiere e due risate con i compagni, potrai fare incontri interessanti... e poi ormai sei alla fine, mica vorrai mollare proprio adesso!
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20-11-2014, 21:41
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#4
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Intermedio
Qui dal: Nov 2014
Messaggi: 113
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Quote:
Originariamente inviata da Svers0
Pure io sto facendo un sacco di assenze perchè ho il ritmo sonno veglia abbastanza fottuto, ma essendo al primo anno della triennale non ho obbligo di presenza a parte in inglese che però non sto frequentando e sono sicuro che la cosa mi fregherà
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Eheheh il fatidico inglese...io in questi anni ho raggiunto il tot di presenze sempre sul filo del rasoio!
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20-11-2014, 21:43
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#5
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Intermedio
Qui dal: Nov 2014
Messaggi: 113
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Quote:
Originariamente inviata da Atraius
Secondo me devi trovare la forza di frequentare i corsi. Se tu perdessi l'anno, saresti ancora più giù di morale. Devi affrontare le giornate con spirito positivo, ogni giorno è un nuovo giorno, magari farai due chiacchiere e due risate con i compagni, potrai fare incontri interessanti... e poi ormai sei alla fine, mica vorrai mollare proprio adesso!
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Ci son 2-3 compagni con cui faccio qualche chiacchiera, con gli altri ho un cattivo rapporto - per dei loro comportamenti di cui però non voglio parlare qui ed ora.
La vera motivazione per me può essere il mantenermi in linea con i tempi di laurea. E mi auguro che il timore di inabissare la mia carriera accademica vinca il timore di stare in mezzo a persone che per lo più non mi capiscono.
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20-11-2014, 21:49
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#6
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Intermedio
Qui dal: Nov 2014
Messaggi: 113
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph
Come se appunto ci fosse un desiderio di confidarsi e di chiedere aiuto, però è un desiderio che lotta con un'altra parte che magari non avrebbe voglia di farlo.
E forse è per questo conflitto che non ci racconti un po' di più così possiamo capire dov'è il problema, perché in questo periodo stai così giù e non hai voglia di studiare.
Comunque è un conflitto che ricorda il conflitto con l'università e con i compagni, un po' li vuoi e un po' non li vuoi, un po' vuoi studiare e un po' non vuoi studiare.
E' qualcosa che ritorna, c'è già stato altre volte e forse il fatto che questa volta la difficoltà sia maggiore significa qualcosa, magari di buono. Se una parte di te è riuscita questa volta a venire qui e verbalizzare quello che succede e che senti, anche se in maniera un po' inconsapevole, alla chetichella, per non far sapere all'altra parte cosa stavi facendo , forse significa che ora finalmente puoi affrontare questo problema e superarlo.
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Sì, anche in me c'è il conflitto presente in ogni persona che soffre: rimanere placidi nel proprio silenzioso dolore o metterlo dolorosamente in parole, con la possibilità però di condividerlo.
E voglio propendere per quest'ultima opzione...
L'università la voglio, la materia che studio mi piace e credo molto nella sua utilità. Vorrei avere dei compagni diversi, ecco. La maggioranza dei miei compagni si riempie la bocca di discorsi volgari, vive in un modo assurdamente superficiale e se ne vanta pure, ognuno pensa a parlare mentre quasi nessuno ascolta, quando si è in gruppo ognuno vuole imporsi all'attenzione dell'altro. Il fatto che studino psicologia è per me INQUIETANTE. D'altra parte la loro è una generazione per lo più di "bimbominkia", e se sei bimbominkia puoi anche avere l'interesse per la psicologia ma sempre un minchione rimani
Non vedo relazioni vere, amicizie vere, solidarietà vera, dialogo vero, la possibilità di confidarsi e di essere capiti, capisci?
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20-11-2014, 21:57
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#7
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Intermedio
Qui dal: Nov 2014
Messaggi: 113
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Domani comunque sarà una giornata decisiva.
Se riesco ad andare, ritornerò in tempo sulla buona strada e sarà una grande iniezione di autostima in me stesso.
Fate il tifo per me e chiedetemi come è andata!
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20-11-2014, 21:59
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#8
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Quote:
Originariamente inviata da Caravaggio
Non vedo relazioni vere, amicizie vere, solidarietà vera, dialogo vero, la possibilità di confidarsi e di essere capiti, capisci?
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Io in oltre dieci anni dal momento in cui ci ho messo piede al momento in cui sono uscito dall'uni, ho "portato" con me solo un amico, nemmeno strettissimo. Diciamo che la parola "amico" la riservo a quelli che puoi svegliare alle 4 di mattina per chiedere una mano, ma anche così, credo che il massimo cui si possa puntare è conoscere una mezza dozzina di persone interessanti per corso di laurea. Posso solo immaginare cosa sia una facoltà umanistica (intendo "senza troppe materie scientifiche") al giorno d'oggi.
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20-11-2014, 23:13
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#9
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Banned
Qui dal: Jul 2009
Ubicazione: Prov. Milano
Messaggi: 1,187
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Quote:
Originariamente inviata da Caravaggio
Non vedo relazioni vere, amicizie vere, solidarietà vera, dialogo vero, la possibilità di confidarsi e di essere capiti, capisci?
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Il dialogo non esiste con nessuno, neanche con gente matura. è un'illusione. Siamo tutti chiusi nella nostra torre d'avorio. Solo i simili si capiscono ma il loro, più che dialogo, è più un monologo.
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21-11-2014, 06:02
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#10
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Principiante
Qui dal: Mar 2014
Messaggi: 49
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Io ho avuto il tuo stesso problema al liceo e infatti non ho ancora preso il diploma.
Io piu' che non voler vedere le persone, pero', ho un disturbo del sonno.
Immagino che tu ti senta frustrato perche' magari la sera parti tutto "okay, domani mi alzo, ce la faccio!" e poi la mattina proprio non ce la fai e rimani a letto a pensare "sono un coglione".
A me capitava cosi. Poi piu' non andavo, meno avevo voglia di andare e di conseguenza ho smesso di lottare col mio problema.
Brutto dirlo, ma ci vuole una bella forza di volonta' per superare queste cose.
Io ancora non l'ho trovata, ma spero che tu ce la farai!
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21-11-2014, 09:32
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#11
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Intermedio
Qui dal: Nov 2014
Messaggi: 113
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Quote:
Originariamente inviata da pokorny
Io in oltre dieci anni dal momento in cui ci ho messo piede al momento in cui sono uscito dall'uni, ho "portato" con me solo un amico, nemmeno strettissimo. Diciamo che la parola "amico" la riservo a quelli che puoi svegliare alle 4 di mattina per chiedere una mano, ma anche così, credo che il massimo cui si possa puntare è conoscere una mezza dozzina di persone interessanti per corso di laurea. Posso solo immaginare cosa sia una facoltà umanistica (intendo "senza troppe materie scientifiche") al giorno d'oggi.
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Capisco, ed ora la situazione è peggiorata significativamente. Più si va avanti più le generazioni di ragazzi crescono con meno voglia di impegnarsi, di ascoltarsi: pensa che molti non ascoltano neanche i professori e continuano a parlargli anche davanti agli occhi e anche subito dopo aver ricevuto un rimprovero. E' una situazione per me surreale, ed i professori - a parte un paio - non sanno farsi rispettare.
Al di là dell'amicizia, non può esserci neanche una piacevole conoscenza con chi è maleducato, egocentrico, superficiale.
Cosa fare? Posso coltivare quelle 3-4 conoscenze piacevoli che ho e per il resto resistere, per amore di ciò che studio e pensando che finita la lezione queste persone non le vedo più!
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21-11-2014, 09:34
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#12
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Intermedio
Qui dal: Nov 2014
Messaggi: 113
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph
O sei particolarmente sfortunato o è sopratutto una tua questione.
Alla mia università c'è, come è inevitabile, qualche personaggio un po' incapace di relazionarsi, però la grande maggioranza mi sembrano dotati di un attaccamento sicuro, rispecchiando quindi la media della popolazione generale.
Forse è il loro modo di essere quando sono a lezione?
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Secondo me vuoi spiegare troppe cose con questo attaccamento: per ampliare il tuo orizzonte ti consiglio un bel libro su un altro approccio, "Analisi Transazionale" di Stewart e Joines
Ho i miei motivi per pensare male di molti miei compagni, ma non intendo scriverne qui ed ora.
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21-11-2014, 09:37
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#13
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Intermedio
Qui dal: Nov 2014
Messaggi: 113
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Quote:
Originariamente inviata da Nothing87
Il dialogo non esiste con nessuno, neanche con gente matura. è un'illusione. Siamo tutti chiusi nella nostra torre d'avorio. Solo i simili si capiscono ma il loro, più che dialogo, è più un monologo.
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Neanche Leibniz con la sua teoria delle monadi era così pessimista sul dialogo!
Io credo che sia più raro dialogare, e molto più diffuso il monologare o il semplice parlare. Ma con persone più sensibili, che prendono più sul serio l'esigenza di essere ascoltate e quindi anche di ascoltare a loro volta, il dialogo è una realtà. La percezione di uno scambio con l'altra persona è proprio tangibile, quasi fisica direi!
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21-11-2014, 10:06
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#14
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Intermedio
Qui dal: Nov 2014
Messaggi: 113
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Quote:
Originariamente inviata da -Artemisia
Io ho avuto il tuo stesso problema al liceo e infatti non ho ancora preso il diploma.
Io piu' che non voler vedere le persone, pero', ho un disturbo del sonno.
Immagino che tu ti senta frustrato perche' magari la sera parti tutto "okay, domani mi alzo, ce la faccio!" e poi la mattina proprio non ce la fai e rimani a letto a pensare "sono un coglione".
A me capitava cosi. Poi piu' non andavo, meno avevo voglia di andare e di conseguenza ho smesso di lottare col mio problema.
Brutto dirlo, ma ci vuole una bella forza di volonta' per superare queste cose.
Io ancora non l'ho trovata, ma spero che tu ce la farai!
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Mi dispiace per te. Al posto della scuola sei riuscita a fare qualcos'altro?
Io ho anche un certo dis-equilibrio del sistema del sonno, che ha contribuito alle assenze. Anche questo problema nel mio caso è un effetto, uno strascico della mia passata depressione, e dell'insoddisfazione che ancora ho per il momento verso la vita.
Ho rischiato di non farcela all'università soprattutto in due momenti: a metà del secondo anno, e a metà dell'anno scorso. Credo di aver fatto di necessità virtù: quando la prospettiva di rimanere indietro con gli studi si faceva più vicina e minacciosa, mi sono rimesso in carreggiata.
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21-11-2014, 10:14
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#15
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Intermedio
Qui dal: Nov 2014
Messaggi: 113
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Comunque ragazzi vi sto scrivendo dall'aula universitaria: è in corso proprio adesso la prima ora di lezione. Ce l'ho fatta!
Credevo che avrei dovuto combattere a mani nude con la mia psiche per entrare: e invece mi sentivo del tutto tranquillo, nessuna accelerazione del battito del cuore o del respiro.
Oltre alla mia forza di volontà, siete stati molto importanti voi. Sentirmi parte di questo gruppo virtuale, potermi confidare con voi mi ha dato una motivazione più sicura.
Vi ringrazio! E continuerò a tenervi aggiornati sulle mie vicende - e non vicissitudini! - universitarie.
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21-11-2014, 12:42
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#16
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Intermedio
Qui dal: Nov 2014
Messaggi: 113
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph
bene bene!!!
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Grazie Jo,
anche per il tuo sostegno di ieri!
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