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Originariamente inviata da Assorto
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Originariamente inviata da giova88-7messaggi
comunque daccordo nel dire....altro che parlare di bullismo...prendi ogni singolo personaggio (che abbia 15 o 18 anni è indifferente) e gli dai tante sprangate sulla schiene (letteralmente...non in modo astratto...lo prendi di forza lo fai inginocchiare a terra e giù colpo su colpo...colpo su colpo...fino a che non ti fanno male le braccia e non ti cadono)....poi li prendi e 5 anni minimo di carcere (o in alternativa un colpo di pistola in testa se non vogliono farsi i 5 anni di carcere)...
vuoi vedere che da domani esistono meno under 20-25 teste di bip....???
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Ok Giova, ti do lo spunto per un logorroic-post....però non te ne approfittare troppo eh ?
Dunque, sono dell'idea che l'uomo tendenzialmente non sappia autodisciplinarsi quindi sono necessarie leggi che possano regolare la società. Quindi, sotto questo punto di vista sono d'accordo con te che bisogna fare qualcosa per limitare al massimo episodi di questo tipo, tuttavia non è instaurando un clima quasi di "terrore" che si ottengono i risultati....i metodi coercitivi lasciamoli alle bestie, noi siamo uomini dotati della capacità di ragionare....almeno sulla carta.... 8)
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grassssie dello spunto :lol:
allora parto subito dicendo che...che la mia visione nasce da una visione anarchica della vita...
quindi è esattamente l'opposto....
sono dell'idea che qualsiasi essere umano ha un cervello abbastanza duttile da poter fare delle scelte....forse non sono nemmeno del parere che esista un bene assoluto...
in fondo soddisfare i propri istinti non può essere considerato un male assoluto: sono un leone? tu gazzella vieni magnata da me..
allo stesso modo potrei ragionare "sono più forte? ottimo...ti stupro e/o ti meno e tu che sei debole subisci".
Questo in linea teorica...
in linea pratica sono dell'idea che questo pianeta è fatto in modo che ho ci combattiamo a vicenda (finchè uno dei due non soccombe) o ci relazioniamo pacificamente ed ognuno sia libero di fare le proprie scelte in ambito personale (vedi incesto, eutanasia, aborto, coppie omosessuali e DICO in generale ecc...ecc...).
Dal momento che l'uomo è dotato anche del cervello vien da sè che la prima possibilità se fosse solo abbastanza intelligente la dovrebbe scartare a priori: se decidi di combattere metti anche in conto che puoi rischiare di essere tu a soccombere e non a vincere...l'istinto di sopravvivenza è troppo forte...e teoricamente qualsiasi essere umano abbastanza saggio sceglierebbe la tranquillità (ovviamente se vengono garantiti dei diritti e tutte le proprie libertà).
E da qui nasce anche la mia idea comunista: finchè c'è una diseguaglianza economica troppo vasta è impossibile che l'individuo più povero accetti la supremazia di quello più ricco senza reagire (dal momento che a questo mondo niente può legittimare il fatto che uno abbia 200mila ville, mentre l'altro non arrivi a fine mese e a campare) --> ergo comunismo è l'unica alternativa razionale possibile...a questa razionalità qualsiasi ambizione umana deve soccombere (per il bene della pace e del benessere collettivo --> la diseguaglianza crea x forza di cose movimento, disagio e malessere e dunque scontri).
Ritornando all'anarchia e dunque alla soluzione ad eventi violenti come questi....beh...nell'anarchia si prospetta una visione sociale utopica: ci si aspetta che tutti i membri della comunità siano abbastanza intelligenti da comprendere che è bene salvaguardare il benessere del gruppo e di se stessi e per fare ciò è bene rinunciare ai propri istinti più distruttivi e lesivi x la coscienza altrui.
Dal momento che qualche individuo non sa attenersi alle regole del gruppo una risposta moderata non è la risposta che razionalmente vedo più corretta...perchè?
1- ad esempio...non si può dire che 10 anni di carcere siano più umani e giusti dell'eliminazione dell'individuo...insomma non si può in alcun modo stabilire cosa razionalmente sia più o meno giusto in quanto si sta valutando un fatto che va al di là delle regole razionali e che valuta un istinto irrazionale...
2- mi metto nei panni del criminale: qualora io fossi il criminale implicherebbe che starei vivendo al di fuori di ogni schema razionale...starei vivendo di ciò che mi dice l'istinto...ergo? ergo...la prima cosa che mi direbbe l'istinto sarebbe "non puoi farti prendere e farti limitare nella vita tra 4 mura x anni contro la tua volontà..." ....è una cosa che se io non voglio non possono farlo....piuttosto inizio una guerriglia all'ultimo sangue....prendo su un'arma ed inizio a sparare finchè o cedo io o cedono gli altri...
3- dal momento che si infrange la razionalità e il benessere della comunità non resterebbe che un'alternativa...fossimo vissuti 1000 anni fa la risposta più semplice e naturale al problema sarebbe stata che o mi difendo dall'aggressione e ti aggredisco a mia volta finchè uno dei 2 soccombe, o viceversa se sono di spirito buono ti lascio l'opportunità di vivere al di fuori della comunità---> esilio...non soo...un'isoletta sperduta...la nazione accanto...basta che non hai interazioni con i membri della mia comunità e non crei un pericolo x essi --> altrimenti entra lo stato di natura ed io x salvaguardare loro devo x forza di cose fermarti (e cioè eliminare il mio avversario x la tranquillità del mio gruppo.
Per forza di cose l'esilio al giorno d'oggi è qualcosa di impensabile: l'uomo è arrivato ovunque e quindi il criminale costituirebbe un problema alle altre comunità limitrofe....
dunque non c'è che un'alternativa: a 4 occhi ed una semplice frase "o la finisci o al primo sgarro eliminazione del pericolo alla pace della comunità".
In definitiva io sono per una giustizia della vittima stessa: cioè? cioè? tu ammazzi mia sorella? ottimo...non c'è alcun essere o ente che possa valutare razionalmente cosa sia giusto o meno...non esiste alcuna cosa più o meno giusta...dunque non resta che affidarsi all'altra parte che costituisce l'esser eumano: "IL SENTIMENTO".
Dunque lascio che "io fratello" prendo 'na pistola e ti sparo il secondo esatto dopo il tuo omicidio...