Salve gente,
cercherò di essere breve e concisa sperando di non tediarvi.
Come ho già scritto nella mia presentazione soffro di depressione da quando avevo 18 anni (ora ne ho 23). Il mio percorso all'inizio è stato abbastanza travagliato, ho cambiato diversi psicologi e diverse cure con stati d'umore continuamente in bilico. Da circa 4 anni però, grazie a uno psichiatra-psicoterapeuta che mi ha prescritto un antidepressivo ( Entact 20 mg) e con il quale ho fatto psicoterapia, ho trovato una relativa stabilità. Naturalmente i risultati non sono stati immediati ma con il tempo ho ricominciato a vivere e a fare tutte quelle piccole cose che per noi depressi sono macigni. Anche il mio terapeuta mi ha trovata migliorata e con il tempo abbiamo ridotto gli incontri (il farmaco purtroppo non è stato sospeso) fino a vederci sporadicamente ogni paio di mesi. Nonostante questi miglioramenti però sentivo che c'era in me sempre un "malessere di sottofondo" e mi mancava parlare con qualcuno che capisse quello che succedeva nella mia mente, per questo quando mio padre mi ha proposto di incontrare una sua cliente psicologa non mi sono tirata indietro, visto che ormai le visite con il mio vecchio terapeuta erano sporadiche a abbastanza formali. La psicologa mi ha fatto subito una buona impressione, si è dimostrata interessata a me nel vero senso della parola e abbiamo iniziato una terapia cognitivo-comportamentale fatta di test, visualizzazioni, consegne domestiche ecc., tutte cose che con il mio vecchio terapeuta non avevo mai fatto. Tuttavia, da luglio scorso dopo essermi laureata alla triennale, credo di essere peggiorata dal punto di vista dell'umore nonostante la psicoterapia con la dottoressa continuasse e lei mi vedesse anche migliorata e nonostante continuassi a prendere sempre lo stesso farmaco alla stessa dose. Tirando un resoconto di questi "mesi grigi" ho cercato di mettere a fuoco i motivi per cui il mio umore fosse peggiorato e sono arrivata alla conclusione che il mio malumore e la mia insoddisfazione sia dovuta ai seguenti fattori: una scelta universitaria di ripiego e non soddisfacente, purtroppo infatti mi sono vista costretta a scegliere una laurea magistrale non completamente di mio gradimento perché quella che avrei voluto fare non c'è nella mia città e per problemi economici non mi sono potuta spostare; i problemi economici suddetti, che purtroppo credo che in questo periodo di crisi siano comuni un po' a tutti; conflitti familiari continui e irrisolti, i miei genitori, infatti, non vanno d'accordo da tempo, mia madre ha più volte manifestato la volontà di separarsi da mio padre, il quale è ricaduto nel vizio del gioco dopo diversi anni che ne era uscito, per di più è come se fossi figlia unica perchè i miei 2 fratelli sono molto più grandi di me e hanno intrapreso strade autonome; infine non riesco a trovare sollievo e piacere neanche nei pochi amici che avevo, con loro non ho neanche il coraggio di parlare dei miei problemi familiari e della mia depressione. Di fronte a questo quadro confuso e desolante mi sento disorientata e impotente, cerco di affrontare i momenti no facendomi forza e reagendo... questo fino a domenica scorsa quando sono ricomparsi i sintomi spiacevoli anzi insopportabili che non provavo da tempo: ansia, inquietudine, nervosismo, angoscia, sensi di colpa, frustrazione, il tutto collegato da un bel pianto ininterrotto. Penso che il fattore scatenante sia dovuto dal fatto che ho sospeso l'entact da 10 giorni (non per mia volontà ma per motivi contingenti) anche se non so esattamente quale siano gli effetti provocati dalla sospensione di questo farmaco. Inutile dire che ho paura che si tratti di una ricaduta, sono spaventata anche perchè non riesco a fermare le lacrime che scendono da sole, la notte non dormo, mi alzo e vago per la casa, anzi la scorsa notte mi sono messa a studiare...già perchè fra pochi giorni avrei anche un esame. Se c'è qualcuno che si riconosce nella mia storia e magari sa qualcosa in più sulla sospensione dell'entact non posso che sentirmi MENO SOLA E INCOMPRESA
E con questo con concludo anche perchè mi rendo conto di essere stata tutt'altro che breve e concisa
Buona serata