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Vecchio 07-07-2018, 00:18   #41
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L'avatar di Dave64_128
 

Penso che come ricostruzione sia plausibile.
Anche se poi non si spiegano i dispositivi sottocutanei che a quanto pare sono stati inseriti a molti di questi supposti addotti. C'è un medico che si è specializzato nell'asportare esclusivamente questi dispositivi.

Anche lì, quando vai ad approfondire, trovi un mondo.
Da Malanga a Biglino, da Zecharia Sitchin alle ipotetiche adduzioni di intere famiglie. Ci sono "contattisti" ovunque, come si fa a sapere che cosa sia vero e cosa no ? Di certezze non ne abbiamo di certo e, per come la vedo, uno ad esempio come Neale Donald Walsch (che ha fatto un botto di soldi coi 3 Bestseller "Conversazioni con Dio") come facciamo a credere che quei libri non siano davvero il frutto di una conversazione avuta con un interlocutore che si spacciava veramente per Dio ?

Ma il punto non è nemmeno la fonte, è quello che in quei libri si dice.

Quell'opera è davvero potente, ha sconvolto non solo me, ma anche molte persone con le quali l'ho condivisa. Tra queste anche dei medici. Che ne sappiamo noi che quell'opera non sia stata scritta veramente sotto dettatura, o che non sia davvero un'opera ispirata ?

È presuntuoso negare aprioristicamente il percorso di una persona, e lo è altrettanto credere ciecamente ad ogni cosa che sentiamo.

Ma il discrimine non sono mai solo i soldi, se pensi a Brian Weiss, che si è messo a scrivere anche lui un Bestseller dietro l'altro praticando l'ipnosi regressiva e trascrivendo le registrazioni di quello che secondo lui I Maestri gli comunicavano attraverso i suoi pazienti e che si trovò a percorrere quella strada quasi per caso.

Dirigeva un ospedale psichiatrico, era laureato a Yale ed era pure ateo. Non era già forse un professionista affermato ? Non aveva forse tutto da perdere parlando di altre vite e di contratti karmici ?

Quando penso ad una persona che dedica la propria vita (come anche Zecharia Sitchin) a qualcosa in cui crede, qualcosa che probabilmente (perchè no ? Che ne sappiamo noi, in fondo ?), sono le risposte che quella persona si è data e che pensa di aver trovato e che sente probabilmente l'urgenza di condividere col mondo intero. In fondo, quanto ne sappiamo circa le vere intenzioni che hanno mosso queste persone per essere state disposte a dedicare anni o la propria intera esistenza, a progetti tanto rischiosi ? E senza essere state costrette da nessuno a farlo ? È evidente che per queste persone improvvisamente qualcosa è diventato più importante di tutto il resto.

Questo mi pare evidente

Io non me la sento di dire che una grande quantità di denaro che una persona guadagna attraverso un'attività apparentemente strana o inconsueta, siano la dimostrazione incontrovertibile che quella persona è in malafede o un "ciarlatano".

Molte persone avevano tutto da perdere nel momento in cui si sono cimentate in attività nuove.
Chi ci garantisce che non fossero davvero mosse da qualcosa di più appagante e totalizzante di una semplice, anonima carriera accademica del cazzo ?

Quando una persona dedica l'intera esistenza a qualcosa, e soprattutto quando ha tutto da perdere nel momento in cui intraprende quel percorso, io parto sempre dall'assunto che quella persona sia in buona fede fino a prova contraria.

Se leggi Autobiografia di uno Yogi di Paramahansa Yogananda, ci sono delle storie che sembra un racconto di fantasia, neanche in un fumetto di Dylan Dog trovi situazioni altrettanto apparentemente assurde.

Ma in fondo noi che cosa ne sappiamo se davvero a cavallo tra l'800 e il 900 l'India non fosse un luogo in cui davvero accadevano queste cose ?

Lo Swami delle tigri che lottava con le tigri a mani nude, o quell'altro che si sdoppiava, addirittura sembra che lo stesso Yogananda riuscisse a chiamare a sè gli aquiloni dei bambini che giocavano per mezzo dell'illuminzazione raggiunta attraverso la meditazione.
Riusciva a farlo a comando, quando la sorella gli chiedeva una dimostrazione pratica di quel che lui affermava.

Cosa ne sappiamo noi in fin dei conti ?
Una cosa è certa, ne sappiamo sempre di meno, deleghiamo tutto alla cosiddetta scienza e siamo stati educati a non domandarci più nulla.
Figurarsi il significato della vita, ci interessa probabilmente di più la partita di calcio che domandarci cosa siamo venuti a fare al mondo, al di là del fatto di dover lavorare come schiavi 5 giorni su 7 la settimana solo per pagare delle bollette e combattendo quotidianamente per riuscire a mala pena a sopravvivere .

Credo che le condizioni di buona parte del mondo, modello occidentale compreso, ci impongano di chiederci proprio questo; se valga la pena doverci accontentare sì e no di sopravvivere (non certo di vivere), senza nemmeno il tempo a disposizione per interrogarci su questioni energeticamente troppo dispendiose.

Ultima modifica di Dave64_128; 07-07-2018 a 06:17.
Vecchio 07-07-2018, 14:50   #42
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Ma alla fine la filosofia esiste ancora, anche se qualcuno vorrebbe farla fuori. Certe questioni son rimaste aperte in ambito filosofico (quella dell'esistenza e definizione di Dio ad esempio), sono diversi scienziati che le ritengono definivamente chiuse.
Che poi alla fine gli scienziati stessi mica son tutti d'accordo su tutto.
Diversi scienziati si son comportati più da filosofi che da scienziati quando si sono posti certi interrogativi.
Relativamente alla storia dell'esistenza dell'uomo nero tramite queste prove io personalmente sono un po' scettico... Spiego perché.
A me è capitato da bambino di vedere figure del genere (ricordo proprio una col cappello una volta), però poi siccome ero pauroso e non mi paralizzavo veramente (al più oscillavo tra la paura di muovermi e quella di non far nulla), alla fine accendevo sempre la luce, e così mi accorgevo con la luce che erano solo degli oggetti che messi insieme formavano sagome interpretabili al buio come persone.
Poi insomma ci sono dei temi ricorrenti (già è stato detto) e perciò il fatto che siano diffuse certe esperienze non lo trovo un dato tanto rilevante. Ad esempio l'ossessione di esser spiati da qualcuno e l'idea che ci siano microspie o telecamere in casa è un'idea piuttosto ricorrente (una persona vicina a me si è ammalata ed ha iniziato ad avere queste idee qua che per lei sono esperienze reali) ora però in base a questo mica si può concludere che si ha a che fare con spie e telecamere reali in tutti i casi?
Anche l'ideazione relativa agli ufo è un tema ricorrente, si possono spiegare questi fenomeni anche in questi altri modi qua.
Le paralisi invece probabilmente dipendono da qualcosa di neurologico, forse son stati intermedi tra il sonno e la veglia, gli occhi sono attivi ma il resto forse rimane addormentato. Questa cosa qua la trovo interessante, mi sembra di aver letto che alcune persone sotto anestesia (quella generale, non locale) si trovavano in uno stato analogo, non riuscivano a muoversi ma riuscivano a sentire quel che dicevano i medici.
Sarebbe davvero interessante comprendere bene questo meccanismo e provare a riprodurlo in modo controllato (se non è stato già fatto), è una specie di anestesia generale e non locale che però addormenta solo certe funzioni coscienti, la volontà ecc. ecc.
A me non è mai capitato, anzi io pure quando dormivo me ne andavo in giro , ero sonnambulo, poi la cosa è sparita... Almeno credo.
Sulla questione fantasmi, spiriti ed entità di varia natura son possibilista anche io, non è che direttamente a monte non ci credo, non lo so, semplicemente però non credo subito a madonne che piangono e via dicendo prendendo tutta questa roba qua come prove.

Ultima modifica di XL; 07-07-2018 a 15:19.
Vecchio 08-07-2018, 21:53   #43
Avanzato
L'avatar di Dave64_128
 

Quello che importa, credo, è il pensiero filosofico, che consiste direi sostanzialmente nel saper unire i puntini.

Come fanno i bambini che, non conoscendo ancora il mondo, devono decodificarlo.
I bambini fanno domande estremamente filosofiche.

Il filosofo non si specializza nell'approfondimento di una qualche disciplina.

Non è deontologicamente intrappolato nel proprio ruolo come lo è l'uomo di scienza (il quale finisce per non vedere che quella piccola parte su cui si concentra il proprio lavoro, perdendo di vista tutto il resto).

Il filosofo costruisce la propria visione d'insieme da un punto di osservazione più alto, si chiede il perchè delle cose e ricorre alle varie discipline per sviluppare la propria visione d'insieme.

E tutti noi siamo filosofi, a modo nostro, nel momento in cui non diamo per scontato il mistero della vita e fino a che siamo in grado, grazie alla nostra umanità, di gettare un po' di luce indagando onestamente per scoprire non solo il significato della nostra esistenza, ma i valori supremi che sono Verità, Bene, Bellezza e Civiltà.

È impossibile per uno scienziato (che rimane obbligatoriamente immerso dentro a quel campo d'indagine) sviluppare una visione d'insieme, quindi un pensiero filosofico

Ultima modifica di Dave64_128; 08-07-2018 a 22:22.
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