Originariamente inviata da krool

Il "merito" in amore non c'entra nulla.
Nessuno si "merita" o no di stare con una certa persona, è un discorso di feeling e compatibilità fisica e caratteriale.
Se lui non avesse sopportato il tuo stile di vita, che a detta tua è uno schifo, ti avrebbe lasciata lui.
Ne parli come se fosse una semplice persona che ti rispettava, anzichè il tuo fidanzato.
Forse non l'amavi poi così tanto.

Originariamente inviata da Inosservato

e ma guarda purtroppo non è detto, c'è anche chi preferisce la tristezza e la solitudine piuttosto che far soffrire la persona amata......lo schifo è che parte tutto da noi, siamo noi che in testa ci creiamo queste paranoie....tu parli razionalmente e razionalmente hai ragione del fatto che il ragazzo l'avrebbe lasciata se lei non gli fosse andata a genio....ma all'atto pratico il nostro (mio e dell'autrice del topic) maledetto cervello non ragiona così lucidamente....

Originariamente inviata da Inosservato

ma all'atto pratico il nostro (mio e dell'autrice del topic) maledetto cervello non ragiona così lucidamente....

Originariamente inviata da ASongNoOneSings

Mi ci è voluto un po' per aprire questa discussione...temevo le critiche, ma alla fine ho deciso di accettare anche quelle.

Ho lasciato il mio ragazzo.
Non voglio compatimenti o consigli sentimentali.
Sto soltanto cercando di fare chiarezza.

L'ho lasciato perchè sentivo di non meritarlo. Perché ero troppo gelosa e paranoica. Perché mi vergognavo di fargli vedere quanto vuota e squallida fosse la mia vita...e quanto lo fossi io stessa.
Ora le paranoie sono cessate. Ma ho fatto anche soffrire la persona più dolce e speciale che abbia mai conosciuto.
Tra tutti i ragazzi che mi hanno disprezzato e trattato come una merda, lui era l'unico a sopportare il mio maledetto carattere, e ad avere pazienza con me.
Non mi ha mai urlato contro, non si è mai arrabbiato, mi ha sempre sostenuto.

Quando lo psicologo mi ha diagnosticato la fobia sociale e il DEP, è stato l'unico, esterno alla famiglia, a cui l'ho detto. E lui non mi ha preso in giro, come temevo avrebbe fatto.
Perchè l'ho lasciato, mi chiederete voi?

Non ho mai creduto nell'amore. Forse perchè i miei non si amano. Non li ho mai visti baciarsi o scambiarsi parole affettuose. Litigi continui, senza arrivare alle mani, per fortuna, ma a volte le parole feriscono più di un coltello. Per mio padre, mia madre è tutta sbagliata. Troppo lenta, troppo disorganizzata, troppo grassa, poco curata, cosa fa tutto il giorno a casa?
Perché l'hai sposata, mi viene da chiedere?

L'ha sempre tradita. Con varie donne, ne ho le prove, ma non ho il coraggio di parlare. Non so se mia madre lo sappia. Cosa accadrebbe se dovesse succedere? Lei è una donna molto fragile. Non lavora, non guida, è molto timida, forse anche lei fobica. Cosa farebbe senza mio padre?

Gli anni sono passati. Ho già parlato della mia paura dei ragazzi, del bullismo subito...non mi ripeterò. Le cose sono rimaste le stesse per anni. Non sono mai stata fidanzata. Ho avuto delle cotte, ma sempre per ragazzi semi-sconosciuti ai quali non volevo avvicinarmi.

E la mia visione dell'amore peggiorava. Alcune esperienze sentimentali negative delle mie amiche me ne confermavano l'inesistenza. Persino la mia sorellina ha vissuto per due anni un amore sbagliato, che l'ha portata all'autolesionismo.

Ma io crescevo e temevo di vedere il mio corpo invecchiare senza che nessuno potesse goderne. I ragazzi mi ignoravano e non mi sentivo donna.

Poi ho incontrato lui e credevo che l'amore esistesse davvero.
Ma non ce l'ho fatta a sopportare la sua luce.

Forse sono semplicemente troppo sbagliata per l'amore. Non ci sono altre spiegazioni. Distruggo ogni cosa bella che incontro sul mio cammino.

Originariamente inviata da Architeuthis

io sono convinto che ci siano persone che non sono in grado di amare qualcuno e di conseguenza è giusto che non vengano amate da nessuno...
perchè non sono fatte per quel tipo di emozioni...io sono una di quelle

Originariamente inviata da ASongNoOneSings

Mi ci è voluto un po' per aprire questa discussione...temevo le critiche, ma alla fine ho deciso di accettare anche quelle.

Ho lasciato il mio ragazzo.
Non voglio compatimenti o consigli sentimentali.
Sto soltanto cercando di fare chiarezza.

L'ho lasciato perchè sentivo di non meritarlo. Perché ero troppo gelosa e paranoica. Perché mi vergognavo di fargli vedere quanto vuota e squallida fosse la mia vita...e quanto lo fossi io stessa.
Ora le paranoie sono cessate. Ma ho fatto anche soffrire la persona più dolce e speciale che abbia mai conosciuto.
Tra tutti i ragazzi che mi hanno disprezzato e trattato come una merda, lui era l'unico a sopportare il mio maledetto carattere, e ad avere pazienza con me.
Non mi ha mai urlato contro, non si è mai arrabbiato, mi ha sempre sostenuto.


Ma non ce l'ho fatta a sopportare la sua luce.

Originariamente inviata da ASongNoOneSings

Mi ci è voluto un po' per aprire questa discussione...temevo le critiche, ma alla fine ho deciso di accettare anche quelle.

Ho lasciato il mio ragazzo.
Non voglio compatimenti o consigli sentimentali.
Sto soltanto cercando di fare chiarezza.

L'ho lasciato perchè sentivo di non meritarlo. Perché ero troppo gelosa e paranoica. Perché mi vergognavo di fargli vedere quanto vuota e squallida fosse la mia vita...e quanto lo fossi io stessa.
Ora le paranoie sono cessate. Ma ho fatto anche soffrire la persona più dolce e speciale che abbia mai conosciuto.
Tra tutti i ragazzi che mi hanno disprezzato e trattato come una merda, lui era l'unico a sopportare il mio maledetto carattere, e ad avere pazienza con me.
Non mi ha mai urlato contro, non si è mai arrabbiato, mi ha sempre sostenuto.

Quando lo psicologo mi ha diagnosticato la fobia sociale e il DEP, è stato l'unico, esterno alla famiglia, a cui l'ho detto. E lui non mi ha preso in giro, come temevo avrebbe fatto.
Perchè l'ho lasciato, mi chiederete voi?

Non ho mai creduto nell'amore. Forse perchè i miei non si amano. Non li ho mai visti baciarsi o scambiarsi parole affettuose. Litigi continui, senza arrivare alle mani, per fortuna, ma a volte le parole feriscono più di un coltello. Per mio padre, mia madre è tutta sbagliata. Troppo lenta, troppo disorganizzata, troppo grassa, poco curata, cosa fa tutto il giorno a casa?
Perché l'hai sposata, mi viene da chiedere?

L'ha sempre tradita. Con varie donne, ne ho le prove, ma non ho il coraggio di parlare. Non so se mia madre lo sappia. Cosa accadrebbe se dovesse succedere? Lei è una donna molto fragile. Non lavora, non guida, è molto timida, forse anche lei fobica. Cosa farebbe senza mio padre?

Gli anni sono passati. Ho già parlato della mia paura dei ragazzi, del bullismo subito...non mi ripeterò. Le cose sono rimaste le stesse per anni. Non sono mai stata fidanzata. Ho avuto delle cotte, ma sempre per ragazzi semi-sconosciuti ai quali non volevo avvicinarmi.

E la mia visione dell'amore peggiorava. Alcune esperienze sentimentali negative delle mie amiche me ne confermavano l'inesistenza. Persino la mia sorellina ha vissuto per due anni un amore sbagliato, che l'ha portata all'autolesionismo.

Ma io crescevo e temevo di vedere il mio corpo invecchiare senza che nessuno potesse goderne. I ragazzi mi ignoravano e non mi sentivo donna.

Poi ho incontrato lui e credevo che l'amore esistesse davvero.
Ma non ce l'ho fatta a sopportare la sua luce.

Forse sono semplicemente troppo sbagliata per l'amore. Non ci sono altre spiegazioni. Distruggo ogni cosa bella che incontro sul mio cammino.

Originariamente inviata da Confusion

Ti capisco.
Anche io sono convinto di non meritre assolutamente una relazione, anche se non capisco il perchè.
Probabilmente, perchè, essendo sempre stato da solo anche per questo, penso che la gente mi schernirebbe al vedermi fidanzato, la vedrebbe come una cosa anomala, fuori dagli schemi, non da me.
Forse perchè in fondo sono convinto di avere ancora 12 anni.

Originariamente inviata da Labocania

Quanto puro egoismo possano nascondere queste formule tipiche da fine relazione sentimentale non risulta evidente per chi non è abituato ad analizzare con calma le proprie azioni una volta terminate le circostanze esterne che le hanno determinate. Sia chiaro egoismo che non ha nulla di deprecabile, quello connaturato nell'uomo quanto lo è l'istinto che che cerca di strapparlo dalla situazione dolorosa ogni volta che essa si presenta.

Non è che non riesci ad "amare" è solo che le emozioni suscitate dalle tue paure, dai tuoi disagi, dalle tue annose afflizioni sono più potenti e persuasive di qualunque sentimento positivo perché i momenti piacevoli che essi creano si pagano, la loro "luce" produce un orribile contrasto con il groviglio oscuro che caratterizza la vita interiore.

Magari questa decisione sarà vantaggiosa per entrambi, magari la nuova condizione arriderà più ad uno che all'altro, chi può saperlo.

Mi auguro che non debba pentirti della tua scelta.

Originariamente inviata da ciarliera

non tutti sono fatti per l'amore, è vero. Alcune persone devono accettare il proprio destino solitario, farsene una ragione, non anelare a ciò che non potranno mai avere.