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Vecchio 24-11-2015, 00:37   #1
Banned
 

Mi sono cacciato in una brutta situazione, interiore ed esteriore, nel tentativo di "sfondare" i miei limiti e vincere i miei blocchi, convinto che come conseguenza avrei finalmente avuto una vita migliore.

Sentivo degli impulsi (Veri? Creati da me?Illusioni? Fantasie? Semplici brame? Chi lo sa...) a muovermi, degli impulsi che scambiavo addirittura come impulsi d'amore verso gli altri e forse lo erano, impulsi che mi indicavano la via.
Credetti che seguire quegli impulsi mi avrebbe portato al cambiamento, e invece, il mio seguire alla cieca quegli impulsi mi ha fatto sbattere la testa contro ciò che è di fatto la mia personalità e che io credevo di essere in grado di superare.
Ora ogni volta che sento un impulso a fare qualcosa mi fermo a soppesare bene le forze in gioco, e ho sempre paura di seguire un impulso per il quale poi mi mancano le qualità e le forze per portare avanti l'azione.
Così ho deciso che per il prossimo futuro resterò nella mia zona di comfort perchè mettere un piede al di fuori di essa mi spaventa tantissimo e mi mette un'ansia invalidante e questo vale anche per piccole cose(sono peggiorato).
Gli impulsi al bene e al cambiamento che sento e i sentimenti che essi suscitano, me li tengo, lascio che agiscano nella mia interiorità e che la cambino piano piano.
Una volta(in quei casi in cui non volevo seguirli) li zittivo,li reprimevo, ora cerco di tenermeli considerandoli come cose giuste, ma scindendoli dall'azione che ne dovrebbe conseguire e che non sono in grado di realizzare. Tutto questo evitando di impazzire. Almeno questa è l'idea.
Tuttavia ho comunque sempre paura di me stesso, dei miei impulsi e pensieri e che questi mi spingano a fare avventatezze.
Ringraziamenti da
Vale90 (24-11-2015)
Vecchio 24-11-2015, 01:25   #2
Esperto
L'avatar di Bluevelvet93
 

A proposito semifobico, io in sti due giorni prossimi ho ben poco da fare Se vuoi...
Vecchio 24-11-2015, 02:46   #3
Avanzato
L'avatar di Dave64_128
 

Rompere uno schema dentro al quale abbiamo limitato la nostra azione è importante perché ci permette di renderci conto che non siamo limitati come volevamo o credevamo di essere.

E' un po' la filosofia del Transurfing, non perdere tempo a farti "ciucciare" le energie da una situazione penosa già passata sulla quale giudichi te stesso negativamente.
Risparmia le energie, disciplina lo sciame dei pensieri e cambia l'onda, rivoluziona il tuo presente cogliendo un'onda che ti proietti verso un piano di realtà differente con leggerezza, senza lasciarti appesantire dall'esperienza penosa che tende a tenerti intrappolato verso il ricordo di un passato spiacevole, perché così facendo inevitabilmente proietterai il passato nel tuo presente, l'unico modo è non rimuginare sopra qualcosa che ci ha fatto male, solo così potremo riscattarci da un passato doloroso rivoluzionando così anche la nostra vita.

I successi aumentano la nostra autostima e ci sintonizzano su un piano differente creando un circolo virtuoso e bloccando quello vizioso dal quale eravamo vittime.

Come dice Jodorowsky molte persone pensano che il passato sia alle loro spalle mentre non si accorgono che ce l'hanno davanti

Un esempio chiaro è pensare di fare troppo schifo per avere mai successo con le donne, se ti sforzi però di provarci con tutte quelle che ti capitano prima o poi energicamente ti sintonizzerai su un altro piano e comincerai a rivalutare te stesso sulla base di quei piccoli successi che man mano comincerai a ottenere.

Statisticamente i Casinò, le Assicurazioni, i Bingo sanno già quante perdite e quante vincite avranno in un determinato lasso di tempo, è così statisticamente.
Ed è statisticamente dimostrato che anche il Gobbo Di Notre Dame prima o poi avrà successo con qualcuna se ci prova con tutte tutti i giorni.

Come si dice le immagini diventano il nostro pensiero, il pensiero diventa il nostro carattere, il carattere diventa il nostro destino.

Se tu sei abituato a "ritagliare" solo le immagini penose del tuo quotidiano ti abituerai a dipingere come penose anche le esperienze che sarebbero di fatto piacevoli.
Ecco allora che niente ti andrà mai bene e nessuna persona ti piacerà mai.

E di rimando tu non piacerai mai a nessuno, tantomeno a te stesso e avere questo riscontro dall'esterno rafforzerà il tuo convincimento profondo che la vita fa davvero schifo perché l'esperienza ti avrà continuato a dimostrare che le persone di fatto ti evitano e tutto questo ti fa schifo.

La mente proietta sempre il passato nel presente, sia che sia costellato di successi sia che sia un inferno in terra.

E te lo ricostruisce attorno, in un loop infinito in cui cambiano gli attori ma le situazioni sono sempre le stesse, identiche, e più ci ostiniamo a dire a noi stessi che questo non lo vogliamo e più lo ricreiamo.

E' solo senza rimanere attaccato al passato che puoi cambiare l'onda.
Fregatene di qualcosa che ti ha fatto soffrire, se riesci a lasciare andare le immagini sofferenti del passato senza "affezionartici" disciplinando la tua mente (Come spiega anche Schopenhauer) e concentrandoti sul rompere questi schemi allora cambierai l'onda, ti sintonizzerai su un altro piano.

Cambieranno le tue immagini, cambierà il tuo carattere, cambierà il tuo destino
Ringraziamenti da
cancellato16760 (24-11-2015)
Vecchio 24-11-2015, 09:44   #4
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

Quote:
Originariamente inviata da Semifobico Visualizza il messaggio
Mi sono cacciato in una brutta situazione, interiore ed esteriore, nel tentativo di "sfondare" i miei limiti e vincere i miei blocchi, convinto che come conseguenza avrei finalmente avuto una vita migliore.

Sentivo degli impulsi (Veri? Creati da me?Illusioni? Fantasie? Semplici brame? Chi lo sa...) a muovermi, degli impulsi che scambiavo addirittura come impulsi d'amore verso gli altri e forse lo erano, impulsi che mi indicavano la via.
Credetti che seguire quegli impulsi mi avrebbe portato al cambiamento, e invece, il mio seguire alla cieca quegli impulsi mi ha fatto sbattere la testa contro ciò che è di fatto la mia personalità e che io credevo di essere in grado di superare.
Ora ogni volta che sento un impulso a fare qualcosa mi fermo a soppesare bene le forze in gioco, e ho sempre paura di seguire un impulso per il quale poi mi mancano le qualità e le forze per portare avanti l'azione.
Così ho deciso che per il prossimo futuro resterò nella mia zona di comfort perchè mettere un piede al di fuori di essa mi spaventa tantissimo e mi mette un'ansia invalidante e questo vale anche per piccole cose(sono peggiorato).
Gli impulsi al bene e al cambiamento che sento e i sentimenti che essi suscitano, me li tengo, lascio che agiscano nella mia interiorità e che la cambino piano piano.
Una volta(in quei casi in cui non volevo seguirli) li zittivo,li reprimevo, ora cerco di tenermeli considerandoli come cose giuste, ma scindendoli dall'azione che ne dovrebbe conseguire e che non sono in grado di realizzare. Tutto questo evitando di impazzire. Almeno questa è l'idea.
Tuttavia ho comunque sempre paura di me stesso, dei miei impulsi e pensieri e che questi mi spingano a fare avventatezze.
mi sembra un comportamento sensato il tuo, se riesci a gestirti così bene puoi anche permetterti di non avere troppo paura che qualche situazione ti sfugga di mano, anche succedesse è difficile che tu vada a compiere atti o ti metta in condizioni irreversibili
Vecchio 24-11-2015, 12:09   #5
Esperto
L'avatar di NatoMorto
 

Quote:
Originariamente inviata da Semifobico Visualizza il messaggio
Mi sono cacciato in una brutta situazione, interiore ed esteriore, nel tentativo di "sfondare" i miei limiti e vincere i miei blocchi, convinto che come conseguenza avrei finalmente avuto una vita migliore.

Sentivo degli impulsi (Veri? Creati da me?Illusioni? Fantasie? Semplici brame? Chi lo sa...) a muovermi, degli impulsi che scambiavo addirittura come impulsi d'amore verso gli altri e forse lo erano, impulsi che mi indicavano la via.
Credetti che seguire quegli impulsi mi avrebbe portato al cambiamento, e invece, il mio seguire alla cieca quegli impulsi mi ha fatto sbattere la testa contro ciò che è di fatto la mia personalità e che io credevo di essere in grado di superare.
Ora ogni volta che sento un impulso a fare qualcosa mi fermo a soppesare bene le forze in gioco, e ho sempre paura di seguire un impulso per il quale poi mi mancano le qualità e le forze per portare avanti l'azione.
Così ho deciso che per il prossimo futuro resterò nella mia zona di comfort perchè mettere un piede al di fuori di essa mi spaventa tantissimo e mi mette un'ansia invalidante e questo vale anche per piccole cose(sono peggiorato).
Gli impulsi al bene e al cambiamento che sento e i sentimenti che essi suscitano, me li tengo, lascio che agiscano nella mia interiorità e che la cambino piano piano.
Una volta(in quei casi in cui non volevo seguirli) li zittivo,li reprimevo, ora cerco di tenermeli considerandoli come cose giuste, ma scindendoli dall'azione che ne dovrebbe conseguire e che non sono in grado di realizzare. Tutto questo evitando di impazzire. Almeno questa è l'idea.
Tuttavia ho comunque sempre paura di me stesso, dei miei impulsi e pensieri e che questi mi spingano a fare avventatezze.
bravissimo...hai fatto bene a forzare...così ora sai qual è il tuo limite...so che è assurdo essere così "limitati"ma per "noi" è così...io ho fatto esattamente come te ed ho imparato che nn devo mai confrontarmi con gli "altri che nn hanno problemi d'ansia o depressione"...ma sperimentare solo su me stesso...infatti ogni volta che non "pondero" e faccio il passo più lungo della mia gamba prendo una scossa di 380 v...parola d'ordine "regolarsi...ponderare"....altrimenti starò peggio di quanto nn sto a stare "nel mio"...è frustrante lo so avere un passo di 5 cm quando gli "altri" lo hanno di mezzo metro ma x quanto mi riguarda cerco di non riforzare una cosa di cui son sicuro dell'esito negativo...calcola che se nn fosse così la depressione nn sarebbe una malattia
Ringraziamenti da
cancellato16760 (24-11-2015)
Vecchio 24-11-2015, 13:29   #6
Banned
 

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Originariamente inviata da Dave64_128 Visualizza il messaggio
Rompere uno schema dentro al quale abbiamo limitato la nostra azione è importante perché ci permette di renderci conto che non siamo limitati come volevamo o credevamo di essere.

E' un po' la filosofia del Transurfing, non perdere tempo a farti "ciucciare" le energie da una situazione penosa già passata sulla quale giudichi te stesso negativamente.
Risparmia le energie, disciplina lo sciame dei pensieri e cambia l'onda, rivoluziona il tuo presente cogliendo un'onda che ti proietti verso un piano di realtà differente con leggerezza, senza lasciarti appesantire dall'esperienza penosa che tende a tenerti intrappolato verso il ricordo di un passato spiacevole, perché così facendo inevitabilmente proietterai il passato nel tuo presente, l'unico modo è non rimuginare sopra qualcosa che ci ha fatto male, solo così potremo riscattarci da un passato doloroso rivoluzionando così anche la nostra vita.

I successi aumentano la nostra autostima e ci sintonizzano su un piano differente creando un circolo virtuoso e bloccando quello vizioso dal quale eravamo vittime.

Come dice Jodorowsky molte persone pensano che il passato sia alle loro spalle mentre non si accorgono che ce l'hanno davanti

Un esempio chiaro è pensare di fare troppo schifo per avere mai successo con le donne, se ti sforzi però di provarci con tutte quelle che ti capitano prima o poi energicamente ti sintonizzerai su un altro piano e comincerai a rivalutare te stesso sulla base di quei piccoli successi che man mano comincerai a ottenere.

Statisticamente i Casinò, le Assicurazioni, i Bingo sanno già quante perdite e quante vincite avranno in un determinato lasso di tempo, è così statisticamente.
Ed è statisticamente dimostrato che anche il Gobbo Di Notre Dame prima o poi avrà successo con qualcuna se ci prova con tutte tutti i giorni.

Come si dice le immagini diventano il nostro pensiero, il pensiero diventa il nostro carattere, il carattere diventa il nostro destino.

Se tu sei abituato a "ritagliare" solo le immagini penose del tuo quotidiano ti abituerai a dipingere come penose anche le esperienze che sarebbero di fatto piacevoli.
Ecco allora che niente ti andrà mai bene e nessuna persona ti piacerà mai.

E di rimando tu non piacerai mai a nessuno, tantomeno a te stesso e avere questo riscontro dall'esterno rafforzerà il tuo convincimento profondo che la vita fa davvero schifo perché l'esperienza ti avrà continuato a dimostrare che le persone di fatto ti evitano e tutto questo ti fa schifo.

La mente proietta sempre il passato nel presente, sia che sia costellato di successi sia che sia un inferno in terra.

E te lo ricostruisce attorno, in un loop infinito in cui cambiano gli attori ma le situazioni sono sempre le stesse, identiche, e più ci ostiniamo a dire a noi stessi che questo non lo vogliamo e più lo ricreiamo.

E' solo senza rimanere attaccato al passato che puoi cambiare l'onda.
Fregatene di qualcosa che ti ha fatto soffrire, se riesci a lasciare andare le immagini sofferenti del passato senza "affezionartici" disciplinando la tua mente (Come spiega anche Schopenhauer) e concentrandoti sul rompere questi schemi allora cambierai l'onda, ti sintonizzerai su un altro piano.

Cambieranno le tue immagini, cambierà il tuo carattere, cambierà il tuo destino
Si, è proprio così, in realtà temo che si ripresentino situazioni passate alle quali ho reagito in modo veramente sbagliato. Il fatto è che inconsciamente è come se quella situazione la cercassi, e come una sconfitta che non riesco ad abbandonare, ad accettare.
E' come se una voce mi dicesse da un lato: "riuscire in quel caso del passato ti avrebbe dato delle forze che ti avrebbero permesso di andare avanti in futuro, non ce l'hai fatta e ora sei fermo".
Dall'altro vedo quelle situazioni come fossero un ineluttabile destino, il mio karma, dal quale mi sembra di fuggire senza in realtà poterlo fare...ma quì il "credo" è d'obbligo, ultimamente non distinguo più i miei vaneggi dai pensieri sensati.
Vecchio 24-11-2015, 13:34   #7
Banned
 

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Originariamente inviata da Inosservato Visualizza il messaggio
mi sembra un comportamento sensato il tuo, se riesci a gestirti così bene puoi anche permetterti di non avere troppo paura che qualche situazione ti sfugga di mano, anche succedesse è difficile che tu vada a compiere atti o ti metta in condizioni irreversibili
Si è sensato, lo attuo basandomi sull'esperienza, solo che sto comunque in ansia con la sensazione di vivere al di sotto delle mie possibilità,ma credo sia condizione di molti su questo forum. Meglio reggere l'ansia che creare situazioni ingestibili e problemi agli altri.

Quote:
Originariamente inviata da NatoMorto Visualizza il messaggio
bravissimo...hai fatto bene a forzare...così ora sai qual è il tuo limite...so che è assurdo essere così "limitati"ma per "noi" è così...io ho fatto esattamente come te ed ho imparato che nn devo mai confrontarmi con gli "altri che nn hanno problemi d'ansia o depressione"...ma sperimentare solo su me stesso...infatti ogni volta che non "pondero" e faccio il passo più lungo della mia gamba prendo una scossa di 380 v...parola d'ordine "regolarsi...ponderare"....altrimenti starò peggio di quanto nn sto a stare "nel mio"...è frustrante lo so avere un passo di 5 cm quando gli "altri" lo hanno di mezzo metro ma x quanto mi riguarda cerco di non riforzare una cosa di cui son sicuro dell'esito negativo...calcola che se nn fosse così la depressione nn sarebbe una malattia
Avrei fatto bene se non avessi creato danno anche ad altri in famiglia. Comunque si, sempre ponderare. La mia idea è non stare fermo, ma spostare avanti il proprio limite invece di tentare di forzarlo, ampliare lentamente la mia "zona di sicurezza".
Vecchio 24-11-2015, 13:48   #8
Esperto
L'avatar di NatoMorto
 

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Originariamente inviata da Semifobico Visualizza il messaggio
Si è sensato, lo attuo basandomi sull'esperienza, solo che sto comunque in ansia con la sensazione di vivere al di sotto delle mie possibilità,ma credo sia condizione di molti su questo forum. Meglio reggere l'ansia che creare situazioni ingestibili e problemi agli altri.



Avrei fatto bene se non avessi creato danno anche ad altri in famiglia. Comunque si, sempre ponderare. La mia idea è non stare fermo, ma spostare avanti il proprio limite invece di tentare di forzarlo, ampliare lentamente la mia "zona di sicurezza".
Sei sulla strada giusta...perfetto ��
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