mi è stato fatto più volte notare, in psicoterapia, ma ci sono arrivata anche da sola ormai, che uno dei miei problemi più invalidanti è proprio quello di non riuscire a vivere le cose nella loro parzialità del tipo 1+1+1+1, ma nel prendere una sola cosa ed esasperarla in modi tremendi, come se esistesse un solo 1.
Quindi le mie giornate sono tutte incentrate nel tentativo di vivere più realtà parziali, relazioni parziali, sentimenti parziali: devo sentirmi un po' arrabbiata ed un po' contenta, non solamente arrabbiata, in virtù di quell'unica cosa che mi ha fatto arrabbiare; devo curare più cose contemporaneamente, non una sola cosa, un solo aspetto della mia vita, che viene così ingigantito, tra l'altro sempre nella sua accezione negativa.
e il fatto di vivere le cose in modo totalizzante è molto pesante, prende molte energie e ti fa mancare delle occasioni, ti impedisce di sviluppare altri aspetti della tua vita oltre ad irrobustire l'andazzo ossessivo delle giornate. Tra l'altro quando vivi una cosa in modo totalizzante la sbagli, la sbagli sempre, che uno non pensi che perché si fissa su una cosa la fa bene, alla fine la fa sempre male perché distorce la realtà dei fatti.
Vorrei sapere se qualcuno ha delle difficoltà a fare questa distinzione tra parziale e totale nella vita di tutti i giorni (penso sia una forma di ossessività mista a paranoia...che culo), come e se ce la fate (scusate la punteggiatura da asilo, non sono più molto avvezza a scrivere).
Grazie