Voglio raccontarvi la mia storia:
Ho avuto sempre dei genitori iperprotettivi, questo ha comportato che dalle medie in poi mi sono sempre sentito inferiore agli altri e ho iniziato a sviluppare un carattere fobico, associato alla scoliosi mi rendeva la vita un inferno... Le elementari sono state l'unico periodo più tranquillo della mia vita, anche se pure lì c'era qualcosa di strano, tipo che mi facevo la pipi addosso in classe.
La situazione ovviamente si è accentuata al liceo, per tutti gli anni di scuola non ho avuto mai amici, ero sempre solo, non uscivo mai... Le mie uniche forme di gratificazione erano il fatto che studiando poco fossi il primo della classe e i videogiochi... Di ragazze ovviamente neanche l'ombra, avevo solo il terrore ad avvicinarle..
Dopo l'esame di maturità, mi metto a studiare per il test di medicina(volevo fare il medico fin da quando avevo 14 anni, non per passione, ma perché credevo che finalmente sarei stato considerato dalla gente).
Passo il test e mi iscrivo, in una regione molto lontana dalla mia(perché credevo che mi facesse bene cambiare ambiente, per ripartire da 0).
I primi mesi il mio obiettivo è quello di avere assolutamente una ragazza, una qualunque, non vado proprio a lezione, esco quasi tutti i giorni, partecipo a feste... Ma comunque non avevo mai il coraggio di provarci con qualcuna...
Mi metto con una collega di corso solo perché fa tutto lei, e finalmente ho la mia prima volta.. Mi sento la persona più felice del mondo, finalmente amato...
A dicembre inizio a studiare con lei gli esami del primo semestre, riesco fortunatamente a passarli tutti, solo che con voti bassi, lei invece no...
Già lì il rapporto non era più quello dei primi mesi, non facevamo quasi mai più sesso, studiavamo e basta...
Ci mettiamo a studiare per gli esami del secondo semestre come dei pazzi e io riesco a superarli tutti(l'ultimo a settembre), con voti discreti, un 30 e due 25... Inizio a farmi complessi sulla media, a pensare di ripetere esami passati.. Lei invece supera 2 esami su 3...quindi a settembre io avevo dato tutti gli esami e lei invece 3/6.
Allora lei decide di trasferirsi in un'altra università e io la seguo, perché non volevo restare da solo, avevo sviluppato una dipendenza da lei e in quell'anno avevo chiuso i pochi rapporti di amicizia che avevo...
Così ci trasferiamo e lei mi obbliga ad aspettarla, cioè dovevo aspettare e non dare esami per fare in modo che fossimo allo stesso punto.. Per la paura di essere lasciato e molto a malincuore lo faccio, nel frattempo ridò due esami che avevo con voti bassi per alzare la media e ci riesco(quindi piangevo con un occhio solo, perché almeno avevo alzato parecchio la media).. Il secondo semestre del secondo anno, dopo che lei aveva recuperato gli esami, ci mettiamo a preparare biochimica, io la passo a luglio e lei viene segata, così io devo aspettarla e lei dà l'esame a settembre.. Da lì restano immunologia e anatomia... Anatomia è un parto, 9 mesi per darla e finiamo fuoricorso di 1 anno, inizio a non sentirmi più bene con lo studio, mi rendo conto delle cazzate che ho fatto e inizio a dubitare delle mie capacità e a essere sempre infelice...
Siamo al secondo semestre del terzo anno con un esame ancora da dare del secondo, immunologia, io lo passo ad aprile e lei no, e di nuovo devo aspettarla fino a giugno... Dopodiché iniziamo le materie del terzo anno, fisiologia che è la bestia nera del corso di laurea(un esame difficilissimo e dall'altro lato la voglia di studiare che viene meno), comunque studio 4 ore ogni giorno ma non mi sento mai pronto, cambio più volte método di studio, non riesco mai a contenere in testa tutte le informazioni dell'esame e ci metto 9 mesi a darlo... Siamo all'inizio del quinto anno e ho dato solo un esame del terzo anno.. La situazione inizia a sembrarmi catastrofica, i sensi di colpa aumentano, decidiamo di andare in Erasmus, ma lì in 6 mesi non combiniamo nulla.. E torniamo in Italia e alla fine del quinto anno diamo un altro esame del terzo.. Inizia il sesto anno e siamo ancora alle prese con gli esami del terzo.. Io decido di lasciarla, penso che così potrei riprendere in mano la mia vita e recuperare il tempo perso.. Lei piange, mi supplica e io allora ritorno sui miei passi... E così per questa crisi lei non vuole studiare per 3 mesi, e quindi altri 3 mesi passano(ho dimenticato di dire che fin dall'inizio siamo andati a convivere e abbiamo sempre studiato insieme).. A marzo del 2018(sesto anno) vengo operato di ernia inguinale, affronto la convalescenza a casa dei miei e lei non viene a trovarmi nemmeno una volta.. A maggio mi lascia e lì mi crolla il mondo addosso, per 15 giorni non mangio e non dormo... Poi mi riprendo e dico che da adesso in poi per me esisterà solo lo studio e basta.. Do' un esame a luglio, che però mi crea un'ansia pazzesca, mi causa diversi attacchi di emicrania con aura visiva, inizio a rendermi conto che la solitudine mi pesa di nuovo da morire... Ad agosto inizio a studiare un esame pesantissimo, non riesco, mi fa schifo studiare, piango ogni giorno, mi faccio del male, penso al suicidio, non dormo, ho attacchi di emicrania con aura ogni giorno, questa situazione va avanti per 3 mesi(i peggiori 3 mesi della mia vita) e così decido di lasciare Medicina... I miei mi dicono di prendermi del tempo, così per 9 mesi non studio, esco, mi faccio degli amici, mi rifidanzo con una ragazza che comunque dopo poco tempo mi tradisce, scopro la passione del cosplay(mi rendo conto di aver vissuto di più nel 2019 che in tutto il resto della mia vita), tutto sommato ho un umore positivo... Non sapendo cosa fare della mia vita e avendo 26 anni, decido di iscrivermi in Scienze della Formazione primaria, un percorso molto più semplice di Medicina e che comunque garantisce un lavoro, inoltre io amo i bambini(con loro la mia fobia sociale scompare)... Allora a settembre passo il test e mi iscrivo, i primi mesi sono fantastici, fino alla sessione di gennaio, in cui mi rendo conto che questo tipo di studi mi viene troppo facile e non mi soddisfa, che è troppo poco per me che ero sempre stato il primo della classe e facevo medicina... Così inizio di nuovo a stare male, a pensare di tornare in Medicina, a maggio 2020 inizio un percorso di psicoterapia, che mi aiuta tantissimo e che sto continuando tutt'ora... Dal 2020 ad oggi comunque sono ancora vittima di questa crisi, è un problema irrisolto.. Se provo ad aprire un libro di medicina e provo a studiarlo dopo pochi minuti vado in bagno a vomitare, ma è una cosa che comunque faccio ogni giorno... In questa facoltà non mi sento realizzato, ma l'idea di tornare in Medicina mi fa schifo e il solo pensiero mi fa stare male... Però quello è un percorso di studi importante e difficile e riuscire mi darebbe una bella botta di autostima penso(mi rendo conto che sono motivi stupidi per pensare a un corso di laurea)
Mi colpevolizzo ogni giorno per gli anni persi per quella ragazza, penso che se la avessi lasciata subito e non mi fossi piegato alla questione di aspettarla forse il mio percorso in Medicina sarebbe stato diverso...
Non riesco a darmi pace, non dormo bene la notte, riesco lo stesso a dare esami e a essere in regola perché qui mi bastano 3 ore di studio al giorno(in medicina sotto esame arrivavo a 13 al giorno), la giornata la passo quasi sempre a letto, sto sempre male.. I miei genitori non sanno come aiutarmi, li vedo distrutti, sono 2 anni che faccio psicoterapia e vado da uno psichiatra e prendo 4 antidepressivi contemporaneamente, ma questo è solo un modo per andare avanti, per sopravvivere...
Davvero non so come uscire da questa situazione, scusate per la lunghezza del messaggio, ma sono disperato, ho bisogno di confrontarmi con qualcuno che non sia la mia terapeuta o i miei genitori...