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Vecchio 06-08-2012, 23:19   #1
Intermedio
L'avatar di Labirinto
 

In questo periodo progressivamente le cose che mi riuscivano a motivare mi hanno saturato, vorrei realizzarle ma non riesco. Purtroppo questo senso di demotivazione si è accresciuto e praticamente non combino nulla. Ogni piccola cosa è una difficoltà, mi mancano le motivazioni per tutto. Non so bene perché, forse è la situazione instabile in cui vivo (non voglio entrare nei dettagli), forse nessuna amicizia da frequentare con assidua regolarità (più o meno tutti i giorni dovrei...), forse il caldo che c'è (anche quello fa la sua parte), non lo so... fatto sta che vorrei solo dormire. Sono abbastanza sull'apatico, a volte più triste, ma per lo più demotivato.

Relativamente all'amore sicuramente è una delle pochissime cose che mi motiva, oltre a mangiare quando ho fame, ma in questo stato mi sento proprio abbattuto. Non credo sia la mancanza di un ragazzo il problema di fondo, anche se probabilmente questo incide tra tutti i fattori.

Come nascono le motivazioni? Si possono scegliere? Si tratta di cercare l'ambiente giusto, come un oasi in un deserto? Non so mai niente... mi sento all'abbandono...
Vecchio 06-08-2012, 23:34   #2
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Originariamente inviata da Labirinto Visualizza il messaggio

Come nascono le motivazioni? Si possono scegliere? Si tratta di cercare l'ambiente giusto, come un oasi in un deserto? Non so mai niente... mi sento all'abbandono...
Le motivazioni nascono provando e riprovando sia con le cose pratiche che con i rapporti interpersonali. E' banale e scontato ma per me è vero il detto "nessuno nasce imparato" come è vero anche "nessuno nsce con un interesse" . Prima bisogna provare e riprovare e solo con la pratica e l'esercizio
inizia l'interesse...non abbandonare alla prima difficoltà ma continuare e continuare. All' inizio magari si fa fatica e la cosa che si prova non da soddisfazione ma man mano che provi e che migliori la soddisfazione aumenta
e magari poi da cosa nasce cosa e allarghi i tuoi obiettivi. Anche con le persone il procedimento dovrebbe essere simile. Se non si prova nulla e ci si tira indietro non si faranno mai progressi in nulla e di conseguenza non si avrà interesse per nulla caleranno sempre piu le motivazioni, e così inizierà il circolo vizioso dell'evitamento!

Ultima modifica di Wolferstein; 06-08-2012 a 23:37.
Vecchio 07-08-2012, 00:45   #3
Intermedio
L'avatar di Labirinto
 

Hai ragione devo provare. Farò un po' di prove questi giorni: camminare anche se da solo, forse disegnare, e poi non so...
Vecchio 07-08-2012, 01:07   #4
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Originariamente inviata da Eric Junkwood Visualizza il messaggio
Esatto, bisognerebbe, forse, provare in ogni caso, qualunque sia l'esito...
Non è detto che sia positivo, ma come darlo per scontato?
Si è vero per fare un esempio pratico di perseveranza e tenacia posso citare l'esempio del Colonnello Sanders che non si è mai demoralizzato di fronte alle prime risposte negative e non era certo un ragazzino:

http://enricodemilito.blogspot.it/20...l-sanders.html

Ultima modifica di Wolferstein; 07-08-2012 a 01:10.
Vecchio 07-08-2012, 08:53   #5
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

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Originariamente inviata da Labirinto Visualizza il messaggio

Come nascono le motivazioni? Si possono scegliere? Si tratta di cercare l'ambiente giusto, come un oasi in un deserto? Non so mai niente... mi sento all'abbandono...
a volte qualche piccola forzatura può aiutare a ritrovare le motivazioni....

ad esempio, vorrei uscire a correre, so che mi piacerebbe, e che mi farebbe bene, ma è faticoso, fa caldo, non ho voglia....eppure se poi riesco a forzarmi ed esco a correre anche controvoglia so che non me ne pentirò, perchè ritrovando certe sensazioni positive mi tornerà anche la motivazione
Vecchio 07-08-2012, 08:54   #6
Banned
 

un mio conoscente tempo fa ha usato una metafora che mi continua a rimbalzare in testa: "continuate a cercare di accendere il fuoco con l'acqua bollente perché è calda".
Lo stato in cui ti trovi ce l'ho presente, l'ho vissuto a più tornate, e mi ricorda quando da piccolo giocavo al SuperNintendo, i videogiochi non erano lineari come adesso e per superare un livello a volte ci volevano giorni, se non settimane. E la frustrazione faceva sì che si riprovavano più volte le stesse soluzioni, le stesse strade. Come un labirinto nel quale ci si è dimenticato di tendere il filo di Arianna, e oramai è troppo tardi, ci si domanda "qua si è già passato?" con aria perplessa e demotivata.

Di solito da quelle situazioni ne uscivo abbandonando il gioco per un po'. Riprendendolo in mano il punto di vista cambiava, e le strade non tentate, i percorsi che non erano neanche stati presi in considerazione, diventavano evidenti come se deus ex machina qualcheduno ci puntasse contro un faretto da teatro.

Non posso non condividere il consiglio di Wolferstein, che reputo valido, ma aggiungo anche la mia: tante volte è meglio, per un momento, staccare dal "gioco", riprendersi o focalizzare gli interessi su qualcosa di diametralmente opposto per il tempo necessario, e soltanto dopo un certo lasso di tempo si potrà ritornare sui crucci che ci affliggevano. Cambiare punto di vista.

Vecchio 07-08-2012, 09:20   #7
Esperto
 

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Originariamente inviata da Wolferstein Visualizza il messaggio
Le motivazioni nascono provando e riprovando sia con le cose pratiche che con i rapporti interpersonali. E' banale e scontato ma per me è vero il detto "nessuno nasce imparato" come è vero anche "nessuno nsce con un interesse" . Prima bisogna provare e riprovare e solo con la pratica e l'esercizio
inizia l'interesse...non abbandonare alla prima difficoltà ma continuare e continuare. All' inizio magari si fa fatica e la cosa che si prova non da soddisfazione ma man mano che provi e che migliori la soddisfazione aumenta
e magari poi da cosa nasce cosa e allarghi i tuoi obiettivi. Anche con le persone il procedimento dovrebbe essere simile. Se non si prova nulla e ci si tira indietro non si faranno mai progressi in nulla e di conseguenza non si avrà interesse per nulla caleranno sempre piu le motivazioni, e così inizierà il circolo vizioso dell'evitamento!

Aggiungerei che la parola chiave a parer mio (e per quanto mi riguarda ovviamente) è disciplina... Bisogna cercare di costruirsi una propria disciplina ferrea ed impenetrabile agli agenti esterni (i vari pensieri disfunzionali).
Non è facile (e infatti per quanto mi riguarda sono ancora work in progress) ma la strada sono convinto che sia quella giusta e la perseguirò ancora a lungo...
Vecchio 07-08-2012, 09:40   #8
Esperto
L'avatar di recluso
 

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Originariamente inviata da Wolferstein Visualizza il messaggio
Le motivazioni nascono provando e riprovando sia con le cose pratiche che con i rapporti interpersonali. E' banale e scontato ma per me è vero il detto "nessuno nasce imparato" come è vero anche "nessuno nsce con un interesse" . Prima bisogna provare e riprovare e solo con la pratica e l'esercizio
inizia l'interesse...non abbandonare alla prima difficoltà ma continuare e continuare. All' inizio magari si fa fatica e la cosa che si prova non da soddisfazione ma man mano che provi e che migliori la soddisfazione aumenta
e magari poi da cosa nasce cosa e allarghi i tuoi obiettivi. Anche con le persone il procedimento dovrebbe essere simile. Se non si prova nulla e ci si tira indietro non si faranno mai progressi in nulla e di conseguenza non si avrà interesse per nulla caleranno sempre piu le motivazioni, e così inizierà il circolo vizioso dell'evitamento!
Questo discorso della motivazione mi riguarda fortemente. Non so da dove nasca tutta questa demotivazione, questa mancanza di passione, che rende tutto così pesante. La storia però insegna e la mia storia è quella di una bambino che da sempre ha detto "mollo, non sono capace". Se non ci fosse stato mio padre non avrei fatto moltissime cose, tra cui imparare ad andare in bici e a guidare. Perciò posso dire che in me c'è una debolezza innata, unita però ad una "teorica" forte ambizione e ad una certa presunzione. Un mix micidiale che condanna alla frustrazione.
La strada è la perseveranza, ma per percorrerla serve una forza iniziale che viene da dentro e io non la trovo più. Non si può indurre la motivazione, ci vuole il fuoco sacro della passione, sennò è tutto inutile. E poi ci vogliono i risultati..insomma siamo in periodo olimpico e la sintesi è che le grandi prestazione partono dalla testa e dal cuore, il corpo segue.
Vecchio 07-08-2012, 10:38   #9
Esperto
 

Ti capisco perfettamente. E' veramente dura vivere con un tumore dell'anima. Sai, io sono uno scrittore, e la mia demotivazione è diminuita quando sono riuscito a pubblicare il mio primo romanzo. Io credo che sia molto legato all'autostima della persona. Per quanto dura sia, per quanto dura sempre sarà, bisogna provare a lottare. E non ti dico che ne uscirai, perché racconterei balle, ma puoi sicuramente trovare delle motivazioni. Finché si dorme non si pigliano pesci. Questo è il punto. Comincia dalle cose più semplici, come uscire a fare una passeggiata, anche solo di 10-15 minuti. So quanto difficile sia e, credimi, non ce la faccio neanche io. A parte che il problema depressivo ormai l'ho affrontato molto, ma ne ho un altro che è la personalità evitante, che ti porta ad una tendenza depressiva proprio di carattere. Quindi, amico, forza e coraggio! Mi raccomando: provaci. Se vuoi provare una cosa, anche se non sei motivato tu provaci. Le motivazioni verranno da sè, come potrebbero non venire, ma questa è tutta un'altra storia.
Vecchio 07-08-2012, 10:59   #10
Esperto
L'avatar di barclay
 

Provare & Riprovare © funziona se, una volta ogni tanto, qualcosa va per il verso giusto, se OGNI VOLTA uno si ritrova snobbato è TOTALMENTE inutile, se non addirittura controproducente
Vecchio 07-08-2012, 11:00   #11
Esperto
L'avatar di Fallitoperenne
 

prova riprova,fallisci
prova riprova,fallisci meglio
prova riprova,mi son rotto le scatole
Vecchio 07-08-2012, 11:28   #12
Esperto
L'avatar di chrissolo
 

Quote:
Originariamente inviata da barclay Visualizza il messaggio
Provare & Riprovare © funziona se, una volta ogni tanto, qualcosa va per il verso giusto, se OGNI VOLTA uno si ritrova snobbato è TOTALMENTE inutile, se non addirittura controproducente
Già. Ad un certo punto qualcosa si spacca..
Vecchio 07-08-2012, 11:40   #13
Esperto
L'avatar di Diclonius
 

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Originariamente inviata da Inosservato Visualizza il messaggio
a volte qualche piccola forzatura può aiutare a ritrovare le motivazioni....

ad esempio, vorrei uscire a correre, so che mi piacerebbe, e che mi farebbe bene, ma è faticoso, fa caldo, non ho voglia....eppure se poi riesco a forzarmi ed esco a correre anche controvoglia so che non me ne pentirò, perchè ritrovando certe sensazioni positive mi tornerà anche la motivazione
Perfettamente d'accordo
Vecchio 07-08-2012, 11:50   #14
Esperto
L'avatar di Diclonius
 

Quote:
Originariamente inviata da Eric Junkwood Visualizza il messaggio
Può darsi che sia vero, ma mi sa di aria fritta.
Poi? Verrebbe a mancare un'altra componente importante: la costanza.
Non è detto.
Ritrovando delle motivazioni, potresti anche scoprire la costanza.
Vecchio 07-08-2012, 13:46   #15
Esperto
L'avatar di Melancholia
 

Quote:
Originariamente inviata da Inosservato Visualizza il messaggio
a volte qualche piccola forzatura può aiutare a ritrovare le motivazioni....

ad esempio, vorrei uscire a correre, so che mi piacerebbe, e che mi farebbe bene, ma è faticoso, fa caldo, non ho voglia....eppure se poi riesco a forzarmi ed esco a correre anche controvoglia so che non me ne pentirò, perchè ritrovando certe sensazioni positive mi tornerà anche la motivazione
Idem.
E' da anni che penso di iscrivermi in palestra o andare a correre, perchè so che dopo lo sport mi sento meglio (sia fisicamente che mentalmente); però non lo faccio perchè.... boh non lo so... ho il solito blocco e so che dopo due volte sarei già scocciata.
Vecchio 07-08-2012, 13:55   #16
Banned
 

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Originariamente inviata da Fallitoperenne Visualizza il messaggio
prova riprova,fallisci
prova riprova,fallisci meglio
prova riprova,mi son rotto le scatole
Praticamente quello che è successo anche a me dall'86 ad oggi... rimane la rottura di scatole e la rabbia.
Vecchio 07-08-2012, 14:46   #17
Intermedio
L'avatar di Labirinto
 

Non ci riesco a disegnare... ma non penso sia la mia strada. Devo provare ad uscire più spesso, anche da solo, altre volte che l'ho fatto mi è presa una gran tristezza... ma riproverò.

Ultima modifica di Labirinto; 16-03-2017 a 23:16.
Vecchio 08-08-2012, 22:43   #18
Intermedio
L'avatar di Labirinto
 

Oggi son riuscito ad uscire con qualche amico, sono stato bene e va molto meglio Devo trovare il modo di vedermi con frequenza con qualcuno.
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