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Vecchio 25-03-2020, 09:29   #1
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Che chi ha dei cari che l'aspettano a casa, chi ha dei progetti di vita ancora da intraprendere,chi ha un ventaglio di possibilità per vivere degnamente stia morendo, o sia morto.
Che i suoi cari che lo volevano qui, lo debbano piangere.
Che senso ha il lutto?
E che per contro, ci sia chi vive agonizzando e basta, senza nessuno a cui importi che sia vivo.
Che senso ha l'agonia di giorni, mesi e anni?
Che senso ha stare qui senza possibilità e soffrendo, senza che a nessuno freghi se sei vivo?
Se non importa nemmeno a te, perché sai che sarà sempre e solo sofferenza?
Che senso ha un "periodo no" che dura una vita?
Per cosa sopravvivere?
Per chi?
Per quale motivo soffrire oggi e domani e fino alla fine?
Per quella "speranza" idiota, che deve tirarti avanti fino all'ultimo giorno, quando scoprirai che non è servito sperare, che era meglio rendersi conto che i miracoli non esistono per te?
Ma tu intanto sei andato avanti "sperando", e l'hai presa in culo e ormai non puoi cancellarla più una vita assurda e indegna, perchè è stata.

Perchè ti hanno detto che dovevi sperare e l'hai fatto.
Ti hanno tirato avanti, ti hanno impedito di farla finita, e intanto hai sofferto tu e non puoi più tornare indietro.

Io la so la risposta, il mondo è caos, è tutto assurdo e la risposta è che va così e basta, ma é perfino ridicolo, é un nonsense, niente ha senso se le cose stanno così, ma io non lo posso accettare.

Ultima modifica di claire; 25-03-2020 a 09:33.
Ringraziamenti da
arruz (25-03-2020), Astrid (25-03-2020)
Vecchio 25-03-2020, 09:55   #2
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Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Io la so la risposta, il mondo è caos, è tutto assurdo e la risposta è che va così e basta, ma é perfino ridicolo, é un nonsense
ma ti pare credibile e razionale una cosa così? la vita come serie interminabile di coincidenze senza alcun senso?
Vecchio 25-03-2020, 10:03   #3
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Originariamente inviata da Inosservato Visualizza il messaggio
ma ti pare credibile e razionale una cosa così? la vita come serie interminabile di coincidenze senza alcun senso?
Sì.
Sia credibile che razionale, più di ogni altra fantasiosa elucubrazione.

L'uomo è presuntuoso, è lui che vuole un senso per ogni cosa, un motivo, una ricompensa dopo.
E si è inventato un Dio.
La religione non chiede di ragionare, di essere razionali, ma solo di credere.
Perchè se uno si mette a fare due più due, diventa tutto chiaro.
Ma li capisco quelli che sperano in qualcosa dopo la vita.
Beati loro che ci credono, è consolatorio.
Vecchio 25-03-2020, 10:27   #4
Esperto
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L'uomo è presuntuoso.
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Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio

Io la so la risposta
ma pure la donna!!

la sofferenza è un grande mistero, ma sappiamo che non è vana, è un mezzo
cavolo ma siamo in quaresima, non è che posso farti il riassunto di quello che ci è stato rivelato io supplendo alle mancanze dei docenti di religione italiani ad empatia zero -___-

http://www.vatican.va/archive/catechism_it/index_it.htm 618 e 1718 parti da lì per approfondire

devi chiarirti le idee su quello che desideri, in modo più profondo, prima delle "cose" o delle situazioni temporanee
perchè altrimenti sei come quei brutti che pensano di risolvere facendosi la fidanzata, che dopo tre mesi li lascia (inevitabilmente direi, a favore di uno di noi belli) e ritornano nelle tenebre e nella mestizia, ma sarà mica un sistema per vivere felici questo -___-
Vecchio 25-03-2020, 10:35   #5
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Originariamente inviata da Inosservato Visualizza il messaggio
ma pure la donna!!

la sofferenza è un grande mistero, ma sappiamo che non è vana, è un mezzo
cavolo ma siamo in quaresima, non è che posso farti il riassunto di quello che ci è stato rivelato io supplendo alle mancanze dei docenti di religione italiani ad empatia zero -___-

http://www.vatican.va/archive/catechism_it/index_it.htm 618 e 1718 parti da lì per approfondire

devi chiarirti le idee su quello che desideri, in modo più profondo, prima delle "cose" o delle situazioni temporanee
perchè altrimenti sei come quei brutti che pensano di risolvere facendosi la fidanzata, che dopo tre mesi li lascia (inevitabilmente direi, a favore di uno di noi belli) e ritornano nelle tenebre e nella mestizia, ma sarà mica un sistema per vivere felici questo -___-
Guarda che le so le cose del catechismo, è che non ci credo.
Parli di razionalità e poi vuoi che si creda a cose non provate, lascia stare dai.

Poi chi ti ha detto che le cose che desidero sono superficiali e temporanee?
Ti hanno rivelato anche questo?
Vecchio 25-03-2020, 10:41   #6
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ma poi dove starebbe il collegamento tra le due cose? chiarirsi le idee e un dio che misteriosamente pianificherebbe una trama per ognuno di noi, strepitosa per qualcuno, orribile per qualcun'altro.. mi sfugge proprio il nesso
Vecchio 25-03-2020, 10:41   #7
Esperto
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Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Parli di razionalità e poi vuoi che si creda a cose non provate, lascia stare dai.


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Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio

Io la so la risposta, il mondo è caos, è tutto assurdo e la risposta è che va così e basta
perchè queste invece sono provate?

non farti fregare, il tuo ragionamento non ha una logica razionale, può starci come sfogo ma nulla di più

almeno accetta il fatto di non sapere, di non poter spiegare, è un primo punto di partenza per provare a risolvere il problema dell'infelicità, dammi retta!!
Vecchio 25-03-2020, 10:47   #8
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Ok boomer.


Tu quando accetterai idee diverse dalle tue?
A me va benissimo che tu creda, non so cosa dirai al creatore quando ti chiederà conto del tuo astio nei confronti degli stranieri e della tua passione per le strappone mezze nude, ma non è affar mio.

Ora che hai provato a catechizzarmi sei a posto, puoi andare in pace.
Vecchio 25-03-2020, 11:15   #9
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E se il ridicolo e il nonsense fosse il continuare ad arrovellarsi nella ricerca di motivazioni univoche che tanto sappiamo tutti non si troveranno?

Certo si può rispondere "non posso farne a meno", ma questo non rende l' affanno meno fatuo.
Ringraziamenti da
CamillePreakers (25-03-2020)
Vecchio 25-03-2020, 11:20   #10
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Inosservato Visualizza il messaggio
perchè queste invece sono provate?

non farti fregare, il tuo ragionamento non ha una logica razionale
Ma neanche la fede ne ha.

Matto è chi spera che nostra ragione
possa trascorrer la infinita via
che tiene una sustanza in tre persone.

State contenti, umana gente, al quia;
ché, se potuto aveste veder tutto,
mestier non era parturir Maria


(Purgatorio III, 34-39)
Vecchio 25-03-2020, 11:35   #11
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La vita fa shifo
Vecchio 25-03-2020, 12:18   #12
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Quote:
Originariamente inviata da Franz86 Visualizza il messaggio
E se il ridicolo e il nonsense fosse il continuare ad arrovellarsi nella ricerca di motivazioni univoche che tanto sappiamo tutti non si troveranno?

Certo si può rispondere "non posso farne a meno", ma questo non rende l' affanno meno fatuo.
É una tendenza umana, che ci possiamo fare.
Vecchio 25-03-2020, 12:41   #13
Esperto
L'avatar di Sintra
 

E' uno gnòmmero.
Vecchio 25-03-2020, 12:53   #14
Esperto
L'avatar di Kitsune
 

Non sappiamo molto della vita tranne che è una staffetta in cui bisogna passare il testimone.
Un uomo muore davvero quando è dimenticato da tutti. Per chi muore proviamo almeno a tramandare il suo ricordo, il pensiero, gli insegnamenti, i sogni.
L'evoluzione ci impone di migliorarci continuamente, provarci almeno.
La sofferenza è un'emozione, le emozioni a livello evolutivo servono per trarre vantaggi.. significa che non siamo soddisfatti, significa che dobbiamo migliorare.
Le emozioni sono estremamente variabili da persona a persona contano fattori genetici e ambientali.
Un ambiente con poche risorse richiederà sforzi maggiori.
Quando la sofferenza che dovrebbe aiutarci diventa il problema finiamo in una trappola da cui è difficile uscire senza aiuto.
Vecchio 25-03-2020, 13:13   #15
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Kitsune Visualizza il messaggio
Non sappiamo molto della vita tranne che è una staffetta in cui bisogna passare il testimone.
Un uomo muore davvero quando è dimenticato da tutti. Per chi muore proviamo almeno a tramandare il suo ricordo, il pensiero, gli insegnamenti, i sogni.
L'evoluzione ci impone di migliorarci continuamente, provarci almeno.
La sofferenza è un'emozione, le emozioni a livello evolutivo servono per trarre vantaggi.. significa che non siamo soddisfatti, significa che dobbiamo migliorare.
Le emozioni sono estremamente variabili da persona a persona contano fattori genetici e ambientali.
Un ambiente con poche risorse richiederà sforzi maggiori.
Quando la sofferenza che dovrebbe aiutarci diventa il problema finiamo in una trappola da cui è difficile uscire senza aiuto.
Non parlo solo di sofferenza emotiva, ma anche di sofferenza fisica.
Quella non è un'emozione e non serve a nulla.
Vecchio 25-03-2020, 14:12   #16
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Inosservato Visualizza il messaggio

la sofferenza è un grande mistero,
Non è un mistero, è conseguenza del peccato di Adamo ed Eva che hanno portato sofferenza su di se e tutti loro discendenti.
Vecchio 25-03-2020, 14:58   #17
Esperto
L'avatar di Edwin
 

Che tu sei qui, che esiste la vita e l'individuo
Che il potente spettacolo continua e tu puoi contribuire con un verso.


...però non ci credo.

Studio biologia e lo studio di questa materia mi ha reso molto cinico e affranto nei confronti della vita.
In realtà sono considerazioni mie, non viene affrontato nulla del genere in nessuno dei corsi quindi non prendetela come una posizione troppo netta (è del tutto personale), ma la cosa che mi pare evidente andando avanti è come sia tutto spiegabile con logiche statistiche e chimiche.

In una risposta sopra si è detto "l'evoluzione ti impone di..." (so che comunque il commento non parlava di ciò, lo prendo solo come spunto), ma l'evoluzione non impone nulla. L'evoluzione è un errore casuale statisticamente molto probabile che avviene nel tuo genoma e che, se per una casualità fortuita risulta vantaggioso alla sopravvivenza, avrai modo di passare alla tua prole.

Il fatto è che non ci sta nessun "automiglioramento" dietro, non ci sta nessuna volontà di campare, è caso, puro caso a cui tu non puoi metter troppo mano (in realtà si inizia a poter metter mano a ciò ).

E' vero, ci sono grossi misteri ancora non svelati, ma il mio pensiero è che non abbiamo semplicemente le tecniche attualmente per svelarli: rimane che più si va a ritroso nella formazione e nel funzionamento della vita, più la predominanza assoluta del caso a me pare...evidente.

Ripeto il mio abito di studi indaga la "meccanica" con cui le cose funzionano e si formano, quindi sono considerazioni molto personali e a cui non tutti giungono (l'evoluzione funziona così, dico che non tutti giungono alla conclusione che da ciò deriva che tutto è caso). Però queste mi vengono

Ultima modifica di Edwin; 25-03-2020 a 15:05.
Ringraziamenti da
claire (25-03-2020)
Vecchio 25-03-2020, 16:25   #18
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

Quote:
Originariamente inviata da Qwerty Visualizza il messaggio
Non è un mistero, è conseguenza del peccato di Adamo ed Eva che hanno portato sofferenza su di se e tutti loro discendenti.
certo, il peccato ha portato a soffrire l'uomo, la stessa redenzione è passata dalla morte e dalla sofferenza di Dio stesso, ma il meccanismo sofferenza--->grazia è un mistero da accettare
Dio avrebbe potuto salvare l'uomo dalla sua condizione alzando un sopracciglio o facendo squittire uno scoiattolo, invece l'ha fatto attraverso la sofferenza di un innocente, la distribuzione di grazia e sofferenze sfugge al nostro pieno controllo ed è un mistero che avremo svelato dopo la morte

perchè un bambino si ammala di tumore ed un riccone campa 100 anni, questo non possiamo pienamente spiegarlo ne comprenderlo totalmente con i nostri strumenti intellettivi, quello che in ottica di fede crediamo è che non sia un caso, (perchè se fosse tutto una lotteria c'è il classico esempio della scimmia che se la lasci centinaia di anni a schiacciare tasti a caso sul pianoforte riuscirebbe a suonare la nona di beethoven) ma che tutto alla fine concorra per il nostro bene, ma è un discorso troppo lungo ed apparentemente OT oltre che fuori decisamente fuori dalle mie competenze in materia teologica .__.
Vecchio 25-03-2020, 17:19   #19
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Inosservato Visualizza il messaggio
certo, il peccato ha portato a soffrire l'uomo, la stessa redenzione è passata dalla morte e dalla sofferenza di Dio stesso,
spero di aver capito male, perché dio è vivo ed è immortale.
Quote:
ma il meccanismo sofferenza--->grazia è un mistero da accettare
per me il mistero è solo significato di queste parole, nella bibbia dio spiega come sono andate le cose e le sue intenzioni, non fa alcun mistero.
Quote:
Dio avrebbe potuto salvare l'uomo dalla sua condizione alzando un sopracciglio o facendo squittire uno scoiattolo
Certo che avrebbe potuto, ma sarebbe controproducente: uomini disubbidiscono, dio perdona ( non mantenendo parola che disubbidienza avrebbe portato a conseguenze gravi), allora uomini vedendo che andata bene continuano peccare contenti e felici che non considerano volontà del loro creatore, ma lui continua ad aggiustare tutti guai che combinano stando al loro servizio praticamente. No, così non va bene, per far passare ai uomini voglia di disubbidire bisogna dimostrarli nel tempo ( piuttosto lungo, tipo millenni) come si sta se uomini si governano da se.

Quote:
perchè un bambino si ammala di tumore ed un riccone campa 100 anni,
Casualità, tumori e altro possono venire sia a bambini che ricconi di 100 anni.
Quote:
questo non possiamo pienamente spiegarlo ne comprenderlo totalmente con i nostri strumenti intellettivi, quello che in ottica di fede crediamo è che non sia un caso, (perchè se fosse tutto una lotteria c'è il classico esempio della scimmia che se la lasci centinaia di anni a schiacciare tasti a caso sul pianoforte riuscirebbe a suonare la nona di beethoven) ma che tutto alla fine concorra per il nostro bene, ma è un discorso troppo lungo ed apparentemente OT oltre che fuori decisamente fuori dalle mie competenze in materia teologica .__.
Non c'è altro bene nella sofferenza oltre che far comprendere alla umanità che così non va bene, che alternativa iniziale era molto meglio. Se non tutti riescono comprenderlo non vuol dire che è un mistero.
Vecchio 25-03-2020, 18:32   #20
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Edwin Visualizza il messaggio
Che tu sei qui, che esiste la vita e l'individuo
Che il potente spettacolo continua e tu puoi contribuire con un verso.


...però non ci credo.

Studio biologia e lo studio di questa materia mi ha reso molto cinico e affranto nei confronti della vita.
In realtà sono considerazioni mie, non viene affrontato nulla del genere in nessuno dei corsi quindi non prendetela come una posizione troppo netta (è del tutto personale), ma la cosa che mi pare evidente andando avanti è come sia tutto spiegabile con logiche statistiche e chimiche.

In una risposta sopra si è detto "l'evoluzione ti impone di..." (so che comunque il commento non parlava di ciò, lo prendo solo come spunto), ma l'evoluzione non impone nulla. L'evoluzione è un errore casuale statisticamente molto probabile che avviene nel tuo genoma e che, se per una casualità fortuita risulta vantaggioso alla sopravvivenza, avrai modo di passare alla tua prole.

Il fatto è che non ci sta nessun "automiglioramento" dietro, non ci sta nessuna volontà di campare, è caso, puro caso a cui tu non puoi metter troppo mano (in realtà si inizia a poter metter mano a ciò ).

E' vero, ci sono grossi misteri ancora non svelati, ma il mio pensiero è che non abbiamo semplicemente le tecniche attualmente per svelarli: rimane che più si va a ritroso nella formazione e nel funzionamento della vita, più la predominanza assoluta del caso a me pare...evidente.

Ripeto il mio abito di studi indaga la "meccanica" con cui le cose funzionano e si formano, quindi sono considerazioni molto personali e a cui non tutti giungono (l'evoluzione funziona così, dico che non tutti giungono alla conclusione che da ciò deriva che tutto è caso). Però queste mi vengono
Più che "caso", sono convinto nel determinismo del tutto, da cui si giunge alla tua stessa conclusione. Appunto, ad eventi predeterminati, in teoria, non ci si può mettere mano. Un vero e proprio destino, seppur casuale, assurdo e senza un obiettivo preciso se non quello di propagare se stesso. Quindi alla fine un obiettivo ce l'ha, semplicemente non coincide con il nostro, con i nostri bisogni, e per noi risulta incomprensibile. Per tutta la vita non facciamo altro che cercare di sopperire a questa grande contraddizione, quella dell'universo che prima ci ha creato e poi ci tratta con indifferenza, abbandonandoci ai suoi stessi meccanismi ciechi e crudeli.
Il dna non lo scegliamo noi; dove nasciamo non lo scegliamo noi; da chi siamo cresciuti nemmeno; dove cresciamo e con chi cresciamo e viviamo manco; neanche scegliamo le esperienze che facciamo e la maniera in cui reagiamo ad esse, sia perché non possiamo controllare gli eventi esterni, sia perché il nostro modo di reagire, di scegliere, di comportarci, il nostro carattere, i nostri bisogni, le nostre paure...non li scegliamo noi, ma sono il risultato di tutti gli eventi che ci sono accaduti. In breve, siamo solo le nostre esperienze, ciò che ci accade si arrovella dentro di noi e reagisce con la nostra genetica (la cui natura e caratteristiche non sono state una nostra scelta), per poi esprimersi in maniera leggermente differente. E man mano che si fanno esperienze e che queste vengono digerite, le piccole differenze si sommano e creano una personalità originale...anzi, relativamente originale, appunto, dipende dalle esperienze che si fanno.

Lo stesso concetto di scelta non ha senso, per quanto possa sembrare ovvio nella vita pratica, perché qualsiasi scelta è stata determinata da una disposizione caratteriale, che a sua volta è stata determinata da eventi passati, e così via...


Detto questo, non possiamo star a pensare questo costantemente. Non ci compete vivere secondo questo ragionamento. Allora i criminali e gli assassini non avrebbero colpa, non essendo stata tecnicamente una loro scelta. Non possiamo di certo vivere così.

Quindi, mi viene da incoraggiare il pensiero opposto: sebbene la scelta e la libertà non esistano ontologicamente, bisogna agire come se esistano. Nella vita pratica è così, gli umani a differenza degli animali hanno una coscienza più sviluppata che gli permette di fare salti repentini da una decisione e l'altra, di non essere vittima esclusivamente di puri istinti, sebbene non si tratti di uscire dallo schema di cui sopra, semplicemente è una digestione più complessa, per cui l'illusione è meno ovvia e identificabile.

L'assurdità e la mancanza di significato, claire, dobbiamo sfruttarla con tutte le nostre forze a nostro vantaggio. Le visioni ideali di un mondo perfetto, limpido, non sono realistico. L'universo è perfetto in sé e per sé, non per noi che siamo uno dei suoi minuscoli ingranaggi.

Quindi, per risponderti: non è vero che va così e basta, non è vero che non esiste l'automiglioramento. Può essere pure tutto un nonsense, ma quest'assurdità è così complessa e imprevedibile che, assieme al nostro ingegno altrettanto elaborato, riesce a far nascere risultati vantaggiosi per noi.
Come detto, la scelta non esiste, con nessuna eccezione. Ma il nostro ingegno complesso è a sua volta il risultato del caso e del caos, che nei suoi micro universi crea delle strutture che sembrano avere un proprio senso, che sembrano avere controllo di se stessi e dell'esterno nel nel loro piccolo. È un'illusione, ma non per questo non possiamo sfruttarla a nostro vantaggio. Sembra una contraddizione, e lo è, ma il determinismo e (l'illusione del) libero arbitrio sono in grado, più o meno, di convivere.

Il motivo per cui continui a vivere e continui a sperare è, nella sua essenza, il semplice istinto di sopravvivenza. Fai conto che l'uomo è in grado di sopportare le peggio atrocità e vivere ancora. Ecco cosa interessa all'universo: non la nostra sofferenza e il nostro benessere, ma la nostra vita in sé e per sé, e la sua propagazione verso il boh. La speranza è l'elaborazione razionale di quell'istinto alla vita.
Una volta capito questo, non puoi semplicemente abbatterti, altrimenti saresti più vittima di quanto già non lo sei per natura. Ognuno di noi deve sfruttare le proprie carte per spremere la limonata da questi limoni. La forza viene a mancare, certo, e lo so bene. Ma del resto, cosa c'è da fare? È l'unica cosa che possiamo fare nella vita, proseguirla nel modo migliore possibile. Si tende invece ad una distrazione cronica, fumiamo oppio più della metà della nostra vita. Legittimamente, non è facile a affrontare, e spesso le nostre esperienze passate non ci hanno plasmato una mente abbastanza forte da farci affrontare le difficoltà più estenuanti, e magari anche quelle più semplici. Ma ancora una volta l'ingegno umano ci aiuta: il nostro cervello è il più plastico di tutto il regno animale, ed è in grado di modificarsi (anche fisicamente) anche da adulti (sebbene di meno rispetto ad un infante o ad un adolescente).

Per quanto logico, non ci si può fermare a questo pessimismo. L'apatia e il piattezza di cui certe volte la vita può essere caratterizzata ci fa pensare che il cambiamento sia una favola, ma in realtà non è così, di storie di redenzione ce ne sono a milioni e milioni.

(Scusate per eventuali errori grammaticali, ma di controllare non ne ho voglia , questo ammesso voi vogliate leggere queste cazzate, in caso contrario non dovrete preoccuparvi)
Ringraziamenti da
Brutton (28-03-2020), Edwin (26-03-2020)
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