sato

Vado a memoria...

Diverse storpiature del mio cognome, handicappato, topo di fogna, bobby (come il cane) , il pinguino (di batman), porco...

Alcune di queste purtroppo anche da qualche parente, e anche in età adulta...

pokorny

Potrei riempirci un grosso libro

cancellato2824

Al momento principalmente è mia madre che mi offende, penso non passi giorno che non mi chiami con qualche appellativo poco carino.

A parte questo offese dirette non ne ho poi ricevute neanche così tante (tralascio quelle più fini a sè stesse di ragazzini alle medie o in un paio di casa per strada, principalmente sull'aspetto), più che altro è che lo sbotto freddo di persone (o anche semplicemente il loro dire le cose come stanno perchè le circostanze lo richiedono e non allo scopo apposito di ferirmi) con cui magari fino ad un attimo prima si era in un rapporto di sorrisi facendomi così capire che non c'era nulla di più falso mi fa cadere le braccia...e venire seri dubbi su ogni relazione. (anche col mio ultimo ex fra l'altro succedeva) . Comunque sul lavoro ho avuto modo di vedere in tal senso ad altri accadere anche di peggio e apparentemente più inaspettato che a me.

Poi (a parte lo sparlare dietro ,va bè) in due-tre casi è capitato che venissero fatti commenti poco carini su di me agli altri ad alta voce senza farsi alcun problema del fatto che io fossi lì, mi ha ferito e lasciato più senza parole che mi avessero attaccato direttamente non sapendo neanche come reagire, se prenderla come un affronto o far finta di nulla.

cancellato16916

Mi hanno offeso in tutti i modi possibili.

Alcune offese, però, facevano ridere.

Varano

Specifico che questa persona il giorno dopo mi ha inviato delle scuse. La reazione iniziale e dei primi mesi successivi al fatto è stata un rancoroso evitamento della persona in questione che cercava di riavvicinarsi. Successivamente ha avuto un grave lutto in famiglia e ciò mi ha fatto tenerezza.
Ciò che mi impedisce di perdonarlo è il fatto che a mio avviso le offese fatte non sono il frutto di un momento di appannamento, ma che rispecchiano un suo pensiero di fondo (stupido a dir poco) che è venuto a galla in quel momento e che io ignoravo.

Heisenberg

La classica è quella sulla stupidità, semplicemente perchè non sono bravo a rispondere a tono

cancellato16573

Ti capisco con tutto il cuore, perché un po' è capitato anche a me. Questi comportamenti hanno un senso preciso: disprezzo, umiliazione, provocazione. Che non riguardano qualcosa che facciamo, ma la nostra persona. Più doloroso ancora è che non abbiamo dato motivo, anzi, abbiamo rispettato le persone che ora ci umiliano.

La mia opinione è di non ricambiare con lo stesso errore chi ci offende. Giudichiamo anche severamente le azioni contro di noi, ma non colpiamo personalmente l'altro, in nessun modo. Disprezziamo le sue azioni, ma rispettiamo lui personalmente.

Questo ci aiuta a non sentirci colpiti personalmente. Chi vuol far male tanto per fare, vede solo le difese della sua vittima. Non occorre attaccarlo; basta parlar chiaro, senza timore.

limitless

Spia,traditore, infame... Un paio dei simpatici nomignoli che i miei simpaticissimi compagni di classe mi hanno affibbiato

Oltre ad una persona che ritenevo amica, e che in realtà non faceva altro che parlare male di me alle mie spalle

Ci sarebbe altro,ma mi fermo qui, mi fa molto male pensarci ancora

cancellato16573

Ti capisco con tutto il cuore, perché un po' è capitato anche a me. Questi comportamenti hanno un senso preciso: disprezzo, umiliazione, provocazione. Che non riguardano qualcosa che facciamo, ma la nostra persona. Più doloroso ancora è che non abbiamo dato motivo, anzi, abbiamo rispettato le persone che ora ci umiliano.

La mia opinione è di non ricambiare con lo stesso errore chi ci offende. Giudichiamo anche severamente le azioni contro di noi, ma non colpiamo personalmente l'altro, in nessun modo. Disprezziamo le sue azioni, ma rispettiamo lui personalmente.

Questo ci aiuta a non sentirci colpiti personalmente. Chi vuol far male tanto per fare, vede solo le difese della sua vittima. Non occorre attaccarlo; basta parlar chiaro, senza timore.

cancellato16573

Ti capisco con tutto il cuore, perché un po' è capitato anche a me. Questi comportamenti hanno un senso preciso: disprezzo, umiliazione, provocazione. Che non riguardano qualcosa che facciamo, ma la nostra persona. Più doloroso ancora è che non abbiamo dato motivo, anzi, abbiamo rispettato le persone che ora ci umiliano.

La mia opinione è di non ricambiare con lo stesso errore chi ci offende. Giudichiamo anche severamente le azioni contro di noi, ma non colpiamo personalmente l'altro, in nessun modo. Disprezziamo le sue azioni, ma rispettiamo lui personalmente.

Questo ci aiuta a non sentirci colpiti personalmente. Chi vuol far male tanto per fare, vede solo le difese della sua vittima. Non occorre attaccarlo; basta parlar chiaro, senza timore, con modi accettabili per l'altro, da adulto maturo. Considera che quei comportamenti sono la maschera che cela un bambino.

Nightshade

La mia offesa più grande me l'hanno fatta i miei "amici"... è stato molto imbarazzante e mi vergogno moltissimo a raccontarlo, ma voglio farlo per dimostrarvi che razza di persone si possono rivelare gli amici di almeno 7 anni.

Premetto che erano quasi tutti "accoppiati" tra loro, e che sapevano benissimo la mia inesistente situazione sentimentale e la mia estrema timidezza. Per il mio 21esimo compleanno, mi hanno portata bendata in un locale. Già questo mi ha fatto salire le palpitazioni. Quando mi hanno tolto la benda mi sono ritrovata in un ex bordello allestito come locale (ho scoperto in seguito che non era più tanto ex) con tanto di "addobbi" sado e listini prezzo alle pareti. Ho passato tutta la serata con le guance bordeaux e lo sguardo basso per evitare gli sguardi delle altre persone. Al momento dei regali, ho scartato un completo di sexy lingerie, un pacchetto di una notte in un agriturismo per due persone, e un pratico strumento a pile preso in un sexy shop. Scartati. Davanti. A. Tutti.
Il tutto contornato con battute del tipo "devi muoverti, non è che è come il vino, che più lo lasci lì più diventa buono" riferito indovinate un po' a cosa. Mi sono sentita umiliata.
Sono tornata in casa in lacrime. Ma loro non si sono accorti che stessi male, anzi se la sono presa per il fatto che io me la sia presa. Mi han detto che era per passare una serata un po' diversa... per divertirsi un po'.

Ho iniziato ad allontanarmi da loro e adesso sono sola come un cane perchè era la mia unica compagnia...
Mia madre è rimasta un po' perplessa della situazione (mi ha vista entrare in casa piangendo quella notte, quindi le ho dovuto spiegare cos'era successo) ma dice che sono stata esagerata a prendermela così.
Secondo voi ha ragione?

cancellato16760

Secondo me sti amici erano una banda di coglioni. Hai fatto bene a mandarli a fanculo, meglio sola...

Nightshade

Eh, lo penso anch'io... ma a volte la solitudine pesa davvero tanto... Dopo anni e anni finalmente avevo un gruppo di amici, non solo qualche amicizia sparsa qua e là... e in un attimo l'ho spazzato via.

Hazel Grace

parruccona, asociale, non conosci l'italiano, ti comporti in maniera infantile.. alcuni un po di anni fa

Keith

e te lo domandi pure..non potevi fare scelta migliore! che branco di cafoni!

A me un prof del liceo disse di non fare l'università perché non sarei stato in grado.. che soddisfazione andargli a sventolare davanti la laurea!

Tether

credo che sia sempre la solita questione di quando la gente ragiona per assoluti e non secondo la persona in questione, per esempio magari in assoluto quella li non sarebbe stata una cattiveria, ma se ti conoscevano da sette anni avrebbero dovuto sapere o intuire che ti saresti sentita in imbarazzo, quindi hai fatto benissimo a considerarla una cattiveria

Leucina

Le peggiori offese me le sono sentita rivolgere da adolescente. Ovviamente non ci penso proprio a riportarle qui perchè è troppo umiliante e nemmeno ho voglia di ricordare.

Xchénnpossoreg?

Ragazza con la catena, perdente, fallita.
Spera di non avere mai figli, un cesso in casa basta e avanza.
Una volta mi hanno messo la testa in un cestino dell'immondizia dicendo che quello era il mio posto.

Reazioni? Il più delle volte stavo zitta, mi vergognavo troppo..

Xchénnpossoreg?

Ragazza con la catena (del wc).
Una cessa, in pratica.

Qwerty

Uscendo dal albergo con un ragazzo receptinista (che aveva visto le nostre carte d'identità) si rivolge al ragazzo chiedendo "vuoi un caffè?" e poi a me "e lei signora?"