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14-05-2018, 12:23
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#1
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Intermedio
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 102
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Ho 26 anni, con un passato da buona studentessa che ha sempre avuto difficoltà nell'inserimento sociale, difficoltà con le quali ho imparato in parte a convivere. Ero in un percorso di psicoterapia da più di un anno interrotto qualche giorno fa dal momento che nonostante la terapeuta mi sia venuta incontro non posso più permettermi di pagarlo e considerati gli scarsi risultati ottenuti.
Venendo al sodo...
Odio il lavoro.
Per me il lavoro è quasi prostituzione: vendere se stessi, il proprio tempo e la propria libertà per denaro, senza possibilità di scappare da questo obbligo "civico" e di sopravvivenza. No, non è un capriccio...Ho sempre faticato nella mia vita per cercare di riuscire, per sentirmi capace e indipendente, studiando col massimo dell'impegno, facendo corsi tirocini e volontariato pur di fare esperienza...ma la mia personalità rappresenta un forte ostacolo al raggiungimento di questi obiettivi, al punto tale che sono riuscita a creare il malcontento anche in contesti in cui svolgevo attività completamente GRATIS.
Sono stata cacciata dall'ennesimo lavoro, quello per il quale ho studiato ottenendo il massimo dei voti all'università, e anzichè dispiacermene quasi mi sento sollevata da un peso, mi faceva stare male ogni giorno all'idea di dovermi recare in quel posto sotto costante pressione a farmi odiare dalle mie colleghe perchè poco produttiva, poco sveglia, poco collaborativa. La titolare mi ha detto chiaramente in questi termini che per lavorare "servono le palle".
Ora mi si presenta l'ennesima occasione di tirocinio, mi dico che dovrei riprovare, che è un'occasione d'oro perchè lavoro non ce n'è e bisogna farsi bastare quel che viene... ma ho il morale a terra.
Voglio scappare. Mi sento costretta in trappola e mi aspetto già un'altra umiliazione qualora decidessi di riprovare.
Ho probabilmente sbagliato percorso professionale, ma sono sicura che gli stessi problemi si presenterebbero anche in lavori completamente diversi.
Voi siete riusciti a trovare la vostra strada? A trovare un compromesso tra benessere e necessità di lavorare?
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14-05-2018, 12:50
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#2
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Principiante
Qui dal: May 2018
Messaggi: 58
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Io no, sono pure vergine, ma che lavoro facevi?
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14-05-2018, 13:45
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#3
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Banned
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: Terra dei cuochi
Messaggi: 4,361
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Bel topic. Aspetta che arriveranno altri con risposte più utili. Io mi limito a dire solo la mia, cioè che non credo che lavorerò mai, già mi sento a disagio di mio, figurati in certi ambienti. Dovrei fare un lavoro che mi piace, in un contesto che mi piace parecchio, per il quale mi sento star facendo qualcosa di utile per me e gli altri, che è un miracolo trovarlo, ed io non sono attualmente il primo della classe, anche se sono giovine e ancora non sono andato all'uni. Boh, dove dovrei inserirmi? Non voglio scegliere a caso per poi ritrovarmi in gabbia. Per ora vado avanti il meglio che posso, poi vedrò.
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14-05-2018, 14:01
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#4
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Ubicazione: Italia
Messaggi: 4,240
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Dopo tanti anni di lavoro e sofferenza mi hanno buttato come una vecchia scarpa.
Risultato ora odio il lavoro , e semmai lo trovassi non so se riusciro' a tenerlo. Sopratutto in presenza di sfruttamento .
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14-05-2018, 14:38
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#5
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Ubicazione: Milano
Messaggi: 1,092
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No. Io non lavoro e finché potrò permettermi di non farlo starò a casa a dedicarmi alle mie cose. Penso che il lavoro sia un vizio, e non una virtù, come invece vogliono far credere i guru della nostra merdosissima società. Nutro il massimo rispetto per coloro che devono lavorare costretti dalla necessità, ma credo che chiunque possa permettersi di non lavorare debba lasciare il posto a chi ne ha veramente bisogno e dedicarsi ad altro (meno offerta di forza-lavoro significa anche più potere contrattuale per i lavoratori e dunque salari più alti, a patto che non ci siano vagonate di etiopi pronti a fare da esercito industriale di riserva). Se avete voglia date un'occhiata a "il diritto alla pigrizia" (30-40 pagine al massimo) di Paul Lafargue, il genero di Marx. Concludo ribadendo la mia eterna venerazione per il dio automazione : parte del mio destino è nelle sue mani.
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Ultima modifica di E. Scrooge; 14-05-2018 a 14:46.
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14-05-2018, 15:44
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#6
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Banned
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: nebbia
Messaggi: 2,355
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Quote:
Originariamente inviata da sceska
...
Voi siete riusciti a trovare la vostra strada? A trovare un compromesso tra benessere e necessità di lavorare?
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Il lavoro e' il male, bisogna evitarlo. Nella pratica quotidiana infatti
le persone lottano per la carriera e i lavori migliori; che nella pratica
si traduce nel calpestare e sfruttare i loro simili, nel trovare una
via nella societa' di mercato per fare meno fatica possibile. Non ho
trovato alcun benessere nel lavoro, non essendo nato ricco sono costretto, quindi combatto nel fango, sporco.
Visto che sei donna devi trovare qualcuno che ti mantiene (anche solo in parte) e poter fare il lavoro che ti piace,
se ti va di farlo, in assoluto vantaggio su altri che sono ricattabili.
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14-05-2018, 16:24
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#7
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Ubicazione: Italia
Messaggi: 4,240
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Aggiungo che spesso il lavoro e l'ambiente circostante ti rovinano la salute nel medio lungo periodo.
Quindi lavoro , capo o colleghi hanno un ruolo determinante.
Ricordo un dirigente pazzo che per 40anni urlava,dava ordini e lavorava come un matto...
Ando' in pensione e dopo tre mesi il cervello fece black out , la pensione per alcuni anni la trascorse a letto come un vegetale prima della Morte.
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14-05-2018, 18:50
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#8
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Esperto
Qui dal: Aug 2016
Messaggi: 2,263
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Oggi il lavoro è tra l'altro qualcosa di inutile, nella stragrande maggior parte dei casi, almeno se eseguito da un umano. Questo perché, già oggi, esistono programmi e robot in grado di farlo meglio; si mantiene il lavoro umano per tenere le persone sotto controllo e non rischiare qualche rivolta sociale, visto che il sistema economico è strutturato così, ma già adesso molto di quello che facciamo potremo anche evitarlo. Hanno poi creato sto mito della carriera e della nobiltà dell'uomo attraverso il lavoro che sono delle cazzate.
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14-05-2018, 18:53
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#9
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Principiante
Qui dal: May 2018
Messaggi: 58
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Svalvolato perchè metti la foto di una ragazza se sei maschio ?
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14-05-2018, 19:01
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#10
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Esperto
Qui dal: Aug 2016
Messaggi: 2,263
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OT Mi piaceva la foto /OT
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14-05-2018, 19:37
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#11
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Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 14,748
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penso le stesse cose, odio il lavoro e lo trovo di una rottura di palle immane, odio i colleghi, dover sembrare appunto come dici collaborativa e sveglia, in realtà quello che vorrei è che mi chiudessero in uno stanzino e mi lasciassero in pace a fare quello che devo fare. Odio avere gente intorno, e dove lavoro io siamo davvero in tanti, odio la pausa caffè e la pausa pranzo, soprattutto non aver tempo per cose che reputo più importanti. Torno a casa alle 18.30 e tempo che mi doccio e sistemo casa si fa già sera e quindi l'ora di dormire. Trovo che non abbia senso lavorare tutto il giorno per pagarsi appena l'affitto e concedersi giusto un cinema e una cena ogni tanto, tutto inutile e boh mi piglio i soldi per sopravvivere, solo per quello
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Ultima modifica di Hazel Grace; 14-05-2018 a 19:49.
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14-05-2018, 19:52
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#12
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Esperto
Qui dal: Aug 2016
Messaggi: 2,263
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A volte mi fermo a pensare che razza di vita inutile si faccia; studiare e lavorare per poi cosa? Passare più di metà dell'esistenza a fare delle cose che non ci danno soddisfazione e spesso pure inutili? Certo si potrebbe dire che il bambino che muore di fame in Congo sta peggio, ed è vero, ma di certo anche in Occidente si sta sempre più negando una vita serena alle persone. O forse sono io troppo mollaccione, ed in realtà così deve essere.
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14-05-2018, 19:56
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#13
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Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 14,748
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8 ore sono veramente troppe e lo stipendio è comunque sempre basso se paragonato alle spese e agli sforzi
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14-05-2018, 20:02
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#14
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Principiante
Qui dal: May 2018
Messaggi: 58
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Gli operai dovrebbero fare 4 ore al giorno, al costo di spaccargli il Q ai padroni.
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14-05-2018, 20:03
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#15
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Banned
Qui dal: Apr 2018
Messaggi: 29
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Quote:
Originariamente inviata da natsume.
Vorrei proprio fare quattro chiacchiere con il tizio che ha introdotto le 8 ore lavorative....
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Pensaa che prima erano pure 10 per 6 giorni settimanali.
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14-05-2018, 20:04
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#16
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Principiante
Qui dal: May 2018
Messaggi: 58
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Prima prima ...... c'erano i treni a vapore a carbone, ora volano quasi.
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14-05-2018, 20:21
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#17
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Ubicazione: Italia
Messaggi: 4,240
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Per fortuna che almeno noi ci lamentiamo, perche' la' fuori c'e' gente che gongola ogni mattina mettersi giacca e cravatta ,fare riunioni e pranzi di lavoro, corsi fuori sede e poi nel weekend non vedono l'ora di tornare a vivere Il lunedi!!
Basterebbero stipendi piu alti (meno irpef) e meno ore settimanali, piu' tempo libero per dare dignita' a questa vitaccia.
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14-05-2018, 20:28
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#18
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Intermedio
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 102
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Visto che sei donna devi trovare qualcuno che ti mantiene (anche solo in parte) e poter fare il lavoro che ti piace,
se ti va di farlo, in assoluto vantaggio su altri che sono ricattabili.[/QUOTE]
Perdonami, questa cosa non posso proprio leggerla.
Ho una dignità.
Non voglio che nessun uomo mi mantenga, come è giusto che sia.
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14-05-2018, 20:32
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#19
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Intermedio
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 102
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Quote:
Originariamente inviata da SenzaCielo
all inizio è stata veramente dura. a tratti lo è ancora, ma col passare del tempo sempre meno. comunque la sensazione di inadeguatezza ce l ho ancora. cerco di non pensarci, cerco di concentrarmi più che posso e di imparare a capire cosa ci può essere dietro un commento che magari può essere offensivo. io la vedo come un'opportunità di crescita personale, ma non è per niente facile. non ti abbattere, comunque hai bisogno di un periodo mediamente lungo per ambientarti anche in posti ostili.
quindi ti direi di riprovarci, ma con un altro spirito.
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Il problema è che mi rendo veramente conto di essere in difetto in questi contesti, e di creare problemi. Tutto ciò è avvilente. Comunque domani andrò ad un altro colloquio di tirocinio per una mansione simile alle altre già svolte (e andate male). Mal che vada, stringerò i denti e facendo la formichina raccoglierò qualche soldino per investirlo in un percorso di formazione nuovo che chissà, possa aprirmi le porte verso un lavoro più alla mia portata.
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14-05-2018, 20:35
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#20
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Intermedio
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 102
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Quote:
Originariamente inviata da Svalvolato
Oggi il lavoro è tra l'altro qualcosa di inutile, nella stragrande maggior parte dei casi, almeno se eseguito da un umano. Questo perché, già oggi, esistono programmi e robot in grado di farlo meglio; si mantiene il lavoro umano per tenere le persone sotto controllo e non rischiare qualche rivolta sociale, visto che il sistema economico è strutturato così, ma già adesso molto di quello che facciamo potremo anche evitarlo. Hanno poi creato sto mito della carriera e della nobiltà dell'uomo attraverso il lavoro che sono delle cazzate.
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Come pensi che si possa risolvere poi il problema della disparità tra domanda-offerta di lavoro (peraltro già presente) e del sostentamento del surplus che non lavora?
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