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Originariamente inviata da syd_77
Si parlava di psicofarmaci che sono una cosa ben diversa, completamente diversa dalla cocaina.
Le sostanze di abuso ti possono dare la felicità artificiale anche se fai una vita misera, e funziona pure ma il prezzo da pagare è totalmente fuori misura rispetto ai benefici. Come per l'alcol.
Gli psicofarmaci antidepressivi e ansiolitici ti fanno rilassare, ti fanno scomparire i pensieri ossessivi, ma questo non c'entra nulla con la felicità, è solo una cura per sopravvivere in società alla meno peggio senza far danni.
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La coca era un esempio per farti capire che le reazioni chimiche del cervello si possono indurre, indipendentemente dal tipo di vita che uno fa.
Se poi i farmaci "ti fanno scomparire i pensieri ossessivi", hai detto niente?
Proprio a causa di questi ultimi sai quanta gente si è suicidata?
Poi ritornando al concetto di "vita misera", è vero fino a un certo punto.
Nel senso che ognuno reagisce diversamente alle disgrazie della vita. Ad esempio c'è chi un lutto lo elabora in un mese, chi in 10 anni, o mai.
Esempio pratico: nella zona dove vivo, c'è un ragazzo (oddio, ragazzo, avrà 45 anni) in carrozzina elettrica. Lo incontro ogni volta che esco per andare al lavoro, sul mio marciapiede. C'è lui e il suo cane che lo accompagna, e va a farsi la "passeggiata" di mattina con la sedia elettrica. Ci parlo ogni tanto, gli offro una sigaretta... Beh, lui fisicamente sta messo male, non può lavorare, campa con una pensione misera, non ha famiglia, non ha una compagna... eppure lo vedo molto più sereno, rilassato, meno ansioso e depresso di me che ho una salute migliore, un lavoro ben pagato, e una famiglia alle spalle.
Esce pure più di me, perchè lo vedo sempre in giro, fuori un bar o al parchetto a chiacchierare con qualcuno...
Cioè tra i due chi ha più possibilità di morire suicida sono sicuramente io. Eppure oggettivamente chi sta messo peggio e ha ricevuto più schifo dalla vita è lui.
Come me lo spieghi?
C'è chi la chiama resilienza, di sicuro le reazioni alle avversità della via sono diverse da soggetto a soggetto. Perchè non aiutarsi coi farmaci allora, per sviluppare una mente più reattiva al male che ci capita? Perchè soffrire inutilmente?