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14-01-2024, 20:13
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#21
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Esperto
Qui dal: Feb 2022
Ubicazione: Tomobiki
Messaggi: 1,012
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Secondo me bisogna sforzarsi di capire che con la nostra patologia, la fobia sociale, tendiamo sempre a sottostimare le nostre capacità. Siamo sempre concentrati sulla validazione sociale in maniera malata.
Bisognerebbe affrontare le situazioni non sempre come minacce, ma come possibile occasione di qualcosa di positivo. Anche a pensarci razionalmente, come si può pensare di prevedere il futuro con (negativa) certezza?
Molliamo un po' l'idea di poter avere la capacità di poter controllare tutto, perché questa capacità non ce l'avrà mai nessuno.
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14-01-2024, 20:34
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#22
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Banned
Qui dal: Dec 2023
Ubicazione: Medellìn
Messaggi: 1,133
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Quote:
Originariamente inviata da Levin
Secondo me bisogna sforzarsi di capire che con la nostra patologia, la fobia sociale, tendiamo sempre a sottostimare le nostre capacità. Siamo sempre concentrati sulla validazione sociale in maniera malata.
Bisognerebbe affrontare le situazioni non sempre come minacce, ma come possibile occasione di qualcosa di positivo. Anche a pensarci razionalmente, come si può pensare di prevedere il futuro con (negativa) certezza?
Molliamo un po' l'idea di poter avere la capacità di poter controllare tutto, perché questa capacità non ce l'avrà mai nessuno.
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questo è vero al 100%, hai beccato una delle credenze disfunzionali più forti. La cosa che mi rattrista è che io a livello logico-razionale so esattamente i bias principali e le credenze irrazionali che generano i miei disturbi ansiosi. Riconosco profondamente che il mio malessere è esclusivamente conseguenza del significato che IO assegno alla realtà, è una cosa tutta mia. Ma se con la testa ce l'ho al 100%, trasporre questa comprensione al cuore e allo stomaco è raro. Sembra una magia, sembra un maleficio, il centro mentale dentro di me sa cose che il centro fisico e quello emotivo non comprendono, macchè non riescono nemmeno a vedere. E' come essere tanti in uno, e di questi tanti un pò ci vedono e un pò sono ciechi. E inoltre sono tutti muti che non riescono a spiegarsi le cose.
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14-01-2024, 22:55
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#23
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Guest
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Si Maffo ... Ma il punto che più volte ho scritto è un altro.
Sono certamente d'accordo - e me ne accorgo con la mia stessa esperienza - che siamo più in gamba di quello che pensiamo, e possiamo affrontare e tollerare più problemi di quanto non pensassimo, ma il fatto è la scorta, la scia, il codazzo di dolore che ogni superamento porta.
E' il discorso della salita, di cui parlavo qualche giorno fa: i tuoi muscoli delle gambe possono anche essersi fortificati a forza di fare salite, ma l'ennesima salita non diventa né una discesa né una pianura ... E' sempre salita. E stanca.
Poi, per quanto mi riguarda, la comparsa di un linguaggio psicosomatico (mal di schiena, urgenza nell'urinare, ad esempio) mi fa pensare che la mia mente sta cominciando a rompersi i coglioni per il fatto che io non la ascolto.
Sai cosa dovrei fare io per ascoltarla veramente, per esaudire i suoi desideri e forse vedere finalmente ridursi il livello di ansia e di espressione psicosomatica? Mollare il lavoro, che mi rende infelice per cinque giorni. Mollare la città, che mi rende infelice sempre e da sempre, visto che io a Roma non mi sono mai sentito a casa mia pure se ci sono nato, di questi tempi poi ti lascio immaginare, devi stare attento a tutto appena esci di casa, e infine immergermi nella natura rigogliosa di quei posti un pò remoti e non troppo di passaggio, non dico per fare l'eremita, ma per vivere di poco e con un certo orto.
E' possibile? Non lo so, contando che io non sono un ragazzino ma una persona di mezza età per quanto giovanile (sempre meno comunque, la sofferenza emotiva mi sta invecchiando). Resta il fatto che la prigione attuale (o ruota del criceto che dir si voglia) più il logoramento passato creano una combo che è essa stessa una fonte di sofferenza.
Estraneo
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15-01-2024, 00:33
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#24
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
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Quote:
Originariamente inviata da Pablo Escoalbar
E' possibile che ci sia una terza soluzione, che sia una sintesi tra sì e no. Anzi probabilmente, se esiste, è quella migliore. Spesso funziona così in questo universo, oltre alla forza attiva e a quella passiva c'è una forza neutralizzante che implica e supera le altre due. Un milione di euro e gioia eterna a chi la trova
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Ma comunque non è una terza via, una terza via vera è una che le nega completamente entrambe. Non è che alternando esposizione con costo a non esposizione senza risultato, risolvi la cosa. Il costo elevato per ottenere quel che vuoi continuerai a subirlo e il non avere quel che vuoi se non subisci il costo, lo stesso.
La terza soluzione vera sarebbe un abbattimento reale del costo, ma è una cosa che salta fuori del problema e modifica il contesto in cui sei incastrato.
Se un alimento costa troppo non è che risolvi il problema comprandolo poche volte, la frustrazione resta lo stesso se non puoi averlo a buon mercato abbastanza spesso. Se spendi di meno meno volte lo avrai, è la stessa cosa.
Se spendi 0, ottieni 0, se spendi poco ottieni troppo poco, se spendi molto non ottieni abbastanza.
In qualsiasi modo distribuisci la spesa alternado come ti pare le cose rimane uguale tutto questo.
Il costo è sempre proporzionale allo stesso modo a quello che ottieni anche alternando spesa a risparmio.
La via di mezzo in questo caso non risolve affatto il problema o il malcontento relativo al costo elevato in relazione a quel che ottieni, resta inalterata questa cosa.
Solo una sorta di intervento esterno sul mercato potrebbe in linea di principio modificare le cose. Se uno pensa di poterle risolvere dall'interno alternando spesa a risparmio secondo me non ha afferrato bene le cose, a meno che spendendo di meno non si ottiene di più proporzionalmente, ma a me pare non sia così.
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Ultima modifica di XL; 15-01-2024 a 01:01.
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15-01-2024, 09:49
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#25
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Banned
Qui dal: Dec 2023
Ubicazione: Medellìn
Messaggi: 1,133
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Quote:
Originariamente inviata da XL
Ma comunque non è una terza via, una terza via vera è una che le nega completamente entrambe. Non è che alternando esposizione con costo a non esposizione senza risultato, risolvi la cosa. Il costo elevato per ottenere quel che vuoi continuerai a subirlo e il non avere quel che vuoi se non subisci il costo, lo stesso.
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La sintesi non è un'alternanza tra tesi e antitesi, ma il passaggio ad un altro livello da quello della lotta tra affermazione e negazione. Un clic che cambia tutte le carte in tavola. Di sicuro non l'alternanza tra esposizione e non esposizione, quella la facciamo tutti, da anni, e le cose sono come sono. Io parlo di un clic della mente, dell'anima, o di quello che vuoi tu, che dissolve questa stupida visione del mondo (perchè in fondo la nostra è una visione veramente stupida del mondo) e porta qualcosa di nuovo.
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