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Vecchio 02-04-2015, 22:56   #1
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Buonasera.
Non riesco a stare tranquillo, perciò vorrei chiedervi un consiglio su qualcosa che mi tormenta.
A breve finirò gli studi superiori, mi diplomerò in elettrotecnica, il mio più grande sbaglio. Ma non è questo il punto, il problema è che dopo gli studi sicuramente i miei mi imporranno di andare all'università e non so come fare, poiché l'università più vicina a casa mia è a due ore di viaggio di distanza con l'autobus, quindi l'ipotesi di perdere 4 ore al giorno per il viaggio è da scartare perché non sostenibile, considerando anche il dover studiare molte ore al giorno.
Dovrei quindi trovare una casa lì, e in genere le persone normali prendono 2-3 stanze in affitto e si dividono il pagamento totale a fine mese (come fanno i miei due fratelli), ma io come faccio? Di vivere con qualche sconosciuto non se ne parla, dei miei compagni solo pochissimi andranno all'università e si sono già messi d'accordo con altri amici per la casa. Cosa faccio? Dovrei trovare una casa che abbia una sola stanza singola, cosa molto improbabile, e anche se la trovassi costerebbe molto (troppo).
Io, accettando la mia condizione, vorrei andare a vivere da solo, senza andare all'università, senza lavorare, insomma, come un eremita. Purtroppo questo è solo un sogno, anche perché sarebbe inconcepibile per i miei.
Allora cosa mi resta da fare? Sparire, andarmene via da questo posto, lontano dai miei, a inseguire il mio sogno (diventare un eremita) o morire provandoci. Può essere questa la soluzione?
Tanto non ce la faccio ad andare all'università, sono stanco di soffrire per stare in mezzo alla gente quando neanche mi piace farlo, ma visto che i miei mi costringeranno ad andare, oppure a trovare un lavoro, e visto che è impossibile trovare una casa per stare da solo (nel caso dovessi andare all'università), oppure trovare un lavoro dignitoso e che mi piaccia, non mi resta che sparire per poter finalmente vivere da eremita, non mi importa se vivrò di stenti o se morirò facendolo, ma forse riuscirei a restare tranquillo almeno per un po', però poi il senso di colpa verso i miei mi ucciderebbe e mi toglierebbe quella tanto ricercata tranquillità. Cosa mi resta da fare? A questo punto i miei pensieri diventano contorti e preferisco non pensarci più, salvo poi tornare a pensarci il giorno dopo e rifare le stesse analisi e conclusioni in un circolo vizioso. E intanto il giorno in cui dovrò scegliere si avvicina, e allora vi chiedo un consiglio, cosa devo fare?

Ultima modifica di Strange Man; 02-04-2015 a 23:00.
Vecchio 02-04-2015, 23:03   #2
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L'avatar di pokorny
 

Personalmente mi spiace che non ami quella che per me è una delle materie più belle che schiude praticamente tutta l'ingegneria. Ma capisco che quello che è amore per uno possa essere odio per qualcun altro. Il problema è che se non si hanno qualifiche professionali poi vivere è difficile. Pensi di avere abbastanza in famiglia da essere sicuro che avrai le spalle coperte quando i tuoi non ci saranno più? Se sì, aspetta (ma poi sarai assalito dai rimorsi del "non fatto" come lo sono ora io) se no, la risposta viene da sola... Non sarò io a consigliare quello che non avrei saputo fare. Io l'uni ce l'avevo nella stessa città e con un bus ci arrivavo.

EDIT: i miei rimorsi del "non fatto" non riguardano l'uni, ma altre cose. Il principio però resta, per questo genere di cose, a mio parere l'età d'oro finisce verso i 30 anni...

Ultima modifica di pokorny; 02-04-2015 a 23:18.
Vecchio 02-04-2015, 23:18   #3
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Ti capisco, anche io ho uno spirito eremita e ho dovuto a un certo punto spostarmi per studiare e andare a vivere con altre persone.
Comunque dici che il tuo sogno è l'elettrotecnica e che vuoi andare a vivere da solo? Puoi già lavorare con il titolo che hai o, se non è possibile, frequentare qualche corso professionale che ti permette di farlo o fare pratica, stage in qualche azienda.
Se devi andare invece all'Università, puoi provare a cercare mini-appartamenti a basso prezzo (se avessi la macchina sarebbe un vantaggio perchè quelli fuori città costano meno); se il costo è alto devi optare per l'appartamento condiviso: ti fai un giro e vedi se trovi coinquilini tranquilli (magari lavoratori, gente più grande d'età, che rompe meno le scatole).
Se ho resistito io per diversi anni , ce la puoi fare pure tu
Vecchio 02-04-2015, 23:27   #4
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Ti capisco, anche io ho uno spirito eremita e ho dovuto a un certo punto spostarmi per studiare e andare a vivere con altre persone.
Comunque dici che il tuo sogno è l'elettrotecnica e che vuoi andare a vivere da solo? Puoi già lavorare con il titolo che hai o, se non è possibile, frequentare qualche corso professionale che ti permette di farlo o fare pratica, stage in qualche azienda.
Se devi andare invece all'Università, puoi provare a cercare mini-appartamenti a basso prezzo (se avessi la macchina sarebbe un vantaggio perchè quelli fuori città costano meno); se il costo è alto devi optare per l'appartamento condiviso: ti fai un giro e vedi se trovi coinquilini tranquilli (magari lavoratori, gente più grande d'età, che rompe meno le scatole).
Se ho resistito io per diversi anni , ce la puoi fare pure tu
Beh, no, il mio sogno è vivere da eremita, l'elettrotecnica al momento la odio, la scelta di questo indirizzo quando dovevo fare le superiori è stato il mio più grande sbaglio, volevo fare informatica ma la distanza mi ha bloccato anche in quel caso e ho dovuto ripiegare.
Sul trovare qualcuno con cui condividere l'eventuale appartamento non ci penso nemmeno, preferirei farmi quelle 4 ore di viaggio al giorno, non ce la farei proprio.
Vecchio 02-04-2015, 23:33   #5
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Beh, no, il mio sogno è vivere da eremita, l'elettrotecnica al momento la odio, la scelta di questo indirizzo quando dovevo fare le superiori è stato il mio più grande sbaglio, volevo fare informatica ma la distanza mi ha bloccato anche in quel caso e ho dovuto ripiegare.
Sul trovare qualcuno con cui condividere l'eventuale appartamento non ci penso nemmeno, preferirei farmi quelle 4 ore di viaggio al giorno, non ce la farei proprio.
Allora le opzioni sono 3:
1) viaggi 4 ore al giorno (ma dove cavolo sei collocato per farti 2 ore di viaggio dall'Università più vicina?)
2) convinci i tuoi genitori a non farti andare all'Università ma ti impegni a cercare un lavoro;
3) convinci i tuoi genitori ad affittarti un mini-appartamento e ti impegni nello studio.
Vecchio 02-04-2015, 23:34   #6
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Personalmente mi spiace che non ami quella che per me è una delle materie più belle che schiude praticamente tutta l'ingegneria. Ma capisco che quello che è amore per uno possa essere odio per qualcun altro. Il problema è che se non si hanno qualifiche professionali poi vivere è difficile. Pensi di avere abbastanza in famiglia da essere sicuro che avrai le spalle coperte quando i tuoi non ci saranno più? Se sì, aspetta (ma poi sarai assalito dai rimorsi del "non fatto" come lo sono ora io) se no, la risposta viene da sola... Non sarò io a consigliare quello che non avrei saputo fare. Io l'uni ce l'avevo nella stessa città e con un bus ci arrivavo.

EDIT: i miei rimorsi del "non fatto" non riguardano l'uni, ma altre cose. Il principio però resta, per questo genere di cose, a mio parere l'età d'oro finisce verso i 30 anni...
A dire il vero, l'elettrotecnica era la mia seconda scelta, quindi non è che la odiassi prima di cominciare a studiarla, è proprio quando ho iniziato a studiarla che ho iniziato ad odiarla, sarà perché i miei professori di elettrotecnica sono stati prima una vecchia acida che non capiva niente e che pretendeva tutto, e in questo ultimo anno un professore 65enne che doveva essere in pensione da 3-4 anni, si è chiaramente rotto del suo lavoro e viene in classe a filosofeggiare e quando cerca di spiegare qualcosa non si capisce niente. Il professore in sé lo ammiro, anche perché è anche lui un po' depresso-sociofobico, ma mostra anche un certo odio per la materia che insegna, e questo lo trasmette ai suoi alunni.
Pensa che nella mia classe, di 18 persone, che presumibilmente hanno scelto elettrotecnica per interesse, solo 1 proseguirà in quella strada, ma lui ha un padre elettricista e nutre una vera passione per questa professione.
Se tutti abbiamo perso l'interesse un motivo ci sarà.
Vecchio 02-04-2015, 23:37   #7
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o scegli l'uni o ti trovi un lavoro. in entrambi hai la necessità di avere una relazione sociale...poco da fare. io ti consiglierei in ogni caso la prima...magari hai la possibilità di incontare qualcuno che poi ti piacerà e almeno ti devi sforzare di superare le tue difficoltà. prenditi un appartamento e buttati.
in ogni caso, torno a ripetere, il contatto sociale c è e dolente o nolente sei costretto ad affrontarlo. (perdonatemi gli errori grammaticali).
Purtroppo so che alla fine dovrò fare per forza così, ed è questo che mi crea pensieri contorti-distorti, vado nel pallone, mi metto a dormire ascoltando la mia musica preferita per rilassarmi e non ci penso più.
Non sono in grado di affrontare la realtà di questo mondo, forse dovrei lasciarlo.
Vecchio 02-04-2015, 23:43   #8
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Allora le opzioni sono 3:
1) viaggi 4 ore al giorno (ma dove cavolo sei collocato per farti 2 ore di viaggio dall'Università più vicina?)
2) convinci i tuoi genitori a non farti andare all'Università ma ti impegni a cercare un lavoro;
3) convinci i tuoi genitori ad affittarti un mini-appartamento e ti impegni nello studio.
1) Calabria, penso basti questo.
2) È proprio questo il problema, non troverei comunque un lavoro che mi soddisfi, lo so che sembro troppo esigente, ma sono stanco di dover fare le cose per forza solo per vivere in una società che non mi piace e in cui non vorrei nemmeno vivere.
3) Sarebbe la scelta migliore, ma la vedo dura trovare un mini appartamento che costi poco (i miei fratelli pagano 120-130 € al mese di affitto, se dovessi pagare di più ciò non sarebbe ammissibile).
Vecchio 03-04-2015, 00:03   #9
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A dire il vero, l'elettrotecnica era la mia seconda scelta, quindi non è che la odiassi prima di cominciare a studiarla, è proprio quando ho iniziato a studiarla che ho iniziato ad odiarla, sarà perché i miei professori di elettrotecnica sono stati prima una vecchia acida che non capiva niente e che pretendeva tutto, e in questo ultimo anno un professore 65enne che doveva essere in pensione da 3-4 anni, si è chiaramente rotto del suo lavoro e viene in classe a filosofeggiare e quando cerca di spiegare qualcosa non si capisce niente. Il professore in sé lo ammiro, anche perché è anche lui un po' depresso-sociofobico, ma mostra anche un certo odio per la materia che insegna, e questo lo trasmette ai suoi alunni.
Pensa che nella mia classe, di 18 persone, che presumibilmente hanno scelto elettrotecnica per interesse, solo 1 proseguirà in quella strada, ma lui ha un padre elettricista e nutre una vera passione per questa professione.
Se tutti abbiamo perso l'interesse un motivo ci sarà.
Allora ti dico che non hai motivo di angustiarti. All'uni è tutto diverso e i prof di quel genere sono una minoranza (ne troverai, ma son pochi). E' molto probabile che se insisti ritroverai se non l'amore l'interesse e anche forse qualcosa di più. Con elettrotecnica (e meccanica) si fa qualsiasi cosa.

Se non detesti la materia, il solo problema che vedo è ritrovare la passione per studiare. All'uni si ricomincia da zero quindi non mi preoccupa quello che non sai a causa dei professori inadeguati ma piuttosto che potresti avere difficoltà a iniziare qualcosa associato a ricordi spiacevoli. Su questo non so cosa consigliarti.
Vecchio 03-04-2015, 00:03   #10
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1) Calabria, penso basti questo.
2) È proprio questo il problema, non troverei comunque un lavoro che mi soddisfi, lo so che sembro troppo esigente, ma sono stanco di dover fare le cose per forza solo per vivere in una società che non mi piace e in cui non vorrei nemmeno vivere.
3) Sarebbe la scelta migliore, ma la vedo dura trovare un mini appartamento che costi poco (i miei fratelli pagano 120-130 € al mese di affitto, se dovessi pagare di più ciò non sarebbe ammissibile).
puoi comunque provare a prendere una stanza in un appartamento condiviso, se non ti trovi ci ripensi (valutando le condizioni con il proprietario per lasciare la casa).
Vecchio 03-04-2015, 00:08   #11
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1) Calabria, penso basti questo.
Ti "spetterebbe" Arcavacata, giusto? Io ne ho un ricordo molto bello, ci passai una settimana per un corso e il pomeriggio belle passeggiate nei boschi. Se è ancora come quando ci capitai io è un'ottima università, magari il corso di laurea in Elettrotecnica è anche buono.
Vecchio 03-04-2015, 00:57   #12
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Ti "spetterebbe" Arcavacata, giusto? Io ne ho un ricordo molto bello, ci passai una settimana per un corso e il pomeriggio belle passeggiate nei boschi. Se è ancora come quando ci capitai io è un'ottima università, magari il corso di laurea in Elettrotecnica è anche buono.
No, dovrei andare alla Mediterranea di Reggio Calabria, per quella di Arcavacata dovrei addirittura partire il giorno prima per andare alla lezione il giorno dopo, poiché al mattino non ci sono autobus che ci vanno (lo so perché mio fratello va lì), e comunque si salirebbe a 2 ore e mezza di viaggio per arrivarci, ancora di più.
Comunque se dovessi andare all'università prenderei informatica, quella che era anche la mia prima scelta per le superiori, e per la quale sono molto più portato.
Ma anche quella sarebbe una forzatura, perché sarebbe una scelta che sarebbe comunque dettata dal dover trovare un lavoro per vivere nella società, e questo è ciò che più mi tormenta, perché fare qualcosa che non mi piace per vivere in un posto dove non ci voglio stare?
Io vorrei fare filosofia o psicologia, o anche astronomi, ma ciò sarebbe impensabile per i miei, la scelta tra informatica e elettrotecnica era quella più corretta secondo i canoni della società per vivere proprio una vita canonica, e ovviamente la più accettabile per i miei.
Capisco che filosofia non mi porti a trovare granché come lavoro, ma se fossi obbligato ad andare all'università sceglierei questa, oppure le altre due, a prescindere dal lavoro, perché come ho detto prima sarei disposto anche a morire da eremita se ciò mi farebbe trovare un po' di tranquillità, se solo fosse possibile.
Vecchio 03-04-2015, 10:08   #13
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[...] perché fare qualcosa che non mi piace per vivere in un posto dove non ci voglio stare?
Io vorrei fare filosofia o psicologia, o anche astronomi, ma ciò sarebbe impensabile per i miei, la scelta tra informatica e elettrotecnica era quella più corretta secondo i canoni della società per vivere proprio una vita canonica, e ovviamente la più accettabile per i miei.
Capisco che filosofia non mi porti a trovare granché come lavoro, ma se fossi obbligato ad andare all'università sceglierei questa, oppure le altre due, a prescindere dal lavoro, perché come ho detto prima sarei disposto anche a morire da eremita se ciò mi farebbe trovare un po' di tranquillità, se solo fosse possibile.
Non vorrei ergermi a "giudice" se pure in punta di piedi soprattutto perché ho avuto problemi simili ai tuoi e ho capitolato, quindi non ho titolo.

Però sul tema dell'uni penso di poter parlare con un po' più di cognizione di causa. Il recente cambio di assetto e ordinamenti ha peggiorato le cose da un lato ma forse potrebbe avere dei vantaggi per te. Io ho dovuto fare poco meno di 30 esami ma erano mattoni incredibili, adesso invece è tutto frazionato, e soprattutto per quel che ti riguarda: 1) ci sono tesine applicative fin dai primi esami 2) ben presto nel corso di studi ci si può inserire in ditte ed esperienze lavorative fin dai primi anni.

La mia idea è che potresti anzitutto riconsiderare gli obiettivi, ovvero pensare che il tuo desiderio ha buoni margini di realizzabilità ma con calma e un po' di sacrificio perché la strada è indiretta. Potresti prendere comunque informatica con l'idea di occuparti della produzione di strumenti astronomici o cose che ci hanno a che fare, penso ad esempio ai satelliti, antenne e cose così. Ben presto puoi orientare le tesine su argomenti vicini a quello che ti piace e alla fine uno scenario possibile potrebbe essere che un giorno ti trovi a gestire il software di controllo di qualche componente della ISS.

Quel che voglio dire è di non pensare che se fai elettrotecnica o informatica poi farai rispettivamente l'addetto commerciale di una ditta di forniture oppure il collaudatore di software di gestione paghe il tutto a vita. Oggi, con una cultura ingegneristica da qualsiasi parte si arriva a qualsiasi altra o quasi, se si ha pazienza. In altre parole, l'uovo oggi o la gallina nel tardo pomeriggio. Un esempio classico è Einstein che per non stare con le mani in mano si impiegò all'ufficio brevetti. Di lì potè fare il primo salto e poi si sa come andò a finire.

Io ti suggerirei di avere fiducia che se anche non immediatamente, comunque riuscirai a fare qualcosa che desideri e che afferisce alle materie che ami. Penso che già dopo i primi due anni potresti ritrovarti a dedicare parte dello studio a cose molto vicine all'astronomia. Certamente se vuoi fare il cosmologo serve tutt'altro genere di studi ma io personalmente, sarei ben felice di gestire i sistemi di puntamento dell'Hubble o scrivere il software per l'elaborazione immagini. Saprei che dietro una scoperta importante di cosmologia ci sarei anche io dato che no immagine no party E a questo si arriva tranquillamente tramite ingegneria informatica o elettrotecnica.

Non dimenticare che l'Itaglia ha parecchie eccellenze in questi campi e non hai idea di quanti miliardi di genere di competenze stanno dietro a qualsiasi campo come ad esempio l'astronomia.

EDIT: a quanto mi pare di aver capito, Liuk avrebbe parecchio da dire sul tema "passare da impiego a impiego avvicinandosi come uno squalo che gira attorno alla preda", e forse interverrà e aggiungerà qualcosa.

Ultima modifica di pokorny; 03-04-2015 a 10:19.
Vecchio 03-04-2015, 13:23   #14
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L'avatar di Weltschmerz
 

Controlla se ci sono borse di studio o degli alloggi con agevolazioni economiche.
Vecchio 09-06-2015, 19:10   #15
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L'avatar di RobRock
 

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No, dovrei andare alla Mediterranea di Reggio Calabria, per quella di Arcavacata dovrei addirittura partire il giorno prima per andare alla lezione il giorno dopo, poiché al mattino non ci sono autobus che ci vanno (lo so perché mio fratello va lì), e comunque si salirebbe a 2 ore e mezza di viaggio per arrivarci, ancora di più.
Comunque se dovessi andare all'università prenderei informatica, quella che era anche la mia prima scelta per le superiori, e per la quale sono molto più portato.
Ma anche quella sarebbe una forzatura, perché sarebbe una scelta che sarebbe comunque dettata dal dover trovare un lavoro per vivere nella società, e questo è ciò che più mi tormenta, perché fare qualcosa che non mi piace per vivere in un posto dove non ci voglio stare?
Io vorrei fare filosofia o psicologia, o anche astronomi, ma ciò sarebbe impensabile per i miei, la scelta tra informatica e elettrotecnica era quella più corretta secondo i canoni della società per vivere proprio una vita canonica, e ovviamente la più accettabile per i miei.
Capisco che filosofia non mi porti a trovare granché come lavoro, ma se fossi obbligato ad andare all'università sceglierei questa, oppure le altre due, a prescindere dal lavoro, perché come ho detto prima sarei disposto anche a morire da eremita se ciò mi farebbe trovare un po' di tranquillità, se solo fosse possibile.
visto il tuo altro post ho cercato questo.
io ho fatto informatica , e la storia che è una scelta canonica non è vero, se la sceglie ti ci devi impegnare perche poi il lavoro sarà una gavetta continua, ovvero continuerai a imparare cose nuove quindi ti ci dovrai adattare.
Filosofia non ho la minima idea di che lavoro po i vai a fare, insegnante???
Astronomia se hai passione è una buona scelta , visto che poi puoi insegnare o fare l'eremita come ricercatore (certo ti devi dedicare con impegno) però un sacco di studio non è mica uno scherzo quindi lo devi fare per passione non per passione di fare l'eremita, quello lo puoi fare in molti altri modi
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