Gianluca1981

Ricapitoliamo:
lavoravo a Roma come consulente in una grande azienda, sbrocco clamorosamente con il manager dell'azienda cliente (Aprile 2012), la mia società mi mette in cassa integrazione, vado a Londra e cerco lavoro nel mio campo, non lo trovo, faccio il cameriere, mi cacciano dopo un mese per manifesta incapacità, parallelamente trovo lavoro in una cittadina della Repubblica Ceca in una grande azienda di informatica, faccio la valigia e riparto, in un attacco di spippamento acuto decido di andare a prostitute a Vienna , fallisco il proposito, passo il Natale da solo in un paesetto del cazzo, a -10 gradi, con la neve e buio alle 4 del pomeriggio, al lavoro chiaramente sono invisibile, non spiccico una parola con nessuno, gli altri mi evitano, mi rendo conto di non essere in grado di sopportare il peso della responsabilità a cui sono sottoposto e oggi, chiamato il manager, mi sono dimesso. Lui c'è rimasto male, probabilmente non può assumere nessun altro e io sono consapevole di aver getato la spugna, mi sento una merda. Secondo le leggi vigenti in cechia ci sono due mesi di preavviso che decorrono dal primo giorno del mese successivo, pazzesco. Devo stare qui fino al 30 Aprile (curiosamente ad un anno preciso dalla sboccata nella mio precedente lavoro). Il manager non ha acconsentito ad una partenza anticipata, si è vendicato, sentirmi odiato è propio quello che ci vuole. Nei prossimi giorni ufficializzerò le dimissioni.

Prossimo step:
al 90% alla fine di Aprile vado a Torino (ho sempre desiderato vivere in questa città) e cercherò lavoro lì. Se penso che a Dicembre ho rifiutato un lavoro in una banca Torinese, mi viene da suicidarmi. Purtroppo a volte le tempistiche non si intrecciano, le cose giuste al momento sbagliato, quanto di peggio....
Ho già comprato il biglietto per il concerto di Vasco del 14 Giugno a Torino, la grande passione della mia vita. Spero che per allora sia riuscito a stabilirmi in questa città.

Tiro un bilancio
sono qui da 4 mesi, non sono mai uscito in compagnia, da solo il 99% del tempo, giusto un collega romeno con il quale ho fatto amicizia ma appena poteva fuggiva. Ragazze bellissime che a lavoro mi passavano davanti e che io guardavo come un'affamato vede una bistecca cotta al punto giusto ma che non può neanche toccare (mi perdonino le ragazza del forum, non è mia intenzione identificare una donna come carne, è tanto per meglio capire il mio sentimento). Il senso di inadeguatezza e inferiorità in ogni situazione, la consapevolezza di non potercela fare. La fuga e il ricominciare nuovamente da capo in un'altra città ma questa volta in Italia, non ce la faccio ad affrontare nuovamente la sfida estero.
Sono sempre più solo, evito sempre di più, delle donne ho una paura quasi fisica. Spero prima o poi di trovare pace, non dico serenità, ma almeno un equilibrio appena accettabile.

Oda Nobunaga

e a Torino cosa cambierà?

ciarliera

Seguivo con interesse i tuoi post.
E' evidente che sei stremato dal lavoro e non vedi l'ora di fuggire da quella situazione, ma oggettivamente è da folli rifiutare un lavoro così per tornarsene in un paese che è nella cacca fino al collo e in cui il lavoro scarseggia anche al nord. Sei sicuro della scelta? in tanti pagherebbero per andarsene via dall'Italia e pigliarsi il tuo posto... e tu vuoi tornare indietro... devi essere proprio disperato, mi spiace... e ti auguro ogni bene... ciò che conta veramente è la serenità e la salute, vai per la tua strada.

Herzeleid

Mi sento turbato in quanto vegetariano.

vetmuar

Nel lavoro vedo che ti metti in gioco parecchio, ti basterebbe poco di questo coraggio anche nelle relazioni per essere libero.

Gianluca1981

bohhh, devo trovare un posto in cui vivere ...

grazie mille

allora immaginati un bel minestrone, pieno di verdure

il fatto è che lo trovo con facilità perchè la mia specializzazione tira, anche in Italia

Oda Nobunaga

la mia era una domanda seria, non una polemica.
perché qui dovresti stare meglio?
è chiaro che sia tu a sbagliare qualcosa nelle relazioni se ovunque vai finisce che stai solo.
dovresti pensare seriamente anche a questo.
non farti cogliere impreparato per l'ennesima volta

razorback

Cavoli devi essere proprio evitante perchè tu ,al contrario mio,che non ho mai occasioni per mettermi in gioco,hai sempre la vita che ti sorride,ma gli sputi in faccia

Warlordmaniac

Gianluca, mi rivedo molto in te. Non è che per caso tendi a preferire il mondo immaginato a quello reale? Il piacere di pensare a quello di agire?

vetmuar

Comincia a fare tutto quello che hai evitato fin'ora. Tanto da lì te ne andrai e anche se passi per pazzo non li vedrai mai più.

Gianluca1981

Io stò male nella mia città (in Abruzzo), stavo male a Roma, stavo male a Londra, sto male in Rep Ceca, starò male a Torino (se riesco a stabilirmici).
Se devo fare una classifica, la peggiore è la mia città natale, la meno peggio Roma.
Fino ai 25 anni sognavo di vivere a Torino in quanto sfegatato tifoso juventino, ora le necessità sono altre, ma Torino mi affascina sempre ....

La necessità ora è trovare lavoro in una città medio-grande, nè troppo grande, dispersiva e caotica come Roma ma non troppo piccola da incontrare le persone che conosco nelle situazioni più disparate. Non nascondo neanche che andare allo stadio qualche volta mi farebbe piacere.

Oda Nobunaga

ci manca solo che sei gobbo ti trasferisci a Torino e non vai allo JS!

Gianluca1981

Assolutamente si.
Fino a qualche tempo fa avevo una vita parallela immaginaria, ora molto meno. Il pensare così intensamente a qualcosa da far discorsi, ridere, scherzare, chiacchierare, gesticolare. Per poi tornare per un attino nel mondo reale e accorgersi che quello seduto vicino a te sull'autobus ti sta guardando e tu a quel punto non puoi far altro che far finta di niente.

Van_Gogh

Torino e' una bella città,a me e' piaciuta!
Se per caso cambi idea e vieni prov. di ve o tv fammi sapere,magari diventiamo amici....sono gobbo pure io

Bluto

Avere un lavoro perdipiù fuori da questo paese ormai allo sbando è una grandissima fortuna. Fossi stato al posto tuo non mi sarei licenziato per nulla al mondo.

Quinzio

Fantastico.
Questa di fallire il proposito di passare un paio di ore in un bordello è da oscar.
Cos'era il Fun Palast ? (lo conosco solo di nome).
Questo forum è fantastico solo qui si leggono certe cose.

Anche il resto del tuo mex meriterebbe analisi approfondite, ora non mi ci metto.

Melvin II

Posso chiederti perche sei espoloso con il manager dell'azienda cliente a Roma.
Dal tuo racconto sei molto irrequieto. Da cosa deriva?
Ne hai parlato con qualcuno?
Magari tornando in Italia dovresti farlo.
Hai tante qualita',cerca di trovare un po' di serenità

Quintuplo

Beh, qui a Torino abbiamo sempre necessità di giocatori di calcetto per la squadra di fobici...
Comunque, Torino non è il paradiso, ma ci si può sopravvivere.

...certo che juventino e fan di Vasco... Vabbè, nessuno è perfetto...

Gianluca1981

Sono uno che sopporta, sopporta, sopporta e poi sbrocca tutto in una volta.
Penso dal fatto che sono solo, non voglio esserlo ma non voglio compagnia. comportamento chiaramente schizofrenico.
Non ce la faccio ad andare dallo psicologo.

Grazie ma non gioco a pallone, sono negato.

Warlordmaniac

Non per forza.
Il quadro è come il mio, ma sono troppo convinto di non essere schizofrenico.
Potresti essere solo fortemente introverso, con tutti i nodi e le ferite che questa situazione comporta.
Non vuoi compagnia perché stai bene con te stesso (classico dell'introverso) e senti che una compagnia è un surrogato di un'autorità che giudica e limita la libertà (possibile rafforzamento della solitudine introversa, specie nei casi in cui i genitori sono stati molto protettivi).
Vuoi compagnia perché dopo troppa solitudine, ti stanchi anche di essa, ti sei abbastanza ricaricato e sei pronto teoricamente per affrontare il mondo esterno.
Inoltre non sottovalutiamo il bisogno di appartenenza che non smette mai di lavorare e ci allarma se non seguiamo le leggi omologanti di una società riconosciuta.

Non darti per malato, prima che te lo dica il medico. Forse, non essere malato, è pure peggio, ma di introversione non si muore, si sviluppa solo più tardi degli altri.