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Vecchio 27-03-2022, 11:40   #1
Principiante
 

Voglio raccontarvi la mia storia:

Ho avuto sempre dei genitori iperprotettivi, questo ha comportato che dalle medie in poi mi sono sempre sentito inferiore agli altri e ho iniziato a sviluppare un carattere fobico, associato alla scoliosi mi rendeva la vita un inferno... Le elementari sono state l'unico periodo più tranquillo della mia vita, anche se pure lì c'era qualcosa di strano, tipo che mi facevo la pipi addosso in classe.
La situazione ovviamente si è accentuata al liceo, per tutti gli anni di scuola non ho avuto mai amici, ero sempre solo, non uscivo mai... Le mie uniche forme di gratificazione erano il fatto che studiando poco fossi il primo della classe e i videogiochi... Di ragazze ovviamente neanche l'ombra, avevo solo il terrore ad avvicinarle..

Dopo l'esame di maturità, mi metto a studiare per il test di medicina(volevo fare il medico fin da quando avevo 14 anni, non per passione, ma perché credevo che finalmente sarei stato considerato dalla gente).
Passo il test e mi iscrivo, in una regione molto lontana dalla mia(perché credevo che mi facesse bene cambiare ambiente, per ripartire da 0).

I primi mesi il mio obiettivo è quello di avere assolutamente una ragazza, una qualunque, non vado proprio a lezione, esco quasi tutti i giorni, partecipo a feste... Ma comunque non avevo mai il coraggio di provarci con qualcuna...
Mi metto con una collega di corso solo perché fa tutto lei, e finalmente ho la mia prima volta.. Mi sento la persona più felice del mondo, finalmente amato...

A dicembre inizio a studiare con lei gli esami del primo semestre, riesco fortunatamente a passarli tutti, solo che con voti bassi, lei invece no...
Già lì il rapporto non era più quello dei primi mesi, non facevamo quasi mai più sesso, studiavamo e basta...
Ci mettiamo a studiare per gli esami del secondo semestre come dei pazzi e io riesco a superarli tutti(l'ultimo a settembre), con voti discreti, un 30 e due 25... Inizio a farmi complessi sulla media, a pensare di ripetere esami passati.. Lei invece supera 2 esami su 3...quindi a settembre io avevo dato tutti gli esami e lei invece 3/6.

Allora lei decide di trasferirsi in un'altra università e io la seguo, perché non volevo restare da solo, avevo sviluppato una dipendenza da lei e in quell'anno avevo chiuso i pochi rapporti di amicizia che avevo...

Così ci trasferiamo e lei mi obbliga ad aspettarla, cioè dovevo aspettare e non dare esami per fare in modo che fossimo allo stesso punto.. Per la paura di essere lasciato e molto a malincuore lo faccio, nel frattempo ridò due esami che avevo con voti bassi per alzare la media e ci riesco(quindi piangevo con un occhio solo, perché almeno avevo alzato parecchio la media).. Il secondo semestre del secondo anno, dopo che lei aveva recuperato gli esami, ci mettiamo a preparare biochimica, io la passo a luglio e lei viene segata, così io devo aspettarla e lei dà l'esame a settembre.. Da lì restano immunologia e anatomia... Anatomia è un parto, 9 mesi per darla e finiamo fuoricorso di 1 anno, inizio a non sentirmi più bene con lo studio, mi rendo conto delle cazzate che ho fatto e inizio a dubitare delle mie capacità e a essere sempre infelice...
Siamo al secondo semestre del terzo anno con un esame ancora da dare del secondo, immunologia, io lo passo ad aprile e lei no, e di nuovo devo aspettarla fino a giugno... Dopodiché iniziamo le materie del terzo anno, fisiologia che è la bestia nera del corso di laurea(un esame difficilissimo e dall'altro lato la voglia di studiare che viene meno), comunque studio 4 ore ogni giorno ma non mi sento mai pronto, cambio più volte método di studio, non riesco mai a contenere in testa tutte le informazioni dell'esame e ci metto 9 mesi a darlo... Siamo all'inizio del quinto anno e ho dato solo un esame del terzo anno.. La situazione inizia a sembrarmi catastrofica, i sensi di colpa aumentano, decidiamo di andare in Erasmus, ma lì in 6 mesi non combiniamo nulla.. E torniamo in Italia e alla fine del quinto anno diamo un altro esame del terzo.. Inizia il sesto anno e siamo ancora alle prese con gli esami del terzo.. Io decido di lasciarla, penso che così potrei riprendere in mano la mia vita e recuperare il tempo perso.. Lei piange, mi supplica e io allora ritorno sui miei passi... E così per questa crisi lei non vuole studiare per 3 mesi, e quindi altri 3 mesi passano(ho dimenticato di dire che fin dall'inizio siamo andati a convivere e abbiamo sempre studiato insieme).. A marzo del 2018(sesto anno) vengo operato di ernia inguinale, affronto la convalescenza a casa dei miei e lei non viene a trovarmi nemmeno una volta.. A maggio mi lascia e lì mi crolla il mondo addosso, per 15 giorni non mangio e non dormo... Poi mi riprendo e dico che da adesso in poi per me esisterà solo lo studio e basta.. Do' un esame a luglio, che però mi crea un'ansia pazzesca, mi causa diversi attacchi di emicrania con aura visiva, inizio a rendermi conto che la solitudine mi pesa di nuovo da morire... Ad agosto inizio a studiare un esame pesantissimo, non riesco, mi fa schifo studiare, piango ogni giorno, mi faccio del male, penso al suicidio, non dormo, ho attacchi di emicrania con aura ogni giorno, questa situazione va avanti per 3 mesi(i peggiori 3 mesi della mia vita) e così decido di lasciare Medicina... I miei mi dicono di prendermi del tempo, così per 9 mesi non studio, esco, mi faccio degli amici, mi rifidanzo con una ragazza che comunque dopo poco tempo mi tradisce, scopro la passione del cosplay(mi rendo conto di aver vissuto di più nel 2019 che in tutto il resto della mia vita), tutto sommato ho un umore positivo... Non sapendo cosa fare della mia vita e avendo 26 anni, decido di iscrivermi in Scienze della Formazione primaria, un percorso molto più semplice di Medicina e che comunque garantisce un lavoro, inoltre io amo i bambini(con loro la mia fobia sociale scompare)... Allora a settembre passo il test e mi iscrivo, i primi mesi sono fantastici, fino alla sessione di gennaio, in cui mi rendo conto che questo tipo di studi mi viene troppo facile e non mi soddisfa, che è troppo poco per me che ero sempre stato il primo della classe e facevo medicina... Così inizio di nuovo a stare male, a pensare di tornare in Medicina, a maggio 2020 inizio un percorso di psicoterapia, che mi aiuta tantissimo e che sto continuando tutt'ora... Dal 2020 ad oggi comunque sono ancora vittima di questa crisi, è un problema irrisolto.. Se provo ad aprire un libro di medicina e provo a studiarlo dopo pochi minuti vado in bagno a vomitare, ma è una cosa che comunque faccio ogni giorno... In questa facoltà non mi sento realizzato, ma l'idea di tornare in Medicina mi fa schifo e il solo pensiero mi fa stare male... Però quello è un percorso di studi importante e difficile e riuscire mi darebbe una bella botta di autostima penso(mi rendo conto che sono motivi stupidi per pensare a un corso di laurea)
Mi colpevolizzo ogni giorno per gli anni persi per quella ragazza, penso che se la avessi lasciata subito e non mi fossi piegato alla questione di aspettarla forse il mio percorso in Medicina sarebbe stato diverso...
Non riesco a darmi pace, non dormo bene la notte, riesco lo stesso a dare esami e a essere in regola perché qui mi bastano 3 ore di studio al giorno(in medicina sotto esame arrivavo a 13 al giorno), la giornata la passo quasi sempre a letto, sto sempre male.. I miei genitori non sanno come aiutarmi, li vedo distrutti, sono 2 anni che faccio psicoterapia e vado da uno psichiatra e prendo 4 antidepressivi contemporaneamente, ma questo è solo un modo per andare avanti, per sopravvivere...

Davvero non so come uscire da questa situazione, scusate per la lunghezza del messaggio, ma sono disperato, ho bisogno di confrontarmi con qualcuno che non sia la mia terapeuta o i miei genitori...
Vecchio 27-03-2022, 13:15   #2
Esperto
 

Credo che la relazione con quella ragazza ,ti abbia causato un trauma molto profondo e inevitabilmente ti abbia fatto prendere scelte sbagliate.Quando si vive in relazioni di codipendenza e di controllo ,come quello che hai presentato è così.So che non è facile ma prova a non pensare in maniera negativa.Se medicina è quello che realmente desideri , sarebbe veramente un peccato interrompere e lasciare vincere l'ansia.Non credi ?.
Vecchio 27-03-2022, 13:31   #3
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da CongaBlicoti_96 Visualizza il messaggio
Credo che la relazione con quella ragazza ,ti abbia causato un trauma molto profondo e inevitabilmente ti abbia fatto prendere scelte sbagliate.Quando si vive in relazioni di codipendenza e di controllo ,come quello che hai presentato è così.So che non è facile ma prova a non pensare in maniera negativa.Se medicina è quello che realmente desideri , sarebbe veramente un peccato interrompere e lasciare vincere l'ansia.Non credi ?.
Non studio più medicina, l'ho mollata 4 anni fa, probabilmente medicina non mi è mai piaciuta realmente, però un tempo riuscivo ad impormi lo studio matto e disperato..
Vecchio 27-03-2022, 13:43   #4
Esperto
 

Be' l'importante che tu faccia quello che psicologicamente ti faccia stare meglio.Hai accennato al fatto che con i bambini le tue ansie si affievoliscono.Non sono una psicologa,quindi il mio è un consiglio tanto così.Ma perché non pensare ad un percorso di quel genere.So che magari è meno stimolante che Medicina, però è un opzione che magari è la più giusta in questo momento.
Vecchio 27-03-2022, 14:21   #5
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da CongaBlicoti_96 Visualizza il messaggio
Be' l'importante che tu faccia quello che psicologicamente ti faccia stare meglio.Hai accennato al fatto che con i bambini le tue ansie si affievoliscono.Non sono una psicologa,quindi il mio è un consiglio tanto così.Ma perché non pensare ad un percorso di quel genere.So che magari è meno stimolante che Medicina, però è un opzione che magari è la più giusta in questo momento.
Ti ringrazio tanto per la tua risposta... C'è pure che la mia psicologa mi ha vietato i videogiochi che erano la mia valvola di sfogo(ci giocavo 8 ore al giorno)... Adesso non li uso da un mese, ma penso di riprendere fissando un tetto massimo di 2 ore al giorno
Vecchio 27-03-2022, 17:42   #6
Esperto
L'avatar di Oda Nobunaga
 

Quote:
Originariamente inviata da camtut22 Visualizza il messaggio
Non studio più medicina, l'ho mollata 4 anni fa, probabilmente medicina non mi è mai piaciuta realmente, però un tempo riuscivo ad impormi lo studio matto e disperato..
Calcola però che lo studio è solo il primo passo.
Se ti fa schifo l'ambito come fai a lavorarci poi per anni?
Stessa cosa per scienze della formazione, ma al contrario. Se lo studio non ti stimola particolarmente ma pensi che lavorare in quell'ambito ti piacerebbe, che te ne frega?
Mi sembra che tu debba un po' dissociare lo studio come cosa a sé stante, e associarlo all'obbiettivo finale.

Sicuramente la relazione di ha causato un sacco di problemi, ma ormai è andata. Hai imparato che una persona che ti mette restrizioni è una red flag gigantesca.
Non pensare al percorso, pensa prima al tuo obbiettivo finale, e da lì cerca una strategia per raggiungerlo
Vecchio 27-03-2022, 18:09   #7
Intermedio
L'avatar di Fluxetina
 

Personalmente quando ho letto la tua storia ho provato una sorta di invidia positiva; hai fatto molte esperienze, hai trovato degli amici e delle ragazze, sei andato in Erasmus!
Tutte cose che la maggior parte delle persone qui dentro non le vede ne vedrà mai!

Il problema principale, all'idilà degli studio, e che non hai ancora capito cosa vuoi fare da "grande" e questo si riflette su tutto il resto..
Ringraziamenti da
Martyrlucarius (27-03-2022), Varano (27-03-2022)
Vecchio 27-03-2022, 18:15   #8
Esperto
L'avatar di Varano
 

Quote:
Originariamente inviata da Fluxetina Visualizza il messaggio
Personalmente quando ho letto la tua storia ho provato una sorta di invidia positiva; hai fatto molte esperienze, hai trovato degli amici e delle ragazze, sei andato in Erasmus!
Tutte cose che la maggior parte delle persone qui dentro non le vede ne vedrà mai!

Il problema principale, all'idilà degli studio, e che non hai ancora capito cosa vuoi fare da "grande" e questo si riflette su tutto il resto..
è la stessa cosa che ho provato io leggendo...
Ringraziamenti da
Fluxetina (27-03-2022)
Vecchio 27-03-2022, 18:18   #9
Intermedio
L'avatar di Fluxetina
 

W la figa!
Ringraziamenti da
Varano (27-03-2022)
Vecchio 28-03-2022, 09:01   #10
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da Oda Nobunaga Visualizza il messaggio
Calcola però che lo studio è solo il primo passo.
Se ti fa schifo l'ambito come fai a lavorarci poi per anni?
Stessa cosa per scienze della formazione, ma al contrario. Se lo studio non ti stimola particolarmente ma pensi che lavorare in quell'ambito ti piacerebbe, che te ne frega?
Mi sembra che tu debba un po' dissociare lo studio come cosa a sé stante, e associarlo all'obbiettivo finale.

Sicuramente la relazione di ha causato un sacco di problemi, ma ormai è andata. Hai imparato che una persona che ti mette restrizioni è una red flag gigantesca.
Non pensare al percorso, pensa prima al tuo obbiettivo finale, e da lì cerca una strategia per raggiungerlo
Beh è proprio questo il problema, penso che fare il medico mi piacerebbe, è studiare medicina che mi fa schifo, mi fa proprio vomitare... Invece scienze della formazione primaria mi piace quello che studio ma mi sembra troppo banale, e per il lavoro non so se mi stimolerebbe un domani.
Vecchio 28-03-2022, 09:02   #11
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da Fluxetina Visualizza il messaggio
Personalmente quando ho letto la tua storia ho provato una sorta di invidia positiva; hai fatto molte esperienze, hai trovato degli amici e delle ragazze, sei andato in Erasmus!
Tutte cose che la maggior parte delle persone qui dentro non le vede ne vedrà mai!

Il problema principale, all'idilà degli studio, e che non hai ancora capito cosa vuoi fare da "grande" e questo si riflette su tutto il resto..
Le esperienze sicuramente le ho fatte, ma ti assicuro che in questo momento non valgono nulla per me... Sono dilaniato da questo dubbio
Vecchio 28-03-2022, 09:35   #12
Intermedio
L'avatar di _Luna_
 

concordo con chi ti ha detto che lo studio e la carriera futura sono due passi distinti
quello che stai facendo tu ora è studiare, quindi il primo passo
per come sono fatta io non consiglierei mai a nessuno di fare una facoltà che ti fa arrivare ad avere crisi di pianto quotidiane
ma stiamo scherzando? non esiste proprio, ti rovini la vita ancora di più
poi, io faccio scienze della formazione e io amo questo lavoro e la facoltà, che trovo stimolante per i miei interessi
già che tu lo chiami banale mi fa capire che probabilmente sei poco adatto al percorso, perché per chi ha la passione dell'insegnamento è un corso ricco che ti offre tante opportunità (non solo di studio ma di vita quotidiana scolastica)
forse dipende anche in quale università ti trovi
tu non devi fare un corso di laurea per aumentare la tua autostima, si studia perché lo si vuole fare e basta, per avere un futuro lavorativo dei tuoi sogni
a nessuno frega di quello che fai e la soddisfazione rimarrà solo per qualche giorno perché poi vorrai riprendere a raggiungere obiettivi ancora più alti per appagare questa tua voglia
pensaci bene, puoi trovare qualcos'altro che non sia medicina e nemmeno scienze della formazione
chiediti cosa vuoi fare davvero nella tua vita ADESSO?
per insegnare ci vuole una vera passione, la scuola è già troppo piena di gente che l'ha scelta solo per il posto fisso
e mi dispiace davvero tanto per la relazione che hai avuto con quella ragazza
spero tu possa riprenderti da quel brutto capitolo del passato
ma soprattutto capire davvero chi sei e cosa vuoi
(scusa se ti sembro "dura" in questo messaggio ma in realtà è tutto molto tranquillo)
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