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15-02-2011, 09:05
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#41
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,727
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Quote:
Originariamente inviata da cippa
secondo me c'è questo alla base della mia personalità evitante, sono così spaventata dall' idea di essere abbandonata che preferisco precludermi i rapporti umani pur di evitare quell' ipotesi
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Esatto: il d. evitante funziona proprio così.
Quando poi smetti di evitare, t'accorgi che è troppo tardi: è come cercare un posto a sedere su un'autobus stracolmo
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Ultima modifica di barclay; 15-02-2011 a 09:08.
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15-02-2011, 23:31
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#42
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Intermedio
Qui dal: Jan 2011
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 132
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Quote:
Originariamente inviata da Anghelica
se la situazione che hai descritto ti crea un grosso disagio, potresti avere una specie di "disturbo dipendente della personalità". Chi ne soffre fa di tutto per non essere abbandonato dalle persone con le quali si rapporta (in particolare il partner): quella dell'abbandono è infatti la sua più grande paura. Ciò che queste persone cercano nella vita, è qualcuno che si prenda cura di loro.
Nel caso, dovresti cercare di capire che tu sei l'unica che può prendersi cura di se stessa: delegare la cosa ad altri sarà per te sempre insoddisfacente e ti porterà ad annullarti nei rapporti.
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Di annullarmi mi è capitato in passato, ma sono stata così male che non lo farei mai più, preferisco star sola, davvero... è stato orribile.
Forse sì, non mi basto, mi sento inutile, incapace e "non voluta bene" (ma so che in realtà tutte queste cose non sono vere).
A volte sto veramente male, mi si stringe lo stomaco e mi gira la testa.
Una volta mi è capitato di svenire per questi malori. Penso mi servi un po di tempo per stare da sola... Ok, presto farò un bel viaggetto.
Quote:
Originariamente inviata da Anghelica
... se però sei piena di soldi, puoi sempre comprare le persone e queste non ti abbandoneranno mai.
scherzo eh?
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Ottima idea
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18-02-2011, 19:59
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#43
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 6,117
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Quote:
"Mai ho dubitato di poter essere tradito"
Fernando Pessoa, Il libro dell'inquietudine.
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18-02-2011, 21:11
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#44
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Avanzato
Qui dal: Jul 2010
Messaggi: 350
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L'unica volta che sono veuto meno ai miei imperativi evitanti ho avuto una bella dimostrazione che ormai sono fondati, e ancora ne pago le conseguenze.
Sì, la similitudine di Stone è azzeccata.
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19-02-2011, 15:11
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#45
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,205
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Quote:
Originariamente inviata da cippa
secondo me siamo noi con i nostri modi di fare ad allontanare la gente, gli altri lo capiscono anche dal linguaggio del corpo che c'è chiusura nei loro confronti e non conoscendo il nostro problema tendono a ripagarci con la stessa moneta o non si lasciano andare perchè sentono di aver a che fare con una persona ostile
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esattamente, anche il linguaggio del corpo vuol dire molto....noi ci muoviamo, facciamo espressioni, evitiamo sguardi, che fanno scattare paranoie anche ai normali, che credono che li odiamo o che li snobbiamo nel migliore dei casi....
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19-02-2011, 19:14
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#46
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Sotto una mattonella...
Messaggi: 3,522
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Credo che sia dovuto al fatto che da piccoli si siano sempre elomosinate le attenzioni di una persona importante per noi, diventando di fatti la normalità ( sbagliata ) in un rapporto interpersonale. Sicchè da grandi se uno non ricrea la stessa condizione dell'infanzia non si sente "appagato"
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19-02-2011, 20:16
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#47
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,727
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Quote:
Originariamente inviata da cippa
shady quindi se ho capito bene tu dici che la paura dell'abbandono è la paura di restare soli giusto? ma questo non dovrebbe spingerci a ricercare la compagnia degli altri?
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Secondo il mio analista, non si tratta, per quanto mi riguarda, di paura dell'abbandono (visto che non c'è nessuno che può abbandonarmi) ma di paura d'essere rifiutato… forse questo discorso vale per molti altri qui.
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19-02-2011, 20:21
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#48
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Esperto
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 6,527
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Quote:
Originariamente inviata da Altamekz
Credo che sia dovuto al fatto che da piccoli si siano sempre elomosinate le attenzioni di una persona importante per noi, diventando di fatti la normalità ( sbagliata ) in un rapporto interpersonale. Sicchè da grandi se uno non ricrea la stessa condizione dell'infanzia non si sente "appagato"
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Esatto, quoto in tutto. Credo che anch'io nella maggiorparte dei casi sia dovuto a ciò.
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20-02-2011, 02:08
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#49
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Esperto
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: Hell
Messaggi: 1,177
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Quote:
Originariamente inviata da stone
Per avere paura d'essere abbandonati, è necessario che ci sia qualcuno che possa abbandonarci.
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ed è ANCHE per questo che noi evitiamo di avvicinarci ad altre persone, perchè inconsciamente temiamo le conseguenze... che possono andare dal non essere accettati/apprezzati in un primo stato, e l'abbandono in un secondo stato.
Cioè, questa "paura" non c'è soltanto al momento di fare nuove conoscenze, ma anche dopo aver costruito almeno un minimo rapporto, anche virtuale. (almeno a me succede questo)
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Ultima modifica di Rocky Balboa; 20-02-2011 a 04:27.
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20-02-2011, 02:18
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#50
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Esperto
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: Hell
Messaggi: 1,177
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Quote:
Originariamente inviata da Altamekz
Credo che sia dovuto al fatto che da piccoli si siano sempre elomosinate le attenzioni di una persona importante per noi, diventando di fatti la normalità ( sbagliata ) in un rapporto interpersonale. Sicchè da grandi se uno non ricrea la stessa condizione dell'infanzia non si sente "appagato"
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non sono d'accordo... credo sia soggettivo, io non ho mai elemosinato nulla, pur non avendo mai ricevuto amore ne attenzioni in vita mia da nessuno(tranne da una persona straordinaria che adesso è in cielo), e mai elemosinerò qualcosa a qualcuno, piuttosto resto solo a vita.
ogni situazione è diversa.
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20-02-2011, 04:03
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#51
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Intermedio
Qui dal: Jan 2011
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 132
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Penso anch'io che il linguaggio del corpo sia indispensabile e che, evidentemente, noi non lo sappiamo usare bene... Anch'io mi sono trovata davanti a situazioni tipo "tu sei snob", e ogni volta ho dovuto faticare per dimostrare che ciò non era vero; e mi sono trovata anche di fronte a situazioni in cui ho dovuto ammettere che i miei atteggiamenti non sono del tutto corretti, ma io non conosco altro modo di agire... Sono totalmente incapace di agire in altro modo.
In quanto all'abbandono: a quanto ricordo, nemmeno io elemosinavo affetto da piccola.
Io credo che, nel mio caso, carattere ed esperienze a parte, mi sia stato proprio insegnato così.. Mi è stato insegnato che io non ero buona a far nulla e che dovevo aiutare gli altri, ma in modo anormale potrei dire, annullando la mia personalità e i miei desideri...
Avrei degli esempi da porvi, ma uscirei fuori tema...
Ricordo che ogni volta che mi cimentavo a fare qualcosa (di manuale, oppure da piccola andavo a pattinare) insieme ad altri bambini, mio padre diceva sempre: ma non imitare quel/la bambino/a... non vedi che non sei capace di fare questa cosa come lui/lei?
E io mi sentivo in colpa magari per una cosa non fatta.
Ovviamente oggi praticamente non ci parliamo.
Ci sono delle persone nella vita che ti uccidono ogni giorno, anche quando se ne vanno...
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20-02-2011, 14:10
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#52
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Avanzato
Qui dal: Feb 2011
Ubicazione: Trentino Alto Adige
Messaggi: 334
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Quote:
Originariamente inviata da magenta
quando sto con un ragazzo (anche ora sono fidanzata) senza farlo apposta lo faccio sentire la persona più importante del mondo, il che li fa impazzire, questo lo so... Ma a volte mi sento come se dovessi dipendere dal mio uomo, e questo non va bene.
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successo anche a me... male, male, male. ho ottenuto solo accuse di eccessiva gelosia, e sono stata lasciata.
si ha paura di star da soli quando non si ha un'identità abbastanza forte. in realtà, si può star da soli, ma bisogna prima abbandonare le proprie paure e convincersi del proprio valore. solo allora, si diventa anche in grado di gestire le relazioni e non far scappare la gente con l'eccessiva dopendenza.
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20-02-2011, 14:16
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#53
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,727
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Quote:
Originariamente inviata da inconstant_moon
si ha paura di star da soli quando non si ha un'identità abbastanza forte
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Non sono sicuro di questo: mio padre ha un d. di p. narcisista con vari deliri, incluso quello d'onnipotenza, e ciononostante è totalmente incapace di stare da solo
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20-02-2011, 17:28
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#54
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Avanzato
Qui dal: Feb 2011
Ubicazione: Trentino Alto Adige
Messaggi: 334
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Quote:
Originariamente inviata da stone
Non sono sicuro di questo: mio padre ha un d. di p. narcisista con vari deliri, incluso quello d'onnipotenza, e ciononostante è totalmente incapace di stare da solo
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il narcisismo non corrisponde con la sicurezza di sè...anzi,ho conosciuto persone narcisiste ma insicure,proprio perchè per alimentare il loro ego hanno costante bisogno di ammirazione, apprezzamento e conferme. e per questo usano gli altri: devono circondarsene,hanno bisogno di un pubblico che le applauda. poi non so se tuo padre corrisponda a questa descrizione..
sono dell'idea che un narcisista è insicuro e spaventato (e quindi ha paura di star solo).
chi sa stare bene sia solo che con gli altri (senza dipendere da loro) è chi si trova "a metà" tra delirio di onnipotenza e insicurezza cronica, cioè chi vede distintamente sia i suoi pregi che i suoi difetti (e si accetta indipendentemente da essi), si accetta per com'è,e non dipende dall'apprezzamento altrui.
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20-02-2011, 20:09
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#55
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Principiante
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 38
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Ciao ragazzi, anche per me la paura dell'abbandono è un incubo ricorrente e a volte si presenta come un vero è proprio attacco di panico. Ultimamente mi sta succedendo con una ragazza che sto frequentando, ma che sinceramente non mi interessa proprio. Eppure la paura dell'abbandono mi tormenta lo stesso.. ma perchè????? non capisco. Eppure non mi interessa. Come si fa a farsi passare questa cavolo di paura assurda? c'è qualcuno di voi che è riuscito a superare quasta cosa e che può darmi un supporto psicologico? grazie a tutti.
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22-02-2011, 06:26
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#56
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Banned
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: Milano
Messaggi: 103
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Quote:
Originariamente inviata da stone
Per avere paura d'essere abbandonati, è necessario che ci sia qualcuno che possa abbandonarci. È come se avessi chiesto ad un cieco se ha paura di perdere la vista
P.S. — Sarebbe carino se evitassi di ricordarci nella maggioranza dei tuoi post che tu scopi e noi no.
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Sarebbe carino se si evitasse di trasformare Fobiasociale.com in Nonscopo.com
e Nontrovolafiga.com.
Quindi siamo arrivati alla richiesta di autocensurarsi a chi racconta di propri vissuti personali.
Chi ha problemi alimentari magari presto chiederà di evitare di parlare di cibo.
Chi ha paura di parlare in pubblico chiederà di smetterla a chi magari un giorno dovesse scrivere di averlo fatto perché urta la sensibilità di alcuni?
Chi ha amici e ne racconta dovrebbe autocensurarsi perché qui qualcuno non avendone non dovrebbe ricordarlo?
L'ultima versione di un autoritarismo strisciante: limitare la libertà di parola altrui con l'intimidazione velata che questo crei disagio anche se non si tratta di altro che del racconto di fatti della propria vita.
Quote:
Originariamente inviata da magenta
Mi spiace se i miei post creano disagi, d'altra parte in molte discussioni ho notato punte di misoginia non tanto piacevoli, ma non posso dire nulla, sono cose vostre e ognuno vive la vita come vuole e secondo le proprie convinzioni.
Se i miei post sono un problema per te, evita di leggerli.
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No, nel caso di affermazioni misogine il discorso è diverso sul piano logico.
Se qualcuno parla in generale di un determinato gruppo umano affermando X, Y o Z ci si può confrontare da punti di vista diversi ma si parla di gruppi ai quali si appartiene: maschi, femmine, bianchi, neri, cristiani, musulmani, parti politiche ecc. ecc.
Ma non trovo legittimo chiedere di NON parlare di un proprio vissuto personale perché per alcuni può ricordare una difficoltà o un limite.
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22-02-2011, 09:20
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#57
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,727
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Quote:
Originariamente inviata da Venom
Sarebbe carino se si evitasse di trasformare Fobiasociale.com in Nonscopo.com
e Nontrovolafiga.com
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Spiacente, oggi non rispondo alle provocazioni. Dovrai trovare qualcun'altro per una rissa virtuale
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22-02-2011, 09:30
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#58
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Banned
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: Milano
Messaggi: 103
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E' la stessa frase che avrebbe dovuto scrivere lei alla tua richiesta apertamente provocatoria.
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Ultima modifica di Venom; 22-02-2011 a 09:33.
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22-02-2011, 09:33
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#59
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Avanzato
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 372
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Quote:
Originariamente inviata da inconstant_moon
il narcisismo non corrisponde con la sicurezza di sè...anzi,ho conosciuto persone narcisiste ma insicure,proprio perchè per alimentare il loro ego hanno costante bisogno di ammirazione, apprezzamento e conferme. e per questo usano gli altri: devono circondarsene,hanno bisogno di un pubblico che le applauda. poi non so se tuo padre corrisponda a questa descrizione..
sono dell'idea che un narcisista è insicuro e spaventato (e quindi ha paura di star solo).
chi sa stare bene sia solo che con gli altri (senza dipendere da loro) è chi si trova "a metà" tra delirio di onnipotenza e insicurezza cronica, cioè chi vede distintamente sia i suoi pregi che i suoi difetti (e si accetta indipendentemente da essi), si accetta per com'è,e non dipende dall'apprezzamento altrui.
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yeaahh quoto quoto quoto
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26-02-2011, 13:30
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#60
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: L'Universo
Messaggi: 1,117
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Quote:
Originariamente inviata da magenta
Avete mai provato questa sensazione?
Io praticamente ci convivo da sempre, probabilmente è la cosa che mi fa stare più male... Mi capita con le amicizie, ma soprattutto con le relazioni amorose: quando sto con un ragazzo (anche ora sono fidanzata) senza farlo apposta lo faccio sentire la persona più importante del mondo, il che li fa impazzire, questo lo so... Ma a volte mi sento come se dovessi dipendere dal mio uomo, e questo non va bene. Loro un po' se ne approfittano, anche se hanno rimediato diversi vaffanculo negli anni...
E' una cosa che non mi fa stare bene, poiché mi rendo conto che non ho realmente bisogno per forza di un uomo per vivere... Ho vissuto da sola per brevi periodi lontano da casa, e il mio ragazzo, sì mi mancava, ma io stavo bene, molto più che a casa.
Spero di essere stata chiara, non ho nemmeno riletto...
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Noto che è una caratteristica comune a molte donne (che poi alcuni uomini sfruttano) quella di trasformare una relazione amorosa in dipendenza/bisogno affettivo, cioè alla fine annullarsi o sminuirsi in funzione dell'altro, vivere secondo le aspettative di lui, venir meno alla propria vita, alla propria personalità, ai propri interessi, insomma, alla propria libertà e indipendenza individuale...
E poi quando rimani sola ti senti persa, vuota, perchè lui (che magari t'ha pure sfruttata) non c'è più...
Prima di poter amare un'altra persona, secondo me, bisogna amare e avere un sano rispetto per noi stessi, in una coppia si è importanti entrambi, fifty fifty, io la vedo anche come una questione di dignità personale: magari si pensa di essere gentili e umili "sacrificandosi" per il partner, per amore, ma è un'illusione, ci si prende in giro da soli, questo non è certo il Vero Amore...
Bisogna avere la libertà di esprimere se stessi anche come individui all'interno di una coppia (e lasciar libertà e spazi d'espressione all'altr@ ovviamente), se no che razza di amore è questo? E' solo dipendenza, bisogno, gelosia, ossessione...
Allora piuttosto bisogna avere la forza e l'equilibrio interiore per sapere vivere da single, senza cercare a tutti i costi qualcuno da amare o con cui stare insieme, perchè da soli ci si considera una cippa...
Quote:
Originariamente inviata da Altamekz
Credo che sia dovuto al fatto che da piccoli si siano sempre elomosinate le attenzioni di una persona importante per noi, diventando di fatti la normalità ( sbagliata ) in un rapporto interpersonale. Sicchè da grandi se uno non ricrea la stessa condizione dell'infanzia non si sente "appagato"
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Penso sia così: da bambini, fino a 6-7 anni, memorizziamo tantissimi meccanismi inconsci di cui appunto non siamo consapevoli e che poi, anche da adulti, ci fanno assumere sempre gli stessi atteggiamenti di fronte a situazioni simili...
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