Ansiaboy

quando conosco qualcuno (su internet) e ci si deve vedere il 90% delle volte propongono di sera.. ma io ho difficoltà e posso essenzialmente i pomeriggi.. spesso loro hanno i pomeriggi occupati e quindi si rinvia al pomeriggio che hanno libero.. e nella magior parte dei casi ci si perde di vista.. o ci si vede ogni 1-2 settimane che ci conosciamo (accade meno frequentemente ma accade)

il fatto è che quando esco di pomeriggio dico che esco da solo, mi faccio un giretto o vado in libreria (e se esco 5 volte a settimana solitamente per tre giorni vado davvero a farmi un giro da solo e i restanti 2 esco con qualcuno o uno dei miei pochi amici fissi ) a mio padre.. non gli dico che esco con qualcuno sconosciuto perché diventerebbe pazzo....

mi ossienerebbe di domande tipo che gente è, che scuola frequenta, se è una cattiva persona, odve vado, che faccio.. ho fatto decine e decine di incontri con persone diverse conosciute su internet E TUTTE persone qualunque..
mio fratello quando gli dice che esce col solito amico che conosce benissimo mio padre gli fa avere un'ansia pazzesca....

miii, negli ultimi giorni mi sentivo con una persona che sembrava potesse nascere una storia.. ma mi ha appena detto che almeno ci possiamo vedere SOLO dopo le 22 di sera..

LoneWolf89

Perché non puoi uscire di sera? Sarebbe meglio che risolvessi questo problema

Ansiaboy

perché non so che scusa dire a mio padre..

mi sento male a mentire cosi... e ammetto di avere anche un pò paura incontrare gente che non ho mai visto prima di sera dove c'è molta meno confusione che di giorno...

LoneWolf89

Quanti anni hai?
A tuo padre potresti dire che esci con uno dei tuoi amici.

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EdgarAllanPoe

Per una ragazza potrebbe anche essere normale questo tipo di apprensione di un padre, poi bisogna anche vedere quanti anni hai.. ma sei una donna?

brio93

Io non saprei nemmeno dove andare.
Comunque sia, per conoscere persone cosa usi? FB?

Ansiaboy

Nono, sn maschio e ho 18anni..

Ma mio padre è un caso patologico

Ansiaboy

Anche ma anche siti d'incontro gay

liuk76

La normalità prevede che una persona la mattina/pomeriggio lavori.

Anche questo lo trovo normale: meno ho la possibilità di frequentare (agevolmente) una persona, meno sono motivato a proseguire la frequentazione

E' quello che direi io

Racconto un aneddoto su questo tema...
Avevo conosciuto una ragazza molto carina, giovane (ca. 10 anni in meno) ed interessante (nonostante fosse depressa) ma un motivo che mi ha portato a ritenere poco percorribile una storia con lei (se mai ci fosse stata la volontà reciproca) era il fatto che viveva con i suoi (come me d'altronde) e, questi ultimi nonostante l'età, le imponevano di non uscire dopo le 20 (e presumo di non passare la notte o i weekend fuori).

Lavorando avrebbe significato una relazione dove non avrei potuto mai vedere la persona nei feriali ed avrei avuto troppi vincoli/limiti nei we o per stare insieme e da soli in particolari occasioni (festività, ferie, ecc.).
Senza contare che avrei avuto un'intimità troppo razionata per 'sti motivi e troppo circoscritta.

Troppo adolescenziale e insufficiente per le mie esigenze di coppia.

Purtroppo per vivere con dignità materiale i rapporti sociali (amicizia, relazione) bisogna essere compatibili come quotidiano.

Se uno è adolescente e studente ha senso che si costruisca una rete con altri studenti perché coinciderà il tempo libero.

Se uno lavora sarà compatibile con chi fa una professione simile: un impiegato è difficile che viva materialmente bene una relazione con una commessa. I riposi è facile che non coincidano (sab/dom "giocati" per stare insieme), gli orari possono essere tali da rendere per uno impossibile vedersi la sera per stanchezza, ecc.

So che molti dissentono ma che relazione o amicizia vissuta è quella dove quando uno esce, l'altro va a letto, lavora oppure è lontano da casa?

Sorare

Ho il tuo stesso problema ...ribbelliamociiii

5-HT2a

quando avevo quell'età, anzi ero minorenne forse, anche a casa mia c'erano queste limitazioni. le ho infrante alla grande, ho preso punizioni medievali, ultimatum anticostituzionali, ma non ho mollato e ho continuato a fare le 6 di mattina dicendo a mia madre "solo per farti abituare, così quando tornerò alle 3 mi ringrazierai".

è -penso- il solo modo, per alcuni i figli (unici poi..non ne parliamo..) non crescono mai.

ovviamente non ero fobico, me ne fregavo di rapinatori matti e barboni sugli autobus notturni e col mio aspetto dell'epoca erano gli altri a temermi quando giravo di notte

Ichnos

Curioso come certi padri siano così premurosi... il mio pagherebbe per vedermi uscire di notte e tornare la mattina seguente