Milo

Ma quindi fermeranno la gente a campione per strada per chiedere la certificazione? bè che dire sono senza parole.

Milo

Non so, ma un'utente del forum ha detto di essere svenuto dopo averlo fatto.

Milo

Ma quando te l'hanno fatto o dopo qualche ora/giorno?

Milo

Hai segnalato la cosa? altri sintomi? non penso sia normale.

lone 73

Che coincidenza.

zoe666

lo fanno per la nostra salute.
Si sa che è pericolosissimo uscire da non vaccinati dalle 10 di sera alle cinque di mattina.
Non c'entra il fatto che possa essere solo un altro odioso deterrente alla libertà di scelta, della serie, non vuoi vaccinarti, e allora alle 10 a casa

claire

Lascia perdere i pareri di internet, le correlazioni non le stabiliamo noi.

Io sono stata senza emicrania per 27 giorni dopo il vaccino, cosa mai successa in vita mia, mi piacerebbe tanto stabilire la correlazione ma non sta a me.
Se non ti convince il medico con cui hai parlato, sentine un altro.

Milo

Secondo orizzonte scuola l'obbligo non è possibile fino al 2023 perchè il vaccino è sperimentale? ma come sperimentale????

https://www.orizzontescuola.it/obbli...-per-lavorare/

lone 73

Ma è chiaro che è sperimentale ma ti pare che dopo qualche mese possa essere considerato sperimentato.

Pakku

I vaccini autorizzati dovrebbero aver già completato tutti i passaggi della sperimentazione.
Ad ogni modo, non mi funziona il link, mi restituisce "not found" (magari è un mio problema).
Per curiosità, quale era la fonte citata? Così la cerco, mi pare una notizia "strana"...

Dark97

Boh...tra tutti i parenti/ conoscenti che hanno fatto il vaccino, solo uno ha avuto effetti collaterali (tremori e febbre), tutto risolto nel giro di un paio di giorni.
Sembrerebbe abbastanza sicuro...

Solo che non capisco una cosa, gli studi sulla sicurezza termineranno nel 2023, quindi si studiano gli effetti effetti a medio/lungo termine?
Gli scienziati dicono che il vaccino viene eliminato dopo pochi giorni...

Oppure é farmacovigilanza, man mano che le persone manifestano effetti collaterali nuovi, vengono aggiunti nel bugiardino...

Anche perché non avrebbe senso studiare gli effetti collaterali del vaccino a lungo termine, se tizio si becca una malattia autoimmune dopo 5 anni ad esempio, come fai a dimostrare la correlazione col vaccino?...non avrebbe senso.
Dovrebbe esserci una grossa percentuale di persone che sviluppa malattie autoimmuni...per dimostrare la correlazione col vaccino.

muttley

Dal webbe

A gennaio del 2018 ci comunicarono che mia madre aveva un tumore: adenocarcinoma polmonare non a piccole cellule al quarto stadio. Nella migliore delle prognosi prospettate, tra tutti i medici contattati per valutare il suo caso, c’era una sola risposta: sei mesi, non oltre, se il tumore si fosse rivelato resistente alle terapie a disposizione in quel momento.
In quei momenti, di grazia, hai due scelte: affidarti alla disperazione o prendere tutta quella paura e utilizzarla per contrastare il mostro. In quei momenti, inoltre, hai anche due strade: metterti nelle mani dei medici, della scienza, delle terapie disponibili in quella fase storica, oppure lasciarti andare a strade alternative che, chi si ritrova nella disperazione più assoluta, ha buona probabilità di poter intraprendere. Noi, fortunatamente, le evitammo come si evita la peste.
Ce ne consigliarono tante.
La terapia Di Bella, che non conoscevo bene, salvo poi - dopo diverse ricerche - scoprire che in quel momento non esistevano documentazioni scientifiche che dimostravano l'efficacia di questa combinazione di sostanze come cura contro il cancro (neppure ad ora, a dire il vero).
Le cure omeopatiche, sono serio.
Le bacche, ve lo giuro.
I santoni, molti.
Nessuna cura, che sarebbe passato da solo e basta.
Ogni cosa che non fosse medicina, che non fosse scienza, che fosse alternativa e priva di qualsiasivoglia dimostrazione come cura efficace di un cancro al quarto stadio.
Ci venne consigliato di tutto ed in quei momenti il rischio di cedere è alto, altissimo.
Non cedemmo, non ci siamo mai arresi.
L’oncologa di mia madre stiló un protocollo chiaro e preciso: secondo la biologia di quel tipo di tumore, potevamo procedere immediatamente con un ciclo di immunoterapia.
Una terapia mai sentita prima, alternativa alla chemioterapia classica in prima linea, che avrebbe potuto portare dei benefici eccellenti.
Una terapia che se fosse stata disponibile 20 anni fa, chissà quante vite avrebbe allungato e salvato.
Sti benefici li portó, in soli 4 mesi. Mia madre rinacque in tre settimane appena.
Non ci chiedemmo mai cosa ci fosse dentro.
Non ci chiedemmo mai quali componenti chimici costituivano quel farmaco: non lo avremmo compreso, mai. Non avremmo avuto gli strumenti per farlo perché mia madre non é medico, io mi occupo di tutt’altro e ai miei fratelli piace il calcio. Sapevamo solamente come il farmaco agiva ed in che modo supportava l’azione del sistema immunitario: non sapevamo altro oltre questo.
Ci fidammo, della scienza, dei medici, di chi ogni giorno studia e si fa il mazzo per trovare la migliore cura possibile a tutto. Quella possibile, quella probabile, non sempre quella certa. Un tentativo che avrebbe potuto funzionare. Non ci fidammo, invece, di chi ci consiglió tutto ciò che non aveva un minimo di fondamento.
Zero, lo zero assoluto.
Nessuna dimostrazione a favore.
Questo vale per mia madre, vale per migliaia di altre persone. Vale per milioni di persone che accompagnano i malati in questo dramma apparentemente sempre senza fine e che devono, con loro, fare delle scelte. Delle scelte che stravolgono le vite delle persone.
Mi sono sempre chiesto cosa sarebbe successo se non ci fossimo affidati ai medici. Me lo chiedo ancora oggi, quando oramai chiunque sembra avere la possibilità di elargire tesi e soluzioni a destra e a manca per curare un virus, un batterio, un’influenza, e non si comprende mai dall’alto di quali studi o dimostrazioni. Hanno sempre la risposta a tutto, non si comprende mai come. Non lo si capisce neppure e soprattutto quando la realtà, al contrario, gli dimostra l’opposto. Sbattendogli in faccia i numeri, i morti, le storie drammatiche.
Mi sono sempre chiesto cosa sarebbe successo se mia madre avesse deciso di mangiare bacche anziché sottoporsi ad una terapia: mi chiedo se questi tre anni in più rubati al mostro, se la riduzione delle metastasi e della lesione principale, sarebbero mai stati possibili.
Mia madre avrebbe mai ritrovato la capacità di riprendere a respirare senza affanno e poter percorrere due rampe di scale senza sentirsi morire? Mi chiedo cosa sarebbe successo se avessi risposto all’oncologa “io non so cosa c’è dentro”.
Mi chiedo cosa avreste fatto voi. Cosa avreste scelto?
Me lo chiedo e al tempo stesso mi ringrazio, ringrazio me stesso, per essere stato la forza di mia madre, la mia quando avrei voluto solo dissolvermi e sparire e quella della mia famiglia. Mi ringrazio per non aver ceduto alla disperazione, consapevole che qualcuno ci cade dentro definitivamente e non ne esce più.
Mi ringrazio per non essere come voi, per non essere come quelli che sanno già tutto e non hanno bisogno di nessuno.
Ringrazio me stesso perché pur non sapendo cosa sarebbe accaduto, ho evitato il rischio di avere altri pochi mesi a disposizione con mia madre. Non che si abbia la consapevolezza di averne altri mille, sia chiaro, ma quantomeno si è in pace con la propria coscienza per non essersi dati in pasto alla menzogna, alla falsità, alle teorie di chi crede che un farmaco non possa assolutamente salvare una, dieci, cento vite.
Mi ringrazio per non essere stato come quelli che oggi ci definiscono pecore, servi del sistema (non si capisce ancora quale), complici della dittatura sanitaria. Mi chiedo ancora quali scelte farebbero anche loro davanti ad una notizia del genere: mi chiedo cosa scegliereste se il Coronavirus avesse un nome diverso. Tipo “cancro al quarto stadio”.
Perciò ringrazio mia madre, e tutte le persone come lei, che nonostante avrebbero potuto fare una scelta diversa, hanno deciso di affidarsi a chi, ogni giorno, vorrebbe trovare per loro la soluzione migliore. Non quella certa, la più efficace.
Non sappiamo cosa ci sia stato in questi tre anni dentro quelle sacche di immunoterapia o chemioterapie, ma io so cosa c’è stato nelle scelte di una donna nel volerci provare a tutti i costi, evitando il rischio di abbandonarsi a teorie trovate in qualche pagina dispersa del web.
La voglia di vivere, di sopravvivere, di strappare tempo. Ecco cosa c’era e c’è in quelle sacche di farmaco.
Ecco cosa c’è nelle conquiste della medicina.

Keith

Chissà se è ancora viva questa signora.. dal tumore polmonare avanzato non si salva nessuno, e vivere 3 anni già è un grosso traguardo.
La medicina spesso non ha soluzioni drastiche e definitive alle malattie, però può migliorare di molto la sopravvivenza e la qualità della vita.
Il vaccino anti-covid non è infallibile, però diminuisce morti e ospedalizzazioni per almeno un 85%.. per me non è poco, e col tempo è destinato a migliorare.

alien boy

Che significa "obbligo di vaccino"? Se viene messo questo obbligo di cui si parla e uno si rifiuta di vaccinarsi lo Stato cosa prevede in questo caso?

Winston_Smith

E visto che citano tanto spesso a cazzo 1984...

Sapere e non sapere; credere fermamente di dire verità sacrosante mentre si pronunciavano le menzogne più artefatte; ritenere contemporaneamente valide due opinioni che si annullavano a vicenda; sapendole contraddittorie fra di loro e tuttavia credendo in entrambe, fare uso della logica contro la logica; rinnegare la morale proprio nell'atto di rivendicarla; credere che la democrazia sia impossibile e nello stesso tempo vedere nel Partito l'unico suo garante; dimenticare tutto ciò che era necessario dimenticare ma, all'occorrenza, essere pronti a richiamarlo alla memoria, per poi eventualmente dimenticarlo di nuovo. Soprattutto, saper applicare il medesimo procedimento al procedimento stesso. Era questa, la sottigliezza estrema: essere pienamente consapevoli nell'indurre l'inconsapevolezza e diventare poi inconsapevoli della pratica ipnotica che avevate appena posto in atto. Anche la sola comprensione della parola "bipensiero" ne implicava l'utilizzazione.

Il sesto giorno della Settimana dell'Odio, dopo le processioni, i discorsi, le grida, i canti, gli striscioni, i manifesti, i film, le cere, il rullare dei tamburi e lo squittio delle trombe, il calpestio dei piedi in marcia, lo stridore dei cingolati dei carri armati, del rombo degli aerei ammassati, delle esplosioni dei cannoni - dopo sei giorni di questo, quando il grande orgasmo collettivo stava giungendo tremando al suo culmine e l'odio generale per l'Eurasia era ribollito in un tale delirio che se la folla avesse potuto mettere le mani sui 2.000 criminali di guerra eurasiatici che dovevano essere pubblicamente impiccati l'ultimo giorno del procedimento, li avrebbero senza dubbio fatti a pezzi - proprio in quel momento era stato annunciato che l'Oceania non era dopotutto in guerra con Eurasia. L'Oceania era in guerra con l'Estasia. L'Eurasia era un alleato. Non c'era, ovviamente, alcuna ammissione che fosse avvenuto alcun cambiamento. Semplicemente si seppe, con estrema rapidità e ovunque contemporaneamente, che il nemico era l'Estasia e non l'Eurasia.
Il discorso era in corso da una ventina di minuti, quando un messaggero si precipitò sul palco e un pezzo di carta fu fatto scivolare nella mano dell'oratore. Lo srotolò e lo lesse senza fermarsi nel suo discorso. Nulla cambiò nella sua voce o nei suoi modi, o nel contenuto di ciò che stava dicendo, ma improvvisamente i nomi furono diversi. Senza parole, un'ondata di comprensione si diffuse tra la folla. L'Oceania era in guerra con l'Estasia! [...] La cosa che impressionò Winston nel ripensarci fu che l'oratore era passato da una riga all'altra proprio a metà frase, non solo senza una pausa, ma senza nemmeno rompere la sintassi.
L'Oceania era in guerra con l'Estasia: l'Oceania era sempre stata in guerra con l'Estasia. Una gran parte della letteratura politica di cinque anni era ormai completamente obsoleta. Rapporti e registrazioni di ogni tipo, giornali, libri, opuscoli, film, colonne sonore, fotografie: tutto doveva essere rettificato alla velocità della luce. Sebbene non fosse mai stata emanata alcuna direttiva, si sapeva che i capi del Dipartimento intendevano che entro una settimana nessun riferimento alla guerra con l'Eurasia, o all'alleanza con l'Estasia, dovesse rimanere da nessuna parte.

Winston_Smith

Pandemia yo yo => bastava guardare la storia della spagnola del 1918-20, non capisco cosa vogliano dimostrare.
Terze/quarte dosi => basta guardare il vaccino antinfluenzale e i suoi richiami, anche qui non capisco cosa dimostrerebbe.
Introduzione di strumenti di controllo digitale => non lo sono né Immuni (flop clamoroso) né il green pass.

Silent Bob

Io non ho capito quale sarebbe il problema della terza dose.

Milo

Se era così facile prevederlo perchè i virologi main stream non le hanno dette subito ad aprile 2020 queste cose? c'è ancora gente che crede che facendo il vaccino si torni alla normalità.

Winston_Smith

Ah ecco, è un caso di non-ce-lo-dicono.
Sarò io in lockdown cognitivo (cit.), ma mi sembra di ricordare perfettamente che fin dall'inizio della pandemia si era detto che col virus avremmo dovuto conviverci qualche anno.
Che non significa lockdown permanenti. Da questo punto di vista mi aspetto che il prossimo autunno-inverno sia complessivamente meglio del precedente, se mi sbaglio non avrò problemi ad ammetterlo.

gaucho

Ma se fosse necessario nei prossimi anni fare un richiamo ogni 12 mesi supponiamo, con vaccini aggiornati che forniscono protezione contro eventuali varianti e questo permettesse di tornare ad una vita normale, chi non è d’accordo con il vaccino cosa avrebbe ancora in contrario?