Non so proprio che titolo mettere..

Halastor · 13-01-2013, 22:55

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Yumenohashi · 13-01-2013, 22:56

Seee la storia della mia vita.

Blueness · 13-01-2013, 23:02

Quote:

Originariamente inviata da Halastor

Per non parlare di quelle cose magari banali.. cavolate.. mille cose.. come leggere di fianco ad una persona. Oppure invitare una persona a guardare un film insieme e mangiare una pizza.. Oppure dormire davanti ad un fuoco. Oppure perdersi da qualche parte insieme.. mille cose che alla fine son cavolate.. non cose costose o che richiedono chissà cosa.. ma che ci si vergogna anche un po' a proporle.. forse perchè son quelle cose che in genere si fanno con un partner o con una persona con cui si ha raggiunto un certo grado di intimità...

però le cose si fanno per gradi... e di solito si parte dalla telefonata, se non si ha il "coraggio" di far quello, il resto lo vedo complicato.

Blueness · 13-01-2013, 23:15

Quote:

Originariamente inviata da Halastor

Si si... hai ragione tu, però cancellate per un attimo il fatto che siamo su un forum che tratta di fobia sociale/ timidezza... è proprio un discorso a parte che non centra con la fobìa. Immaginate di non aver alcun problema a fare tutte quelle cose anche in pubblico, da soli. E che non ve ne freghi nulla della presenza degli altri.
Ma di aver paura è quella di essere delusi proprio da un eventuale rifiuto.. di cui accennavo appunto sopra. E' diversa. Cioè.. una sorta di "Non lo propongo nemmeno perchè se mi si dicesse di no, cadrei in uno stato ancora più di solitudine del tipo: lo sapevo che aveva di meglio da fare!"

purtroppo, proprio per le conclusioni che trai, non è possibile escludere la causa fobia... altrimenti, il pensiero del rifiuto, non sarebbe così determinante per fare o meno una semplice telefonata il cui esito potrebbe addirittura far sprofondare nella solitudine. Scusa la brutalità...

MCLovin · 13-01-2013, 23:36

Il segreto è far sì che gli altri ti chiedano di uscire, farsi desiderare...cazzata.

Quelle poche volte in cui ho proposto ad altri uscite ho avuto sempre paura che agli altri non piacesse l'iniziativa, che la mia compagnia risultasse noiosa o addirittura pesante e che il pacco fosse solo una diretta conseguenza di tutto ciò...indi per cui ho smesso.

Blueness · 13-01-2013, 23:45

Quote:

Originariamente inviata da Halastor

Ah può darsi benissimo che sia una delle millemila sfaccettature di fobia sociale effettivamente. Non ho problemi a fare le mie cose anche a contatto con la gente, però appunto mi ritrovo in questa paura di intessere legami profondi.

in fondo però, cos'hai da perdere?

Francesco94 · 14-01-2013, 00:22

Beh per me bisogna fare quello che ci piace fare.
Ci piace uscire con qualcuno? Usciamo con qualcuno.
Ci piace giocare a pallone? Giochiamo a pallone.
...
Una parola, eh?

dentromeashita · 14-01-2013, 00:30

dio,mio,è la storia della mia vita!
anche ora,una ragazza mi da il numero,io le do il mio,cosi ti chiamo ogni tanto fa lei,certo,io,....io ho sviluppato un blocco che mi impedisce di farlo

Blueness · 14-01-2013, 00:45

Quote:

Originariamente inviata da dentromeashita

dio,mio,è la storia della mia vita!
anche ora,una ragazza mi da il numero,io le do il mio,cosi ti chiamo ogni tanto fa lei,certo,io,....io ho sviluppato un blocco che mi impedisce di farlo

prendo spunto dal post che mi suggerisce una storiellina...

Nodi...
(le relazioni fobiche)

Lei dà il suo numero a lui perchè si sentano. Lui accetta ma non la chiama perchè ha paura che lei non voglia più parlare con lui. Così lei pensa che lui non la chiami perchè non vuole più parlare con lei e non lo chiama. Lui capisce che ha fatto bene a non richiamare perchè se avesse voluto, lei l' avrebbe richiamato. Lei pensa di aver fatto bene a non chiamare, perchè lui avrebbe dovuto richiamare ma non l' ha fatto e in fondo... è uno stronzo.

Odd · 14-01-2013, 00:47

reset.

Yumenohashi · 14-01-2013, 00:48

Quote:

Originariamente inviata da Blueness

Lei dà il suo numero a lui perchè si sentano. Lui accetta ma non la chiama perchè ha paura che lei non voglia più parlare con lui. Così lei pensa che lui non la chiami perchè non vuole più parlare con lei e non lo chiama. Lui capisce che ha fatto bene a non richiamare perchè se avesse voluto, lei l' avrebbe richiamato. Lei pensa di aver fatto bene a non chiamare, perchè lui avrebbe dovuto richiamare ma non l' ha fatto e in fondo... è uno stronzo.

Oh signur che trip

Blueness · 14-01-2013, 00:52

Quote:

Originariamente inviata da VUCHAN94

Oh signur che trip

eh!

HurryUp · 14-01-2013, 00:57

Quote:

Originariamente inviata da Halastor

Stavo pensando.. vi capita mai una cosa di questo tipo: Mettiamo che siete a casa. Mettiamo che vi state annoiando. Mettiamo che vorreste uscire.
Vi capita mai di pensare che avreste voglia di chiamare qualcuno, avreste voglia di fare qualcosa. Non avreste problemi di sorta nel farlo. MA... non lo fate perchè questo pensiero vi si insinua nella mente: -Figurati se vuole uscire con me.- -Figurati se vuole fare quello. Avrà sicuramente di meglio da fare.-
E quindi finire in una sorta di solitudine che si finisce per accettare come condizione di normalità. Cioè dare per scontato che nessuno vorrebbe avere a che fare con voi, perchè chiunque ha sicuramente qualcos'altro di meglio da fare.

Sì, mi è capitato, e al danno spesso si accompagna anche la beffa. Mi è capitato infatti che nei periodi in cui avevo queste paranoie decidessi di farmi forza e chiamare qualcuno per proporgli queste uscite di svago che tutti fanno con piacere, e avere la sfiga di scegliere proprio un momento in cui la persona chiamata non ha voglia di questo svago, rafforzando così la mia paranoia

ciarliera · 14-01-2013, 01:03

non mi succede, o almeno non mi succede più. per me uscire con qualcuno, chiamare qualcuno, far qualcosa con qualcuno è una punizione

Betsy Cherry · 14-01-2013, 01:06

E' la paura del rifiuto, e in me è una costante.
Penso esattamente le cose che hai scritto, alcune volte mi faccio coraggio e mando un messaggio a qualcuno, poi scopro che era ben disposto e sono contenta.
Però sono molto suscettibile, se mi accorgo anche di un po' di insofferenza nell'altro o poca voglia, mi sento quasi umiliata per il mio gesto "coraggioso" e finisco sempre con l'aspettare che siano gli altri a chiedermi qualche cosa.

Novak · 14-01-2013, 01:11

Quote:

Originariamente inviata da Halastor

Per non parlare di quelle cose magari banali.. cavolate.. mille cose.. come leggere di fianco ad una persona. Oppure invitare una persona a guardare un film insieme e mangiare una pizza.. Oppure dormire davanti ad un fuoco. Oppure perdersi da qualche parte insieme.. mille cose che alla fine son cavolate.. non cose costose o che richiedono chissà cosa.. ma che ci si vergogna anche un po' a proporle.. forse perchè son quelle cose che in genere si fanno con un partner, o con una persona con cui si ha raggiunto un certo grado di intimità. che dovrebbero far parte di una vita normale....

Eh già.
Ma il campo delle proposte mancate causa seghe mentali può essere ampliato e di molto anche alle cose semplici che non necessitano chissà che intimità.
Ad esempio contattare una persona per scambiare 2 parole.

Eppure sarebbe così facile, basterebbe smetterla di chiedersi "e se non volesse uscire con me? E se non volesse fare quello? E se avesse di meglio da fare? E se e se e se e se?" chiedendosi invece "perchè no?".

Perchè alla fine il più delle volte, ciò che si perderebbe in caso di rifiuto è nulla, in concreto...

cancellato8041 · 14-01-2013, 01:21

oramai ho perso il conto di tutte le volte che mi sono fatto bloccare perchè nella mia testa mi formulo il ragionamento che hai descritto...

nel mio caso non è solo il timore di ricevere un rifiuto, ma anche di risultare pedanti
io ho sempre questa paura di sembrare troppo appiccicoso, quando so benissimo che in realtà è il contrario
e così al posto di contattare troppo spesso una persona, non la contatto proprio, facendo la figura del prezioso

dentromeashita · 14-01-2013, 01:30

Quote:

Originariamente inviata da Blueness

prendo spunto dal post che mi suggerisce una storiellina...

Nodi...
(le relazioni fobiche)

Lei dà il suo numero a lui perchè si sentano. Lui accetta ma non la chiama perchè ha paura che lei non voglia più parlare con lui. Così lei pensa che lui non la chiami perchè non vuole più parlare con lei e non lo chiama. Lui capisce che ha fatto bene a non richiamare perchè se avesse voluto, lei l' avrebbe richiamato. Lei pensa di aver fatto bene a non chiamare, perchè lui avrebbe dovuto richiamare ma non l' ha fatto e in fondo... è uno stronzo.

(parrebbe cosi,quando in realtà il blocco mi nasce dai sentimenti,non dal cervello,e la rinuncia dal fatto che questa persona sta bene ed è ben inserita socialmente,al contrario di me,quindi mi sento inadeguato,provo inoltre una forte attrazione sessuale per lei,questo è frustrante,)
morale oltre che non si batte chiodo il timido passa spesso e volentieri frainteso anche per stronzo,

dentromeashita · 14-01-2013, 01:31

Quote:

Originariamente inviata da deepgroove

oramai ho perso il conto di tutte le volte che mi sono fatto bloccare perchè nella mia testa mi formulo il ragionamento che hai descritto...

nel mio caso non è solo il timore di ricevere un rifiuto, ma anche di risultare pedanti
io ho sempre questa paura di sembrare troppo appiccicoso, quando so benissimo che in realtà è il contrario
e così al posto di contattare troppo spesso una persona, non la contatto proprio, facendo la figura del prezioso

si è sempre quella roba li...

y · 14-01-2013, 03:21

Quote:

Originariamente inviata da Blueness

in fondo però, cos'hai da perdere?

Niente. o tutto, a seconda dei casi e dei risultati. L'autostima è essenziale e tante piccole picconate, giorno dopo giorno, la tirano giù come una casa...
:/
Comunque io non chiamo praticamente mai nessuno. Qualche sms ogni tanto, raramente. Ho anche pochi numeri di telefono. Certo che la mia capacità sociale fa proprio schifo. :\ bleh..