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21-11-2011, 09:53
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#1
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,727
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Vi siete mai chiesti perché quelle che tutti, nella vita reale, definiscono vostre paranoie si rivelano immancabilmente giustificate?
P.S. — Conosco la risposta psicoterapeutica a questa domanda, ma ora vorrei sapere come la pensate voi.
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Ultima modifica di barclay; 21-11-2011 a 10:12.
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21-11-2011, 11:42
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#2
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Banned
Qui dal: May 2011
Ubicazione: ˜°º ÌŞĦţäŖ º°˜
Messaggi: 1,967
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Io ho due paranoie ben radicate. Mi dicono che sono esagerata e che così vivo male e penso che hanno ragione, poi apro i giornali e vedo i Tg e mi dico che sono solo prudente non paranoica.
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21-11-2011, 11:56
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#3
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Esperto
Qui dal: Feb 2011
Ubicazione: Capo di Buona Speranza
Messaggi: 6,536
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Non saprei, di paranoie vere e proprie non ne ho mai avute.
Comunque, dal mio punto di vista, dico che giudicare dall'esterno non ha alcun senso, quindi penso che definire "giustificata" o meno una paranoia sia sciocco ed ingiusto.
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21-11-2011, 12:46
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#4
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,727
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Forse è meglio se faccio un esempio, scegliendo una delle paranoie più "neutre": se sono fermo davanti alle strisce pedonali, in attesa di attraversare una strada con due corsie a senso unico, e qualcuno si ferma per farmi passare (comportamento legale), mi assicuro sempre che le auto dietro a quella che s'è fermata non tentino di superarla (comportamento illegale). Ebbene, qualcuno potrebbe chiamarla prudenza qualcun'altro paranoia, perché presumo la malafede di quelli che stanno dietro la prima auto (del resto vedo che quasi tutti attraversano la strada senza preoccuparsene); il fatto è che l'unica volta che mi sono comportato in modo più fiducioso, ho rischiato d'essere investito. Questo ed altri eventi continuano a farmi riflettere
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Ultima modifica di barclay; 21-11-2011 a 12:54.
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21-11-2011, 13:39
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#5
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Esperto
Qui dal: Nov 2011
Messaggi: 494
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Sarò anch'io sincera: gran parte delle mie “paranoie” sono basate su una percezione distorta del mio corpo, e della mia personalità (l'ansia, in pubblico, ostacola lucidità di pensiero e di giudizio).
In generale, credo vi sia un fraintendimento da parte degli altri, anche in buona fede: molti credono che sminuire i disagi di una persona che sta male sia un modo per aiutarla; tuttavia, almeno dalla mia esperienza, è sempre stato l'opposto. Frasi come “stai esagerando”, “ti stai comportando da sciocca”, mi hanno sempre irritato, perché mi sentivo incompresa, ridicolizzata.
A mio parere, le difficoltà vanno viste e discusse così come la persona le vive.
Ho fatto il possibile per spiegare ad amici e parenti che non avevo bisogno di essere tranquillizzata come una bambina che vede i fantasmi sotto il letto, ma capita, supportata con azioni pratiche al di là di ogni possibile giudizio. Un esempio su tutti: in uno dei miei periodi peggiori ho vinto l'orgoglio e chiesto alla mia famiglia di aiutarmi a laurearmi, vigilando su di me affinché telefonassi per farmi correggere la tesi (cosa che stavo rimandando da settimane), andassi in copisteria a stamparla e affrontassi la discussione.
Non che adesso io sia un carro armato, tutt'altro. Devo essere sempre vigile per non cadere nelle spirali di paura, per non farmi buttare giù dalle critiche.
Forse sono andata un po' fuori argomento, in ogni caso, forza e coraggio a tutti!
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21-11-2011, 15:15
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#6
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Banned
Qui dal: Oct 2010
Ubicazione: Rockwell
Messaggi: 2,018
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Mah...
Ho meno paranoie rispetto a tempo fa. In ogni caso credo che siano tutte ingiustificate.
Il tuo esempio non mi torna molto Stone perchè altrimenti tutti i tedeschi andrebbero considerati come un popolo paranoico.
D'estate li vedo in bici con caschi, triple protezioni per bambini ecc.ecc. Non so se mi sono spiegato...
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21-11-2011, 16:10
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#7
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Se una paranoia è giustificata, non dovrebbe essere chiamata paranoia. Nell'esempio dell'attraversamento della strada, è da chiamarsi più prudenza che paranoia.
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21-11-2011, 18:17
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#8
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,727
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Quote:
Originariamente inviata da Yesman
Il tuo esempio non mi torna molto Stone perchè altrimenti tutti i tedeschi andrebbero considerati come un popolo paranoico.
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Nell'esempio dell'attraversamento della strada, è da chiamarsi più prudenza che paranoia.
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L'avevo detto che che avrei iniziato con un esempio "neutro", evidentemente quello era TROPPO neutro
Proviamo con qualcos'altro: sono tutte fidanzate. È così irragionevole, per uno della mia età, presumere, fino a prova contraria, che qualunque mia coetanea sia sposata? In fin dei conti, attualmente, la maggior parte delle persone intorno ai 30 o è sposata o sta per sposarsi e la maggior parte di quelle intorno ai 25 è in cerca di un rapporto stabile o lo ha già. Aggiungete che la maggior parte delle sociofobiche/evitanti sono fidanzate e ditemi se è l'assunto iniziale è così paranoico.
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Ultima modifica di barclay; 21-11-2011 a 18:27.
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21-11-2011, 19:03
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#9
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da stone
L'avevo detto che che avrei iniziato con un esempio "neutro", evidentemente quello era TROPPO neutro
Proviamo con qualcos'altro: sono tutte fidanzate. È così irragionevole, per uno della mia età, presumere, fino a prova contraria, che qualunque mia coetanea sia sposata?
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Basterebbe sostituire a "tutte" "la maggior parte". Se invece si intende "tutte" nel senso letterale del termine, è un po' da paranoici, sì. Una tale generalizzazione non è dimostrabile.
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21-11-2011, 20:00
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#10
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Sotto una mattonella...
Messaggi: 3,522
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Facciamo "la quasi totalità" e siete contenti tutti e due
Stone io credo che, genericamente parlando, poi alla fine siamo noi stessi a continuare ad alimentare la nostra paranoia anche quando le condizioni iniziali hanno cessato di esistere.
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21-11-2011, 20:09
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#11
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,727
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Quote:
Originariamente inviata da Altamekz
Stone io credo che, genericamente parlando, poi alla fine siamo noi stessi a continuare ad alimentare la nostra paranoia anche quando le condizioni iniziali hanno cessato di esistere.
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In altri casi ti do ragione ma in questo no: non vado in giro a far sposare la gente per convalidare la mia teoria. Si può alimentare la propria paranoia laddove si può agire sulle circostanze.
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Ultima modifica di barclay; 21-11-2011 a 20:11.
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21-11-2011, 20:09
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#12
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Sotto una mattonella...
Messaggi: 3,522
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Quote:
Originariamente inviata da stone
In altri casi ti do ragione ma in questo no: non vado in giro a far sposare la gente per convalidare la mia convinzione.
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Certo che no, nell'ultimo esempio fatto da te non vale.
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21-11-2011, 23:25
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#13
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Intermedio
Qui dal: Dec 2010
Ubicazione: Non lo so più nemmeno io...
Messaggi: 143
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Quote:
Originariamente inviata da stone
Forse è meglio se faccio un esempio, scegliendo una delle paranoie più "neutre": se sono fermo davanti alle strisce pedonali, in attesa di attraversare una strada con due corsie a senso unico, e qualcuno si ferma per farmi passare (comportamento legale), mi assicuro sempre che le auto dietro a quella che s'è fermata non tentino di superarla (comportamento illegale). Ebbene, qualcuno potrebbe chiamarla prudenza qualcun'altro paranoia, perché presumo la malafede di quelli che stanno dietro la prima auto (del resto vedo che quasi tutti attraversano la strada senza preoccuparsene); il fatto è che l'unica volta che mi sono comportato in modo più fiducioso, ho rischiato d'essere investito. Questo ed altri eventi continuano a farmi riflettere
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Uhhh... a me è successo così (investita sulle strisce da un sorpassatore pirata).
A parte questo... io trovo le mie paranoie totalmente ingiustificate... e forse anche questa è già una paranoia...
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