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04-07-2023, 21:50
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#521
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,073
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Quote:
Originariamente inviata da Tidus
Non c'è alcuna relazione tra soldi e vita sociale comunque.
Ci sono sia disoccupati pieni di vita sociale che chi come me (e molti in questo thread) con un buon lavoro ma senza.
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E' esattamente così.
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04-07-2023, 21:51
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#522
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,523
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Quote:
Originariamente inviata da Gufetto
Io lavoro per gli altri. Prendo circa 1400€, quasi 500 se ne vanno per il mutuo, minimo 210 per l'attuale psic, poi bollette, qualcosa di mangiare, la macchina, avrei anche da fare dei lavori per la casa, il resto non saprei come spenderlo perché ho paura a spendere e ritrovarmi senza soldi e in ogni caso non saprei dove spenderli/investirli perché niente mi da piacere...
Diciamo che non si ha una vita perché non si ha i soldi che ti consentono l'accesso alla vita: così è solo sopravvivenza, con più di metà stipendio in spese FORZATE
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è il destino del 90% delle persone, l'unica differenza è che di solito non si è da soli a fare questa vita. io ho visto mio padre fare 2-3 lavori contemporaneamente senza mai lagnarsi e non arrivavamo a fine mese...però c'era un obiettivo, una famiglia da sfamare.
capisco che chi è depresso e campa tanto per campare faccia fatica a trovare la forza di andare avanti
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04-07-2023, 21:54
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#523
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Intermedio
Qui dal: May 2018
Messaggi: 136
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Dal punto di vista lavorativo almeno, mi sento un privilegiato dato che svolgo un lavoro creativo, e ci vado sempre volentieri. Inoltre mi trovo bene con i miei colleghi nonostante siano dei normaloni.
Mi piacerebbe conoscere una ragazza, ci sto provando con le app, ma non si può avere tutto
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04-07-2023, 21:54
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#524
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,073
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Quote:
Originariamente inviata da Varano
è il destino del 90% delle persone, l'unica differenza è che di solito non si è da soli a fare questa vita. io ho visto mio padre fare 2-3 lavori contemporaneamente senza mai lagnarsi e non arrivavamo a fine mese...però c'era un obiettivo, una famiglia da sfamare.
capisco che chi è depresso e campa tanto per campare faccia fatica a trovare la forza di andare avanti
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forse la famiglia ti da più motivazione, ma pure essere un'animale da reddito non so quanto sia gratificante. Pure mio padre si è fatto un culo così per la famiglia.. per poi ritrovarsi un figlio che non gli da nessuna soddisfazione.
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04-07-2023, 21:56
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#525
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Esperto
Qui dal: Dec 2022
Ubicazione: Campania
Messaggi: 842
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Quote:
Originariamente inviata da Varano
è il destino del 90% delle persone, l'unica differenza è che di solito non si è da soli a fare questa vita. io ho visto mio padre fare 2-3 lavori contemporaneamente senza mai lagnarsi e non arrivavamo a fine mese...però c'era un obiettivo, una famiglia da sfamare.
capisco che chi è depresso e campa tanto per campare faccia fatica a trovare la forza di andare avanti
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Infatti è così. Tempo fa mi è capitato di fare guadagni molto importanti ma poi mi sono detto: per chi lo faccio? Sentendomi solo mi sono smontato. Ho avuto un periodo difficile ma poi mi sono ripreso meglio di prima. Ma alla fine tutto quello che fai sembra sempre fine a se stesso e sempre a termine perché alla fine anche a torto credo che sia inutile immaginare un futuro se poi non cambia mai la tua vita.
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04-07-2023, 21:57
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#526
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Principiante
Qui dal: Jun 2023
Messaggi: 19
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Quote:
Originariamente inviata da Heather
Io ho lavoro non ho soldi né tempo né vita. Ormai ho finito. The end.
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Almeno i soldi se lavori li fai dai!
E senza vita ne spendi pure meno, io ad esempio non spendo quasi nulla (se non le spese per la casa) anche se in realtà quello che metto da parte ha già una destinazione (quindi per un periodo in realtà è come se non mettessi da parte un cazzo pure io)
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04-07-2023, 22:03
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#527
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,523
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Quote:
Originariamente inviata da Keith
forse la famiglia ti da più motivazione, ma pure essere un'animale da reddito non so quanto sia gratificante. Pure mio padre si è fatto un culo così per la famiglia.. per poi ritrovarsi un figlio che non gli da nessuna soddisfazione.
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ci devi credere, forse da giovane si è più ottimisti e portati al sacrificio. con la testa di adesso sarebbe pesante tutto, ma a 20 anni si deve costruire con l'entusiasmo e gettare il cuore oltre all'ostacolo. dopo i 30 secondo me bisogna gestirsi un po' di più, riposare adeguatamente, non ammazzarsi di lavoro fisicamente.
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04-07-2023, 22:05
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#528
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,153
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Barra ho lasciato ti auguro il meglio con questa nuova donna,la posta è sempre aperta..forza capricorno sempre
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04-07-2023, 22:44
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#529
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,567
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Quote:
Originariamente inviata da Tidus
Almeno i soldi se lavori li fai dai!
E senza vita ne spendi pure meno, io ad esempio non spendo quasi nulla (se non le spese per la casa) anche se in realtà quello che metto da parte ha già una destinazione (quindi per un periodo in realtà è come se non mettessi da parte un cazzo pure io)
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Il problema è che se lavori e non spendi vai in depressione prima o poi non facendo un cazzo fuori dal lavoro
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04-07-2023, 23:01
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#530
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,523
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Quote:
Originariamente inviata da Tidus
Almeno i soldi se lavori li fai dai!
E senza vita ne spendi pure meno, io ad esempio non spendo quasi nulla (se non le spese per la casa) anche se in realtà quello che metto da parte ha già una destinazione (quindi per un periodo in realtà è come se non mettessi da parte un cazzo pure io)
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invece leggo sempre più articoli di giornale di gente che prende stipendi ben sotto i 1.000 euro, ed è il problema della nostra generazione non l'unico.
se ne discute adesso perché l'opposizione vorrebbe il salario minimo orario, ma confindustria e il governo si mettono di traverso...
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04-07-2023, 23:10
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#531
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,153
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Tutta sta gente che prende più di 2 mila dove è.. io vivo per me non per guadagnare per mantenere una donna ma siete fuori..se una donna sceglie un uomo per il reddito non mi deve stringere neanche la mano..amo la mia solitudine,senza figli poter gestire tutto io..o una donna con la mia mentalità o niente..l'aumento delle pensioni di luglio dov era..la meloni votata,per loro esistono solo ricchi..la satancge è tutti sti personaggi inutili..macchine da 40 mila,cellulari da 2 mila euro,patate a 6 euro..tutto normale..perfino in Emilia in aprile ho cominciato a vedere meno benessere,perfino lì dove gira l'economia..
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04-07-2023, 23:13
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#532
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Principiante
Qui dal: Jun 2023
Messaggi: 19
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Si purtroppo il lavoro sottopagato è più che diffuso, ma in quel caso consiglio di guardare altrove (e se tutta la città è marcia, cambiare città, o cambiare provincia addirittura, e se è marcia tutta la regione, cambiare regione).
Lo stipendio minimo full time credo sia sui 1200 o 1300, sotto quella cifra, full time, non è in regola semplicemente...e li purtroppo la situazione è quella che è, ovvero che la colpa è di tutti (dal lavoratore che non dovrebbe accettare così sti luridi che sfruttano falliscono tutti...al fatto che "deve" accettare perchè non ha alternative, dalle aziende che sfruttano allo stato che fa manovre che "spingono" le aziende a fare questi magheggi ecc...)
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04-07-2023, 23:15
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#533
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,073
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Quote:
Originariamente inviata da vikingo
Tutta sta gente che prende più di 2 mila dove è.. io vivo per me non per guadagnare per mantenere una donna ma siete fuori..se una donna sceglie un uomo per il reddito non mi deve stringere neanche la mano..amo la mia solitudine,senza figli poter gestire tutto io..o una donna con la mia mentalità o niente..l'aumento delle pensioni di luglio dov era..la meloni votata,per loro esistono solo ricchi..la satancge è tutti sti personaggi inutili..macchine da 40 mila,cellulari da 2 mila euro,patate a 6 euro..tutto normale..perfino in Emilia in aprile ho cominciato a vedere meno benessere,perfino lì dove gira l'economia..
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Viki, la donna è diversa da noi. Io non dico che sia meglio o peggio, secondo me è anche meglio visto che ho quasi tutte amiche donne, ma loro ragionano in modo completamente diverso. Non lo so se è per una questione di maggiore debolezza fisica, mentale o di semplice paura atavica, ma per loro è fondamentale sempre garantirsi una sopravvivenza decente, tutto deve passare attraverso questa cosa. Spesso per loro il lavoro non è sufficiente a garantire ciò, a maggior ragione se c'è di mezzo un figlio.. ed ecco che entra in gioco il compagno inteso anche come sostegno.
L'uomo solitamente è più spericolato, guarda meno al futuro, può mettere in conto anche di finire ucciso o barbone.. la donna è molto più conservativa.
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04-07-2023, 23:21
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#534
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,523
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Dimenticate il rumore di fondo sul Piano nazionale di ripresa. La notizia di economia più importante della settimana scorsa è riassunta nei grafici (sotto) che spiegherò tra poco. Nessuno ne ha parlato, ma è l’altra faccia di un evento che ha giustamente avuto molta eco: la proposta congiunta di tutte le opposizioni di arrivare a un salario minimo per legge di nove euro l’ora.
I grafici che voi vedete qua sopra sono pubblicati dalla Banca centrale europea nel suo ultimo bollettino economico. Dicono, in sostanza, una sola cosa: l’Italia è fra i Paesi o il Paese dell’euro che ha guadagnato più competitività internazionale dal 2019. E questo guadagno di competitività è soprattutto il frutto di un più forte contenimento dei salari e dei profitti rispetto a quasi tutte le altre economie. Come collettività nazionale – consapevolmente o no – abbiamo scelto una forte compressione del nostro potere d’acquisto pur di mantenere o generare posti di lavoro e pur di mantenere aperte le nostre aziende. Durante la fiammata dell’inflazione, abbiamo accettato di diventare più poveri pur di restare economicamente attivi. Oggi, con un po’ di retorica, si dice: siamo resilienti.
Fatemi prima spiegare i grafici.
Il primo (Chart B) mostra sull’asse orizzontale come sono cambiati dal 2019 al 2022 i “costi unitari del lavoro”, cioè il costo del lavoro – espresso in quantità di euro – per ogni tot di valore prodotto. Come si vede, dopo Grecia e Cipro l’Italia è il Paese dell’area euro nel quale i costi unitari del lavoro sono cresciuti meno. Poiché la produttività non è certo esplosa, significa che durante l’inflazione abbiamo accettato un netto taglio del potere d’acquisto reale dei nostri salari e stipendi: i prezzi corrono, ma le buste paga sono rimaste (quasi) le stesse.Sull’asse verticale lo stesso grafico mostra come sono cambiati i profitti unitari delle imprese, cioè i guadagni in quantità di euro degli imprenditori per ogni tot di valore prodotto. Anche qui, stessa storia: con Francia e Portogallo siamo il Paese dove i profitti unitari salgono di meno, in termini monetari; dunque anche gli imprenditori italiani accettano di comprimere i loro margini pur di restare sul mercato. Siamo diventati pronti alle rinunce, virtuosi e austeri, quasi luterani senza accorgercene: Wolfgang Schäuble dovrebbe essere fiero di noi, perché in questo ci comportiamo all’opposto esatto di come abbiamo fatto nei primi dieci anni dell’euro. Il risultato di questa trasformazione è nel secondo grafico della Bce, qua sotto.
Mostra che dal 2019, con l’Irlanda, l’Italia è il Paese che ha guadagnano più competitività nell’area euro (sull’asse verticale, i Paesi con il segno meno sono quelli che hanno ridotto i loro costi unitari in confronto agli altri). E gode di una posizione molto equilibrata con l’estero, non avendo debiti superiori ai crediti, né crediti superiori ai debiti (sull’asse orizzontale). In sostanza, siamo solidi. Siamo resilienti, raccogliamo i frutti dell’essere stati austeri durante la grande inflazione. Appunto, è l’opposto della realtà italiana che lo stesso Schäuble e Jean-Claude Trichet, criticavano tanto all’ingresso della crisi dell’euro una dozzina di anni fa. Siamo diventati molto bravi a stringere la cinghia almeno nei comportamenti privati, se non in quelli relativi a spesa pubblica, tasse evase o bonus a pioggia.
Dov’è l’inghippo? Un indizio: questa nota della Bce arriva proprio nella settimana in cui la proposta di un salario minimo per legge in Italia realizza l’impensabile: unire le opposizioni, dai 5 Stelle a Azione di Carlo Calenda. A spingere insieme queste forze è l’altro lato della stessa di cui parla la Bce, il fatto cioè che nel Paese il problema del lavoro povero sta diventando endemico. Secondo i dati di Eurostat, l’Italia è il Paese dell’Unione europea con la quota più alta di occupati a rischio di povertà (dopo Lussemburgo e Romania), superata negli ultimi anni anche dalla Grecia.
L’occupazione aumenta, ma 2,7 milioni di persone che lavorano in Italia sono “a rischio di povertà”. E sarebbero molte di più, se si contasse il lavoro nero. Era prevedibile che le opposizioni si unissero nel chiedere che il salario minimo per legge, perché il lavoro sia dignitosamente pagato.
L’aspetto sconcertante è che la notizia positiva, di cui parla la Bce, e quella preoccupante, denunciata dalle opposizioni, a ben vedere sono la stessa. Due profili della stessa realtà: stiamo diventando un Paese solido, resiliente e dai conti con l’estero sani perché stiamo diventando anche un Paese più a basso costo rispetto alle altre economie avanzate. Non più efficiente, solo un po’ più povero. Rischiamo, di questo passo, di scivolare a metà strada tra un’economia ad alto reddito come la Francia e una a reddito medio come – per esempio – la Polonia. In equilibrio sui propri costi perché nel complesso sappiamo solo praticare l’austerità nelle imprese e nel lavoro. Non perché diventiamo più efficienti.
È questo il modello di Italia che vogliamo? I sintomi di tendenze del genere sono ovunque. Non solo abbiamo notoriamente una quota di laureati (20%) fra le più basse fra le economie avanzate e a reddito medio e la quota di laureati più bassa, dopo la Turchia, nei settori digitali. Soprattutto, malgrado il basso punto di partenza, negli ultimi vent’anni la quota dei laureati fra i giovani (25-34 anni) sta crescendo più lentamente che nel resto d’Europa: oggi sono poco più di uno su quattro, contro circa uno ogni due in Portogallo, Grecia e Spagna. E l’investimento pubblico in istruzione resta molto più basso, in proporzione alle dimensioni del Paese, rispetto a tutti i concorrenti con i quali ci confrontiamo.
Una delle conseguenze di questo ritardo è che stiamo già accumulando ritardo nelle tecnologie ad alta intensità di conoscenza e investimenti del futuro, quelle che permettono di generare più valore aggiunto. Sulla mobilità elettrica si sta investendo in Italia molto meno che nelle altre principali economie europee. Nel biotech gli eccellenti laureati italiani con le loro eccellenti start up vengono rapidamente assorbiti da realtà estere, per mancanza di un ambiente adatto nel Paese. Nei semiconduttori le grandi multinazionali asiatiche o americane non investono da noi, ma in Germania, Irlanda o Polonia.
Ci sono eccezioni e campioni industriali che contrastano questi trend, certo. Ma nel complesso non fanno abbastanza massa critica per spostare un equilibrio economico nazionale che poggia su bassa istruzione, bassa produttività (persa a decine di punti sui concorrenti dal 1980 in poi), bassi salari, bassi consumi, bassi investimenti, bassa dimensione media d’impresa, alta accumulazione di risparmio privato. Questo è il profilo di un Paese non efficiente, ma resiliente. È in linea con questo quadro proprio il fatto, in sé positivo, che abbiamo livello di debito privato molto contenuto per essere un Paese ricco. Le imprese hanno un debito più basso di quelle francesi o tedesche eppure, in proporzione al prodotto interno lordo, investono molto meno delle principali concorrenti europee. Anche il debito delle famiglie è molto più basso della media nei Paesi ricchi (40% del Pil, contro 73%), simile in questo alle caratteristiche di un Paese emergente (dove la media è 47% del Pil).
Proprio l’avere conti privati così solidi ha aiutato aiutando gli italiani ad assorbire i colpi delle crisi del debito, del Covid, poi dell’inflazione. Mi chiedo se non rischiamo di accomodarci su un equilibrio di mediocre livello: troppa occupazione a basso valore aggiunto nel turismo o nell’affitto in AirBnB del vecchio appartamento dei nonni, ma poca innovazione che faccia fare strappi in avanti alla produttività e alla dimensione d’impresa.
Il salario minimo e il lavoro pagato dignitosamente sono obiettivi corretti. Ma perché possano resistere nel tempo devono corrispondere a tanta capacità di creare valore tramite la conoscenza, in imprese dai processi moderni e aperti alle capacità e ai talenti dei giovani. Non è (solo) una questione di chi è al governo. Tutti dobbiamo rispondere a una semplice domanda: quali sono le nostre ambizioni?
https://www.corriere.it/economia/fin...db1185a6.shtml
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04-07-2023, 23:30
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#535
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,153
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Ma io non ho nulla contro una donna che pensa a non morire povera o a qualcuno che l'aiuta a mantenere il figlio..ma non mi parlassero poi di scelte d amore..ma di comodo..lo vedo anche io che sono più fragili mentalmente e fisicamente..ma io mi faccio il percorso non è che mi condiziona come vivono,i loro parametri.. anche perché io vivo fuori dai radar,sanno pochissimo della mia vita..ma poi io sono cresciuto in una regione estroversa ma chiusa e un isola,sono più estroversi campani e pugliesi..qui le donne molte non lavorano e un altra mentalità,cosa vuoi capiscano le venete o le friulane..anche a Roma non è che lavorano tutte..l'unica cosa che contesto è sto fare figli giovani che poi ti vincolano rifletterci un attimo di piu
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04-07-2023, 23:34
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#536
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,153
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Hanno detto di no alle cellule artificiali sulla carne animale,a singapore la vendono tutta così,fatta dai tessuti degli animali,attraverso le cellule e messa nei macchinari per le birre..sia mai all avanguardia in qualcosa.. ce più occupazione ma anche più povertà i soliti controsenso..
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04-07-2023, 23:52
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#537
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,073
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Quote:
Originariamente inviata da vikingo
Ma io non ho nulla contro una donna che pensa a non morire povera o a qualcuno che l'aiuta a mantenere il figlio..ma non mi parlassero poi di scelte d amore..ma di comodo..lo vedo anche io che sono più fragili mentalmente e fisicamente..ma io mi faccio il percorso non è che mi condiziona come vivono,i loro parametri.. anche perché io vivo fuori dai radar,sanno pochissimo della mia vita..ma poi io sono cresciuto in una regione estroversa ma chiusa e un isola,sono più estroversi campani e pugliesi..qui le donne molte non lavorano e un altra mentalità,cosa vuoi capiscano le venete o le friulane..anche a Roma non è che lavorano tutte..l'unica cosa che contesto è sto fare figli giovani che poi ti vincolano rifletterci un attimo di piu
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Certo, ognuno deve fare il proprio percorso, poi se piace, ok, sennò pazienza.
Purtroppo qui in Italia ci sono anche problemi di disoccupazione.. a Roma un buon 50, forse anche 60% delle donne lavorano. Fra le giovani quasi tutte lavorano, però mi rendo conto che al sud è diverso.
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05-07-2023, 00:00
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#538
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,153
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Roma e centro non sud,qui dalla pandemia e un altra società,nel mio quartiere un panificio storico ha chiuso,c'è una situazione particolare,e la donna che al sud ha già un ruolo diverso..viene condizionata...a me piace la donna che lavora ma anche quella che sa ordinare senza manie..ma la femminilità è importante..credo che una donna se vuole può interpretare entrambi i ruoli come fanno già utenti qui dentro tra laltro
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05-07-2023, 06:17
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#539
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,567
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È tutto rapportato a dove vivi, a Roma qualcosa trovi e magari guadagni 1400-1500€ ma se paghi l'affitto ti ci pulisci il di dietro con quei soldi...
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16-08-2023, 21:48
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#540
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Esperto
Qui dal: Aug 2020
Ubicazione: Lombardia orientale
Messaggi: 805
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Questa sera ho cenato con i miei ed ho avuto una discussione con loro riguardante il mio elevatissimo livello di stress derivato dal mio lavoro (che odio profondamente).
Penso che a breve mi licenzieró, loro sono molto dispiaciuti ma finalmente stanno capendo che se vado avanti così tempo un paio d'anni al massimo e mi dovranno ricoverare.
Sto già valutando di cercare posto come lavapiatti, eventualmente, anche all'estero e con vitto e alloggio.
A questo punto non me ne frega più niente dei soldi, mi basta mangiare e poco altro; non ci si può rovinare la vita per il lavoro.
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