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Vecchio 19-06-2009, 16:03   #1
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E' una discussione un po' complicata...che va un attimino al di là del solito sempre "Non riesco a conversare" --> ma in un buon 80% lo comprende...
niente battute solite...pena....vi insulto a gratis...

...buh...è inutile...se...se....boh...io quando esco con quel mio amicone....ecco quando esco con lui...è come se esco con me stesso...i silenzi? è come se non ci fossero...si potrebbe benissimo stare zitti, parlare, tirarsi le caccole...non penso...ho comunque poco da dire forse...invece altre volte no...tante volte so che lui di cose da dire ne ha e ascolto e nemmeno riesco a subentrare per la valanga di cose che ha da dirmi...ce la ridiamo insieme proprio su questo e...si sente...è chiaro che nessuno dei due prova disagio o è in ansia del giudizio dell'altro...ci si potrebbe dire le cose più imbarazzanti...si potrebbe parlare forse pure dei cm che "mancano"...del sesso e dell'amore che non c'è...
E'...beh...è credo l'unica persona (insieme forse a mia madre) con cui non provo alcun disagio...in cui non HO PENSIERI...non penso a robe del tipo "non so cosa dire", "oddio...e ora?" blablabla...in cui vivo spensieratamente...d'istinto...facendo o dicendo cazzate....parlando o non parlano...

Con tutte le altre persone? altri familiari/parenti...mio fratello addirittura....un estraneo...un altro coetaneo...uno o peggio una delle tante con cui esco al sabato sera...ho ad ogni silenzio (cioè la maggior parte del tempo) quella sensazione addosso...estraniazione...disagio per il troppo silenzio...(e soprattutto mi rendo conto che a moltissime persone il disagio passa anche a loro ovviamente con me accanto)...

E la cosa curiosa è che mi rendo conto che...il legame che mi lega a quel mio amico...non è ben definibile...non è chiaro (argghh....non sto dicendo che sono gay eh :P....sto dicendo altro )...cioè...esco...quando usciamo sento di essere spensierato..se c'è una festa e c'è lui so che sec'è qualche persona a cui posso avvicinarmi nei momenti in cui non so cosa dire posso andare da lui...e il clima si distende subito sia se si parla sia se non lo si fa...perchè...con lui mi viene tutto...sono spensierato...quel mio AMICO è quel mio amico "ex-sfigato" che inizialmente era anche pseudo-bullato e che io avevo difeso dando inizio al legame e a parte dei miei problemi (oltre che la famiglia ovviamente)... e la cosa strana di questo legame è che sto iniziando a pensare che forse un vero e proprio "amore" nei suoi confronti da parte mia non c'è...mi sento spensierato se esco con lui...sento che ormai ci conosciamo alla perfezione (anche se io a differenza sua qualche particolare della mia vita l'ho lasciato nascosto e molto vago a sua insaputa...perchè...sono così di mio...)...se si esce insieme non c'è disagio...è lo stesso amico che alle prime feste mi diceva "dai stiamo tra noi...perchè dobbiamo andare per forza dalle altre?" e ha così contribuito ad estraniarmi e rendermi ancora più disabituato di quanto già stessi diventando allora...
però...sì...insieme si sta bene...non c'è disagio...io stesso lo definirei "amico...fratello"...però...boh...sar&#22 4; che ha un passato da ragazzo abbastanza "inetto", serio e chiuso...quindi..beh non si sono fatte tante cose tipiche dell'amicizia adolescenziale...giusto negli ultimi 2 annetti abbiamo iniziato ad uscire la sera...prima erano solo chiacchiere semplici semplici...ma per dire...non si sono fatti viaggi, giornate insieme ecc...ecc...(e a dirla tutta...ora che me lo si propone...beh non ci sono nemmeno abituato ormai per reiniziare a farlo ora....)...beh comunque nonostante tutto mi rendo conto che...forse NON HO BISOGNO DI LUI...posso benissimo stare senza vederlo, sentirlo, fare uno squillo per giorni e giorni...anche settimane...(a differenza sua che se non ci si sente per troppi giorni uno squillo o un sms lo manda)...una volta stavo x accennargli la cosa pure a lui (magari per introdurre il casino che ho in testa io e che nemmeno lui si immagina)...poi ho lasciato perdere e ci siamo messi a scherzare...STA DI FATTO...che ultimamente (sono forse mesi che inizio a pensarlo) penso che si mi fa piacere uscire insieme, scherzare, parlare con lui, ma x il semplice fatto che è una delle rarissime persone con cui riesco a non pensare completamente, con cui ormai sono una cosa quasi unica...e se ci esco è perchè sono consapevole che con lui non "devo pensare", sono quindi sempre sereno e ho la "scusa" per uscire di casa più spesso che posso e comunque avere una persona con cui avere un rapporto fraterno...un rapporto che mi ricorda la spensieratezza di quando ero un ragazzino...di quanto di "amici e amiche fraterni/e" NE AVEVO A VOLONTA'...
sto iniziando però a pensare che se mai dovessi superare questo mio continuo bisogno di "pensare e farmi seghe mentali" e quindi ritrovassi il piacere di stare in mezzo alla gente....forse cambierebbe la cosa...

Il tutto sempre è dovuto penso alla mia disabitudine a socializzare rapportandomi con gli altri...che mi ha reso di fatto OLTRE CHE INCAPACE A CONVERSARE (primo gravissimo mio problema) e quindi SOCIALIZZARE e prendere confidenza, credo ANCHE ESTRANIATO oltre che dal rapporto con gli altri dai miei stessi STATI EMOTIVI e PSICOLOGICI che ormai si manifestano solamente come confusione.
Magari nel momento stesso sono lucidi, precisi...ma...il momento dopo quando ritorno tra me e me pensare ecco che si CONFONDONO...

E dall'analizzare questa situazione passiamo ad analizzare il mio rapporto con gli altri...vabbeh...in famiglia e parenti ormai ci ho rinunciato...
ma...in generale? con coetanei e estranei in generale?
Posso sentire apprezzamento nei miei confronti, rabbia, voglia di conoscermi, odio...il mio essere in ogni caso difficilmente muta...e comunque ritorna presto sui suoi binari...

l'idea di stare in un gruppo...stare con persone...anche solo conoscere una persona alla volta...se da una parte ci provo...dall'altra mi risulta ormai una cosa ESTRANEA alla mia persona...SENTO IL BISOGNO DI STARE A CONTATTO CON ALTRA GENTE...NE HO BISOGNO...SOLO NON RIESCO A STARCI...OSSERVO LA GIOIA NEGLI ALTRI...RICORDO LA GIOIA CHE AVEVO IO DA RAGAZZINO...E MI CONVINCO CHE è QUELLA CHE VORREI...MA...se il bisogno di socializzare c'è...ed è presente...BEH...RESTO UN DISABITUATO...
E ciò si ripercuote su tutto...
a primo impatto magari una battuta la dico perchè...comunque è sempre stato qualcosa che ha fatto parte di me...perchè...MI SONO DISABITUATO A SOCIALIZZARE, CONVERSARE...ma x assurdo...nel momento singolo, nella battuta so ancora usare l'istinto...
però mi rendo conto che...stare con gli altri è una fatica, un lavoro, una tortura quasi sia per me e in parte anche per gli altri (con me accanto in alcune circostanze).
Mi rendo conto che là fuori c'è tanta gente che ama solo interagire, farsi 4 chiacchiere, divertirsi...parlare...sentire le altre persone "vicine"...ed io?
Io pur volendolo quando sono lì ALLONTANO...con il mio silenzio...il mio non saper conversare su nulla...o comunque solo su un argomento (o poco pi&#249 alla volta...ed ogni argomento finito è un NUOVO MURO che si alza tra me e l'altra persona...e...magari incontro a 4 occhi le persone più socievoli di sto mondo...si scherza addirittura anche per 5 minuti e poi...e poi quando è ora di passare da totali estranei a conoscenti almeno...io...io NON RIESCO A FARLO...NON HO LE PAROLE... MI VIENE MENO ANCHE L'ISTINTO (che nel breve invece riesco ancora a tirare fuori) e ESCONO FUORI I PENSIERI...0 ARGOMENTI...e sento me stesso ESTRANIATO...gli altri ESTRANEI...

e...così...non so quanto vale la pena passare i venerdì fuori...i sabato fuori...quanto vale la pena fare la lezione con xx miei coetanei quando mi ISOLO....metto in difficoltà sia me stesso e soprattutto LORO...creo DISAGIO in me e agli altri...

ogni parola...ogni singola parola (al di là di quella che magari può essere una singola battuta) è una fatica cercarla per me...

SE DEVO IMMAGINARE DI PASSARE INTERE ORE...O ADDIRITTURA GIORNATE con altre persone come faccio con quel MIO AMICO...MI SEMBRA IMPOSSIBILE...io...io che oltre ad un "ciao" ed una battuta ad alta voce...e 4 formalità scherzando magari se ti incontro per strada non SO CHE ALTRO DIRE...

IO CHE NON RIESCO A PARLARE NEMMENO CON ALCUNI MIEI FAMILIARI E TUTTI I PARENTI E LI EVITO NON SAPENDO COSA DIRE...NON AVENDO NULLA DA DIRE...DA CHIEDERE...

e...e... i momenti in cui salta fuori l'istinto in maniera spensierata si contano sulle punte delle dita...magari sono brillante...spensierato...ma...la volta dopo riparto da 0...anche se magari le persone bene o male sono le stesse o quasi...

E a sto punto non so nemmeno quanta voglia ho di provarci ancora...perchè? perchè se va bene? tipo quelle sere in cui sono brillante, spensierato, fraterno (anche se magari non per l'intera serata ma a lungh itratti)...so già in partenza che la volta dopo ritornerò al punto di aprtenza....e se magari non lo penso e a fine serata penso "no...stasera ho dimostrato che posso stare in mezzo agli altri, essere fraterno come un tempo...normalmente"...beh...arriva la volta dopo...ed ogni sicurezza svarisce...e c'è la verità...di nuovo problemi ad andare oltre il ciao, una battuta ed un "come stai dopo tutti sti giorni?"...e tutto quel clima fraterno si spezza immediatamente...e di nuovo ESTRANIATO tra persone che sento ESTRANEE...

un esempio di questa estraniazione? Puoi essere stato mio compagno di classe x anni, può essere che usciamo ogni sabato insieme, può essere che ti ho conosciuto e abbiamo scherzato per un'intera sera...non riesco mai a percepire con fermezza se sento o meno il bisogno di risentirti...di chiamarti...di passare altro tempo assieme...lo vorrei fare x stare insieme...ma mi rendo conto che se conoscessi altre 10 persone simpatiche proverei la stessa identica sensazione per loro probabilmente...e dunque resto ESTRANEO

Ultima modifica di giova88folle; 19-06-2009 a 16:08.
Vecchio 19-06-2009, 16:26   #2
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minchia che papiro un ce la fò a leggere tutto
Vecchio 19-06-2009, 16:30   #3
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Quote:
Originariamente inviata da brontolone Visualizza il messaggio
minchia che papiro un ce la fò a leggere tutto
questa la salvo perchè non era una battuta vera e propria...
comunque...io l'ho scritto in circa 10-15 minuti...non penso che a leggerlo ce ne vogliano di più (anzi...)...dunque per uno che sta 18 ore su 18 (come hai detto nell'altro thread) davanti al pc beh....15 minuti di vita persi per il mio papiro non possono essere un danno

In ogni caso...se uno non vuole leggerlo può passare oltre al thread senza commentarlo....invece di fare il "brontolone" severn :P
Vecchio 19-06-2009, 17:42   #4
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Lo sai che io sono nella tua stessa situazione?

Ho solo un amico con cui riesco a trovarmi bene, come dici tu
senza pensieri, senza sentire il disagio di non sapere cosa
dire. E riesco pure a divertirmi. L'ho conosciuto perché all'uni
notavo che stava da solo in disparte. E allora mi sono unito a lui
per fare delle esecitazioni. C'ho passato intere giornate! Poi
siamo iniziati ad uscire e anche ora che non abbiamo più un
rapporto di reciproco interesse per lo studio continuiamo a farlo.

Quello che io mi chiedo è perchè con lui sto bene e con gli altri
no? E sono molto confuso sull'argomento.

Penso che un rapporto di reciproco interesse nasca dal fatto che
ognuno può dare qualcosa all'altro. Si vede che il tuo amico,
come il mio ti da qualcosa, mentre gli altri non ti danno niente
e addirittura ti generano ansia. Quindi è normale che non hai
interesse a stare con loro e ti estranei. Anche le persone "normali"
cercano di evitare il contatto con persone che a loro danno ansia.
Per loro queste persone ansiogene sono molte di meno rispetto a noi.
Comunque il meccanismo di per se è normale.

Quindi penso che dovremmo sforzarci di cercare persone per noi
interessanti. E fra queste, che si trovano come un ago in un pagliaio
andare a trovare quelle che abbiano interesse nei nostri confronti.
Perchè se non ce l'avessero potrebbero stare con noi solo per
tenerezza/pena. Magari a furia di fare così gli amici aumenteranno in
un circolo virtuoso.
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