edward00767

Mi dispiace molto, in famiglia ho mio padre schizofrenico ma non vive nella mia città quindi non sono partecipe dei suoi deliri, ho una situazione molto difficile per le mie difficoltà e vivendo solo con mia nonna, a volte mi vien voglia di suicidarmi, ma poi divento apatico e vado avanti come un robot, per quanto non possa darti consigli, ti dico solo tieni duro e fatti aiutare da qualcuno di cui ti fidi, o chiama un assistente sociale, e ti dico ancora mi dispiace.

mare

gli assistenti sociali già chiamati anni e anni fa e non si può fare nulla se non mi decido io e ripeto non mi va di andare contro di lei
per aiuto con qualcuno di cui mi fido cosa intendi dire?

Kitsune

La sua volontà è davvero la sua volontà o è inficiata dalla malattia?
Mia madre un anno fa è peggiorata tantissimo di salute mentale, abbiamo cercato di farla ricoverare in ogni modo ma lei rifiutava anche quando il personale dell'ambulanza veniva a casa e loro non possono trasportarla senza il suo consenso. Mia madre ha accettato di essere seguita da una psichiatra anche se diceva che la psichiatra "non era una normale" e la psichiatra non ha mai voluto dichiararla non in grado di intendere e di volere poi se ne è tirata fuori quando è emerso in modo lampante che c'era anche demenza oltre a problemi psicologici.
Mia madre ha avuto delle fasi in cui si rifiutava di prendere i medicinali principalmente perché erano molto amari (come il talofen e il cardirene in polvere) e contrariamente al fatto dell'ambulanza ci hanno concesso di mescolarle le medicine e gli psicofarmaci nel cibo ed è una pratica molto molto usata perfino dagli infermieri negli ospedali (evviva il diritto del rifiuto alle cure che a volte va seguito e a volte meh forse no).
Per un anno non è andata in ospedale rifiutandosi categoricamente e ci siamo messi l'anima in pace anche se ha saltato importantissimi esami del cuore perché gravemente cardiopatica.. situazione durata fino a quando ha cominciato a vomitare cacca per un grandissimo blocco intestinale dovuto a fecaloma, a quel punto causa i fortissimi dolori si è lasciata convincere. Bene è stata in ospedale un mese e in casa di cura tre settimane e la prossima settimana torna a casa .. lei rimarrebbe in ospedale perché si è trovata molto bene. Per dire come può essere facile far cambiare idea a qualcuno, nel suo caso è andata bene però avendo passato due mesi in questi reparti ho visto anche anziani con demenza lamentarsi continuamente disturbando tutti per voler tornare a casa. Dipende da persona a persona ma vale fare un tentativo e vedere come va. Nonostante questa esperienza che definirei molto positiva, positiva perché si avevano mille preoccupazioni sul covid o che avrebbe fatto di tutto per tornare a casa.. mia sorella non è ancora convinta a farla ricoverare in una casa di cura mentre invece penso che mio padre sarebbe ben disposto. Io sono ben disposto perché le badanti part time vengono a costare un botto quasi quanto una full time e con le badanti part time io sebbene sia un eremita pseudo hikikomori sono bloccato in questa semi reclusione semi imposta ed imposta dalla situazione senza speranza di poterne uscire per chissà quanti anni. Quindi ti dico, adotta una soluzione, non stancarti di provarci o la situazione ti trasformerà in una persona diversa, ti annullerà o ti spegnerà.

mare

sono contenta che la tua situazione è stata diversa ma io non posso provare assolutamente nulla
ci sono stati già tentativi e non sono andati a buon fine
purtroppo soluzioni non ne ho
per la domanda non ti so rispondere

vikingo

Dovresti trasformare la rabbia in benzina per i tuoi obiettivi puoi farlo..

edward00767

Secondo me faresti solo del bene a cercare di aiutarla anche contro la sua volontà, quella malattia rovina la vita.

mare

non mi è proprio possibile
avrei piu' inferno di ora, purtroppo dall'esterno è molto facile parlare
se potevo farlo l'avevo già fatto

mare

mi dispiace molto
a me frena solo un motivo

mare

si già lo faccio

gaucho

Se può consolare anche io non ce la faccio più, voglio morire. Non lo faccio solo per non dare dispiacere. Per me la vita è finita

Kitsune

La compagna di stanza di mia madre era un'altra signora allettata con demenza, parlava spesso da sola ma per il resto si riusciva a parlare e i suoi discorsi filavano. Ha fatto praticamente 3 settimane come mia madre nella casa di cura. Come la figlia arrivò disse subito agli infermieri e dottori che era figlia unica e doveva badare anche a suo padre novantenne a casa. E' venuta pochissimo anche con tutte queste feste non la si vedeva mai e non ho mai visto nessuno a parte lei venire a visitare la signora. Le davano quasi sempre da mangiare gli infermieri e spessissimo si dimenticavano e le davano da mangiare in modo frettoloso quando ormai era freddo. E' una catena di problemi infinita, di anziani soli, di parenti abbandonati dalle istituzioni, di scarso personale e poco retribuito. In tutto questo mio padre continuava a criticarla questa figlia che veniva pochissimo. Ma noi cosa ne sappiamo dei casini che ha con suo padre e della sua vita? chissà quanti sacrifici ha fatto fino ad oggi a quali rinunce e soprattutto cosa ne sappiamo della sua salute mentale e fisica è facile sparare sentenze mi stupisce solo da chi c'è dentro ma forse mio padre è in pensione e senza vita sociale e non capisce cosa significa tutto questo per chi è ancora giovane e lavora.

Demiurgo

Tuttavia, a volte occorre prendere una decisione che non ci piace.

Ho visto mio papà con sua mamma essere costretto a prendere una decisione del genere anche se ai tempi aveva fratelli e sorelle.

Certamente è una decisione che lo ha tormentato (e immagino lo tormenti ancora)... Ma spesso non c'è scelta.

vikingo

Io mi devo trasferire abitiamo in città vicine se no ti avrei offerto un sostegno se avevi bisogno..perché so bene la solitudine cosa è,ma sono stanco di questo luogo carente,che a parte mare offre poco e niente

Keith

Di solito le persone di mezz'età si trovano a badare al lavoro, ai figli e ai genitori. Se non hai i figli forse hai più tempo libero, ma può darsi che come noi hai dei problemi personali.
Poi un conto è se sei una persona compiuta che ha già fatto il suo percorso, ha il suo lavoro definitivo e la sua famiglia già fatta, e allora ti ritrovi a non dover fare grosse rinunce, ma ci sono anche persone che devono badare ai genitori però ancora devono trovare una sistemazione lavorativa definitiva, oppure devono cercare di farsi una famiglia loro.. dall'esterno sono tutti bravi a giudicare, magari sei malato di depressione e non hai la forza di fare tante cose.

Karuna

Mi rivolgo a te ma anche a tutti coloro che si sentono come te

Vi consiglio la lettura di un bellissimo libro che mi ha aiutato molto per venire fuori da un periodo molto critico della mia vita in cui ero vicino a togliermi la vita, si chiama "Il potere di adesso" di Eckhart Tolle.

TheMask

Devi prendere una decisione il prima possibile, potresti pentirtene un domani.
So bene che è molto difficile far rinchiudere la propria madre in una clinica per farla guarire ma se è violenta con te e ti porta solo malessere devi farlo!

Devi farti forza e riprendere in mano la tua vita, se continui cosi potrebbero volerci 50 anni affinché tua madre muoia di vecchiaia e tu avrai sprecato la tua vita, continuerai a subire violenza, starai male, non potrai trovare un lavoro migliore fuori città, e non ne uscirai mai!

Pensa a quello che ho detto e fai la scelta migliore per te!

Paolo97

Pensa a salvarti... prima che sia troppo tardi.

Keith

infatti è quello che dico pure io. mia nonna è morta a 103 anni, il figlio, mio padre, è un vecchio.. noi ci distruggiamo la vita per farli vivere 120 anni.. ma ne vale la pena? secondo me è una sofferenza per noi e per loro.

Kitsune

In tanti anni di dentro e fuori d'ospedale per mia madre ho imparato a vedere questa cosa nei dottori e negli infermieri.
Se vuoi alzarti dal letto, vuoi tornare a casa, vuoi rimetterti, mangi con appetito, sorridi e ringrazi, sei circondato da parenti che vengono a trovarti si fanno in quattro per aiutarti. Se vedono che ti lamenti, sei sempre mogio, non vuoi alzarti, non hai amici e parenti, non mangi, non vuoi le medicine, sei anziano. Credo che per molti infermieri e dottori ad un certo punto in questi casi sia già accanimento terapeutico e cominciano a trattarti con negligenza e che la natura faccia il suo corso.

Des

Ho vissuto una situazione simile per quasi due decenni, seppur con alcune differenze.
È superfluo dire che quella situazione mi ha cambiato nel profondo, mi ha reso quello che sono e mi ha danneggiato in modo permanente. Quando ero piccolo ho sperato per anni che qualcuno mi portasse via, che mi aiutasse e che mi facesse ricominciare. Non è mai arrivato nessuno.
E a distanza di anni, se ci penso, mi viene ancora da piangere.

Non conosco la tua situazione nello specifico ma ricordati che anche tu hai il diritto di vivere la tua vita.
Dici che tuo padre è assente. Non è mai in casa?

Non quotare.