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Vecchio 09-04-2015, 12:15   #21
Esperto
L'avatar di Blue Sky
 

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Originariamente inviata da tersite Visualizza il messaggio
Quanti si sono resi conto che estroversi non saranno mai e la max possono fingere una estroversione che on gli appartiene?
sono staio nuovamente invitato a rifar parte di un gruppetto storico , sono tutti più o meno della mia età ,qualcuna più giovane ma non di molto , io mi ci trovo a disagio sono così estrosi ... donne che si fanno i selfie anche se vanno in bagno a fare pipì
Oggi ho girato per la città in bici , ho provato un senso di nausea alla vista di questa umanità rozza e vile , ma poi ho capito che è la mia SF a farmi vedere questo , oddio non è che siano un granchè ma quella è la gente VERA che scherza ride telefona senza toccare il phonino con contorcimenti della spalla , io non sarò mai così STOP
Questa dal mio punto di vista è la parte più importante di questo bel post di Tersite.

Concordo poi con quanto ha detto Gendo Ikari, e anche Kody che ha fatto un discorso molto interessante sull'autostima.

Comunque, guai a guardare solo i difetti delle persone, questa è una distorsione tutta nostra che deriva dal fatto di avere, appunto, la "fobia" delle persone.
Non sta scritto da nessuna parte che chi non è fobico deve andare a Uomini e Donne e farsi i selfie in bagno. Nessuno pretende questo da noi, quindi i discorsi stile "non mi conformo" sono a mio modo di vedere fuori luogo se vogliamo superare i nostri problemi.

Ultima modifica di Blue Sky; 09-04-2015 a 12:19.
Ringraziamenti da
Kody (09-04-2015), simopi (09-04-2015)
Vecchio 09-04-2015, 12:27   #22
Esperto
L'avatar di *Stellina*
 

Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky Visualizza il messaggio
Comunque, guai a guardare solo i difetti delle persone, questa è una distorsione tutta nostra che deriva dal fatto di avere, appunto, la "fobia" delle persone.
Non sta scritto da nessuna parte che chi non è fobico deve andare a Uomini e Donne e farsi i selfie in bagno. Nessuno pretende questo da noi, quindi i discorsi stile "non mi conformo" sono a mio modo di vedere fuori luogo se vogliamo superare i nostri problemi.
In effetti io non aspirerei a una vita da tronista di uomini e donne, ma solo a una vita in cui le battutacce cattive degli altri o le occhiate stranite o di scherno non mi annullano e non mi feriscono più, a una vita in cui posso dire tutto ciò che mi pare e piace e ciò che penso, senza il terrore della reazione altrui.. e senza poi stare depressa per giorni, ore, settimane perchè qualcuno non è stato d'accordo con me o mi ha ignorato. Non so se ciò che voglio è estroversione o introversione, ma di certo non è quelllo che ho ora...
Ringraziamenti da
Blue Sky (09-04-2015)
Vecchio 09-04-2015, 12:31   #23
Esperto
L'avatar di Pablo's way
 

Io sono contento di come sono, mi spiego a me piace essere sostanzialmente un introverso, inteso come persona riflessiva, con un suo mondo interiore, attento osservatore, empatico, tutto ciò mi piace. Quello che devo superare è la difficoltà a rapportarmi con gli altri, ad affrontare le situazioni con la dovuta tranquillità, anche quelle per me scomode come quelle che hai descritto, ma questo non vuol dire diventare improvvisamente una persona estroversa, che non potrò mai essere perché non è nella mia natura.

Detto questo usciamo dalla contrapposizione intro-estro, non dobbiamo metterci nella posizione di giudicare, noi abbiamo dei problemi che prescindono dall'essere persone introverse, sociofobia e affini non sono sinonimi di introversione.
Vecchio 09-04-2015, 12:36   #24
Esperto
L'avatar di Kody
 

Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky Visualizza il messaggio
quindi i discorsi stile "non mi conformo" sono a mio modo di vedere fuori luogo se vogliamo superare i nostri problemi.
Questi discorsi sono utili solo se li vedi dal punto di vista della fobia: giudica tutti pecore superficiali, quindi roba negativa alla quale non conformarsi, per far rimanere il soggetto nella sua [limitata] zona comfort.

Il problema sorge quando comunque ci si lamenta anche dentro di essa.
Vecchio 09-04-2015, 12:42   #25
Esperto
 

Comunque le persone che descrivi tu, farebbero un po' ribrezzo anche agli estroversi... non è che estroverso = persona da evitare. ^___^ Semmai se dici "io mi sentirei a disagio mentre loro no" beh, quello è un altro discorso e ti dò ragione: chi è introverso e sociofobico non diventerà mai estroverso del tutto, ma si può migliorare credimi! Si può vivere normalmente, anzi a volte la sensibilità è molto apprezzata.
Vecchio 09-04-2015, 12:58   #26
Principiante
L'avatar di Chissà
 

Condivido sostanzialmente il pensiero di Pablo's way e di Kody.

È molto difficile che una persona estroversa possa soffrire di fobia sociale, proprio perchè uno dei tratti essenziali dell'estroverso è il ricevere energie dal contatto con gli altri, il sentirsi carico quando è al centro dell'attenzione! Sull'altra riva del fiume ci sono invece le persone che spendono energie nel contatto con il prossimo: questa caratteristica in parte comune a FS e introversione non rende però le due cose sinonimi! L'introversione è solo un tratto caratteriale, in cui si mescolano tranquillità, esigenza di spazi personali, energie limitate per i contatti con il prossimo (ma questo non vuol dire che non si possa godere della compagnia altrui). Il fobico distorce il proprio rapporto con il prossimo, vede maree di aspetti negativi, ha forti ansie anticipatorie, si consuma e si tortura nei propri pensieri.
No, non penso che una persona che nasce fortemente introversa possa cambiare radicalmente la propria natura e diventare l'istrionico di turno. Sarebbe come diventare un'altra persona, vestire panni totalmente nuovi. Vedo invece possibile per un fobico attenuare i tratti di fobia, addirittura farne sparire alcuni, per riuscire a vivere in maniera magari sempre modesta, ma almeno più serena.
Possiamo anche invidiare gli estroversi, ma solo perchè sembra che affrontino molte situazioni con facilità e spensieratezza, non certo per la superficialità delle loro azioni (che poi non tutti gli estro sono superficiali, anzi). Dubito che l'ambizione massima del fobico sia quella di scattarsi un selfie sull'orinale. Dovremmo invece saper rispettare le qualità dell'introverso che è in noi, senza forzare una natura che non può essere cambiata. Questo è già un buon primo passo per accettarsi e allentare i nodi della fobia.
Ringraziamenti da
Blue Sky (09-04-2015)
Vecchio 09-04-2015, 12:59   #27
Esperto
L'avatar di Ansiaboy
 

concordo un pò con kody.

infatti io mi definisco che tendo a aeguire gli stimoli e basta.. e infatti non parlo di estroversoni in termini negativi ma di "normaloni" o "socialoni"
e tra i normaloni è pieno di gente solo un pò timida che è disgustosa, sempre a giudicare e a seguire il greggio..
al contrario mi è capitato di vedere persone molto estroverse alla mano, rispettose, che uscivan "fuori dagli schemi della.massa" etc. etc.
e alla fin mi vien da pensare che tali persone per gestire spesso tanti rapporti con molte persone non possono di certo stare dietro tutte le ovvie critiche che sicuramente riceveranno.... di certo non è cosa per me, io tendo ad esser il più trasperente possibile e se una persona mi critica negativamente è certo che mi starà antipatica e io la evito o la guardo dall'alto in basso.

quando son con persone con cui sto a mio agio tendo ad "estroversare" a parlar e a scherzar molto, mi piace e sto bene. ma solitamente non deve durar più di tot ore o mi rompo e voglio ritornarmene nella mia introversione..

per me l'ideale è uscire 1-3 volte a settimana con altri esseri umani scherzando ed estroversando e per il resto della settimana non voglio rotture di balls
cosi io sto da dio
ma tendo a precisare che capita che non esco con altra gente anche per più settimane di fila, sia chiaro

Ultima modifica di Ansiaboy; 09-04-2015 a 13:14.
Vecchio 09-04-2015, 13:06   #28
Banned
 

Non cedo che potrei diventare più estroversa senza conseguenze per la mia psiche, la mia personalità è un delicato equilibrio di costrutti dell'Io che decadrebbero inevitabilmente se io cambiassi orientamento. L'unica cosa che mi piace del mio essere introversa è la capacità di saper stare sola e cavarmela anche da sola, una cosa che il mio ex ragazzo mi invidiava, diceva che se lui si fosse perso su un'isola deserta probabilmente sarebbe impazzito mentre io me la sarei cavata è che questo è l'unico aspetto positivo della mia personalità (secondo lui). Ecco proprio questa forza di affrontare le cose da sola è la base della mia persona, avere bisogno degli altri mi destabilizza, spaventa, perché è una cosa che io non posso controllare, che esula dalla mia volontà, se diventassi più estroversa avrei naturalmente più bisogno di stare con gli altri e visto che la mia personalità è ormai impostata in un determinato modo sarebbe altamente destabilizzante. Dovrei rinascere estroversa.
Ringraziamenti da
cancellato2713 (09-04-2015)
Vecchio 09-04-2015, 13:15   #29
Esperto
L'avatar di Kody
 

Essere estro NON significa avere più bisogno degli altri.
Vecchio 09-04-2015, 13:23   #30
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Kody Visualizza il messaggio
Essere estro NON significa avere più bisogno degli altri.
L'estroverso ha per natura più bisogno di stimoli esterni, (e di conseguenza di gente con cui stare) non parlo solo di persone con cui socializzare ma proprio di stimoli provenienti dall'esterno, voci, suoni, luci, ha bisogno di ambienti movimentati, di fare, di muoversi, questo perché "estroverso" non significa socievole, il termine estroverso non ha niente a che fare con il termine socievole (l'essere più socievoli è una conseguenza dell'essere estroversi) estroverso significa che da maggior rilevanza agli stimoli, di qualsiasi tipo, provenienti dall'esterno più tosto che a quelli provenienti dall'interno.Poi non è corretto dire io sono estroverso io sono introverso, tutti noi abbiamo sia una parte estroversa, sia una introversa, solo che abbiamo una preferenza verso uno dei due orientamenti, quindi sarebbe più corretto dire io tendo di più verso l'introversione e viceversa.

Ultima modifica di Stefania90; 09-04-2015 a 13:25.
Ringraziamenti da
Ansiaboy (09-04-2015)
Vecchio 09-04-2015, 13:26   #31
Banned
 

Il problema per me è questo: sono introverso, oltre che timido, e in sè non mi dà fastidio il comportamento degli estroversi, ma non sarebbe neanche corretto parlare solo di questi, ma in genere di quelli che hanno volontà e capacità di stare con gli altri in modo continuo (un introverso ben inserito in società può farlo).
Le cose sarebbero più semplici se non mi sentissi giudicato e malvisto perchè do l'impressione di non conformarmi ai loro modi di fare, ma a quanto pare non è facile avere ciò (e non solo per 'colpa' degli estro).
Quindi dovrei fingere, simulare, perchè pur non avendo lo stesso bisogno di socializzare / stare in compagnia degli altri, vivere in totale solitudine mi logora e si ha bisogno di comunicare comunque, oltre alle situazioni per cui è obbligatoria la frequentazione sociale (lavoro, eventi, ricorrenze a cui si partecipa, ecc.). Ma fingere / simulare dopo un po' mi stanca, anzi mi viene proprio male, mi sgamano facilmente e si è punto e daccapo.
Vecchio 09-04-2015, 13:28   #32
Esperto
L'avatar di Drifter
 

Non capisco perché per alcuni (molti) estroverso sia sinonimo di superficiale, io conosco introversi superficiali come pure estroversi non superficiali. Chi passa la giornata a farsi selfie nel cesso oppure con in mano il piatto di cibo è probabilmente sia estroverso come superficiale (meglio dire infantile, o entrambe le cose), ma non significa che tutti gli estroversi siano così.
Vecchio 09-04-2015, 13:38   #33
Esperto
L'avatar di Onizuka
 

Quote:
Originariamente inviata da Kody Visualizza il messaggio
No Tersite, calmati e rileggiti.

Non c'entra nulla intro o estro. Ormai è palese come nell'immaginario comune [anche fobico] intro sia sinonimo di "molto timido" se non adirittura di "fobico", mentre estro sia sinonimo di apertura, di "parlare molto" e, nell'immaginario fobico, di "superficiale".

Non ricordo l'esatto significato dei due, ma ricordo che era legato a come la persona "processa" gli eventi, a cosa fa caso: l'intro usa di più l'interno di se stesso, l'estro l'esterno di se stesso.

Non c'entra nulla essere intro con l'avere ansia per un gruppo, non c'entra nulla l'introversione con l'essere a disagio con donne che vanno in bagno a fare i selfie [che poi, che disagio è? Mica sei coinvolto nel selfie]....Questa è fobia sociale, non è introversione. Certo, il fobico è introverso perchè processa praticamente tutto dentro di sè. Ma talvato è la fobia a fargli fare milioni di film mentali devastanti come quello che riporti tu.

Dopodichè, dopo che la fobia ha raggiunto una conclusione -> "Non sarò mai estro" [associando estro ad una cosa positiva e intro ad una negativa, l'ansia], ecco che arriva il pensiero generale: "Voi TUTTI, non diventerete mai estro ammettetelo.". E se arrivasse uno a dirti che è possibile perchè non si tratta di intro/estro, ma di superare ansie e paura, le riposte sono già pronte: "Sei un finto intro";
"Stai mentendo a te stesso,fingi una estro che non è tua".

Io sono appunto riuscito a superare ansie e paure tipiche del fobico e parlare parlo seppur la mia intro sia sempre lì. Ho anche aumentato la mia estroversione, cercando di cogliere più fatti esterni che dentro di me, perchè, come dicono anche altrove, il top di personalità è essere sia intro che estro a seconda delle situazioni.

Perchè ti senti a disagio nell'essere ricontattato da quel gruppo? Perchè le donne vanno a farsi i selfie? Non possono farseli? Cosa c'è di male? Dovrebbero farsi pensieri tipo il tuo? Sarebbero meno superficiali e più maturi/colti?




Si torna lì marcoonizuka, e a tutti quelli che hanno ringraziato:

Ti piace la vita che fai? Manga, anime, film, libri, videogiochi, sognare le ragazze, è questo essere una persona decente, è questo riempire il proprio tempo di "pieno esistenziale"? Ti ritieni una persona decente? Probabilmente NO, non ti piace quello che fai, non ti piace quello che sei anche se non vuoi diventare estro.
Non vuoi essere come gli altri? Benissimo, ma valuta il fatto che non tutti sono come li credi tu, non puoi generalizzare, sopratutto sei pronto ad accettare le conseguenze di questa tua scelta? Immagina di rimanere come sei per i prossimi 20 anni: sei contento della tua vita? Frasi come quelle che hai scritto tu, sul rimanere se stessi, sul etichettare tutti gli altri in modo negativa, è una scusa che serve alla fobia sociale per farti rimanere nella zona comfort. E lo farà sicuramente. Tu sei contento di ciò? Sei contento della vita che fai e della vita che probabilmente farai?

Se uno è contento allora avrà quella solida autostima che gli permetterà di non seguire la massa, ma di essere comunque felice con se stesso e di ciò che è/fa.

Io non posto su fb e ricevo pochi mi piace, un amico ogni tanto me lo fa notare, gli rispondo la mia verità [cioè che non uso molto fb], ma non vado in paranoia, non solo perchè "non sono tutti a valutare i mi piace su fb", ma perchè ho iniziato ad avere un piano di vita e sono contento di come sta andando.
Kody, sembra che tra i tuoi piani di vita ci sia sempre il contraddirmi in ogni post Inoltre hai una citazione interessante nella tua firma, eppure ti sorprendo spesso a giudicare la vita degli altri in maniera un po' troppo superficiale, andando spesso a compiere degli errori.
Rispondendoti, sono contento di diversi aspetti della mia vita, primo tra tutti l'uscire poco. Mi va bene anche due o tre volte al mese, non ci sono problemi, davvero. Infatti quando soffro, non soffro per questo motivo, perché ho un forte bisogno di stare molto tempo da solo, perché mi piace.

Il punto del post era un altro, e tu sei andato a parare sugli scopi della vita, sui progetti sul futuro, ecc. Ti rispondo che, come ho già detto, se avessi anche io un obbiettivo da seguire probabilmente sarebbe già un inizio. Non ho mai avuto un sogno, un qualcosa che mi abbia fatto dire "da grande farò quel lavoro, da grande sarò come quella persona", ed ecco che ora mi ritrovo smarrito. Ma stiamo andando off-topic, quindi torniamo in carreggiata e parliamo di quello che bisognava parlare: ovviamente lo so che non tutti gli estroversi sono così superficiali, in passato ad esempio ho conosciuto una persona fortemente estroversa. Ha centinaia di amici, quando si è in giro con lui si ferma ogni secondo a salutare qualcuno, a casa sua invita decine di persone, eppure nonostante questa apparente "aura di superficialità", conoscendolo si è rivelato una bravissima persona. Poi le nostre strade si sono allontanate, ma continuo a rispettarlo.

Quindi sì, non bisogna fare di tutta l'erba un fascio, ma sono cose che già so. In ogni caso, pur rispettandolo, quando ero con lui non facevo selfie ecc, rimanevo semplicemente me stesso, se non mi avesse accettato sarebbe stato lo stesso. Ed era questo il punto di quello che ho detto: si può rimanere se stessi ed esserne felici anche senza per forza svolgere tutte quelle "pratiche" appartenenti ad una vita da estroverso. Quindi vivere da introversi non fobici. Io sono infelice non perché sono introverso, ma perché ho diversi tormenti a livello esistenziale. Mi sento perso, non so cosa farò, non ho un obbiettivo come te. Ed anche provare a rimettermi in carreggiata mi ha fatto soffrire tanto e mi sta facendo soffrire ancora. E parlo del semplice andare a scuola. Ma tornando al discorso principale, perché dovrei ad esempio unirmi ad un gruppo di gente che esce ogni sera, che va in discoteca, che si fa i selfie e li posta su Facebook con tanto di Hashtag, che fa della frenesia la propria parola d'ordine, quando ho già un gruppo di amici con cui uscire due, tre, quattro o anche cinque volte al mese, con cui mi trovo bene, con cui ci si mangia una pizza e si scambiano quattro chiacchiere, con cui non bisogna ricorrere a mezzucci come i selfie, dato che non ce ne importa di farci notare? Ripeto, il superare le proprie fobie e il discorso che si faceva in questo post erano due cose diverse. Siamo andati off-topic. Si parlava di introversione, di un certo modo di agire e di fare. E su quello non cambio idea. Sono felicissimo di come sono, su quell'aspetto della mia personalità. Ci sono tantissime persone che non si conformano a queste dinamiche eppure hanno successo nella vita. Sono due cose scollegate.

Ultima modifica di Onizuka; 09-04-2015 a 13:52.
Vecchio 09-04-2015, 13:41   #34
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Drifter Visualizza il messaggio
Non capisco perché per alcuni (molti) estroverso sia sinonimo di superficiale, io conosco introversi superficiali come pure estroversi non superficiali. Chi passa la giornata a farsi selfie nel cesso oppure con in mano il piatto di cibo è probabilmente sia estroverso come superficiale (meglio dire infantile, o entrambe le cose), ma non significa che tutti gli estroversi siano così.
Si pensa siano più superficiali perché per natura l'orientamento estroverso tende a non approfondire gli stimoli, ne ha bisogno di sempre nuovi, mentre l'orientamento introverso tende ad "approfondire" (i pensieri, i sentimenti). L'orientamento introverso è caratterizzato dalla profondità, quello estroverso dall'estensione (può gestire molti stimoli in contemporanea, ma se ne distrae facilmente ). Però come ho detto prima nessuno è totalmente introverso o estroverso, dunque tutti hanno sia capacità di "profondità" sia di "estensione", ovviamente un individuo tenderà più verso l'uno o verso l'altro orientamento.
Vecchio 09-04-2015, 13:47   #35
Esperto
 

Sono un'estroversa con la fobia sociale.
Vorrei essere un po' più introversa e meno fobica
Vecchio 09-04-2015, 14:09   #36
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da marcoonizuka Visualizza il messaggio
Kody, sembra che tra i tuoi piani di vita ci sia sempre il contraddirmi in ogni post Inoltre hai una citazione interessante nella tua firma, eppure ti sorprendo spesso a giudicare la vita degli altri in maniera un po' troppo superficiale, andando spesso a compiere degli errori.
Rispondendoti, sono contento di diversi aspetti della mia vita, primo tra tutti l'uscire poco. Mi va bene anche due o tre volte al mese, non ci sono problemi, davvero. Infatti quando soffro, non soffro per questo motivo, perché ho un forte bisogno di stare molto tempo da solo, perché mi piace.

Il punto del post era un altro, e tu sei andato a parare sugli scopi della vita, sui progetti sul futuro, ecc. Ti rispondo che, come ho già detto, se avessi anche io un obbiettivo da seguire probabilmente sarebbe già un inizio. Non ho mai avuto un sogno, un qualcosa che mi abbia fatto dire "da grande farò quel lavoro, da grande sarò come quella persona", ed ecco che ora mi ritrovo smarrito. Ma stiamo andando off-topic, quindi torniamo in carreggiata e parliamo di quello che bisognava parlare: ovviamente lo so che non tutti gli estroversi sono così superficiali, in passato ad esempio ho conosciuto una persona fortemente estroversa. Ha centinaia di amici, quando si è in giro con lui si ferma ogni secondo a salutare qualcuno, a casa sua invita decine di persone, eppure nonostante questa apparente "aura di superficialità", conoscendolo si è rivelato una bravissima persona. Poi le nostre strade si sono allontanate, ma continuo a rispettarlo.

Quindi sì, non bisogna fare di tutta l'erba un fascio, ma sono cose che già so. In ogni caso, pur rispettandolo, quando ero con lui non facevo selfie ecc, rimanevo semplicemente me stesso, se non mi avesse accettato sarebbe stato lo stesso. Ed era questo il punto di quello che ho detto: si può rimanere se stessi ed esserne felici anche senza per forza svolgere tutte quelle "pratiche" appartenenti ad una vita da estroverso. Quindi vivere da introversi non fobici. Io sono infelice non perché sono introverso, ma perché ho diversi tormenti a livello esistenziale. Mi sento perso, non so cosa farò, non ho un obbiettivo come te. Ed anche provare a rimettermi in carreggiata mi ha fatto soffrire tanto e mi sta facendo soffrire ancora. E parlo del semplice andare a scuola. Ma tornando al discorso principale, perché dovrei ad esempio unirmi ad un gruppo di gente che esce ogni sera, che va in discoteca, che si fa i selfie e li posta su Facebook con tanto di Hashtag, che fa della frenesia la propria parola d'ordine, quando ho già un gruppo di amici con cui uscire due, tre, quattro o anche cinque volte al mese, con cui mi trovo bene, con cui ci si mangia una pizza e si scambiano quattro chiacchiere, con cui non bisogna ricorrere a mezzucci come i selfie, dato che non ce ne importa di farci notare? Ripeto, il superare le proprie fobie e il discorso che si faceva in questo post erano due cose diverse. Siamo andati off-topic. Si parlava di introversione, di un certo modo di agire e di fare. E su quello non cambio idea. Sono felicissimo di come sono, su quell'aspetto della mia personalità. Ci sono tantissime persone che non si conformano a queste dinamiche eppure hanno successo nella vita. Sono due cose scollegate.

Il tuo problema come lo è per me è la mancanza di forza di volontà che caratterizza a volte gli orientamenti introversi, i temperamenti collerici (più forti e volitivi) sono estroversi, come lo sono i temperamenti sanguigni, (socievoli e ottimisti) mentre i temperamenti melanconici (tendenti alla depressione e allo scoraggiamento) e flemmatici (senza molta forza di volontà) sono introversi. Tu sei certamente un temperamento melanconico, come me, noi ci deprimiamo, tendiamo a non avere fiducia in noi, a non porci degli obbiettivi, e se ce li poniamo non abbiamo la forza raggiungerli, ma il bello è che la parte estroversa (la parte forte e che agisce) è dentro di noi, basta solo stimolarla un pochino. Questo non ha niente a che fare con il diventare super socievoli, andare alle feste, parlare con ragazze sconosciute, girare per locali, significa cercare di abituarsi ad affrontare le cose la fuori senza timore, senza scoraggiarsi, con grinta ed energia. L'altra volta in un'altro topic sulla stanchezza cronica dicevo che spesso sono stanca, non ho voglia di fare le cose, mi sento giù e depressa, questo è dovuto al mio temperamento melanconico, a volte però basta solo avere la forza di iniziare le cose, alzarsi dalla sedia e mettersi in movimento, poi la forza viene te lo assicuro. Puoi trovare la forza e la grinta di affrontare le cose anche rimanendo con il tuo carattere introverso.

Ultima modifica di Stefania90; 09-04-2015 a 14:14.
Vecchio 09-04-2015, 14:13   #37
Esperto
L'avatar di Onizuka
 

Quote:
Originariamente inviata da Stefania90 Visualizza il messaggio
Il tuo problema come lo è per me è la mancanza di forza di volontà che caratterizza a volte gli orientamenti introversi, i temperamenti collerici (più forti e volitivi) sono estroversi, come lo sono i temperamenti sanguigni, (socievoli e ottimisti) mentre i temperamenti melanconici (tendenti alla depressione e allo scoraggiamento) e flemmatici (senza molta forza di volontà) sono introversi. Tu sei certamente un temperamento melanconico, come me, noi ci deprimiamo, tendiamo a non avere fiducia in noi, a non porci degli obbiettivi, e se ce li poniamo non abbiamo di portarli raggiungerli, ma il bello è che la parte estroversa (la parte forte e che agisce) è dentro di noi, basta solo stimolarla un pochino. Questo non ha niente a che fare con il diventare super socievoli, andare alle feste, parlare con ragazze sconosciute, girare per locali, significa cercare di abituarsi ad affrontare le cose la fuori senza timore, senza scoraggiarsi, con grinta ed energia. L'altra volta in un'altro topic sulla stanchezza cronica dicevo che spesso sono stanca, non ho voglia di fare le cose, mi sento giù è depressa, questo è dovuto al mio temperamento melanconico, a volte però basta solo avere la forza di iniziare le cose, alzarsi dalla sedia e mettersi in movimento, poi la forza viene te lo assicuro. Puoi trovare la forza e la grinta di affrontare le cose anche rimanendo con il tuo carattere introverso.
Esattamente, mi fa piacere di avercela fatta a comunicare il mio messaggio. Quoto ogni singola parola e sono totalmente d'accordo con te.
Vecchio 09-04-2015, 14:51   #38
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Noto con una certa sorpresa che almeno sui "grandi numeri" molti dicono di soffrire per la propria condizione ma poi non si cambierebbero mai coi tipi superficiali fissati coi selvies e cose simili; credo sia molto questione di età, mi piacerebbe rileggere come la penserebbero alcuni quando si sente, per cause squisitamente anagrafiche, che tutto sta sfuggendo come sabbia tra le dita.

Io è una vita che mi sono detto le stesse cose, ovvero che preferivo il mio mondo interiore a una vita vuota e superficiale. Ma dopo 40 anni che questo schema mentale mi ha portato solo rifiuti e calci nel sedere sotto mille forme, è come quando ci si sente condannati e si vorrebbe provare la cura sperimentale; 90% che vada male contro la certezza totale che non ci sarebbero speranze. Ovvero, il cambio quasi sicuramente rappresenta una perdita su tanti fronti, ma se l'alternativa è la disperazione su tutti i fronti... Ecco, forse così ho reso l'idea.

Beninteso non voleva essere un giudizio trasversale su chi la vede diversamente da me. Fino a 5-10 anni fa avrei scritto le stesse cose che ho letto in tanti interventi in questo topic.

Ultima modifica di pokorny; 09-04-2015 a 14:54.
Vecchio 09-04-2015, 15:41   #39
Banned
 

Io sono nato e morirò introverso..mi piacerebbe che gli altri capiscano il mio essere introverso e non essere più in ansia in situazioni sociali
Vecchio 09-04-2015, 15:53   #40
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da pokorny Visualizza il messaggio
Noto con una certa sorpresa che almeno sui "grandi numeri" molti dicono di soffrire per la propria condizione ma poi non si cambierebbero mai coi tipi superficiali fissati coi selvies e cose simili; credo sia molto questione di età, mi piacerebbe rileggere come la penserebbero alcuni quando si sente, per cause squisitamente anagrafiche, che tutto sta sfuggendo come sabbia tra le dita.

Io è una vita che mi sono detto le stesse cose, ovvero che preferivo il mio mondo interiore a una vita vuota e superficiale. Ma dopo 40 anni che questo schema mentale mi ha portato solo rifiuti e calci nel sedere sotto mille forme, è come quando ci si sente condannati e si vorrebbe provare la cura sperimentale; 90% che vada male contro la certezza totale che non ci sarebbero speranze. Ovvero, il cambio quasi sicuramente rappresenta una perdita su tanti fronti, ma se l'alternativa è la disperazione su tutti i fronti... Ecco, forse così ho reso l'idea.

Beninteso non voleva essere un giudizio trasversale su chi la vede diversamente da me. Fino a 5-10 anni fa avrei scritto le stesse cose che ho letto in tanti interventi in questo topic.
non devi fare per forza la vita da figo per non disperarti, puoi 'accontentarti' di qualcosa di diverso che ti porti a farti relazionare senza troppe difficoltà, che ti dia la possibilità ad esempio di stare con una donna, senza vedere come una necessità l'avere incontri sessuali con la facilità di quelli di Jersey Shore.

Non è il fatto del 90% di probabilità che va male contro la certezza della disperazione: almeno per me, l'opzione fare la vita che diciamo 'vuota e superficiale' non funziona dall'inizio, non si parte proprio e quindi non si può arrivare a un esito (e non solo per incapacità, ma perchè non mi appassiona ).

Ultima modifica di alien boy; 09-04-2015 a 15:56.
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