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Originariamente inviata da lauretum
Continua a sfuggirmi la logica per cui una persona abbia il diritto dipare un'altra, e per cui se si senta infastidita il problema sia suo
Forse trovi gradevole essere soffocato, e proietti questo piacere sugli altri?
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Forse ti sei perso il mio intervento precedente o forse la parola ciclicamente, visto che è un termine generico può creare confusione.
Io non penso che una persona abbia il diritto di assillare l'altra, tutt'altro.
Innanzitutto faccio un distinguo tra chi ha risposto "assolutamente no; giammai; non ci penso proprio" e chi è stato possibilista dicendo "non mi sento pronto/a, vedremo; magari in futuro, in questo periodo sono un pò triste e non mi va molto di uscire".
Nel primo caso ciclicamente può essere dopo tre mesi e se mi dice ancora no dopo altri 5/6 mesi. Risultato? 3 inviti l'anno. Se una persona si senta infastidita per tre inviti l'anno, ribadisco, il problema è il suo anche perchè io non minaccio suicidi, non mi offendo, non tolgo la parola. Quindi non cado nella logica di sentirmi in colpa perchè l'altra persona si sente in colpa perché ha rifiutato il mio invito. Anche perché altrimenti non se ne esce più.
Se la persona invece è stata possibilista, per ciclicamente intendo anche richiedere di uscire il mese seguente. Anche qui in caso di nuovo rifiuto probabilmente lascero' passare piu tempo.
Non mi sembra certo di essere asfissiante e il problema sta in chi vede 3/4 inviti l'anno come una minaccia alla propria incolumità
. Perché non mi arrendo al primo no? Leggi l'intervento di Ippo e di Morgana