Non gli avrei mai chiesto qualcosa di personale come: "dov'è stato a Pasqua?".
Si tratta del mio problema più grande che è quello di farmi le pippe mentali.
Roba del tipo: mi ha chiesto come sto, quindi per educazione devo rispondere: "bene grazie e lei?". Un giorno mi disse che gli faceva piacere il fatto che io mi interessassi a come stava.
Quindi l'altra volta mi sono rifatto le pippe mentali del tipo: "per educazione gli devo chiedere tutto bene le feste?".
Una volta mi diede dei consigli dicendomi che lo faceva al di fuori della seduta,
disse che anche lui si comportava come mi comporto io in determinate situazioni... In quel caso parlò di se stesso.
Io credo che comunque un "bene grazie" ci stava, per educazione, avrebbe avuto anche una valenza terapeutica a mio avviso, perchè il mio disagio è visibile anche quando dico "buongiorno".
Ma resta il fatto che sono paranoico e uno dei miei problemi maggiori è quello di attribuire agli altri giudizi e pensieri su di me che in realtà non hanno
Ovvero, chi vi parla è comunque uno che ha dei "problemini" mentali .
A scanso di equivoci eviterò di fare domande di cortesia, anche perchè sotto sotto non è che mi piacciano tanto le convenzioni sociali e le frasi fatte.