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09-09-2011, 14:19
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#1
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Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 9,731
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Traggo spunto da un intervento di Pirata, a titolo esemplificativo, per introdurre una questione che vorrei sistemare con voi:
Quote:
Originariamente inviata da pirata
si può discutere per ore ed ore anche senza giudicare le persone o offenderle in maniera sottile (non è solo dicendo "merda" a qualcuno, che si offende)
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Io trovo assurda sostenere che esistano esseri umani che non giudicano così come sarebbe assurdo pretendere che un udente non ascolti un tema musicale sparato a tutto volume.
Poi non capisco in cosa consista il "peccato del giudizio". Io sono convinto che pochi dati se messi in relazione tra loro possano offrire al buon osservatore il ritratto più veritiero dell'individuo osservato.
Poi per quel che riguarda le offese sottili: sono così lusinghieri i pregiudizi positivi?
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09-09-2011, 14:22
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#2
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Banned
Qui dal: Aug 2008
Messaggi: 1,827
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amico mio, io posso giudicare una persona come letame, ma non per questo sono legittimato ad accoglierlo in un certo modo in un forum
se ritengo non sia degno di attenzione, lo evito e basta
questo è il mio modo di fare almeno
Quote:
Originariamente inviata da Labocania
Poi non capisco in cosa consista il "peccato del giudizio". Io sono convinto che pochi dati se messi in relazione tra loro possano offrire al buon osservatore il ritratto più veritiero dell'individuo osservato.
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no, su questo non saremo mai d'accordo
Quote:
Originariamente inviata da Labocania
Poi per quel che riguarda le offese sottili: sono così lusinghieri i pregiudizi positivi?
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è preferibile lanciare l'aeroplanino di carta nel vuoto, anziché in un occhio
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Ultima modifica di pirata; 09-09-2011 a 14:27.
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09-09-2011, 14:28
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#3
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 12,574
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Quote:
Originariamente inviata da Labocania
Traggo spunto da un intervento di Pirata, a titolo esemplificativo, per introdurre una questione che vorrei sistemare con voi:
Io trovo assurda sostenere che esistano esseri umani che non giudicano così come sarebbe assurdo pretendere che un udente non ascolti un tema musicale sparato a tutto volume.
Poi non capisco in cosa consista il "peccato del giudizio". Io sono convinto che pochi dati se messi in relazione tra loro possano offrire al buon osservatore il ritratto più veritiero dell'individuo osservato.
Poi per quel che riguarda le offese sottili: sono così lusinghieri i pregiudizi positivi?
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occorre distinguere bene di cosa si stia parlando.
il peccato del "non giudicare", è da intendersi come "non colpevolizzare", che è differente dal parlare del giudizio come dell'idea che una persona si fa a posteriori di un'altra, o del pregiudizio, che è l'idea che prende forma a priori, spesso inconsapevolmente.
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09-09-2011, 14:30
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#4
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Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 9,731
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Quote:
Originariamente inviata da pirata
amico mio, io posso giudicare una persona come letame, ma non per questo sono legittimato ad accoglierlo in un certo modo in un forum
se ritengo non sia degno di attenzione, lo evito e basta
questo è il mio modo di fare almeno
no, su questo non saremo mai d'accordo
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Non ho bisogno di considerare in modo così basso per non avere ritegno nell'attaccarlo o nel bacchettarlo, pensare che una critica ad un singolo aspetto la proietti automaticamente sulla persona nella sua interezza. Nel caso più recente poi figurati se un peccato di vanità possa dettare alla mia coscienza severe condanne senza appello. Ripeto: c'è più rispetto per la persona in una critica non offensiva che un complimento meccanico.
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09-09-2011, 14:35
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#5
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Banned
Qui dal: Aug 2008
Messaggi: 1,827
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Quote:
Originariamente inviata da Labocania
Non ho bisogno di considerare in modo così basso per non avere ritegno nell'attaccarlo o nel bacchettarlo, pensare che una critica ad un singolo aspetto la proietti automaticamente sulla persona nella sua interezza. Nel caso più recente poi figurati se un peccato di vanità possa dettare alla mia coscienza severe condanne senza appello. Ripeto: c'è più rispetto per la persona in una critica non offensiva che un complimento meccanico.
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non era che un esempio, un caso estremo magari, ma rende l'idea
non mi riferivo ad una questione specifica
se la metti così posso concordare senza dubbio, ma poi bisogna sempre vedere quali sono le critiche e in che modo vengano poste.
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09-09-2011, 14:44
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#6
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 12,574
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ah ho capito.. state parlando del diritto o meno di imporre all'altra persona il proprio giudizio, formatosi dopo poche righe di discussione, su di lei
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09-09-2011, 14:51
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#7
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Banned
Qui dal: Aug 2008
Messaggi: 1,827
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Quote:
Originariamente inviata da lauretum
ah ho capito.. state parlando del diritto o meno di imporre all'altra persona il proprio giudizio, formatosi dopo poche righe di discussione, su di lei
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tremendo, già
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09-09-2011, 14:58
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#8
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Esprimere un giudizio e criticare ciò che si legge va bene, passare alle offese personali no.
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09-09-2011, 14:59
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#9
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da Labocania
Poi non capisco in cosa consista il "peccato del giudizio". Io sono convinto che pochi dati se messi in relazione tra loro possano offrire al buon osservatore il ritratto più veritiero dell'individuo osservato.
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Di solito non è così, non abbiamo la palla di vetro. Che poi si possa esprimere comunque un giudizio su ciò che si conosce è un altro conto.
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09-09-2011, 15:01
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#10
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,492
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Per come la vedo io, giu-dicare significa mettersi in una posizione superiore ed emettere un giudizio, con relativa condanna magari, verso una persona o le sue azioni o le sue intenzioni, che sta sotto di noi, postulando che il nostro giudizio sia verità oggettiva, universale, inattaccabile da tutto e tutti.
Le cose ovviamente non stanno così, non a caso si dice che la giustizia non è di questo mondo, noi non stiamo sopra nessuno, non sappiamo quasi niente dell'altro e quindi possiamo dare delle valutazioni, opinioin , considerazioni ecc, partendo però dal presupposto che sono solo nostre opinioni, fallaci, incomplete, viziate da molte cose che abbiamo in testa, cercando se possibile di non cristallizzarsi su di esse, cercando poi in ogni modo possibile conferme a ciò che abbiamo detto e facendo finta di non vedere ciò che invece lo smentirebbe.
Iniziando ad avere questa impostazione verso gli altri, dopo un pò probabilmente inizieremo a vedere le critiche, gli appunti che CI fanno, in modo diverso e ne saremo molto meno turbati e condizionati, cogliendone gli aspetti postivi quando è il caso.
Se invece ci rivolgiamo agli altri con l'aria di chi dice solo verità assolute è poi praticamente impossibile quando gli altri fanno lo stesso con noi non sentirsi messi in croce da verità altrettanto assolute, anche se APPARENTEMENTE, diciamo di non dare peso ai giudizi altrui.
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Ultima modifica di Myway; 09-09-2011 a 15:30.
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09-09-2011, 15:05
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#11
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Banned
Qui dal: Aug 2008
Messaggi: 1,827
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Quote:
Originariamente inviata da Myway
Per come la vedo io, giu-dicare significa mettersi in una posizione superiore ed emettere un giudizio, con relativa condanna magari, verso una persona o le sue azioni o le sue intenzioni, che sta sotto di noi, postulando che il nostro giudizio sia verità oggettiva, universale, inattaccabile da tutto e tutti.
Le cose ovviamente non stanno così, non a caso si dice che la giustizia non è di questo mondo, noi non stiamo sopra nessuno, non sappiamo quasi niente dell'altro e quindi possiamo dare delle valutazioni, opinioin , considerazioni ecc, partendo però dal presupposto che sono solo nostre opinioni, fallaci, incomplete, viziate da molte cose che abbiamo in testa, cercando se possibile di non cristallizzarsi su di esse, cercando poi in ogni modo possibile conferme a ciò che abbiamo detto e facendo finta di non vedere ciò che invece lo smentirebbe.
Iniziando ad avere questa impostazione verso gli altri, dopo un pò probabilmente inizieremo a vedere le critiche, gli appunti che CI fanno, in modo diverso e ne saremo molto meno turbati e condizionati, cogliendone gli aspetti postivi quando è il caso.
Se invece ci rivolgiamo agli altri con l'aria di chi dice solo verità assolute e poi praticamente impossibile quando gli altri fanno lo stesso con noi non sentirsi messi in croce da verità altrettanto assolute, anche se APPARENTEMENTE, diciamo di non dare peso ai giudizi altrui.
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ok, chiudete il topic, meglio di così non si può fare
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09-09-2011, 15:08
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#12
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,492
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Quote:
Originariamente inviata da pirata
ok, chiudete il topic, meglio di così non si può fare
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SI esatto, quello che ho scritto dovrà essere incastonato su pietra e messo come monito nella home page del sito
No vabbè se per davvero apprezzi quanto ho scritto ti ringrazio ma ad onor del vero dico queste cose perchè c'è chi le ha dette a me eh , non sono in grado di esprimere pensieri molto profondi da solo
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09-09-2011, 15:12
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#13
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Banned
Qui dal: Aug 2008
Messaggi: 1,827
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sì sì, sono sul serio molto d'accordo col tuo post! e non avrei saputo dire di meglio
comunque tutto ciò che formuliamo ha origine da fonti esterne, nessuno di noi è il primo uomo, ci mancherebbe
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09-09-2011, 15:53
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#14
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Banned
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 2,141
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chi ha dato del cesso a chi?
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09-09-2011, 18:35
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#15
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Esperto
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: al centro delle mie fobie
Messaggi: 3,863
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giusti o sbagliati che siano i nostri giudizi tutti giudicano, è inevitabile.
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09-09-2011, 19:12
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#16
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Esperto
Qui dal: Jun 2011
Ubicazione: Budapest
Messaggi: 1,726
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Quote:
Originariamente inviata da shady74
Non è il giudizio il problema... E' IL RISPETTO DELLE OPINIONI ALTRUI! Anche se non condivise! Poi nessuno vieta a nessuno di dire: il tuo atteggiamento non mi piace... Però nessuno si dovrebbe permettere di dire: tu la pensi così, vuol dire che sei un coglione...
E' questo il punto, perchè altrimenti si crea l'escalation... chi riceve l'insulto risponderà: e tu sei un pezzo di merda... e via andare...
A cosa serva questo io non capisco... Le persone civili non dovrebbero poter discutere in maniera anche accesa ma serena, senza trasformare il forum in un saloon?
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Però questo è più un problema di educazione che di giudicare o non giudicare
Per me ci sono indubbiamente opinioni non meritevoli di rispetto e che possono farmi pensare che chi le esprime è un coglione
Insomma concordo con l'autore del topic,giudicare è inevitabile
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09-09-2011, 19:14
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#17
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Banned
Qui dal: Jan 2010
Messaggi: 2,056
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Una serie di distinzioni (forse) utili, a tempo perso e abbastanza pointless..
In senso lato un giudizio è una proposizione che assegna una proprietà ad un individuo. (Giuseppino è ...)
Rientrano in questa definizione almeno i giudizi positivi, i giudizi negativi, i giudizi fondati e quelli infondati.
Quando qualcuno dice che "è sbagliato giudicare" di solito si riferisce soltanto ai giudizi infondati. In questo senso, giudicare infondatamente sarebbe di sicuro sbagliato dal punto di vista epistemologico e anche dal punto di vista etico qualora il giudizio fosse tale da avere esiti potenziali sulla vita dell'individuo giudicato.
Ovviamente il problema grosso è quello di valutare la fondatezza di un giudizio.
Il problema dei giudizi assoluti rientra in quello dei giudizi infondati: di per se un giudizio assoluto non è sbagliato, lo è se la sua assolutezza non è fondata.
Dire di Giuseppino che egli è, ad esempio, un egoista significa cosa di preciso? Poniamo che tale giudizio sia stato formulato da uno che conosce Giuseppino da soltanto una settimana. Qualcuno potrebbe sostenere che un giudizio del genere sia infondato "lo conosci da troppo poco tempo"; o addirittura che sia infondato a priori "le persone non sono sempre uguali, quindi giudicarle è sempre sbagliato". Ma queste due tesi si basano su interpretazioni ben precise del giudizio di egoismo. Non è detto però che tali interpretazioni siano calzanti (stabilire se lo siano o no è un altro problema grosso). Ad esempio se il giudicatore avesse inteso il suo giudizio nel modo seguente "per gli elementi che ho raccolto in questa settimana non posso far altro che considerare Giuseppino un egoista, ma con questo non intendo escludere la possibilità che egli sia stato o sarà una persona diversa; sarebbe forse meglio dire che G. si è comportato egoisticamente, ma allora se qualcuno volesse rimproverarmi proprio questo il suo rimprovero si ridurrebbe ad un semplice appunto di tipo linguistico; dico solo che per quanto ne so, è ragionevole ritenerlo un egoista.." le due tesi di sopra mancherebbero il bersaglio. Che i giudizi siano correttamente parafrasabili in questo modo non è una ipotesi tanto remota. Io, ad esempio, penso di giudicare spesso in quel modo.
Poi un altro problema: arriva uno e dice che il giudicatore giudica infondatamente in quanto non ha prove a fondamento del proprio giudizio. Allora il giudicatore afferma che le ha e elenca i vari comportamenti di G. Ma l'obiettore non ritiene che i comportamenti riportati denotino egoismo. (stabilire se lo denotino o meno è un altro bel problema, che può essere alquantamentemente controverso qualora il predicato in questione risulti ancora più vago di quello di egoismo).
Oppure l'obiettore non crede al giudicatore per via di un argomento scettico del tipo: i comportamenti che descrivi denotano egoismo, sì, ma non credo che G li abbia messi in atto, non mi basta la tua parola. In questo caso l'obiettore può soltanto sospendere il giudizio, ossia non può dire che G non si è comportato egoisticamente, a meno che non abbia altri elementi probatori che rendano la propria tesi più credibile di quella del giudicatore. In caso contrario, egli può solo dire che non sa se G sia egoista o meno, ma non può opporsi al giudicatore.
Vabbè, basta..
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09-09-2011, 20:41
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#18
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Banned
Qui dal: Oct 2010
Messaggi: 8,236
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Quote:
Originariamente inviata da anonimo
Una serie di distinzioni (forse) utili, a tempo perso e abbastanza pointless..
In senso lato un giudizio è una proposizione che assegna una proprietà ad un individuo. (Giuseppino è ...)
Rientrano in questa definizione almeno i giudizi positivi, i giudizi negativi, i giudizi fondati e quelli infondati.
Quando qualcuno dice che "è sbagliato giudicare" di solito si riferisce soltanto ai giudizi infondati. In questo senso, giudicare infondatamente sarebbe di sicuro sbagliato dal punto di vista epistemologico e anche dal punto di vista etico qualora il giudizio fosse tale da avere esiti potenziali sulla vita dell'individuo giudicato.
Ovviamente il problema grosso è quello di valutare la fondatezza di un giudizio.
Il problema dei giudizi assoluti rientra in quello dei giudizi infondati: di per se un giudizio assoluto non è sbagliato, lo è se la sua assolutezza non è fondata.
Dire di Giuseppino che egli è, ad esempio, un egoista significa cosa di preciso? Poniamo che tale giudizio sia stato formulato da uno che conosce Giuseppino da soltanto una settimana. Qualcuno potrebbe sostenere che un giudizio del genere sia infondato "lo conosci da troppo poco tempo"; o addirittura che sia infondato a priori "le persone non sono sempre uguali, quindi giudicarle è sempre sbagliato". Ma queste due tesi si basano su interpretazioni ben precise del giudizio di egoismo. Non è detto però che tali interpretazioni siano calzanti (stabilire se lo siano o no è un altro problema grosso). Ad esempio se il giudicatore avesse inteso il suo giudizio nel modo seguente "per gli elementi che ho raccolto in questa settimana non posso far altro che considerare Giuseppino un egoista, ma con questo non intendo escludere la possibilità che egli sia stato o sarà una persona diversa; sarebbe forse meglio dire che G. si è comportato egoisticamente, ma allora se qualcuno volesse rimproverarmi proprio questo il suo rimprovero si ridurrebbe ad un semplice appunto di tipo linguistico; dico solo che per quanto ne so, è ragionevole ritenerlo un egoista.." le due tesi di sopra mancherebbero il bersaglio. Che i giudizi siano correttamente parafrasabili in questo modo non è una ipotesi tanto remota. Io, ad esempio, penso di giudicare spesso in quel modo.
Poi un altro problema: arriva uno e dice che il giudicatore giudica infondatamente in quanto non ha prove a fondamento del proprio giudizio. Allora il giudicatore afferma che le ha e elenca i vari comportamenti di G. Ma l'obiettore non ritiene che i comportamenti riportati denotino egoismo. (stabilire se lo denotino o meno è un altro bel problema, che può essere alquantamentemente controverso qualora il predicato in questione risulti ancora più vago di quello di egoismo).
Oppure l'obiettore non crede al giudicatore per via di un argomento scettico del tipo: i comportamenti che descrivi denotano egoismo, sì, ma non credo che G li abbia messi in atto, non mi basta la tua parola. In questo caso l'obiettore può soltanto sospendere il giudizio, ossia non può dire che G non si è comportato egoisticamente, a meno che non abbia altri elementi probatori che rendano la propria tesi più credibile di quella del giudicatore. In caso contrario, egli può solo dire che non sa se G sia egoista o meno, ma non può opporsi al giudicatore.
Vabbè, basta..
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09-09-2011, 20:46
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#19
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
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Messaggi: 11,492
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Quote:
Originariamente inviata da anonimo
Una serie di distinzioni (forse) utili, a tempo perso e abbastanza pointless..
In senso lato un giudizio è una proposizione che assegna una proprietà ad un individuo. (Giuseppino è ...)
Rientrano in questa definizione almeno i giudizi positivi, i giudizi negativi, i giudizi fondati e quelli infondati.
Quando qualcuno dice che "è sbagliato giudicare" di solito si riferisce soltanto ai giudizi infondati. In questo senso, giudicare infondatamente sarebbe di sicuro sbagliato dal punto di vista epistemologico e anche dal punto di vista etico qualora il giudizio fosse tale da avere esiti potenziali sulla vita dell'individuo giudicato.
Ovviamente il problema grosso è quello di valutare la fondatezza di un giudizio.
Il problema dei giudizi assoluti rientra in quello dei giudizi infondati: di per se un giudizio assoluto non è sbagliato, lo è se la sua assolutezza non è fondata.
Dire di Giuseppino che egli è, ad esempio, un egoista significa cosa di preciso? Poniamo che tale giudizio sia stato formulato da uno che conosce Giuseppino da soltanto una settimana. Qualcuno potrebbe sostenere che un giudizio del genere sia infondato "lo conosci da troppo poco tempo"; o addirittura che sia infondato a priori "le persone non sono sempre uguali, quindi giudicarle è sempre sbagliato". Ma queste due tesi si basano su interpretazioni ben precise del giudizio di egoismo. Non è detto però che tali interpretazioni siano calzanti (stabilire se lo siano o no è un altro problema grosso). Ad esempio se il giudicatore avesse inteso il suo giudizio nel modo seguente "per gli elementi che ho raccolto in questa settimana non posso far altro che considerare Giuseppino un egoista, ma con questo non intendo escludere la possibilità che egli sia stato o sarà una persona diversa; sarebbe forse meglio dire che G. si è comportato egoisticamente, ma allora se qualcuno volesse rimproverarmi proprio questo il suo rimprovero si ridurrebbe ad un semplice appunto di tipo linguistico; dico solo che per quanto ne so, è ragionevole ritenerlo un egoista.." le due tesi di sopra mancherebbero il bersaglio. Che i giudizi siano correttamente parafrasabili in questo modo non è una ipotesi tanto remota. Io, ad esempio, penso di giudicare spesso in quel modo.
Poi un altro problema: arriva uno e dice che il giudicatore giudica infondatamente in quanto non ha prove a fondamento del proprio giudizio. Allora il giudicatore afferma che le ha e elenca i vari comportamenti di G. Ma l'obiettore non ritiene che i comportamenti riportati denotino egoismo. (stabilire se lo denotino o meno è un altro bel problema, che può essere alquantamentemente controverso qualora il predicato in questione risulti ancora più vago di quello di egoismo).
Oppure l'obiettore non crede al giudicatore per via di un argomento scettico del tipo: i comportamenti che descrivi denotano egoismo, sì, ma non credo che G li abbia messi in atto, non mi basta la tua parola. In questo caso l'obiettore può soltanto sospendere il giudizio, ossia non può dire che G non si è comportato egoisticamente, a meno che non abbia altri elementi probatori che rendano la propria tesi più credibile di quella del giudicatore. In caso contrario, egli può solo dire che non sa se G sia egoista o meno, ma non può opporsi al giudicatore.
Vabbè, basta..
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Giudizio e giusto hanno la stessa radice quindi probabilmente l'unico giudizio è un giudizio giusto , che da a ciascuno esattamente ciò che merita e che gli spetta, cosa non possibile a livello umano, anche in caso di giudizi dei giudici dei professori , persone ch eperlomeno sono state attribuite di un'autorità di un potere(per quanto fittizio e ultrafallibile), per poter giudicare.
Tutto il resto è solo opinione, valutazioni, considerazioni, ipotesi anche se le chiamiamo lo stesso giudizio, magari a livello formale o per gli altri cambia poco, considerarlo in un modo o nell'altro, per te che lo esprimi cambiano un sacco di cose.
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Ultima modifica di Myway; 09-09-2011 a 20:49.
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11-09-2011, 12:45
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#20
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
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Originariamente inviata da anonimo
Una serie di distinzioni (forse) utili, a tempo perso e abbastanza pointless..
In senso lato un giudizio è una proposizione che assegna una proprietà ad un individuo. (Giuseppino è ...)
Rientrano in questa definizione almeno i giudizi positivi, i giudizi negativi, i giudizi fondati e quelli infondati.
Quando qualcuno dice che "è sbagliato giudicare" di solito si riferisce soltanto ai giudizi infondati. In questo senso, giudicare infondatamente sarebbe di sicuro sbagliato dal punto di vista epistemologico e anche dal punto di vista etico qualora il giudizio fosse tale da avere esiti potenziali sulla vita dell'individuo giudicato.
Ovviamente il problema grosso è quello di valutare la fondatezza di un giudizio.
Il problema dei giudizi assoluti rientra in quello dei giudizi infondati: di per se un giudizio assoluto non è sbagliato, lo è se la sua assolutezza non è fondata.
Dire di Giuseppino che egli è, ad esempio, un egoista significa cosa di preciso? Poniamo che tale giudizio sia stato formulato da uno che conosce Giuseppino da soltanto una settimana. Qualcuno potrebbe sostenere che un giudizio del genere sia infondato "lo conosci da troppo poco tempo"; o addirittura che sia infondato a priori "le persone non sono sempre uguali, quindi giudicarle è sempre sbagliato". Ma queste due tesi si basano su interpretazioni ben precise del giudizio di egoismo. Non è detto però che tali interpretazioni siano calzanti (stabilire se lo siano o no è un altro problema grosso). Ad esempio se il giudicatore avesse inteso il suo giudizio nel modo seguente "per gli elementi che ho raccolto in questa settimana non posso far altro che considerare Giuseppino un egoista, ma con questo non intendo escludere la possibilità che egli sia stato o sarà una persona diversa; sarebbe forse meglio dire che G. si è comportato egoisticamente, ma allora se qualcuno volesse rimproverarmi proprio questo il suo rimprovero si ridurrebbe ad un semplice appunto di tipo linguistico; dico solo che per quanto ne so, è ragionevole ritenerlo un egoista.." le due tesi di sopra mancherebbero il bersaglio. Che i giudizi siano correttamente parafrasabili in questo modo non è una ipotesi tanto remota. Io, ad esempio, penso di giudicare spesso in quel modo.
Poi un altro problema: arriva uno e dice che il giudicatore giudica infondatamente in quanto non ha prove a fondamento del proprio giudizio. Allora il giudicatore afferma che le ha e elenca i vari comportamenti di G. Ma l'obiettore non ritiene che i comportamenti riportati denotino egoismo. (stabilire se lo denotino o meno è un altro bel problema, che può essere alquantamentemente controverso qualora il predicato in questione risulti ancora più vago di quello di egoismo).
Oppure l'obiettore non crede al giudicatore per via di un argomento scettico del tipo: i comportamenti che descrivi denotano egoismo, sì, ma non credo che G li abbia messi in atto, non mi basta la tua parola. In questo caso l'obiettore può soltanto sospendere il giudizio, ossia non può dire che G non si è comportato egoisticamente, a meno che non abbia altri elementi probatori che rendano la propria tesi più credibile di quella del giudicatore. In caso contrario, egli può solo dire che non sa se G sia egoista o meno, ma non può opporsi al giudicatore.
Vabbè, basta..
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Azz, ma perché non le scrivi più spesso riflessioni del genere?
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