Internet Dall'Antartico ai rifugi sulle Alpi: si allarga la rete di chi è collegato wireless
Il web arriva sul Monte Athos
Monaci nel villaggio globale
L'ultimo baluardo dell'isolamento «analogico» è caduto. Anche il Monte Athos, il ministato religioso chiuso al mondo esterno, da qualche giorno è connesso al Web. Sei dei 20 luoghi di culto che costituiscono la repubblica monastica sono stati raggiunti da un sistema di collegamento wi-max alimentato ad energia solare. Una svolta epocale per l'entità teocratica indipendente dove ancora oggi sono vietate le visite di donne e profani. Confinati in una roccaforte di riservatezza e meditazione religiosa, i 1.500 monaci della Montagna sacra fanno così il proprio ingresso trionfale nel villaggio globale.
E c'è da dire che sono in buona compagnia. Nel vasto mare della rete i navigatori sono 1,5 miliardi, cifra destinata a raddoppiare nei prossimi 4 anni. Gli host, gli snodi della rete che corrispondono a computer o palmari, sono invece da poco arrivati a quota 600mila. Nel 1981 erano solo 213. «Ormai è possibile collegarsi in qualsiasi punto del globo», spiega Stefano Trumpy, ricercatore del Cnr e membro del Comitato governance di Internet. «Basta agganciarsi al satellite, niente di più». Hanno fatto così i ricercatori della base italiana nell'Antartide, che dal luogo più remoto del mondo lavorano regolarmente on-line.
Oppure le ong della Fondazione Mondo Digitale, che hanno portato pc e connessioni nel cuore del Sahara, con un programma di alfabetizzazione informatica per i bambini saharawi. E se mancano le attrezzature adatte, un gruppo di ricercatori di San Francisco ha dimostrato che è possibile costruire un'antenna per l'accesso alla rete wi-fi con una scatola di Pringles. La tecnologia wireless consente del resto di abbattere ogni barriera geografica, scalare montagne e oltrepassare distese desertiche sconfinante. Lungo le invisibili autostrade del cielo il segnale è arrivato anche nella desertica regione dei laghi della Finlandia o ad oltre quattromila metri di altezza, mettendo in rete 10 rifugi alpini piemontesi.
Presto il Web attraverserà anche la foresta amazzonica grazie ad un nuovo prototipo di comunicazione senza fili a lunga distanza messo a punto dal Politecnico di Torino. L'esperimento ha fruttato all'equipe del professor Daniele Trinchero un record mondiale: trecento chilometri di collegamento, da Capanna Margherita, sul Monte Rosa, a Pian Cavallaro, sull'Appennino Tosco-Emiliano. Internet, insomma, può arrivare ovunque. Ma per due terzi del mondo resta un tabù: «E chi non ha accesso ad Internet - spiega Fiorello Cortiana del comitato governance — è costretto a vivere ai margini del pianeta»