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11-12-2013, 20:40
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#1
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Principiante
Qui dal: Dec 2013
Messaggi: 3
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Ciao a tutti!
Soffro di attachi di panico e vorrei farvi una domanda.
Vi è mai capitato (per chi ne soffre) di aver a che fare di punto in bianco con le vostre paure più grandi?
Sabato scorso, durante un bagno caldo.. Ho iniziato a pensare sul perché mi siano venuti questo attacchi... Non riuscivo a farmi una spiegazione...
E ho iniziato a pensare di essere matta, impazzita, di essere addirittura indemoniata!(paura che ho da quando sono molto piccola).
Da quel momento li tutti i giorni o a che fare con questo pensiero... Mi immagino di impazzire in qualsiasi momento, di poter far cose che in realtà non ho il coraggio di fare.. Ma me le immagino!
Possibile che li attachi di panico portino a tirare fuori i nostri pensieri più remoti e più nascosti, le nostre paure più grandi?
Grazie a tutti.
Giulia.
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11-12-2013, 21:10
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#2
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 2,270
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Ciao Giulia. Secondo me è possibile che per spiegarsi certi fenomeni [attacchi di panico in questo esempio] si possa arrivare a darsi [auto-diagnosi] spiegazioni assurde [essere matti in questo esemipo].
Tu non sei matta, ne impazzirai mai. Per quanto capire le cause sia un bene per trovare le soluzioni, non dirti cose che oggettivamente non ti aiutano.
Vai tranquilla che non sei fuori di testa. Conosco diverse persone che hanno sofferto di attacchi di panico, ma li hanno risolti senza impazzire.
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11-12-2013, 22:53
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#3
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Intermedio
Qui dal: Dec 2013
Messaggi: 123
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Anche io soffro di attacchi di panico,e anche io ho dei momenti in cui mi assale la paura di impazzire o di fare qualche cavolata,ma non so se le due cose siano correlate. Quest'autunno un mio amico è finito in reparto psichiatrico,e io mi sono scoperta terrorizzata da questa cosa,come se da un giorno all'altro fosse stato inevitabile il finirci pure io,anche se in realtà lui ha problematiche ben maggiori delle mie.Mi è capitato un altra volta,quando durante una litigata col ragazzo di mia madre gli ho tirato il vino che stava dentro il suo bicchiere addosso..paranoie su paranoie nei giorni seguenti,mi sentivo come una potenziale serial killer...però questa paura di impazzire non mi è mai venuta per via degli attacchi di panico...caso mai dopo ogni attacco mi viene la voglia di barricarmi in casa e farmi dimenticare dal mondo...o di dormire per circa 50 anni..
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12-12-2013, 00:24
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#4
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Esperto
Qui dal: Nov 2013
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 1,302
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Secondo me sono errori di interpretazione dell'istinto di conservazione e sopravvivenza.
Si ha paura di fronte ad un pericolo concreto, di conseguenza c'è la produzione di adrenalina, l'emissione di chimica ed estrema concentrazione per la sopravvivenza.
Siccome sono cose molto istintive, non sono a retaggio della parte razionale della mente, sebbene non sia oscurata, ma di altre parti della mente latenti che solitamente non intervengono.
L'ansia e l'angoscia invece si differenziano dalla paura perchè non c'è nulla di concreto da cui difendersi.
E' una sorta di paura verso il tutto, verso l'ignoto.
Chi soffre di ansia generalizzata, facilmente arriva ad un certo punto all'angoscia (che è una sorta di evoluzione, ansia dell'ansia io direi) e agli attacchi di panico (che io vedo come una perdita di controllo delle gestione di ansia e angoscia).
Io credo che questa sensazioni abbiano a che fare con meccanismio di difesa inconsci, quindi non razionali, ma che, pur avendo una origine e uno scopo potenzialmente utile, sono attivati a sporposito e fuori contesto per degli errori genetici, di formulazione del proprio io e della capacità della persona di gestire lo stress e le proprie percezioni.
Siccome lla motivazione per cui insorgono queste ansie è perchè ci sono delle meccaniche più o meno profonde di sfiducia, depressione, timori immotivati, insicurezza, convinzione di non essere accettati, timore delle conseguenze, etc... andrebbe fatto un lavoro di apporfondimento su queste dinamiche.
Siccome la produzione di disagio è invece profondamente legata a parti del cervello primitive e inconscie, rilassare il corpo e la mente (con varie tencihe di respirazione e rilassamento), attenua la produzione meccanica di queste sensazioni e impedisce la spirale che produce come ultimo risultato l'asia generalizzata, l'angoscia profonda e l'attacco di panico com raptus finale.
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12-12-2013, 01:08
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#5
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Banned
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: The Waste Land
Messaggi: 572
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tranquilla, non sei pazza.
anche io soffro di attacchi di panico da oltre dieci anni. ci combatto quasi tutti i giorni, per un annetto erano anche scomparsi, ma poi tutto è tornato come prima.
ti assicuro che in quei momenti pensi di tutto:che stai impazzendo, che stai per morire, che puoi scoppiare o che ti puoi far del male. però é la mente a crearti questi brutti scherzi, l'ansia si amplifica e distrugge tutti i tuoi equilibri. ti senti sola, lontana da tutti, prigioniera del terrore e del panico, come se dovesse durare infinitamente. speri finisca presto, ma sai che dipende solo da te e dalla tua voglia di superare la paura, ogni volta.
io cerco di controllare l'attacco, tanto ormai sono consapevole che passa prima o poi. ho imparato a concentrarmi sul respiro, rallentarlo per far rallentare il battito del cuore. cerco una zona arieggiata, ma nn troppo, giusto per sentire aria nei polmoni, visto che in quei momenti pare che te ne abbiano privata e aspetto. aspetto che passi e cerco di farmi distrarre da qualcosa...qualsiasi cosa possa attirare la mia attenzione. la mente deve essere ingannata. puoi riuscirci. ci vuole coraggio e un pò di pratica.
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12-12-2013, 12:23
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#6
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Banned
Qui dal: Sep 2013
Messaggi: 928
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A 17 anni lo era, pian piano ci sto facendo il callo con la pazzia
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