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Vecchio 20-08-2014, 14:23   #1
Esperto
L'avatar di Supermanes
 

Un saluto a tutti gli utenti del forum, a tutte le persone che condividono questo luogo virtuale, a tutti noi che siamo sopravvissuti alle ingiustizie della vita e alle sofferenze e adesso cerchiamo di rimettere insieme i pezzi delle nostre anime distrutte.

Purtroppo come molti di voi anche io non ho una fidanzata, una compagna, una persona speciale con cui condividere spazi e momenti della mia vita. Qui sul forum a volte si tende a credere che questo sia un problema da niente, sembra quasi che prevalga su tutte le altre difficoltà, questo perché siamo esseri umani e abbiamo tutti il desiderio di essere amati. Per alcuni questo resta solo un desiderio. Non sto qui ad indagare sulle cause di questa situazione, le conosciamo tutti ormai e ne abbiamo parlato largamente tante volte. Per la maggioranza di noi ci sono ben poche speranze che questa situazione cambi, non voglio indorarvi la pillola, è più sano non alimentare simili aspettative per non restare delusi dai fatti. Se la vostra strategia è la speranza, potete anche non leggere il resto, come ha scritto un utente molto intelligente in un'altra discussione "una rassegnazione vale più di mille speranze" e personalmente sono d'accordo con lui.

Stavo pensando se fosse possibile trovare un modo per non stare male per questa condizione, per "accettare" la situazione con serenità e magari evitare anche l'inutile e deleterio confronto con le persone che invece questo problema non ce l'hanno. Siccome molti di voi vivono una situazione simile e alcuni anche da molto più tempo di me volevo sapere se avete dei consigli da elargire, partendo dalla vostra esperienza, per trovare un po' di pace nella condizione di solitudine. Leggerò con interesse qualsiasi consiglio sentiate di condividere, vi ringrazio.
Vecchio 20-08-2014, 14:41   #2
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Quello che posso dirti è che a volte anche in coppia ci si sente soli, credo che la solitudine per alcuni sia un sentimento parte integrante della personalità, non ci libera tanto facilmente di lei. Se hai la ragazza ti senti solo perchè lei ha più amici e affetti di te, e magari tu hai solo lei, perchè magari non vi capite alcune volte e sopraggiungono periodi di silenzio, di isolamento all'interno della coppia stessa, se non hai la ragazza ti senti solo perchè non hai la ragazza, ecc ecc.

Questo perchè di fondo c'è un'insicurezza, una voraggine che inghiotte ogni cosa bella e positiva che abbiamo. Una persona fidanzata ma che è molto insicura ti assicuro continua a sentirsi sola e incompresa, sopraggiungono altre insicurezze, come il lavoro, la paura di perdere il compagno, la paura che il compagno ci elemosini il suo amore, il fatto che il compagno sia più sereno e abbia una vita sociale più intensa, ecc ecc...
Bisogna abbattere prima di tutto l'insicurezza che ci fa pensare di non avere mai abbastanza e di non essere come gli altri.

Ultima modifica di Stefania90; 20-08-2014 a 14:44.
Vecchio 20-08-2014, 14:44   #3
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Direi che per sopportare meglio una condizioni di solitudine l' ideale è costruirsi un' esistenza che restituisca il più possibile delle soddisfazioni in altri ambiti, come quello lavorativo, quello delle passioni etc.
Il che poi potrebbe ( il condizionale è d' obbligo ) favorire anche qualche sviluppo a livello di relazioni sociali; ma questo è secondario, le attività non vanno assolutamente intraprese a questo scopo.
Vecchio 20-08-2014, 14:49   #4
Esperto
L'avatar di feaanor
 

Premetto che io ho un po' di speranza, legata più alla giovane età che altro, ce l'ho, tuttavia ho anche fatto i conti con l'ipotesi più pessimistica.
In quest'ultimo caso, tuttavia, ho trovato conforto nella religione, cui sono giunto in maniera del tutto esterna e indipendente al problema fs.
In sostanza, ritengo che se il mio destino è rimanere solo affettivamente parlando, ciò non significa che io sia solo negli altri campi dell'esistenza, pur essendo quello amoroso così importante. Lo accetto con serenità, pensando che ognuno abbia le sue qualità e che spetti solo a lui usarle, perseguirle in modo da realizzarsi interiormente, evitando per quanto si può le pressioni del contesto socio-culturale, che soprattutto oggi mettono l'amore, ma io penso sia più corretto dire il sesso, al centro di quasi tutto.
Vecchio 20-08-2014, 15:00   #5
Esperto
L'avatar di Warlordmaniac
 

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Originariamente inviata da Supermanes Visualizza il messaggio

Stavo pensando se fosse possibile trovare un modo per non stare male per questa condizione, per "accettare" la situazione con serenità e magari evitare anche l'inutile e deleterio confronto con le persone che invece questo problema non ce l'hanno. Siccome molti di voi vivono una situazione simile e alcuni anche da molto più tempo di me volevo sapere se avete dei consigli da elargire, partendo dalla vostra esperienza, per trovare un po' di pace nella condizione di solitudine. Leggerò con interesse qualsiasi consiglio sentiate di condividere, vi ringrazio.
No, non ho nessun consiglio da elargire. La singletude è il mio stato naturale e ho sempre visto il sesso pratico come qualcosa che se c'è è bene, altrimenti si tira avanti lo stesso. Per questo, mi rifiuto di vedere la mia incapacità di avere successo con l'altro sesso come un qualcosa che peggiora la mia vita. Casomai perdo l'occasione per migliorarla, ma non la peggioro.
Ragionando sul perché abbia sempre avuto questa posizione, ho pensato che sia dovuto alla mia introversione che mi impone, per mia natura, di non fare mai affidamento sulle reazioni altrui. Spiego meglio: io ho provato a vendere (e insegnare, che è lo stesso) e ho notato che tutti quelli che volevano insegnarmi a vendere differivano con il mio modo di pensare per il fatto che pensavano che c'era un legame diretto tra il mio comportamento e la reazione degli acquirenti. Io, per natura, non riesco a sentire questo legame da cui le rese di vendita dipendono da me; per me è ignobile e degradante vendere attraverso stratagemmi che vanno al di là dei contenuti e della vera utilità del prodotto; io non ci metto nulla di mio, è il prodotto che deve essere acquistato, non me.

Nella vita di relazione ragiono allo stesso modo: non posso pensare ad una vita dove io mi metta in gioco per vendere, quindi sedurre, di più. Non mi metto in gioco perché non lo vedo come un gioco, non è una cosa che può esprimersi a lunga scadenza.
Sento che affidarmi troppo ai risultati sessuali, significherebbe affidarmi troppo al giudizio degli altri, cosa che è troppo fuori dal mio controllo e quindi poco motivante.
Controllare l'altro è troppo difficile per me. Già spreco troppe energie per esprimere me stesso in maniera semplice, quindi l'influenza sull'altro la vedo come un livello troppo alto che a me non compete.
Vecchio 20-08-2014, 15:19   #6
Esperto
L'avatar di pokorny
 

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Originariamente inviata da Supermanes Visualizza il messaggio
[...] Stavo pensando se fosse possibile trovare un modo per non stare male per questa condizione, per "accettare" la situazione con serenità e magari evitare anche l'inutile e deleterio confronto con le persone che invece questo problema non ce l'hanno. Siccome molti di voi vivono una situazione simile e alcuni anche da molto più tempo di me volevo sapere se avete dei consigli da elargire, partendo dalla vostra esperienza, per trovare un po' di pace nella condizione di solitudine. Leggerò con interesse qualsiasi consiglio sentiate di condividere, vi ringrazio.
Consigli come sempre no... per me è una parola grossa che presuppone sempre avere avuto esperienza di prima mano delle cose su cui si va a consigliare. Posso invece dire una cosa ovvia che sta sotto gli occhi di tutti. Un tempo l'istituzione "famiglia" aveva una sorta di precedenza su molte problematiche. Oggi non è così. Ho un campione di una trentina tra matrimoni e convivenze, e direi che 4 su dieci sono saltate in malo modo (roba da essere contenti all'idea di tagliarsi il pisello) altre 3 reggono stancamente e con una sostanziale noia esistenziale che non mi porta a invidiare coppie così e tre reggono abbastanza bene sul piano affettivo ma a costi molto alti visto il momento storico in cui viviamo (ovvero spese e stress molto alti).

Forse sembrerà un discorso non bello, quello di "consolarsi" con i dispiaceri altrui. Mi è impossibile resistere a questo istinto ma se guardo altrettanto sinceramente in me stesso, un buon 70% di fondo razionale e obiettivo ci sta tutto: in sintesi, viviamo in tempi in cui le esigenze del singolo sono così alte e la vita è così difficile che un rapporto di coppia stabile, sensato e duraturo è una cosa abbastanza rara. A quel punto mi dico che la probabilità che potesse accadere a me era altrettanto bassa e un po' questo pensiero allevia il mio dispiacere. Sarebbe stato diverso vedere TUTTI felici tranne me stesso. Forse sarà meschino pensarlo, ma preferisco ammettere i miei pensieri negativi piuttosto che ammantarli di una falsa morale.
Vecchio 20-08-2014, 15:32   #7
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Originariamente inviata da Franz86 Visualizza il messaggio
Direi che per sopportare meglio una condizioni di solitudine l' ideale è costruirsi un' esistenza che restituisca il più possibile delle soddisfazioni in altri ambiti, come quello lavorativo, quello delle passioni etc.
Quoto e aggiungo le amicizie (quanto poi queste possano permanere quando gli amici si fidanzano/sposano non so, ma meglio mettersi nelle condizioni per averle, e poi qualcuno rimarrà single o comunque non avrà storie durature).


Secondo me è sbagliato fare troppo affidamento sulle relazioni amorose, queste spesso finiscono e ci si sente ancora peggio e più soli di prima.

Comunque certo è brutto non avere mai sperimentato la vita a due, ma ho sentito parecchi a cui è capitato per la prima volta anche in là negli anni, per cui non credo ci siano particolari motivi per cui non dovrebbe capitarti se lo vuoi, poi non so.

Ultima modifica di cancellato2824; 21-08-2014 a 12:54.
Vecchio 20-08-2014, 16:31   #8
Esperto
L'avatar di Boston
 

Eh, bella domanda... mi accodo alla lista di quelli che avrebbero bisogno di una risposta.

Anche per me, purtroppo, vale il fatto di non aver nemmeno provato una vera relazione seria e lunga. Si, ho avuto un paio di inizi di storie, troncati quasi subito per divergenza di esigenze.
Per cui non sono nemmeno in grado di dire quali siano i pro e i contro dell'avere una relazione.

Sicuramente, come già suggerito da molti, la "singletudine" può essere vista come opportunità per alimentare i propri interessi, con corsi e attività specifiche. Però, chiaramente, più che un rimedio questo è un diversivo...

Quando si pensa al futuro o a determinate esperienze che è bello condividere (viaggi, festività, cene, ...), lo spettro della solitudine fa piuttosto paura. Avere un buon giro di amicizie (purtroppo personalmente ho anche il problema di trovare amici con interessi simili ai miei) può in parte sopperire a questo timore, però con il passare degli anni si fa presto a perdersi.

Io ho 27 anni e i miei pochi amici si stanno tutti sistemando o, comunque, sono fidanzati da parecchio tempo... Giustamente, essendosi costruiti un buon equilibrio di coppia, tutte le esperienze le vivono e condividono in due.
Ma anche se guardo alla società che mi circonda, faccio davvero fatica a vedere gente tra i 25 e i 30 anni non fidanzata. Forse vivo nel posto sbagliato (probabilmente in città sarebbe diverso) o forse ho una vista "selettiva" in questo senso...
Vecchio 20-08-2014, 16:33   #9
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Originariamente inviata da ila82 Visualizza il messaggio
ho sentito parecchi a cui è capitato per la prima volta anche in là negli anni, per cui non credo ci siano particolari motivi per cui non dovrebbe capitarti se lo vuoi, poi non so.
Ecco, quoto questo per avvalorare la tesi che è assurdo ritenere di non avere opportunità di relazione.
Chi lo fa, soprattutto under 30, si rende artefice parziale del suo insuccesso.
Anziché rassegnarvi e vivere con drammaticità il futuro perché non vivere il presente serenamente e rapportandosi con gli altri senza impegno?

Personalmente i momenti di singletudine (anche 6 anni di fila) sono quasi sempre stati dovuti a me: non ci provavo, non creavo occasioni di conoscenza, alimentavo i falsi luoghi comuni su esteriorità e cercavo persone incompatibili con me.
Col senno di oggi, mi sono negato anni di sesso e relazioni per stupidità mia e, molti interventi che leggo qui, sono fotocopia di pensieri che appartenevano al mio passato.
Da qui il mio sostenere con ostinazione che non è così difficile avere la ragazza (cit.)

Sono breve perché uso Tapatalk e uno smartphone
Vecchio 20-08-2014, 16:40   #10
Esperto
L'avatar di Warlordmaniac
 

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Originariamente inviata da liuk76 Visualizza il messaggio
Personalmente i momenti di singletudine (anche 6 anni di fila) sono quasi sempre stati dovuti a me: non ci provavo, non creavo occasioni di conoscenza, alimentavo i falsi luoghi comuni su esteriorità e cercavo persone incompatibili con me.
Col senno di oggi, mi sono negato anni di sesso e relazioni per stupidità mia e, molti interventi che leggo qui, sono fotocopia di pensieri che appartenevano al mio passato.
Da qui il mio sostenere con ostinazione che non è così difficile avere la ragazza (cit.)
La mia sensazione è che sono tutte incompatibili con me.
Vecchio 20-08-2014, 17:09   #11
Esperto
L'avatar di AloneInTheDARK
 

Io di occasioni ne ho avute, ma si sono presentate quando ero bello incasinato.
Ora è l'opposto ed incontro una duplice difficoltà.
Me stesso, non riesco a superare alcuni blocchi nel relazionarmi con le persone, resto chiuso al primo approccio, anzi prima del primo approccio, non do possibilità di avvicinamento.

semplice costatazione che la maggior parte delle mie coetanee sono ormai sposate con figli o divorziate con figli. Molte delle singol sembrano più che sgallettate, hanno vissuto una vita strapiena. Con queste meglio non provarci e mantenere una dignitosa distanza. Ci sono anche ragazze ancora singol 30+ che non smebrano appena uscite dalla discoteca, ma sono rare...

Cmq non mi rassegno anche se sono costretto a posticipare "ancora" questo aspetto della vita. Mi focalizzo sulla ricerca di un lavoro stabile, se non trovo una donna con cui vivere... almeno me la volgio spassare con il surplus di soldi che ne deriva :P

Ultima modifica di AloneInTheDARK; 20-08-2014 a 17:17.
Vecchio 20-08-2014, 20:10   #12
Esperto
L'avatar di Keith
 

Non vorrei deluderti, ma credo che il problema non sia di facile risoluzione

Continuare a sperare e a combattere potrebbe portare a dei traguardi, ma non è detto
Rassegnarsi alla solitudine va bene solo se lo si vuole veramente, allora in quel caso la solitudine sarebbe una condizione normale, altrimenti è solo una costrizione
I consigli poi alla fine sono sempre quelli, cercare di coltivare se stessi, stare bene con se stessi, lasciando aperta la porta del cuore.. frase da baci perugina.. mmh.. diciamo lasciare aperte le porte (della percezione?), non crearsi barriere insormontabili.. boh, non ho altre banalità da aggiungere
ah si, diciamo che evitare anche l'inutile e deleterio confronto con le persone che invece questo problema non ce l'hanno è buona cosa, il confronto è il male

Ultima modifica di Keith; 20-08-2014 a 22:38.
Vecchio 20-08-2014, 20:54   #13
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Originariamente inviata da Supermanes Visualizza il messaggio
Grazie Franz, il tuo mi sembra un ottimo consiglio, anche se trovare un lavoro è un'impresa, però è giusto coltivare le passioni e fare tutto il possibile per utilizzare al meglio il tempo che ci è concesso.
Giusto, il principio è: sempre fare tutto il possibile.
Ciò che bisogna evitare è che l' intera vita diventi un disastro complessivo: se sotto l' aspetto sentimentale la propria esistenza rischia di risultare fallimentare, per rimanere a galla bisogna cercare di compensare in altri ambiti.
Quote:
Originariamente inviata da Bostonian Visualizza il messaggio
Sicuramente, come già suggerito da molti, la "singletudine" può essere vista come opportunità per alimentare i propri interessi, con corsi e attività specifiche. Però, chiaramente, più che un rimedio questo è un diversivo...
Non direi, non si tratta di un "diversivo".
Coltivare la propria vita privata è un qualcosa che andrebbe fatto in ogni caso, anche se "accoppiati", pena il rischio di riversare in maniera morbosa energie ed aspettative nella relazione con il partner.
Quote:
Originariamente inviata da ila82 Visualizza il messaggio
Quoto e aggiungo le amicizie (quanto poi queste possano permanere quando gli amici si fidanzano/sposano non so, ma meglio mettersi nelle condizioni per averle, e poi qualcuno rimarrà single o comunque non avrà storie durature).
Hai ragione, i rapporti umani significativi non sono certo soltanto le relazioni sentimentali.

Il fatto che a me non sia neanche venuto in mente di parlare di amicizia invece è sintomatico ...
Vecchio 20-08-2014, 21:04   #14
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Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
evitare anche l'inutile e deleterio confronto con le persone che invece questo problema non ce l'hanno è buona cosa, il confronto è il male
Confronto in termini di vita o a livello di discussione sull'argomento?
Nel primo caso condivido, nel secondo invece è ancora più deleterio perché si consolidano certe convinzioni e ci si ghettizza.
Poi, un errore che vedo in molti ambiti è quello, se si sta male o si ha un disagio, di volere solo conforto e parole rinfrancanti.
Spesso i problemi si risolvono con terapie d'urto fatte di forti contrasti e calci anche se, nel mentre, amplificano la sofferenza.



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Vecchio 20-08-2014, 21:12   #15
Esperto
L'avatar di Keith
 

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Originariamente inviata da liuk76 Visualizza il messaggio
Confronto in termini di vita o a livello di discussione sull'argomento?
confronto in termini di vita, certo
paragonarci agli altri non è la strada giusta, molti di noi sono portati a vedere con occhi distorti le vite degli altri, pensando che essi siano sempre più felici di noi, magari è vero, o magari camuffano bene

Quote:
Originariamente inviata da liuk76 Visualizza il messaggio
Spesso i problemi si risolvono con terapie d'urto fatte di forti contrasti e calci
mica siamo cani che dobbiamo essere bastonati
dipende, con alcune persone potrebbe funzionare, con altre, la maggioranza, no.
Non sono d'accordo sul dare pacche sulle spalle o piangere insieme, ma neanche aggredire la gente. Un dialogo costruttivo e il proporre soluzioni ritengo sia la strada giusta
Vecchio 20-08-2014, 22:01   #16
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So già che quello che sto per scrivere è in completa contro tendenza sul forum, ma a parer mio la cosa che rende peggiore la vita da single (e non solo) sono pornografia, autoerotismo e sesso occasionale (a pagamento e non) perché portano i pensieri sempre in quel "posto" e lasciano l'amaro di un desiderio che non si sazia mai. La pornografia inoltre rende dipendenti, isola, abbassa l'autostima e l'umore e inibisce una sessualità sana in una relazione appagante. La castità ha il suo perché provare per credere.
Per il resto direi: dedicarsi a tutto quello che piace e fa star bene; fare sport che aiuta a scaricare la tensione e alza il tono dell'umore; viaggiare da soli, programmare anche delle gite in giornata in cui si va a vedere una città d'arte, un'evento, ecc...; frequentare qualche associazione di simili, io per dire frequento gruppi di auto aiuto o faccio un po' di volontariato; per chi crede pregare per chi non crede fare meditazione.

Molte cose sono le stesse che ho scritto anche in un altro post, comunque per ora non mi viene in mente alro
Vecchio 20-08-2014, 22:07   #17
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Originariamente inviata da Ambivalente Visualizza il messaggio
a parer mio la cosa che rende peggiore la vita da single (e non solo) sono pornografia, autoerotismo e sesso occasionale (a pagamento e non) perché portano i pensieri sempre in quel "posto" e lasciano l'amaro di un desiderio che non si sazia mai.
Ma perché bisogna sempre vedere il sesso come il male?
Si può benissimo viverlo estemporaneo da single senza frustrarsi.
Poi mi fa sorridere accostare la pornografia ad una dipendenza: mi sembrano le panzane americane degli anni 50 sui danni del porno

Tutto sta alla persona, non ai comportamenti.

Sono breve perché uso Tapatalk e uno smartphone
Vecchio 20-08-2014, 22:13   #18
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Quote:
Originariamente inviata da liuk76 Visualizza il messaggio
Ma perché bisogna sempre vedere il sesso come il male...
Le cose che ho scritto le ho provate sulla mia persona e ti garantisco che non ho avuto una vita frustrata in quel senso...

P.s. oltre a questo non mai detto che il sesso è il male, parole che sono uscite dalla tua bocca non dalla mia.
Il sesso vissuto in maniera disordinata è il male come è il male vivere in maniera disordinata tutte le cose.

Ultima modifica di cancellato13317; 20-08-2014 a 22:15.
Vecchio 20-08-2014, 22:29   #19
Esperto
L'avatar di Boston
 

Quote:
Originariamente inviata da Franz86 Visualizza il messaggio

Non direi, non si tratta di un "diversivo".
Coltivare la propria vita privata è un qualcosa che andrebbe fatto in ogni caso, anche se "accoppiati", pena il rischio di riversare in maniera morbosa energie ed aspettative nella relazione con il partner.
Si, sicuramente hai ragione. Guai ad annullarsi quando si è in coppia.
In effetti avrei dovuto esprimere meglio ciò che intendevo dire. Ovvero che se il problema è la solitudine, il fatto di coltivare i propri interessi è sicuramente d'aiuto, ma magari non risolutivo... Quando si distoglie l'attenzione dalle proprie attività, il pensiero di non aver qualcuno accanto torna prepotentemente.
Certo, si può stare bene anche da soli... io ho un buon lavoro, sono impegnato nel volontariato, sto studiando una lingua straniera... probabilmente non avrei nemmeno molto tempo per altro. Ma quel pensiero c'è...
Vecchio 20-08-2014, 22:40   #20
Avanzato
L'avatar di Ashe
 

A me non pare che tu senta il bisogno di una fidanzata generica, ma della ragazza giusta con cui stare. E consolati pensando che un sacco di persone vivono e muoiono senza trovarla, anche se magari passano attraverso numerose relazioni.
Dico qualcosa di estremamente banale, ma della semplice compagnia di un'altra persona non ce ne si fa niente. Ti immagini stare con una ragazza e litigarci tutto il giorno per cose sceme, tipo "perchè ci hai messo così tanto a rispondere???"
Oppure immagina che lei ogni sera si piazzi a casa tua e pretenda di guardare "le pagine della nostra vita" per la centesima volta di fila...
Immagina stare con una ragazza con cui non riesci ad avere una sola conversazione interessante. Oppure proprio non riuscite a capirvi, tu ci stai male peggio di quando stavi da solo, non puoi fidarti di lei ma neppure sei capace di lasciarla.
E non voglio dire che il problema della "persona giusta" sia una cosa da niente, anzi tutt'altro. Però risolverlo non significa riuscire a tenere in piedi una relazione più o meno stabile con qualcuno, molte persone stanno insieme per reciproca sopportazione o per paura di restare soli. Quindi insomma, non restarci troppo male quando vedi altre persone insieme.
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