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Vecchio 03-01-2016, 16:45   #1
Esperto
L'avatar di Stella89
 

Ciao a tutti,è da molto che non scrivo qui sul forum.La situazione non è minimamente migliorata,ma anzi peggiorata tantissimo dall'ultima volta.Non ho più vita e sopravvivo,scusate il termine,come un animale ,in gabbia e sotto tortura psicologica.Da due anni mi sono fermata in tutto.Non studio,non cerco lavoro,non esco mai (ma proprio mai) la sera,ma praticamente neanche il giorno ormai.Non ho un ragazzo,ma praticamente non l'ho mai avuto(solo qualche sporadica avventura senza impegno da parte di chi frequentavo).Pur essendo una bella ragazza e portandomi bene,nonostante tutto,i miei quasi 34 anni,non c'è nessuno che si sia mai neanche vagamente infatuato di me.La diagnosi ultima che mi è stata fatta è di disturbo d'ansia generalizzato su base traumatica con insorgenza di depressione e con presenza marcata di dissociazione nevrotica(la mia sofferenza per una vita mancata è tale che appena esco di casa,mi capita quelle rare volte che parlo con qualcuno,di parlare molto male,di non avere un filo logico,di essere molto agitata dal punto di vista psicomotorio).In realtà,fuor di diagnosi,mi sento stremata,profondamente stremata,maltrattata,sola, piena di dolore,spaventata,come una sottoposta a tortura che esce da un covo di prigionia dopo mesi e affamata,assetata,impazzita,cerca contatto umano e appena lo trova non riesce a gestirlo perchè sta troppo male,come una che non mangia da mesi e poi come vede cibo ci si scaraventa addosso in malo modo,ottenendo solo e sempre sguardi di pena da parte degli altri nel vedere una persona ridotta così.Vivo ormai a letto,serrande abbassate.Ogni tanto lancio urla verso i miei provando rabbia fino a sentirmi male,vomitando,avendo la bocca amara per la bile,scaraventando oggetti e poi tornando a letto spossata e sofferente con mia madre che evidentemente fuori dal mondo più di me,mi urla di rimando"ma chi ti si accatta a te!" e con mio padre che quando comincio a reagire(la rabbia sembra essere la sola cosa rimastami)mi intima spesso e volentieri di andar via da casa sua.Mangio male,inizio a fare cose assurde,per la disperazione e la pazzia mi metto a mangiare nei pentolini come una fuggiasca uscendo dalla camera,poi come mi vedono i miei urlo,sputando tutto,ritornando a letto e piangendo fino ad addormentarmi.Non ho più orari,la mattina si attacca alla sera,alle 16 posso pranzare,alle 3 cenare,oppure non mangiare affatto.Prima avevo qualche interesse,studiavo,cercavo lavoro,facevo colloqui,qualcuno mostrava ancora stima,ora sto morendo di depressione,cercando e chiedendo aiuto e non trovandolo.In famiglia con sorelle e cognati e i miei vivo ripetute violenze psicologiche,non posso dire nulla che non venga smentito giudicato,sto sempre sotto attacco in modo gratuito,c'è una violenza che dovrei denunciare,ci sono dei giochi psicologici che fanno per cui perdo quel minimo di sicurezza e inizio a balbettare e mia sorella ha pure il coraggio di dirmi davanti a tutti che è vergognoso il mio stato,il mio torpore mentale,il fatto che stia sempre sotto schiaffo,faccio pena.Ora non ho proprio più desideri,non ho emozioni,non ho progettualità.Come dice mio padre sono come un pezzo di niente sul letto..e va avanti così.Ho provato e riprovato,ma ormai sono tanto stanca..di vedere le mie ex "amiche" compagne di liceo che hanno figli,famiglia,che vivono e che hanno vissuto,che possono gestire una casa,avere voce in capitolo,essere qualcuno.A nessuno frega che io vada via così..solo due infermieri che mi hanno portata via con la barella un mese fe,in seguito ad un malore forte (sto facendo ancora accertamenti) per strada,di fronte alla mia sofferenza,hanno detto e mi sembravano sinceri,ma che spreco una vita così,non te lo meriti.Parlando con mia madre le hanno poi detto "questa ragazza ha bisogno di ridere",mia madre se n'è uscita con un livido"sì,sì..".Ho provato l'esperienza con il volontariato,con emergency.Dopo mesi da sola,ho fatto un colloquio di gruppo con altre 30 persone.Ero imbalsamata,con una tensione nervosa disumana,cercavo con tutta la forza che avevo di stare attenta a quello che veniva detto,ma la tensione mi faceva parlare un pò sconnessa negli interventi,essere poco lucida,ero rigida,bloccata con il corpo e se provavo a muovermi per bere anche un pò d'acqua,mi scattava una paura profonda che mi faceva venire tic pesanti.Insomma,alla fine,dopo due ore (senza pausa) di presentazione dell'attività di volontariato,tutti parlavano tra di loro e se provavo a inserirmi,mi guardavano già come la matta,escludendomi.Si sono scambiati i numeri tra di loro,hanno fatto gruppetti ed io me ne sono tornata a casa con un freddo ed un dolore che non vi so descrivere,agghiacciante.Ne ho parlato con la psicoterapeuta che mi ha detto"ma sei proprio sicura di reggere in mezzo alla gente?",facendomi cadere le braccia e facendomi venire pure il terrore di poter sclerare o avere un attacco di panico all'incontro successivo.Poi le ho detto che non mi sento motivata e lei mi ha detto di prendere gli antidepressivi.Io le ho detto che li ho già presi in passato,ma senza persone che mi incoraggino intorno a me,non ho comunque spinta.Mi aspettavo che capisse il messaggio"devi motivarmi"..ma pensa solo a imbottirmi di medicine o compatirmi per la mia situazione davvero tanto disumana e assurda.Forse inizio a pensare che è davvero finita,dall'altra parte mi aspetta la creatura a cui ho voluto più bene e che mi è cara,la mia cagnolina,morta mesi fa e la cui perdita ha aggiunto un dolore tanto grande a quello già presente.Non ce la faccio proprio più,sono qui nel letto da stamattina,mi sono portata un pentolino con le lenticchie per mangiare.I miei vedono la tv,io affronto dolore e il nulla che ormai mi avvolge.Scusate ma sto a pezzi,tanto.

Ultima modifica di Stella89; 03-01-2016 a 16:53.
Vecchio 03-01-2016, 17:07   #2
Avanzato
L'avatar di coyotezen
 

mi dispiace sentire questa sofferenza e non si sa mai cosa consigliare perché le sofferenze sono molto soggettive...
leggendo quello che hai scritto mi verrebbe da dirrti:
- se la cosa è grave grave, chiedi al tuo medico di base un ricovero. e' dura fare una cosa così, ma se occorre e lo senti sul serio provaci...
- se vedi che riesci a gestirti un minimo (mangiare anche male ok, alzarti per fare un giretto piccolo, ecc), dovresti valutare di parlare sempre con il tuo medico di base e magari pensare di cambiare terapia o psicoterapeuta (io quando ero nel baratro cambiai e fu migliorativa la cosa). oppure salta il medico di base e cerca in internet un'altra terapeuta, che tipo di terapia stai facendo?
- poi che dire ....se devi prendere farmaci per avere un piccolo supporto, mentre che fai la nuova terapia, ti conviene... magari qualche mese 6/8 mesi solitamente servono..
- non colpevolizzarti se lo fai, perché non è colpa tua e cerca per quello che riesci di prendere le distanze psicologiche dai tuoi (non facile). in certi momenti della vita va così e si fa quello che si può...
- metti a segno un punticino... ovvero qualche mini cambiamento e vedi come va...

ti riporto un po' quello che ho passato io e ciò che ho imparato dalla mia psichiatra....non so se ti può essere utile...tanti qui nel forum potranno darti altri consigli utili...
Vecchio 03-01-2016, 17:25   #3
Intermedio
L'avatar di senyek
 

Ciao Stella, come mai sei arrivata in questa situazione? Racconta un po' di storia prima....è successo qualcosa di negativo?

In queste situazioni qui, se la famiglia non è in grado di interagire in maniera costruttiva forse conviene prendere un po' le distanze, di solito i familiari sono l'arma più potente, sia nel bene che nel male, o ti portano in paradiso o assolutamente all'inferno.
Vecchio 03-01-2016, 17:38   #4
Esperto
L'avatar di Stella89
 

Al ricovero ci stavo pensando,ma la psicoterapeuta me lo sconsiglia perchè mi rovinerei del tutto così secondo lei.Sarebbe un'ennesima esperienza traumatica.Non so come fare,non so come mi sono ridotta così..o meglio lo so,ma mai avrei pensato di arrivare a questi livelli.Dovrei farmi forza e andare oltre tutto questo dolore,oltre la consapevolezza di vivere ormai come una folle e di non impegnarmici per farlo,ma di esserlo diventata.I miei mi hanno sempre detto che mi avrebbero aiutata e invece mi hanno lasciata al mio destino,avendomi pure davanti ai loro occhi.Dopo anni in cui ho vissuto una pura illusione,ora mi accorgo e realizzo che non gliene frega nulla di me,della mia persona,nonostante abbiano visto il dolore che mi prendeva di giorno in giorno,nonostante capiscano che loro hanno causato questo.La mia psicoterapeuta lavora sui traumi e ultimamente mi sta facendo anche l'emdr..tuttavia,non ci sono risultati.Lei dice che è una vita che soffro e che non è facile con l'emdr lavorare su un lungo pezzo di vita trumatizzato.Non si tratta di un trauma,ma di più..una vita traumatizzante.I miei hanno sempre avuto una depressione con una forte componente di masochismo e sadismo,che si è aggravata con l'età e loro mi hanno fatta quando avevano 40 anni,prima mio padre mi dice che vivevano una vita di qualità ricca e felice quando c'erano le mie sorelle,poi in concomitanza della mia nascita sono successi dei casini,per cui ne è nata tutta un'altra storia,agli antipodi di quella che avevano vissuto prima,drammatica,triste e e vuota.La psicoterapeuta tende ad alimentare il mio astio nei confronti della mia famiglia.Dice che ho una depressione reattiva e una rabbia più che giustificata,i miei problemi di vita sono reali e drammatici e si chiede come faccia a reggere..Dice che i miei genitori sono anziani sì,ma non ho chiesto io di venire al mondo e si stanno comportando in modo deplorevole,un genitore ha responsabilità sempre.Poi tutto finisce lì e io appassisco nel dolore e nella rabbia,vivendo come una folle,comportandomi come tale,ma non sentendomi profondamente così.Mi mancano le possibilità,i miei potrebbero darmene,ma non me le danno,se non pagando la terapia(senza sapere neanche che terapia è).Per le mie sorelle ho già tanto...(vitto e alloggio,cosa che loro si guadagnano).Prima ero indipendente nel farmi almeno qualche giro,ora sono subentrati violenti attacchi di panico che mi impediscono di uscire da sola...mi stanno praticamente lasciando morire.Non so se possono essere denunciati,anche le mie sorelle.Ho 33 anni è vero,ma ho una depressione che mi logora ormai costringendomi a letto.Nessuno fa lo sforzo almeno di accompagnarmi da qualche parte.Abbandonata come un cane alla malattia,a me sembra denunciabile sta cosa.

Ultima modifica di Stella89; 03-01-2016 a 17:43.
Vecchio 03-01-2016, 17:59   #5
Avanzato
L'avatar di coyotezen
 

la tua psicoterapeuta ha ragione ci vuole tempo, sono processi lunghi di cura quelli in analisi... e hanno anche momenti di alti e bassi.
adesso stai male, ma hai fiducia in lei cerca di tenere duro per quel che puoi, un passo alla volta, ci vuole tanta pazienza, ma con il tempo i risultati arriveranno...
non ho capito ma che tipo di terapia fai TCC o psicodinamica?
prendi farmaci?
la tua psicoterapeuta è psichiatra o psicologa?
Vecchio 03-01-2016, 18:39   #6
Esperto
L'avatar di Stella89
 

La persona che mi segue da tre anni è una psicoterapeuta specializzata in disturbo da stress post traumatico.Solo ulltimamente ho saputo che è specializzata anche in EMDR,una tecnica innovativa che tramite una sollecitazione sensoriale,con apparecchiatura o semplice tocco regolare sulla mano del paziente),attiva l'emisfero dx del cervello,quello emotivo e nella elaborazione a voce di ricordi passati,lo "riassocia"a quello sx,razionale.In poche parole io mi siedo,comincio a ricordare il mio passato,e un evento in particolare.Lei mi fa chiudere gli occhi e battendo sulle mie mani regolarmente mi fa verbalizzare quello che ricordo,facendomi esprimere a parole il mio stato d'animo di quel momento rispetto a quel ricordo del passato..Il problema è che ogn7 volta parte da un punto diverso ed io non riesco a sentire emotivamente quello che ricordo razionalmente.Vorrei lavorare sulla sofferenza di ora..e lei mi dice che per quella ci sono i farmaci.Se io ho un tasso alto di sofferenza attuale e lei mi apre un varco nei ricordi che può indurmi altro dolore,scoppio secondo lei,non se la sta sentendo di continuare.Per me però non è in grado.Ho preso farmaci in passato con lei e non è cambiato granchè,poi il mio corpo ad un certo punto li rigetta.Ho parlato di lei in passato.Non mi motiva,mi offre solidarietà.Quando provo a crederci e a fare qualcosa mi dice se mi sento davvero in grado..e mi demotiva subito.Non si ricorda cose importanti che le dico della mia vita e ogni volta gliele devo ridire.Non mi incita a trovare lavoro..mi incita se mai ad entrare in una comunità per persone con storie di sofferenza psichica e sociale difficile alle spalle,gestita però da volontari giovanissimi.Il punto è che per quanto dolorosa e triste possa essere la mia storia,io voglio stare bene,vivere come tutti, riavere possibilità e persone che credano in me come si
crede ad una persona normale.Vorrei vivere normalmente.Quello che mi sta tagliando fuori dal mondo è la mia
dissociazione che mi rende ormai tanto goffa,strana e folle agli occhi degli altri..neanche il mio aspetto fisico può
aiutarmi.E sempre più,anche per questo,di comunità di recupero si parla..quando non bevo,non mi drogo,sono solo piena di dolore per non essere vista,accettata,integrata.Sono qui in un letto con dolori alle gambe e stomaco,a passare i giorni perchè non mi si danno possibilità "normali"..ma solo possibilità da "malata"..il che mi fa stare peggio.

Ultima modifica di Stella89; 03-01-2016 a 18:48.
Vecchio 03-01-2016, 18:53   #7
Avanzato
L'avatar di coyotezen
 

capisco la tua sofferenza perché anche io non uscivo più di casa anni fa...
non conosco bene la vicenda....ma per me la tua psicoterapeuta secondo quello che scrivi sta facendo bene....tieni presente che è un professionista che ti accompagna in un viaggio con un orecchio particolare, non è un amico.
non può darti le soluzioni spesso per deotologia, anzi credo che stia tentando di farciti arrivare da sola alle soluzioni...però ci vuole tempo e non ci si arriva spesso molto velocemente...alcuni la chiamano tecnica del selfmade, nel senso che provano a ristrutturare la tua personalità che ha qualche problema dovuto magari a qualche trauma. ma ci vuole tempo... altra cosa invece è se credi che la vostra alleanza non funzioni, allora li ti consiglio di valutare un cambio..
io per esempio in 4 anni almeno una volta all'anno la volevo cambiare perché mi faceva dire le tue stesse cose...ma con il tempo senti dei piccoli click anche andando a pescare dal passato... è così che risolvi la tua sofferenza ora...
poi i farmaci magari la aiutano a lavorare meglio su di te e fanno respirare un po' anche te.
poi ogni caso è soggettivo... e ci sono dei momenti veramente bui, ma non mollare se ti fidi fi lei, insisti e magari cerca di aprirti il più possibile così possa fare un lavoro ancora migliore...
Ringraziamenti da
Stella89 (03-01-2016)
Vecchio 03-01-2016, 19:24   #8
Esperto
L'avatar di Stella89
 

Ti ringrazio,probabilmente se ancora non ho mollato con lei è perchè sicuramente ha capito e mi ha fatto capire molte cose..sul feeling terapeutico c'è qualche problema però.Non mi incentiva,non mi incoraggia,esco dalle sedute che mi sento finita.Vorrei una persona più salda,meno "caritatevole",più energica,che non mi sembri in imbarazzo davanti alla mia sofferenza come se si dicesse"e mò che faccio..".Non vorrei sentirmi un caso umano,ma una persona che nè verra fuori,vorrei sentire una sicurezza,un crederci,invece vedo e sento sia da parte sua che da parte della mia famiglia un mollare la presa quando peggioro e la situazione si fa pesante.Ho bisogno di una persona che semplicemente si impegni con forza e impegno a portarmi fuori da tutto questo e invece vedo tanti pochi frutti,una vita ridotta a 0 e tanta troppa insopportabile sofferenza per non avere un briciolo di ascolto attento e riconoscimento da parte di nessuno.Non mi sento più un essere umano,non vivo,nè vengo trattata come tale.Questo è il dolore che mi sta facendo uscire di testa,non ho rapporti umani vagamente qualitativi con nessuno..mi sento impazzire.O vengo emarginata,o compatita,o derisa.Ed io soffro come un cane.Non ho un handicap,vedo persone down circondate di affetto,che lavorano,si sposano pure,autistici che hanno una qualità di vita altissima rispetto alla mia che vivo 0.Mi addormento chiedendomi quanto mi rimarrà da vivere in queste condizioni assurde(mi sento una persona sana uccisa dall'indifferenza e dall'incuria),e sogno quello che vorrei,un lavoro,amici,coccole(solo il cane me ne dava,non ricevo un bacio umano sulla guancia da mesi credo),calore,affetto,un viaggio,una settimana bianca,una spa,una gita fuori porta,un massaggio,ridere a crepapelle davanti a un film col mio ragazzo,commuovermi,sapere che c'è accanto a me chi sa cosa ho passato e che mi apprezza per la forza che ho,chi mi difende,che mi fa una sopresa a cena,chi organizza una festa a sorpresa.Invece no,nonostante abbia dato tanto,m'è tornato indietro assenza..Non so più come vivere con tutto questo dolore..quello che avrei voluto era proprio tutt'altro..
Vecchio 03-01-2016, 19:38   #9
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Stella89 Visualizza il messaggio
Ho bisogno di una persona che semplicemente si impegni con forza e impegno a portarmi fuori da tutto questo e invece vedo tanti pochi frutti,una vita ridotta a 0 e tanta troppa insopportabile sofferenza per non avere un briciolo di ascolto attento e riconoscimento da parte di nessuno.
Probabilmente una persona così ci potrebbe essere però non ti piacerebbe sicuramente la risposta su chi possa essere. Diciamo che altre persone ti potrebbero dare una mano in alcune circostanze ma sai bene chi ti può aiutare maggiormente....

Hai scritto un po' di situazioni che ti potrebbero far stare meglio.....un minimo di tentativo per andarci incontro a queste situazioni da parte tua forse sarebbe meglio....l'aiuto di qualcuno ci vorrebbe comunque però cercare di fare qualcosa per te stessa è indispensabile...

Cmq magari entrare in un gruppo potrebbe aiutarti: qualche gruppo che fa gite ad esempio o sport non agonistico....Essere riconosciuti all'interno di un gruppo di sicuro da motivazione e spinta al miglioramento personale...

Ultima modifica di Wolferstein; 03-01-2016 a 19:57.
Vecchio 03-01-2016, 19:47   #10
Principiante
L'avatar di WindOfChange
 

Quote:
Originariamente inviata da Stella89 Visualizza il messaggio
e sogno quello che vorrei,un lavoro,amici,coccole(solo il cane me ne dava,non ricevo un bacio umano sulla guancia da mesi credo),calore,affetto,un viaggio,una settimana bianca,una spa,una gita fuori porta,un massaggio,ridere a crepapelle davanti a un film col mio ragazzo,commuovermi,sapere che c'è accanto a me chi sa cosa ho passato e che mi apprezza per la forza che ho,chi mi difende,che mi fa una sopresa a cena,chi organizza una festa a sorpresa.Invece no,nonostante abbia dato tanto,m'è tornato indietro assenza..Non so più come vivere con tutto questo dolore..quello che avrei voluto era proprio tutt'altro..
Ciao Stella ti auguro sinceramente di poter realizzare i sogni che tu stessa hai scritto sopra. Cerca di procedere per passi e non darla vinta a chi ti vuole male!!!
Ringraziamenti da
Stella89 (03-01-2016)
Vecchio 03-01-2016, 19:48   #11
Banned
 

Perché hai scartato l idea della comunità?? A me sembra una buona proposta.. Per riabituarti alla gente, ad un minimo di socialità.. Per essere seguita e spronata, proprio come tu vorresti mi pare d capire... Fare delle attività.. Alcune comunità danno anche la possibilità di fare qualche percorso lavorativo... Io mi informerei in merito..
Non vorrei essere brutale ma mi sembri in una situazione da cui da sola senza terapie d urto sia difficile uscire.. Complice un età non più giovanissima...
Io sono nella tua stessa identica situazione e sto valutando anche io qualche comunità.. Ma ti sconsiglio il ricovero ospedaliero, ha ragione la terapeuta, è dannoso in molti casi ( almeno per me è stato così.. Del resto essere chiuso come in carcere assieme a malati psichiatrici anche molto gravi non vedo come possa aiutare.. Quando ci sono stato io c erano pazzi completi, gente stoccata dalle terapie da cavallo e una signora che si è data fuoco alle gambe... Se prima ero depresso uscendo da li dentro lo ero a ancora di più, dopo pochi giorni volevo scappare a gambe levate)..

Ultima modifica di RhyenaN; 03-01-2016 a 20:00.
Vecchio 03-01-2016, 19:53   #12
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Mi sa che la motivazione a volte bisogna cercarsela da sè. E' come se si fosse in un pozzo dove nessuno ci vede o interessa/reputa possibile aiutare... bisogna cercare da soli di avvicinarsi all'uscita... Pensa alle cose che hai fatto in passato, visto che comunque eri pur sempre tu ed è principalmente la depressione e mancanza di affetti ad averti ridotta quindi cose non irrevocabili, pensa che con la volontà puoi riprendere in mano la situazione a prescindere dagli altri... la loro considerazione e simpatia verrà dopo...

Alza almeno le serrande se stai a letto...visto che il non avere orari e soprattutto non vedere la luce del sole influisce negativamente sull'umore... potresti anche cercare di attuare comportamenti più normali per diminuire gli attriti in famiglia, magari provando a premettere che il farlo ti costa uno sforzo ma che lo fai perchè vorresti essere accettata- magari anche amata e sostenuta in questo momento di difficoltà -da loro, poi sta alla loro sensibilità cogliere o meno le tue parole (e apprezzare il sacrificio iniziale, ma a normalizzarti un pò la prima a beneficiarne sarai tu).
Più pensi in negativo... a quello che hai sofferto in passato e attuali soprusi/cattiverie altrui ... e idee di morte e la cagnolina...più stai male.

Il ricovero per me ti farebbe bene. Non vedo come potrebbe "traumatizzarti" visto che- a parte la finalità terapeutica e di supporto psicologico/psichiatrico- ti allontanerebbe per un pò dalla famiglia che mi pare solo positivo, ti normalizzarebbe, incontreresti altri pazienti con cui potresti legare.
Secondo me hai bisogno di relazioni anche minime che possano farti sentire un pò più integrata e non abbandonata a te stessa, ma devi trovarle in un ambiente un pò più protetto, di persone che abbiano difficoltà simili alla tua e possano capirti (come puoi incontrare in un ricovero- o puoi chiedere a chi ti segue se sa di qualche attività/gruppo per persone con problemi analoghi ai tuoi - o persone del forum).
Emergency- come altre forme di volontariato, soprattutto quelle che si propongono di aiutare persone e che richiedono una certa forza e prontezza, nonchè una propensione per i rapporti umani- non la vedo adatta a te (e lo stesso vale anche per me). Non puoi aiutare agli altri- almeno in via ufficiale, cioè con una certa responsabilità- finchè sei la prima ad avere bisogno di aiuto. E dagli altri volontari ciò ti viene più o meno esplicitamente fatto capire (parlo per esperienza).
Mi sembra eccessivo il tuo opporti ad una comunità di recupero (dopotutto si chiama di "recupero" quindi teoricamente è volta poi ad avviarsi ad una vita normale) o comunità per persone con storie di sofferenza psichica e sociale. Il fatto che ti venga proposto ti fa sentire quasi offesa...perchè? forse che non hai un disturbo di sofferenza psichica e sociale? (volontari giovanissimi a parte... immagino ci sarano anche altre figure professionali più competenti lì- o altre comunità- o potresti provare comunque) Lì potresti trovare quel minimo di spinta per poi ripartire da sola.

Ultima modifica di cancellato2824; 03-01-2016 a 20:21.
Ringraziamenti da
Stella89 (03-01-2016)
Vecchio 03-01-2016, 20:01   #13
Esperto
L'avatar di Stella89
 

in risposta a Wolferstein

Non so più dove trovare la forza di rialzarmi.Lo so che alla fine della fiera sono solo io che posso davvero tirarmi fuori da tutto questo,che se non mi muovo io,nessuno può farlo per me.Ma non ho fiducia in me.Mi è stato instillato da sempre,intimamente,un dubbio sulle mie capacità di valutazione,di scelta,sulle mie capacità in generale.Conciata così,sofferente di depressione e pure dissociazione,mi spieghi come faccio a scegliere una strada,a muovermi,a spingermi e orientarmi avanti da sola,se non l'ho mai fatto perchè considerata non capace?I miei genitori fin da piccola mi ha trattata da malata anche se non lo ero e quando ho avuto botte dai bulli delle elementari,dicevano che evidentemente io facevo in modo di non piacergli,di non adattarmi.Mi hanno sempre sconfermato gravemente ledendo in modo grave la mia autostima.Sono incerta e ora bloccata nel vivere perchè mi hanno sempre fatto intendere che sono una diversa,anche se non è vero..e che a priori ha ragione sempre l'altro a discapito mio,pure di fronte all'evidenza di atti gravi fatti contro di me.Non ho praticamente un'identità,non so se penso bene o penso male e mi incarto da sola,in più i sintomi e la troppa sofferenza che ormai traspare allontana gli altri e io sono mentalmente e fisicamente stremata.Mi spieghi come faccio a risalire la china tutta da sola?Con tutto questo malloppo che mi porto dentro?
Vecchio 04-01-2016, 12:30   #14
Esperto
L'avatar di *Stellina*
 

Io vivo la tua stessa identica situazione (con la differenza che ho due anni in più di te).... e potrei dirti che ho ancora meno di te, dato che le cure psicoterapiche a me non le hanno mai pagate... ma nonostante ciò non mi sono arresa e sono andata dagli psicologi del centro di salute mentale (per lo più tirocinanti) per anni.
Anche a me hanno consigliato più volte le comunità.. e anch'io ho sempre rifiutato non sentendomi all'altezza,.... dato che sono una persona brava senza vizi, non di certo una che beve, si droga o ha dipendenze.. e non sono certo una malata psichiatrica. Però poi alla fine della fiera ho capito che non serve a nulla continuare a pretendere che ci arrivi quello che non potremo mai avere: una famiglia che ci ami e ci tiri fuori dai nostri problemi aiutandoci in ogni modo e accompagnandoci manina per manina a fare le cose di cui non ci sentiamo all'altezza (anche a causa loro e di come ci hanno educato instillandoci che non valevamo nulla e che eravamo diversi e non meritavamo niente).
Qualche anno fa ho provato a conoscere delle persone al di fuori della mia famiglia in ambito ecclesiale... ora non ti sto a fare il racconto della mia vita, ma ti posso dire che ho fatto più miglioramenti in 4 anni di conoscenze di queste persone che non in un'intera vita di pseudoterapie e grida nel silenzio in cui imploravo aiuto dagli indifferenti familiari giudicanti.
Per dirti che quello che serve a noi è proprio quello che ci precludiamo: un minimo di vita sociale, il confronto umano... il calore umano.
Nemmeno io ho coccole e carezze a parte quelle del mio adorato cagnolino, eh.... nemmeno io ho un fidanzato con cui ridere davanti a un bel film, e so che non l'avrò mai.... però, almeno adesso esco di casa, parlo con delle persone, faccio delle attività, parlo con molta più scioltezza rispetto al passato, proprio perchè mi sono allenata a farlo. Son perfino riuscita a lavoricchiare part time e sto prendendo la patente. Non è facile... ho i miei momenti di crisi, sono fragile, ho mille difficoltà che gli altri non hanno... ma almeno ci provo, non fuggo più 24 ore su 24 nella mia camera con le serrande abbassate. Non ti aiuta, credimi... ti annienta sempre di più e ti fa impazzire.
Quindi ti dico, di cuore, che devi provare a uscire e frequentare un piccolo ambiente sociale... all'inizio piangerai, starai in un angolo, ti sentirai diversa da tutti.. ma magari un po' alla volta qualcuno si avvicinerà a te e riuscirai a interagire.. come è accaduto anche a me. Secondo me l'unica soluzione è non aspettarsi il miracolo di una vita sociale normale di colpo e da zero alla nostra età, ma accontentarsi dei miglioramenti via via crescenti nell'uscire di casa e ricominciare ad affacciarsi alla socialità... lo so che fa male, lo ha fatto anche a me.... perchè vorrei disperatamente dgeli amici veri, una famiglia, un fidanzato.... un lavoro! Ma se l'alternativa è una camera con le serrande abbassate.... meglio una piccola vita a metà... col senno di poi sono maturata, e la penso così.
Un abbraccio e coraggio! Ce la puoi fare
Ringraziamenti da
GreySkies (04-01-2016), Noriko (04-01-2016), Scarlet88 (06-01-2016), Stella89 (06-01-2016), Wolferstein (04-01-2016)
Vecchio 04-01-2016, 13:38   #15
Banned
 

Stella, mi dispiace moltissimo per la tua situazione. Posso capire come puoi stare, la sensazione di non valere più nulla, il vuoto, la sofferenza che fa morire dentro. Però se gli altri non possono fare nulla per te (considera quanto possa essere difficile anche per i tuoi familiari aver a che fare con la depressione, si sentono impotenti) allora tu forse sei l'unica che può avere gli strumenti. Se fai una lista delle cose che vuoi fare e ogni giorno inizi da qualcosa, una cosa semplice, penso che potrai segnare qualche punto. Magari inizia a prendere i farmaci, ti assicuro che aiutano a controllare questa ansia e sofferenza, prima di fare qualsiasi cosa devi tornare in te, devi riappropriarti delle tue emozioni, far pace con il passato (non so cosa sia successo, ma qualcosa sicuro che ti ha fatto sentire così male e sfiduciata), non rifiutarti di fare terapia, segui le indicazioni dei dottori, e poi quando ti sentirai più tranquilla potrai stare un po più nel mondo la fuori, con la coscienza giusta. Prova magari prima di tutto a fare delle uscite, con gente del forum, così tanto per ricominciare ad aprirti e in un ambiente più facile che ti capisce.. poi più fai queste cose più ti verrà facile il resto. Io ero come te, sola sola, ho provato a suicidarmi, sono andata al fondo, poi ho deciso di curarmi, di dire basta, sono andata a una mostra organizzata da gente del forum, ho conosciuto altra gente, e così via. E' un cerchio capisci, una catena che devi alimentare tu stessa! ma non serve stare a letto Stella! anzi, peggiori solo le cose, ti alieni ancora di più al resto del mondo, ti fai sentire più malata, tu non sei malata, facevi le cose prima, come hai detto tu, colloqui, amici ecc. quindi puoi tornare a farlo, devi solo risolvere quella cosa che hai dentro
Ringraziamenti da
Stella89 (06-01-2016)
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