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Vecchio 08-05-2018, 21:10   #1
Esperto
L'avatar di Warlordmaniac
 

Ho letto questo articolo di Crepet che mi ha messo di cattivo umore. Armatevi di pazienza:

Quote:
Paolo Crepet: donne, l'uomo anaffettivo non cambierà mai
Il 10 novembre arriva in sala il film di Marco Bellocchio Fai bei sogni, trasposizione cinematografica del romanzo di Massimo Gramellini in cui si affronta il problema dell'anaffetività, con le sue cause e conseguenze. Paolo Crepet - psichiatra, scrittore e sociologo - spiega come capire se un uomo è davvero incapace di provare sentimenti. Dedicato a tutte quelle donne che scambiano l'accudimento per l'amore e sperano di cambiare una persona che non guarirà mai.

L’anaffetività nasce nella persona che è stata colpita nelle sue più diverse sfaccettature affettive, non solo nella relazione con l’altro sesso, ma in generale", spiega Paolo Crepet. In vista dell'uscita nelle sale del film di Marco Bellocchio Fai bei sogni, tratto dal romanzo autobiografico di Massimo Gramellini, abbiamo chiesto al noto psichiatra, scrittore e sociologo di aiutarci a capire e gestire l'anaffettività, problema da cui è affetto il protagonista della storia, interpretato da Valerio Mastandrea, rimasto orfano della madre a 9 anni e cresciuto nell'incapacità di amare (di nuovo) una donna.
Ecco come Crepet parla dell’anaffetività e delle sue cause, e in generale dell’incapacità di esprimere i propri sentimenti e dell'ansia da relazione.

"Sono persone che fanno comunque fatica a provare emozioni perché le emozioni sono una parte molto problematica che la persona incosciamente intuisce in un meccanismo non razionale come complesse, per cui si difende da quel mondo emotivo ritraendosi in sostanza e creando tra sé e l’oggetto del piacere una barriera e una lontananza che si traduce in freddezza in generale, non solo nel rapporto di coppia. Un parallelismo lo si può trovare nell’avarizia: la persona avara, si sa, non è mai solo avara in senso economico ma è avara in generale".

L’anaffettività è un blocco? "L’idea di blocco rende male, dal punto di vista psicoterapeutico l’annaffetività non è un blocco, il blocco è una cosa che s’instaura dal punto di vista psicologico in riferimento a un evento traumatico. Ad esempio, una persona che ha subìto un incidente in macchina e ha paura nel fare un tratto di strada da solo guidando, ha un blocco. Questo è un problema specifico ed è piu semplice da un punto di vista terapeurico perché è una cosa singola quando tutto il resto funziona. L’anaffettività non è un problema specifico, ma un problema che riguarda la vita in generale, la relazione tra questa persona e le emozioni".

Il protagonista del film (interpretato da Valerio Mastandrea) perde la madre a 9 anni. La perdita traumatica di un genitore può annoverarsi tra le cause dell’anaffetività? "Tra la perdita di un genitore e una bugia riguardo la morte di un genitore è peggio la bugia. La morte è un trauma, ma si capisce che fa parte della vita, mentre la bugia è l’idea che qualcuno ti abbia nascosto qualcosa su un evento importante. C’è un giudizio implicito di svalutazione: io non ti dico la verità perche tu non sapresti gestire la verità. E una volta che si comincia a dire una bugia se ne dicono mille. Il bambino, in questo caso, introietta non solo la morte ma l’atteggiamento che la gente ha con la morte. Il bambino capisce non tanto la morte, ma il fatto che riguardo la morte gli uomini si comportano in modo strano... L’anaffettivo in genere è sgradevole".
Per l'anaffettivo, è più facile realizzarsi nel lavoro? "Lavoro è lavoro... è semplice dal punto di vista psicologico. Il lavoro non è una cosa complicata. Più o meno tutti sanno lavorare. C’è chi riesce di più, c’è chi riesce di meno, ma tutti siamo lavoratori. Non è che uno si butta sul lavoro perché è bravo. C’è chi realizza qualcosa di più per le sua capacità, ma se dovessimo essere giudicati per come conduciamo la nostra vita, soprattutto noi uomini, la grande maggioranza sarebbe bocciata agli esami o rimandata a settembre. Prendiamo per esempio tanti uomini che hanno fatto grandi cose al lavoro: spesso nella vita personale e in famiglia sono un disastro. Per le donne è diverso, le donne devono amare perché devono accudire. Hanno l’istinto di far soppravivere il cucciolo che hanno messo al mondo, nell’uomo questo istinto è meno pronunciato. Spesso l’errore che le donne fanno è scambiare questo sentimento di accudimento per amore. Tante donne si confondono e pensano di accudire un uomo e diventano madri dei loro amanti".
Come fa una donna a capire che l’uomo è anaffettivo, e cosa può fare? "Purtroppo c’è poco da fare. Le persone realmente anaffettive muoiono annaffettive. L’amore non cura, ci sono donne che hanno tentato tutta la loro vita di amare un uomo anaffettivo e non sono riuscite ad essere amate da questi uomini. La psicologia delle persone è molto semplice, le persone non cambiano. Dopo di che, ci sono eventi che possono cambiare la vita di una persona. La moglie non cambia il marito, la moglie si adatta al marito".

Come facciamo a capire se la persona è anaffettiva o ha semplicemente paura a lasciarsi andare? "La persona che ha paura a lasciarsi andare può avere la speranza che accada qualche cosa che la faccia sbloccare. Quando dicevo che l’anaffetività non è un blocco è perché la prognosi del blocco è più favorevole. Un uomo veramente anaffettivo si vede da lontano: non ha rapporti con i bambini, non ama gli animali, raramente ama i fiori. Questo è il vero annaffettivo. Poi ci sono le persone che hanno per anaffettività curato una parte della vita in maniera quasi maniacale. L’anaffettivo spesso ha come risvolto psiclogico una tale difficoltà nei rapporti emotivi con il mondo che adotta una strategia: quella di classificare il mondo. Moltissimi collezionisti sono anaffettivi, sono persone che hanno un rapporto con un oggetto emotivo solo se è quello. L’anaffettività porta una grande rigidità. Ci sono delle persone, poi, che hanno un grande rapporto con gli animali e un altrettanto grande problema con le persone, in questo caso è un problema specifico: per esempio, una donna che ha difficoltà nei rapporti con gli uomini per ragioni familiari è anche una donna che prova grande trasporto per animali, fiori o cibo. La persona che ha un problema specifico come questo, risulta comunque una persona gradevole".
Vecchio 08-05-2018, 21:37   #2
Banned
 

Riguardo la mia persona resto nel dubbio. Alla fine
siamo umani e non pietre. Forse non ci e' stato dato
modo di metterci alla prova e viviamo nel guscio che
ci siamo cuciti adosso. Non amare piante e animali, si vabbe'
ma fino a che punto ? Dire amo un gatto e lo faccio
dormire nel mio letto fa figo; amare scorpioni e tenerli in casa
provocherebbe orrore nell'altrui giudizio. Eppure sempre esseri
viventi entrambi sono. Pare che bisogna amare come dicono
gli psicologi senno' siamo strani.
Vecchio 08-05-2018, 21:52   #3
Banned
 

Per un attimo mi ci sono ritrovato nella descrizione, mi sembravano concetti simili ad un recente thread da me aperto, ma no, è un'altra cosa.
Vecchio 08-05-2018, 22:07   #4
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Mi incuriosisce sapere più perché ti ha messo di cattivo umore Warlordmaniac.
Personalmente non ho molta stima di Crepet, le cose che scrive mi scivolano un po' addosso.
Qua poi mica s'è capito cos'ha detto

"Purtroppo c’è poco da fare. Le persone realmente anaffettive muoiono anaffettive. L’amore non cura, ci sono donne che hanno tentato tutta la loro vita di amare un uomo anaffettivo e non sono riuscite ad essere amate da questi uomini. La psicologia delle persone è molto semplice, le persone non cambiano. Dopo di che, ci sono eventi che possono cambiare la vita di una persona. La moglie non cambia il marito, la moglie si adatta al marito".

Insomma queste persone anaffettive possono cambiare e diventare non anaffettive o no?
Gli eventi che cambiano la vita cosa c'entrano in questo discorso? Voleva dire che ci sono comunque eventi che cambiano la vita di un anaffettivo che diventa affettivo?
Ma poco prima ha detto che è impossibile.

Vai a vedere che non cambia la vita di una persona la moglie, e la cambiano eventi come l'incontro con lo psicoanalista moralizzatore e la mano piazzata nei capelli fluenti.

Ultima modifica di XL; 08-05-2018 a 22:18.
Vecchio 08-05-2018, 22:51   #5
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Life Visualizza il messaggio
Per un attimo mi ci sono ritrovato nella descrizione, mi sembravano concetti simili ad un recente thread da me aperto, ma no, è un'altra cosa.
Van di pari passo, se non provi piacere in nulla non te lo dan neanche i rapporti
Il viceversa e' meno vero perche' puoi coltivare piaceri solitari, la musica, il cibo, la carriera ecc.
Vecchio 08-05-2018, 23:00   #6
Esperto
L'avatar di Warlordmaniac
 

Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Mi incuriosisce sapere più perché ti ha messo di cattivo umore Warlordmaniac.
Personalmente non ho molta stima di Crepet, le cose che scrive mi scivolano un po' addosso.
Qua poi mica s'è capito cos'ha detto

"Purtroppo c’è poco da fare. Le persone realmente anaffettive muoiono anaffettive. L’amore non cura, ci sono donne che hanno tentato tutta la loro vita di amare un uomo anaffettivo e non sono riuscite ad essere amate da questi uomini. La psicologia delle persone è molto semplice, le persone non cambiano. Dopo di che, ci sono eventi che possono cambiare la vita di una persona. La moglie non cambia il marito, la moglie si adatta al marito".

Insomma queste persone anaffettive possono cambiare e diventare non anaffettive o no?
Gli eventi che cambiano la vita cosa c'entrano in questo discorso? Voleva dire che ci sono comunque eventi che cambiano la vita di un anaffettivo che diventa affettivo?
Ma poco prima ha detto che è impossibile.

Vai a vedere che non cambia la vita di una persona la moglie, e la cambiano eventi come l'incontro con lo psicoanalista moralizzatore e la mano piazzata nei capelli fluenti.
No, lì penso che si riferisca ad eventi traumatici in tenera età.

Mi ha messo di cattivo umore perché, diversamente dalle letture di Anepeta, qui non sono "diverso ma sullo stesso piano", bensì oggettivamente su un piano inferiore, un malato, un menomato.
Vecchio 08-05-2018, 23:04   #7
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Quote:
Originariamente inviata da ila82 Visualizza il messaggio
Van di pari passo, se non provi piacere in nulla non te lo dan neanche i rapporti
Il viceversa e' meno vero perche' puoi coltivare piaceri solitari, la musica, il cibo, la carriera ecc.
Intendevo quello sulla misantropia
Vecchio 14-05-2018, 11:03   #8
Esperto
L'avatar di Rincewind88
 

"Un uomo veramente anaffettivo si vede da lontano: non ha rapporti con i bambini, non ama gli animali, raramente ama i fiori. Questo è il vero annaffettivo."

Con i bambini non so cosa dire, di solito i cani altrui tentano di uccidermi e non é che abbia una gran passione per il giardinaggio.
Ottimo.


Inviato dal mio SM-G930F utilizzando Tapatalk
Vecchio 14-05-2018, 14:08   #9
~~~
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Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
Ho letto questo articolo di Crepet
Vecchio 14-05-2018, 16:02   #10
Avanzato
L'avatar di Aliquis
 

Io è da un pezzo che non ho più stima di Crepet; e nemmeno di Gramellini.
Bellocchio lo salvo un pò, ma solo un pochino.

Per il resto, non vedo che cosa c'entri l'anafettività lì descritta con la fobia sociale. Io di sicuro non c'entro per niente. I bambini, gli animali, i fiori li amo e li ammiro moltissimo. Sono pieno di emotività e piango di fronte ad un film o a un libro che mi commuove (compreso quello che ho scritto io) accarezzo i gatti.

Non ho relazioni umane, ma per motivi di forza maggiore. Nemmeno Leopardi ha mai conosciuto l'amore in vita sua, eppure era pieno di sentimento.

Comunque sia, tutto quello che ha scritto Crepet sull'anafettività si può riassumere in una storica frase di Alighiero Noschese: "Mi dicono che non è vero".

Non credo che i soggetti "anafettivi" di cui parla Crepet esistano nella realtà. Non nel modo in cui li descrive lui.

Tutta la sua costruzione teorica mi ricorda il sistema del mondo di Tolomeo: un edificio teorico costruito artificialmente per far combaciare le osservazioni con la teoria geocentrica che non si voleva mettere in discussione. Una complicatissima costruzione che doveva servire ad autoconvicersi delle proprie speculazioni teoriche.

Ma assolutamente priva di riscontro nella realtà.
Vecchio 14-05-2018, 20:31   #11
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
Ho letto questo articolo di Crepet che mi ha messo di cattivo umore. Armatevi di pazienza:
non sono solo introverso, sono poco paziente ed incline alla pigrizia

sto crepet avrebbe dovuto avere una sintassi miglioreper poter essere letto da me

ma comunque mica ti farai rovinare lì'umore da un tizio col cognome più simile ad una omlette che altro u_u
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